Autore Topic: Quando il coniuge è "maschio"  (Letto 41197 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Re: Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #15 il: Maggio 24, 2012, 00:15:57 am »
Ogni cittadino, specie se istruito o colto, ma senza esperienza pratica di tribunali, crede che la legge sia quella scritta nei codici.
No. La legge applicata e interpretata, e spesso stravolta.
Possono aversi sentenze contrastanti sullo stesso fatto .
la verità è che le sentenze le producono i giudici.
Commettono anche errori, non raramente voluti.
In pratica non sono sanzionabili, quindi possiono fare quello che vogliono.
Cosa può fare un cittadino ?
niente.
Il dirtto è forza, non giustizia.
Senza potere coercitivo non c'è diritto
tutto qui

Offline Cad.

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Re: Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #16 il: Maggio 24, 2012, 13:06:51 pm »
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_11965.asp

Mantenimento: lui ha una busta paga da 1.000 euro ma dovrà pagarne 1.100 alla ex
E' sempre più difficile comprendere quali siano i criteri adottati dai diversi Tribunali italiani per determinare la misura del mantenimento in caso di separazione. In mancanza di tabelle di legge risulta evidente che la decisione non potrà che essere presa caso per caso. Accade sempre più spesso però di avere a che fare con situazioni limite come quella che ha coinvolto un padre separato che, pur avendo depositato la documentazione fiscale attestante un suo reddito mensile di circa 1.000 euro (questa la sua busta paga), si è visto condannare al pagamento di un assegno di mantenimento di 1.100 Euro mensili in favore della ex moglie (oltretutto titolare di reddito autonomo) e della figlia minorenne. La decisione è del Tribunale di Ascoli Piceno (sentenza n. 312/12) che nella parte motiva del provvedimento ha preso in considerazione la situazione patrimoniale della coppia in costanza di matrimonio. Nella fattispecie la ex moglie ha documentato un reddito mensile di 456 euro mentre il marito ha documentato un reddito mensile di 1.000 euro. Secondo il Tribunale però la donna data l'età non può avere prospettive di miglioramento della sua situazione occupazionale, mentre il reddito documentato dal marito non sarebbe credibile dato il tenore di vita che la coppia avrebbe avuto in passato. In sostanza secondo quanto si legge in sentenza, è necessario che il marito garantisca un assegno alla ex moglie che le consenta di far fronte alle proprie difficoltà economiche per garantirle uno stato di vita paragonabile alle condizioni ante separazione quando il menage coniugale le assicurava una situazione di vita serena e di buon livello medio. Insomma il Tribunale ha presunto che se la coppia ha avuto in passato un tenore di vita più elevato, rispetto a quanto documentato da entrambi, verosimilmente è il marito ad avere un reddito maggiore rispetto a quanto indicato in busta paga. I modelli unici prodotti dal marito, secondo il Tribunale, non sarebbero idonei a dimostrare le reali risorse patrimoniali ed economiche della coppia e pertanto, tenendo conto della qualità di vita pregressa si devono ipotizzare capacità patrimoniali maggiori. Di qui la decisione di fissare il mantenimento nella complessiva somma di 1100 Euro.
(24/05/2012 09:00 - Autore: N.R.) -


Tratto da: Mantenimento: lui ha una busta paga da 1.000 euro ma dovrà pagarne 1.100 alla ex
(Fonte: StudioCataldi.it)



E' il marito che si presume avesse un reddito maggiore di quello dichiarato in busta paga?
Non commento nemmeno.

Offline ilmarmocchio

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Re: Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #17 il: Maggio 24, 2012, 16:09:32 pm »
ma come sono possibili abomini come questo ?
io non sono un legare/giurista, ma proprio non riesco a capire.

Offline vnd

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Re: Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #18 il: Maggio 24, 2012, 17:23:52 pm »
a riprova che le donne sanno benissimo come funzionano le cose nei tribunali.fatelo presente a FikaSikula ,visto che fa parte di un femminismo (!?) diverso rispetto a quello nostrano forse ci aiuterà a cambiar le cose.

Sono nuovo...
Stai scherzando immagino.

Sai... non vorrei che un ragazzino, passando di qui, leggendo, ti prendesse in parola.
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Offline vnd

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Re: Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #19 il: Maggio 24, 2012, 17:43:49 pm »
wolf
Ciao a tutti,questa è per me la prima volta in questo sito,

vnd
benvenuto.
sono nuovo anch'io.

wolf
tra noi maschietti ci sono non pochi che a loro volta fanno cose poco oneste.

vnd
detesto che si usi il temine "maschietto". Abbi pazienza ama ti sarei grato se non lo usassi e se, anzi, mi aiutassi in questa campagna di sensibilizzazione.

wolf
 Anche se per ora, data la batosta ricevuta, non credo tornerò presto a far vita di coppia, preventivamente mi informo hehehehe .Grazie


vnd
La vita di coppia, ognuno a casa sua, non comporta nessun problema.
Tanto... non credere che una donna ti possa tornare utile. Non han voglia e non sanno più far niente.
In più... se sei tu ad organizzarti i lavori domestici e la spesa, fai in un'attimo.
Poi... sai... c'è la lavastoviglie, la lavatrice... e se, come me, non hai voglia di pulire e stirare, paghi una che lo faccia senza romperti troppo i c0glioni.
Se invece c'è l'inutile interferenza di una che vuole a tutti i costi complicarti la vita, sei finito
Se te lo puoi permettere, nel senso che dividere riscaldamento, tasse e affitto fa sempre comodo ma potendo è meglio pagarseli per intero... è meglio vivere per conto tuo e accettare, al massimo, brevissimi periodi di convivenza.


Nel caso tu sia un comune mortale, invece, sei davvero f0ttuto, soltanto se fai figli o se decidi di dividere un mutuo.
Ma sai... prima o poi... i figli... sennò che viviamo a fare?

In ogni caso, prima di iniziare una convivenza, tale per cui lei voglia spostare la residenza presso una casa TUA, sappi che esiste una dichiarazione particolare da presentare in Comune... grazie alla quale, se non ci sono figli, in caso di fine della convivenza lei non possa rivendicare la "buona uscita".

Come sai, NON ACCETTARE DI SPOSARTI.

Se convivi e lei, essendo tr0ia, ti lascia, ci rimetti soltanto gli alimenti per i figli e la casa che puoi sempre rivendere.
Se invece hai fatto lo SBAGLIO di sposarti, devi sottostare anche alla beffa di pagarle gli alimenti.
Perché le donne sono delle furbastre, a meno che non sono dei cessi o singolari idealiste, non si innamorano mai di uno che guadagna meno di loro.
 
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Offline ilmarmocchio

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Re: Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #20 il: Maggio 24, 2012, 22:58:11 pm »
MAI il matrimonio. non serve a nulla ed è nocivo.
come le mosche, porta solo m..da.
Distrugge la voglia di sco..re, invecchia precocemente.
induce il sovrappeso e compromette il portafoglio.
da evitare a tutti i costi

Offline Cad.

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Re:Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #21 il: Ottobre 25, 2012, 12:24:10 pm »
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_12657.asp

Cassazione: padre separato e disoccupato? Non basta per non pagare gli alimenti.

 Vi siete separati? Il giudice vi ha appioppato l'esborso su base mensile di un bell'assegno (per l'ex, non per voi!) per mantenere la prole? Vi è capitato, causa crisi, di perdere il vostro lavoro, nonché unico mezzo di sostentamento e di pagamento dei suddetti alimenti?

Bene, anzi male, anzi malissimo. Dovrete pagare comunque. Perché, come ha stabilito la Cassazione, lo stato di disoccupazione non è sufficiente di per sé a scagionare un povero papà separato dal pagare ciò che spetta ai figli.

La Corte Suprema ha ricordato infatti che "l'allegazione della sopravvenuta condizione di disoccupazione non esime da responsabilità", in base all'art. 570 c.p. Poiché "lo stato di disoccupazione non coincide necessariamente con l'incapacità economica e incombe pur sempre sull'imputato l'onere di allegazione di idonei e convincenti elementi sintomatici della concreta impossibilità di adempiere".

Prima di gridare allo scandalo e allo schifo, rammentiamo che esistono moltissimi (esagero? Forse basta "molti", o persino solo "alcuni") uomini che lavorano quasi per hobby, vantano possedimenti su tutto il suolo nazionale e poi, mai e poi mai, vivrebbero esclusivamente con il loro stipendio. La Cassazione ha sottolineato proprio la differenza tra restare senza posto di lavoro ed essere indigente; in mezzo ci può essere un bel patrimonio, o esserci un'altra o più fonti si reddito.

Questo pare essere il caso del signor F.R., padre marchigiano separato (non necessariamente in quest'ordine, ndr), che si è ritrovato in Cassazione per tentare di annullare la decisione del tribunale di Ancona. Tribunale che, nel lontano 2002, gli aveva imposto il pagamento di alimenti al figlio minore. Sulla base di tutto ciò che è stato precedentemente detto e riportato, la Sesta sezione penale della Suprema Corte ha convalidato la condanna per violazione degli obblighi di assistenza familiare nei confronti del signor F. R., dopo che era stato regolarmente denunciato dalla ex moglie per non aver corrisposto gli alimenti al figlio minorenne, nel periodo tra il giugno del 2003 e il maggio del 2008. Ben cinque anni scarsi, o sessanta mesi (fate vobis!), di nulla totale.

La Suprema Corte ha precisato che la Corte d'appello di Ancona, con sentenza del giugno 2010, aveva di fatto constatato che il signor F. R "lavorava e percepiva un regolare stipendio fino a quando ha convissuto con la moglie". E su questa base ha stabilito l'inammissibilità del ricorso.

Due considerazioni sorgono spontanee, dritte dritte dal cuore: Se vi sposate cercate sempre di avere un doppio impiego; Se non vi sposate è meglio!


Fonte: Cassazione: padre separato e disoccupato? Non basta per non pagare gli alimenti.
(StudioCataldi.it)


In calce all'articolo: "Se non vi sposate è meglio!"

Online Massimo

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Re:Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #22 il: Ottobre 25, 2012, 12:48:41 pm »
Adesso le donne ridono di questa situazione. Un giorno piangeranno. E sarà un giorno assai vicino.
Per il momento si lamentano le loro figlie che non trovano un marito disposto a diventare il fesso di
turno. Per far cambiare le cose bisogna infliggere alle donne le conseguenze delle cose da cambiare.
Non c'è altra strada o altro mezzo. Si sta cominciando ora. A Milano ci sono stati nel 2010  meno
matrimoni che nel 1944 durante la guerra. Avanti tutta così. Solo quando le donne prenderanno nel
culo quello che non entra loro nella testa capiranno che dovranno cambiare registro. Ma sarà tardi.
Come ho già detto in un'altra occasione, vogliono farci piangere? Noi le faremo piangere di più.

Offline ilmarmocchio

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Re:Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #23 il: Ottobre 25, 2012, 12:51:42 pm »
Adesso le donne ridono di questa situazione. Un giorno piangeranno. E sarà un giorno assai vicino.
Per il momento si lamentano le loro figlie che non trovano un marito disposto a diventare il fesso di
turno. Per far cambiare le cose bisogna infliggere alle donne le conseguenze delle cose da cambiare.
Non c'è altra strada o altro mezzo. Si sta cominciando ora. A Milano ci sono stati nel 2010  meno
matrimoni che nel 1944 durante la guerra. Avanti tutta così. Solo quando le donne prenderanno nel
culo quello che non entra loro nella testa capiranno che dovranno cambiare registro. Ma sarà tardi.
Come ho già detto in un'altra occasione, vogliono farci piangere? Noi le faremo piangere di più.

quoto al 100%.
NO assoluto al matrimonio.
SEMPRE

Offline Eric Lauder

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Re:Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #24 il: Ottobre 22, 2014, 02:20:46 am »
Adesso le donne ridono di questa situazione. Un giorno piangeranno. E sarà un giorno assai vicino.
Per il momento si lamentano le loro figlie che non trovano un marito disposto a diventare il fesso di
turno. Per far cambiare le cose bisogna infliggere alle donne le conseguenze delle cose da cambiare.
Non c'è altra strada o altro mezzo. Si sta cominciando ora. A Milano ci sono stati nel 2010  meno
matrimoni che nel 1944 durante la guerra. Avanti tutta così. Solo quando le donne prenderanno nel
culo quello che non entra loro nella testa capiranno che dovranno cambiare registro. Ma sarà tardi.
Come ho già detto in un'altra occasione, vogliono farci piangere? Noi le faremo piangere di più.

Scusate se riesumo questo post, ma vorrei dire una cosa.
E' un'ottima idea, ma per fare questo bisogna che i ragazzi studino e abbiano buoni stipendi: alle donne non frega nulla di un uomo che guadagna meno di loro - sono loro che non lo sposerebbero. Se invece lei guadagna 1000 euro e lui 2000 euro, la cosa cambia radicalmente  :D
E dico che bisogna darsi da fare perche oggi come oggi dalle università escono molte più laureate che laureati. Se vogliamo che piangano dobbiamo PRIMA avere più soldi di loro e DOPO rifiutarci di sposarle. Altrimenti saranno loro a non considerare neppure uomini che guadagnano meno.
I don't like Misandry because I don't feel myself inferior to females, and I believe in Equality

Value of a MAN isn't the usefulness that women get from HIM

No woman can make a MAN feel ashamed without HIS consent.

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Online Cassiodoro

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Re:Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #25 il: Ottobre 22, 2014, 10:00:59 am »
Se vogliamo che piangano dobbiamo PRIMA avere più soldi di loro e DOPO rifiutarci di sposarle. Altrimenti saranno loro a non considerare neppure uomini che guadagnano meno.
Le donne, in generale, non prendono in considerazione la possibilità di sposarsi con un uomo che sia di livello culturale e economico inferiore al loro.
Non vedo il motivo e le ragioni, per un uomo, di sposare una donna ed investire, in questo tipo di  rapporto, finanze e sentimenti..... in ogni caso, che sia povero o ricco.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Rita

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Re:Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #26 il: Ottobre 22, 2014, 10:10:15 am »
E dico che bisogna darsi da fare perche oggi come oggi dalle università escono molte più laureate che laureati.

oggi come oggi, non è che i laureati abbiano maggiori possibilità di guadagno rispetto a un non-laureato.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline vnd

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Re:Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #27 il: Ottobre 22, 2014, 10:30:11 am »
Le donne, in generale, non prendono in considerazione la possibilità di sposarsi con un uomo che sia di livello culturale e economico inferiore al loro.

Dipende da quanto sono cesse.
E' la legge della domanda e dell'offerta. Se non vendi, abbassi il prezzo.

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Online Massimo

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Re:Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #28 il: Ottobre 22, 2014, 12:45:37 pm »
Le donne, in generale, non prendono in considerazione la possibilità di sposarsi con un uomo che sia di livello culturale e economico inferiore al loro.
Non vedo il motivo e le ragioni, per un uomo, di sposare una donna ed investire, in questo tipo di  rapporto, finanze e sentimenti..... in ogni caso, che sia povero o ricco.

Arriverà il giorno in cui, pur di avere un uomo accanto, saranno anche disposte ad avere uno spiantato. Il piacere di avere un uomo con cui prendersela è impagabile. Quindi magari saranno persino disposte a mantenerlo. Tempo al tempo.

Offline Warlordmaniac

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Re:Quando il coniuge è "maschio"
« Risposta #29 il: Ottobre 22, 2014, 15:12:43 pm »
Dipende da quanto sono cesse.
E' la legge della domanda e dell'offerta. Se non vendi, abbassi il prezzo.

Certo che dipende da quello, ma le donne in generale sono cesse o belle nella media. Inoltre è proprio la donna bella, oggi, a trovare più facilmente lavoro e quindi ad essere mediamente più ricca dei loro coetanei e coetanei precario-disoccupati.