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la vera crisi è l' Europa che non fa figli

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Utente cancellato:
l' Avvenire pone il problema:
http://www.scienzaevita.org/rassegne/252b129f075e4733dbb8d8e69b80b1ab.pdf

io faccio un ragionamento non coincidente con quello del giornale cattolico ma  che porta a simili risultati:

se si pensa all' Europa come un sistema chiuso
allora l' Europa  ha una qualcosa di terrificante:   pur nella grande disponibilità economica(rispetto alle altre aree del globo) non è in grado di riprodurre se stessa.
se l'Europa fosse economicamente messa peggio degli altri, se uscisse da una guerra, una carestia... allora si potrebbe capire.

ma l'Europa di default è un sistema non in grado di sopravvivere nel tempo.

allora delle due:

1) o l'Europa deve ripendare il proprio rapporto con il futuro

2) o l'Europa esiste solo come pezzo (parassitario?) di un mondo molto più esteso che sopperisce alle sue mancanze.

Utente cancellato:
"sistema chiuso"    è troppo forte.
forse sarebbe meglio entità autonoma...
non mi viene il termine adatto.

ilmarmocchio:
sistema fallimentare suona meglio ? :cry:

giacca:
Il problema non è che in Europa non si fanno i figli; è che se ne fanno troppi negli altri stati. E l'espansione demografica non può esserci fino all'infinito.
Le risorse non sono infinite, ogni giorno spariscono gli alberi e i prati, anche per costruire delle nuove case (molte volte abusive). L'inquinamento e l'effetto serra sono aumentati quando gli stati del terzo mondo hanno iniziato a svilupparsi (e non si può impedirglielo).
Ma poi, stando vicino, basti vedere le strade intasate, al punto di limitare un fondamentale diritto che è quello della mobilità, e all'ultimo, sto assistendo sempre di più alle file che tocca fare per prendere la metropolitana di mattina. E poi il rischio che ci sarà un pianeta deserto non esiste. Fra 50 anni in Italia ci sarà una diminuzione quasi nulla.

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