Autore Topic: Lavori domestici e condivisione  (Letto 9465 volte)

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #15 il: Giugno 09, 2012, 11:36:56 am »
No no, il problema che l'uomo possa essere incapace  è proprio centrale -la donna/mamma non insegna per renderlo dipendente da una donna. Ed è una cazzata perché oggi come oggi non si insegna nessuno a fare ste cose, e non ci vuol nulla a imparare da sé. E già quel discorso che fai sullo straccio che deve essere abbinato al pavimento, anche se è una battuta mi fa capire come la pensi, insomma che una perché è donna ci ha ste soddisfazioni tutto sommato in quella roba lì, ma boh...io resto della mia: è anche x me solo uno straccio, come cucinare è solo un modo per non morire di fame, ci ho provato a resistere ma ogni tanto cedo

io posso essere capace, resta il fatto che se mi devo beccare delle lamentele faziose, perche ho fatto "a modo mio" e non "a modo suo", l'incapacita non c'entra un cippa.non è centrale.

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #16 il: Giugno 09, 2012, 11:54:06 am »
questo sarebbe null'altro che il rovesciamento dell'ipotesi femminista del complotto sociale maschile teso a dominare le donne. Personalmente mi ha colpito anche questa parte (molto più semplice)

Qui
.

c'è un'altra cosa che mi chiedo da un po'.. e cioè se l'insenso, la paura di essere inutili o comunque facilmente sostituibili non abbia colpito prima le donne.. tecnologia, anticoncezionali, sovrappopolazione hanno limitato la necessità di stare nella tana ad allevare cuccioli. Le tane si sono aperte, ci si è trovati con un'unica attività in cui la specificità maschile era consolidata da millenni. La specificità femminile serviva di meno, e quale strategia migliore (anche inconsapevole) di mettere le mani avanti per non rischiare l'annichilimento dovuto ad eventuali fallimenti?

rovesciamento dell'ipotesi femminista di complotto. sono d'accordo.
sul grassettato: credo che sia un ipotesi molto verosimile. e ci vedo un nesso grande come una casa con un'altra ipotesi che considero molto interessante. quella di salar.

Offline Giulia

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #17 il: Giugno 09, 2012, 12:12:12 pm »
ma infatti non metto in dubbio che per te sia cosi :)
ma tu dovrai anche ammettere che sei una persona abbastanza particolare (nel senso piu buono del termine), se rapporti tutto a te stessa, diventa difficile. ad esempio ti posso assicurare che non sono tante le donne che preferiscono mandare tutto in malora, piuttosto che lamentarsi e fare. comunque le cose sono 2: o è ossitocina o è masochismo/pazzia. (preferire fare tutta la vita lavori che odii piuttosto che perdere 2 ore ad insegnarli, non saprei in che altro modo chiamarlo).
.Vedi il discorso sulla casalinga lo faccio su un sacco di mestieri e ruoli, anche quando penso ai medici o ai chirurghi che devono avere a che fare con cose che a me spaventano e fanno schifo :D, son contenta che in quei contesti vi siano scariche di ossitocina o masochismo o altruismo negli altri, altrimenti fossero tutti come me sarebbero azzi  :D, ma spesso si paragona il ruolo di casalinga con altri mestieri tipo lavorare in miniera -che è un lavoro degradante, faticoso e pericoloso, ma non è un  ruolo e giustamente chi vuole fare altro, anche il chirurgo, lo può fare perché ogni tipo di mestiere economicamente compensato non determina la tua identità maschile della serie più duro, faticoso e degradante è, e più sei un brav'uomo, anzi è il contrario , più è prestigioso e di alto livello e più ti da soddisfazione e valore, e questa evoluzione in campo professionale si è fatta.
La casalinga non poteva che diventare una palla da permettere poi un passo indietro come facevano le nobildonne, che mica facevano le casalinghe o le madri! Non allattavano nemmeno i loro figli, ma davano tutto da fare alle serve, cioè alle altre donne di serie B. Oggi lo si fa sfruttando le immigrate, le donne che possono hanno risolto così, e se tanto mi da tanto, mi sa che il fare la massaia allora non piace poi tanto se si è disposti a dare parte dei propri soldi per farselo fare da altre.
C'era la vicina di casa mia neo sposina che dopo un anno di matrimonio è andata a lavorare proprio per pagarsi la colf e diceva a mia mamma, quelli son soldi benedetti... insomma boh... a me non mi convince tanto che piaccia, forse è anche brutto dirlo apertamente che non piace perché appunto è troppo intrecciato al concetto di femminilità e si teme di essere viste poco femmine se non lo si dice francamente.

Offline Giulia

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #18 il: Giugno 09, 2012, 12:18:16 pm »
io posso essere capace, resta il fatto che se mi devo beccare delle lamentele faziose, perche ho fatto "a modo mio" e non "a modo suo", l'incapacita non c'entra un cippa.non è centrale.
E' una cosa che mi fa incaxxare pure a me quando lo faceva mia mamma, ma ha capito e smesso di farlo poi. :lol:
C'è stato un giorno che stavo facendo la doccia quasi all'ora di cena sono uscita dalla doccia e il mio ragazzo fatto trovare la le braciole fatte alla brace e aveva preso la coca cola, lo ricordo come il giorno più bello del mondo, come quando faceva la pizza...potrei barattare un gesto simile com mille diamanti.  :wub:
Io lo apprezzo perché appunto è raro come lo sono i diamanti.

Offline Rita

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #19 il: Giugno 09, 2012, 14:11:47 pm »
Giulia non so se ho capito bene, perchè stavolta non ho seguito il mio stesso consiglio e non ho letto due volte tutto. :P

A me pare che si confonda il concetto di "piacere" con quello di "utilità" e "senso".

E certo che le nobildonne si facevano fare i lavori dalle serve, ma avevano comunque un ruolo sociale, di intrattenimento, di "public relations" diremmo oggi, magari si dilettavano a suonare il piano alla sera per intrattenere gli ospiti del marito dopo la discussione e così via.

Idem per il minatore: manco fare il minatore credo piaccia agli uomini, tanto è vero che appena riescono, altri uomini tentano di fare i padroni o gli amministratori delle miniere e di mandare giù gli altri.

Ora se ti viene bene un lavoro e tutti ti fanno i complimenti e ti senti "importante"  in un certo qual senso per aver fatto quel lavoro, senti di aver compiuto qualcosa che nella società è utile, senti di aver fatto la tua parte, passerai facilmente sopra al fatto che è una palla, che è pesante, noioso o faticoso.

Questo il concetto centrale, secondo me. Salvi gli estremismi (che ci sono) di chi estremizza il ruolo di rendere accogliente la casa, strofinando le fughe dei pavimenti, per esempio.

Cosa, francamente, che a me pare proprio di notare nelle ere moderne, e dipende proprio dall'avanzare della tecnologia. E' molto diverso il ruolo di casalinga che aveva la mia bisnonna, per dire, in cui c'erano i pavimenti in terra battuta nelle case, e il suo ruolo spaziava dal tessere al telaio, al cucinare (e anche qui, è diverso partire dalla materia prima o trovarla semilavorata e trattata come ora) a quello di oggi dove appunto c'è la lavatrice, la lavastoviglie, non si confezionano più gli abiti ma c'è il pret-a-porter. Quando e nella misura in cui tutte queste cose hanno sostituito quello che una femminista classica chiamerebbe la "schiavitù della donna" alla donna di casa restava ben poco da fare. Sinceramente oggi una casalinga-tipo, con un figlio o due, in un appartamento di due/tre stanze, con tutti gli elettrodomestici, se non trova altre attività extra diventerebbe scema secondo me, e si sparerebbe un colpo per la noia, per il senso di inutilità, oppure diventerebbe paranoica come mi dicevano certe colleghe dopo qualche mese di disoccupazione con i figli grandi e comincerebbero a "strofinare le fughe dei pavimenti per passare il tempo"  :P come mi raccontavano.

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline ilmarmocchio

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #20 il: Giugno 09, 2012, 20:12:37 pm »
in breve : l'articolo conferma al 100% le mie esperienze di vita.
ottimo.
i riferimenti scientifici, per una volta, sono corretti

Offline Giulia

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #21 il: Giugno 09, 2012, 21:33:38 pm »

Giulia non so se ho capito bene, perchè stavolta non ho seguito il mio stesso consiglio e non ho letto due volte tutto. :P

A me pare che si confonda il concetto di "piacere" con quello di "utilità" e "senso".

Credo che sia lo scopo di tutti o quasi far coincidere l'utilità con il piacere in ciò che si fa, e credo che alcuni ci riescono pure.

Citazione
E certo che le nobildonne si facevano fare i lavori dalle serve, ma avevano comunque un ruolo sociale, di intrattenimento, di "public relations" diremmo oggi, magari si dilettavano a suonare il piano alla sera per intrattenere gli ospiti del marito dopo la discussione e così via.
Ma a stare a prendere il te con i pasticcini con le amiche o suonare il pianoforte – se fossi meno timida – m piacerebbe pure a me, forse lo farei in modo un po più rustico perché non ho una goccia di sangue blu, e nel caso della Padrona di casa nell'alta società è per lo meno coerente con la definizione di Regina della casa.

Citazione

Idem per il minatore: manco fare il minatore credo piaccia agli uomini, tanto è vero che appena riescono, altri uomini tentano di fare i padroni o gli amministratori delle miniere e di mandare giù gli altri.

ma è fuori dal contesto dei ruoli, perché lo si fa, se necessario per lavoro, poi personalmente non ne conosco uno.

Citazione

Ora se ti viene bene un lavoro e tutti ti fanno i complimenti e ti senti "importante" in un certo qual senso per aver fatto quel lavoro, senti di aver compiuto qualcosa che nella società è utile, senti di aver fatto la tua parte, passerai facilmente sopra al fatto che è una palla, che è pesante, noioso o faticoso.

Questo il concetto centrale, secondo me. Salvi gli estremismi (che ci sono) di chi estremizza il ruolo di rendere accogliente la casa, strofinando le fughe dei pavimenti, per esempio.


A titolo personale l'utilità, i complimenti ...e boh sentirsi importante..secondo  me passa in secondo piano,  perché il fare le stesse cose diventa automatico, può solo aumentare la palla e far scemare l'importanza e il complimento, e questo in qualsiasi cosa che si fa se è poco vivace.Tutto ciò che è ripetitivo e per nulla creativo scassa...

preferirei fare il minatore se il compenso è molto alto almeno per un periodo, ovviamente per soldi.

Cmq qui non si tratta di capire se è bello o brutto, resta sogettivo il giudizio, dal momento che "l'obbligo" è se vogliamo solo di tipo morale, non vi è nessuna rischio se non lo fai.

-Il discorso verte su tutt'altro piano - e non lo si risolve chiamando gli uomini a dare un aiuto-
perché dovrei pretendere che lo facciano altri se non vogliono farlo nemmeno loro?

Casomai la frustrazione è non riuscire a rimpiazzarlo con altro. E' un discorso lungo, ma tutti gli uomini che si sono sentiti stretti in certi ruoli "imposti", per abitudine o dalla società , senza strumentalizzare l'appartenenza ad una categoria,senza chiedere alle donne di prendere il loro posto,hanno  cambiato almeno per loro stessi, e con loro le aspettative degli altri.
Migliori o peggiori poi dipende, ma è l'unica cosa logica da da fare .Per questo c'è ambiguità e incoerenza su questo argomento; molte si lamentano ma continuano a svolgerlo perché non sono andate oltre, non hanno preso  in considerazione che la soluzione non è da cercare fuori O pretendere che siano gli altri a vederti in ruoli diversi, sei tu che devi farlo ed essere convincente.

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la lavastoviglie
:cry:
« Ultima modifica: Giugno 09, 2012, 21:47:09 pm da Giulia »

Offline Rita

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #22 il: Giugno 09, 2012, 21:56:16 pm »


Per questo c'è ambiguità e incoerenza su questo argomento; molte si lamentano ma continuano a svolgerlo perché non sono andate oltre, non hanno preso  in considerazione che la soluzione non è da cercare fuori pretendendo che siano gli altri a vederti in ruoli diversi, sei tu che li devi farlo ed essere convincente.
 

eh.. cosa stai dicendo di diverso qui?  :hmm:


Rita dice: sospetto che le donne abbiano sentito prima degli uomini l'inutilità del loro ruolo (o, se vuoi, nella sua estensione, il fatto che gli uomini progredivano al di fuori della società e le donne continuavano a strofinare le fughe del pavimento, perchè dopo che gli han sostituito il pavimento di terra battuta con quello in ceramica, e tolte un tot di incombenze manuali e faticose come fare il bucato con la cenere, all'aperto, stirare col ferro messo sullo scaldino, cardare e filare la lana, tessere, ricamare e fare il tombolo  :P - e per giunta pure inventato la pillola per non restare incinte - non han saputo fare di meglio che prendere a strofinare le fughe del pavimento di ceramica per renderle bianche come le piastrelle  :P) e quindi nell'inconscio si siano gettate al di fuori, lamentando questo fatto.. (eh no, voi fuori che invece di arare il terreno e spingere l'aratro in su e in giù per giornate intere, vi progettate il trattore che in due ore lo fa e noi qui che c'avete tolto il lavoro ripetitivo.. eh no, vogliamo pure noi fare i lavori creativi! è inutile che ci teniate chiuse in casa, vogliamo andare fuori, non tratteneteci  :lol:  :mad: lasciateci andare a fare le ingegnere-progettiste)

Giulia dice: son cazzate, tutte cazzate quando erano le donne a doversi inventare qualcosa di nuovo, non avendo più quasi nulla da fare in casa, non pretendere che fossero gli altri a trovarti ruoli diversi o a vederti nei suoi.

Boh.. io ci vedo sostanzialmente un pensiero suppergiù uguale
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Offline Rita

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #23 il: Giugno 09, 2012, 21:58:25 pm »

 :cry:

ti si è rotta la lavostoviglie?  :lol:

non l'hai mai avuta? (beh nemmeno io, ma francamente per lavare il mio unico piatto mi sarebbe di troppo)

insomma .. parla esprimiti, perchè il pensiero della lavastoviglie ti fa piangere?  :unsure:

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #24 il: Giugno 09, 2012, 22:21:42 pm »
ti si è rotta la lavostoviglie?  :lol:
No peggio, sto capitata in una casa che sembra quella delle nostre bisnonne ci manca solo la terra battuta.
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non l'hai mai avuta? (beh nemmeno io, ma francamente per lavare il mio unico piatto mi sarebbe di troppo)
Sì,  :wub:
Citazione

insomma .. parla esprimiti, perchè il pensiero della lavastoviglie ti fa piangere?  :unsure:
Perché lavarli a mano è un inutile fatica , e le cose inutili le devono fare le macchine che non hanno anima.


Offline Giulia

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #25 il: Giugno 09, 2012, 22:30:49 pm »
eh.. cosa stai dicendo di diverso qui?  :hmm:


Rita dice: sospetto che le donne abbiano sentito prima degli uomini l'inutilità del loro ruolo
L'utilità del ruolo? Boh per me è una cazzata :lol:, avere un ruolo sociale è sempre stato legato alla sopravvivenza: lavori per il pane direttamente o indirettamente. I primi forse ad aver sentito i l'inutilità saranno stati i milionari, che non dovendo più lavorare per necessità hanno comunque manifestato il bisogno psicologico di contribuire per aiutare la società - chi più chi meno -

Offline Rita

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #26 il: Giugno 09, 2012, 22:50:00 pm »
L'utilità del ruolo? Boh per me è una cazzata :lol:, avere un ruolo sociale è sempre stato legato alla sopravvivenza: lavori per il pane direttamente o indirettamente. I primi forse ad aver sentito i l'inutilità saranno stati i milionari, che non dovendo più lavorare per necessità hanno comunque manifestato il bisogno psicologico di contribuire per aiutare la società - chi più chi meno -

ok.. santa pazienza,  :D allora riformuliamo, hanno sentito che la loro sopravvivenza futura poteva essere in pericolo.. insomma una maschilizzazione preventiva, tanto siamo in troppi non serve far figli, etc. etc. oh.. se non mi ritaglio un altro ruolo qui finisce che divento superflua, esodata ante-litteram. :lol:

E comunque non sono così d'accordo sul fatto che solo i milionari sentano il bisogno di contribuire per aiutare la società. Chi più chi meno ..alla fine anche i vecchi, se, quando e laddove sono privati del ruolo sociale di saggi dispensatori, sentono l'inutilità anche se li si fa sopravvivere e non devono più lavorare per necessità. Anzi forse la sentono di più
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Offline Fazer

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #27 il: Giugno 10, 2012, 11:02:25 am »
Liberiamoci dalla schiavitù.
Vendichiamoci.
Facciamo tutti come 'sto tizio qua.
Un grande... :lol: :lol: :lol:

http://www.liveleak.com/view?i=03d_1339290075

Offline Giulia

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #28 il: Giugno 10, 2012, 12:34:46 pm »
ok.. santa pazienza,  :D allora riformuliamo, hanno sentito che la loro sopravvivenza futura poteva essere in pericolo..
Bah, a te risulta una cosa simile?
A me no, non ho mai sentito dire da nessuna una cosa simile. Non mi sembra che vi sia stata nessuna ricerca né sul ruolo tradizionale né sulla necessità di cambiarlo o di capirne gli eventi perché si è sviluppato in questo modo, e infatti le uniche che poi hanno fatto un minimo di autocoscienza sul proprio ruolo hanno concluso che son stati gli uomini a metterle in casa per impedire loro di far altro.
Secondo me quelli che noi chiamiamo ruoli e suddivisione dei compiti tra uomo e donna sono più "sentiti" oggi che in passato, intendo dire che oggi sono più sentiti in senso politico. In passato semplicemente ci si arrangiava e ci si adattava con quello che la vita e le occasioni ti concedevano, perché l'unica suddivisione dei ruoli e delle possibilità che cambiava il tuo ruolo sociale, più o meno soddisfacente era la differenza di estrazione sociale a far la differenza. L'unica differenza vera che ha sempre parcato delle differenze importanti era quella tra ricco e povero, quelle tra uomo e donna sono diventate importanti quando la lotta di classe ha cominciato a rendere meno marcate queste differenze.
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insomma una maschilizzazione preventiva, tanto siamo in troppi non serve far figli, etc. etc. oh.. se non mi ritaglio un altro ruolo qui finisce che divento superflua, esodata ante-litteram. :lol:

No, non penso non credo ci fosse tutta questa consapevolezza né che vi stata una cultura sull'utilità, ma semmai appena c'è è stata un espansione del benessere si è lasciato in parte il bene collettivo per mettere al centro il bene personale e individuale.

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E comunque non sono così d'accordo sul fatto che solo i milionari sentano il bisogno di contribuire per aiutare la società. Chi più chi meno ..alla fine anche i vecchi, se, quando e laddove sono privati del ruolo sociale di saggi dispensatori, sentono l'inutilità anche se li si fa sopravvivere e non devono più lavorare per necessità. Anzi forse la sentono di più
Se tu dai per avere in cambio altro, si entra in un gioco di collaborazione di opportunità, non di utilità, non di cosa posso fare per essere utile io e basta. aiuti, ti offri per avere uno scambio, e credo che lo si faccia in senso molto schematico. E' come quando vai a scuola da piccola e ti chiedono cosa farai da grande, lo sai che devi far qualcosa e non pensi all'alternativa di non far nulla, perché nessuno mai ti ha detto che può essere possibile anche questa scelta.
Uno che diventa ricco, può decidere di non far nulla per campare. Ecco mi son sempre chiesta se ad un certo punto ci si possa sentire inutili, vuoti, annoiati, il non avere peso, responsabilità, pensieri...

Non vedo l'ora di raccontarvelo un giorno laugh
Io non credo che le donne abbiano pensato all'inutilità, proprio nell'era del progresso, della rivoluzione industriale o nella espansione economica che ha dato loro altri ruoli oltre a quella della massaia mantenuta dal marito stile anni 50, ma hanno colto l'occasione di avere il latte senza avere la mucca, cioè hanno visto possibile avere direttamente soldi in mano con un lavoro e non dietro mantenimento del marito, capendo che chi decide è chi ha i soldi, tant'è che pure FS parla sempre di INDIPENDENZA ECONOMICA, avere soldi propri in tasca, no avere soldi per mantenere il marito ed essere UTILI in modo diverso dalla casalinga. Si è sentito il sapore dell'indipendenza economica per se stessi e i propri desideri di relizzazione che il sistema capitalista ha permesso, non il dare alla società un altro ruolo e un altra immagine di se stesse. E' per questo a mio avviso che il femminismo è tanto irritante per molti e non solo uomini, perché pensa a sé e basta, fosse utile alla società ci fosse in sé il bisogno di essere utili agli altri, non solo a se stessi, poteva essere un alternativa accettabile.

Offline Giulia

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Re: Lavori domestici e condivisione
« Risposta #29 il: Giugno 10, 2012, 12:50:30 pm »
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