Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza

Lavori domestici e condivisione

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beta:

--- Citazione da: Giulia - Giugno 09, 2012, 11:29:35 am ---No no, il problema che l'uomo possa essere incapace  è proprio centrale -la donna/mamma non insegna per renderlo dipendente da una donna. Ed è una cazzata perché oggi come oggi non si insegna nessuno a fare ste cose, e non ci vuol nulla a imparare da sé. E già quel discorso che fai sullo straccio che deve essere abbinato al pavimento, anche se è una battuta mi fa capire come la pensi, insomma che una perché è donna ci ha ste soddisfazioni tutto sommato in quella roba lì, ma boh...io resto della mia: è anche x me solo uno straccio, come cucinare è solo un modo per non morire di fame, ci ho provato a resistere ma ogni tanto cedo

--- Termina citazione ---

io posso essere capace, resta il fatto che se mi devo beccare delle lamentele faziose, perche ho fatto "a modo mio" e non "a modo suo", l'incapacita non c'entra un cippa.non è centrale.

beta:

--- Citazione da: Rita - Marzo 07, 2012, 13:59:49 pm ---questo sarebbe null'altro che il rovesciamento dell'ipotesi femminista del complotto sociale maschile teso a dominare le donne. Personalmente mi ha colpito anche questa parte (molto più semplice)

Qui
.

c'è un'altra cosa che mi chiedo da un po'.. e cioè se l'insenso, la paura di essere inutili o comunque facilmente sostituibili non abbia colpito prima le donne.. tecnologia, anticoncezionali, sovrappopolazione hanno limitato la necessità di stare nella tana ad allevare cuccioli. Le tane si sono aperte, ci si è trovati con un'unica attività in cui la specificità maschile era consolidata da millenni. La specificità femminile serviva di meno, e quale strategia migliore (anche inconsapevole) di mettere le mani avanti per non rischiare l'annichilimento dovuto ad eventuali fallimenti?

--- Termina citazione ---

rovesciamento dell'ipotesi femminista di complotto. sono d'accordo.
sul grassettato: credo che sia un ipotesi molto verosimile. e ci vedo un nesso grande come una casa con un'altra ipotesi che considero molto interessante. quella di salar.

Giulia:

--- Citazione da: beta - Giugno 09, 2012, 11:32:35 am ---ma infatti non metto in dubbio che per te sia cosi :)
ma tu dovrai anche ammettere che sei una persona abbastanza particolare (nel senso piu buono del termine), se rapporti tutto a te stessa, diventa difficile. ad esempio ti posso assicurare che non sono tante le donne che preferiscono mandare tutto in malora, piuttosto che lamentarsi e fare. comunque le cose sono 2: o è ossitocina o è masochismo/pazzia. (preferire fare tutta la vita lavori che odii piuttosto che perdere 2 ore ad insegnarli, non saprei in che altro modo chiamarlo).

--- Termina citazione ---
.Vedi il discorso sulla casalinga lo faccio su un sacco di mestieri e ruoli, anche quando penso ai medici o ai chirurghi che devono avere a che fare con cose che a me spaventano e fanno schifo :D, son contenta che in quei contesti vi siano scariche di ossitocina o masochismo o altruismo negli altri, altrimenti fossero tutti come me sarebbero azzi  :D, ma spesso si paragona il ruolo di casalinga con altri mestieri tipo lavorare in miniera -che è un lavoro degradante, faticoso e pericoloso, ma non è un  ruolo e giustamente chi vuole fare altro, anche il chirurgo, lo può fare perché ogni tipo di mestiere economicamente compensato non determina la tua identità maschile della serie più duro, faticoso e degradante è, e più sei un brav'uomo, anzi è il contrario , più è prestigioso e di alto livello e più ti da soddisfazione e valore, e questa evoluzione in campo professionale si è fatta.
La casalinga non poteva che diventare una palla da permettere poi un passo indietro come facevano le nobildonne, che mica facevano le casalinghe o le madri! Non allattavano nemmeno i loro figli, ma davano tutto da fare alle serve, cioè alle altre donne di serie B. Oggi lo si fa sfruttando le immigrate, le donne che possono hanno risolto così, e se tanto mi da tanto, mi sa che il fare la massaia allora non piace poi tanto se si è disposti a dare parte dei propri soldi per farselo fare da altre.
C'era la vicina di casa mia neo sposina che dopo un anno di matrimonio è andata a lavorare proprio per pagarsi la colf e diceva a mia mamma, quelli son soldi benedetti... insomma boh... a me non mi convince tanto che piaccia, forse è anche brutto dirlo apertamente che non piace perché appunto è troppo intrecciato al concetto di femminilità e si teme di essere viste poco femmine se non lo si dice francamente.

Giulia:

--- Citazione da: beta - Giugno 09, 2012, 11:36:56 am ---io posso essere capace, resta il fatto che se mi devo beccare delle lamentele faziose, perche ho fatto "a modo mio" e non "a modo suo", l'incapacita non c'entra un cippa.non è centrale.

--- Termina citazione ---
E' una cosa che mi fa incaxxare pure a me quando lo faceva mia mamma, ma ha capito e smesso di farlo poi. :lol:
C'è stato un giorno che stavo facendo la doccia quasi all'ora di cena sono uscita dalla doccia e il mio ragazzo fatto trovare la le braciole fatte alla brace e aveva preso la coca cola, lo ricordo come il giorno più bello del mondo, come quando faceva la pizza...potrei barattare un gesto simile com mille diamanti.  :wub:
Io lo apprezzo perché appunto è raro come lo sono i diamanti.

Rita:
Giulia non so se ho capito bene, perchè stavolta non ho seguito il mio stesso consiglio e non ho letto due volte tutto. :P

A me pare che si confonda il concetto di "piacere" con quello di "utilità" e "senso".

E certo che le nobildonne si facevano fare i lavori dalle serve, ma avevano comunque un ruolo sociale, di intrattenimento, di "public relations" diremmo oggi, magari si dilettavano a suonare il piano alla sera per intrattenere gli ospiti del marito dopo la discussione e così via.

Idem per il minatore: manco fare il minatore credo piaccia agli uomini, tanto è vero che appena riescono, altri uomini tentano di fare i padroni o gli amministratori delle miniere e di mandare giù gli altri.

Ora se ti viene bene un lavoro e tutti ti fanno i complimenti e ti senti "importante"  in un certo qual senso per aver fatto quel lavoro, senti di aver compiuto qualcosa che nella società è utile, senti di aver fatto la tua parte, passerai facilmente sopra al fatto che è una palla, che è pesante, noioso o faticoso.

Questo il concetto centrale, secondo me. Salvi gli estremismi (che ci sono) di chi estremizza il ruolo di rendere accogliente la casa, strofinando le fughe dei pavimenti, per esempio.

Cosa, francamente, che a me pare proprio di notare nelle ere moderne, e dipende proprio dall'avanzare della tecnologia. E' molto diverso il ruolo di casalinga che aveva la mia bisnonna, per dire, in cui c'erano i pavimenti in terra battuta nelle case, e il suo ruolo spaziava dal tessere al telaio, al cucinare (e anche qui, è diverso partire dalla materia prima o trovarla semilavorata e trattata come ora) a quello di oggi dove appunto c'è la lavatrice, la lavastoviglie, non si confezionano più gli abiti ma c'è il pret-a-porter. Quando e nella misura in cui tutte queste cose hanno sostituito quello che una femminista classica chiamerebbe la "schiavitù della donna" alla donna di casa restava ben poco da fare. Sinceramente oggi una casalinga-tipo, con un figlio o due, in un appartamento di due/tre stanze, con tutti gli elettrodomestici, se non trova altre attività extra diventerebbe scema secondo me, e si sparerebbe un colpo per la noia, per il senso di inutilità, oppure diventerebbe paranoica come mi dicevano certe colleghe dopo qualche mese di disoccupazione con i figli grandi e comincerebbero a "strofinare le fughe dei pavimenti per passare il tempo"  :P come mi raccontavano.

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