http://www.avantionline.it/2012/03/scoperti-batteri-sherlock-holmes-da-oggi-nessun-mistero-in-caso-di-violenza-sessuale/#.T1eFynkw8TA...
PER CASI DI VIOLENZA SESSUALE - «Fino ad oggi – spiega il prof. Spica – si effettuavano prevalentemente test enzimatici, che però non individuano tutte le tracce (ad esempio per scovare il liquido vaginale non esiste nulla) e soprattutto necessitano di reperti ben conservati e ‘freschi’. Il DNA invece dura praticamente per sempre, basta pensare alle analisi che si riescono a fare anche sui fossili di dinosauro, e ogni liquido biologico ha la sua specifica flora batterica, che ci permette così di ricostruire se, come e quando e’ stato commesso un determinato delitto, ad esempio una violenza sessuale». Poi, ovviamente, una volta individuata la traccia si potrà effettuare la “classica” analisi del Dna umano per risalire al colpevole: «Con questa tecnica, che utilizza le stesse tecnologie biotech dell’analisi del Dna, non rispondiamo alla domanda ‘chi ha commesso qualcosa’, ma ‘come sono andate le cose’, domanda fondamentale per risolvere un crimine». Il lavoro scientifico, pubblicato sull’autorevole rivista “Forensic Science International Genetics” rappresenta un’importante innovazione nel mondo della medicina legale e vede la collaborazione di un network internazionale di centri di ricerca per un progetto europeo. Alla prima fase di sperimentazione su tracce reali che partirà ad aprile 2012 parteciperanno numerosi Laboratori in USA, Svizzera, Germania, Francia, Corea e Italia.