Ho trovato questo testo sempre di Timperi, che riporta le parole di Bucci
[1]:
<<... Intervistato da Fabrizio Paladini su Panorama, il 6 settembre del 2010, nell'ambito di un'inchiesta sul divorzio all'italiana, il Bucci, ex Presidente del Tribunale Civile di Roma dichiara: " ...la normativa non e' precisa e si presta ad interpretazioni elastiche...pero' se lei mi chiede se i magistrati hanno pregiudizi in favore della madre , rispondo che la cultura della famiglia pone la madre al centro, accanto ai figli e certamente la giurisprudenza recepisce questa cultura....". Il che, tradotto dal legalese, significa: "
La pessima applicazione o l'orientamento dei tribunali rendono nulli i buoni propositi del legislatore" ( Avv. Claudio Iovane referente a Roma dell' Associazione padri separati, 33 sedi in Italia) ...>>
Dalle parole di Bucci non emerge solo che sia la pessima applicazione o l'orientamente dei tribunali a vanificare i propositi del legislatore, emerge semmai prioritariamente una questione culturale di fondo, collettiva e storica, quella della centralità della figura materna, che è alla base dell'orientamento stesso dei tribunali.
Si deve infatti fornire una riposta al perché i tribunali possiedano quel determinato orientamento e quella specifica interpretazione.
Ed è proprio quello che una parte del movimento maschile va dicendo da circa dieci anni: la causa della discriminazione sta nel valore genitoriale della figura materna che, già in forza della propria storica importanza, con la cacciata ideologica del padre nella dimensione oscurantista e repressiva, diviene elemento unico e centrale della famiglia.
Questo contrasta con l'abc dei principi costituzionali, ma non serve arrivare a tanto, basta parlare di famiglia naturale, per capire che tutto nasce nell'Insenso in cui il ruolo del padre è stato compresso.
Non è colui che sostiene, non è colui che partorisce, non è colui che lavora, non è colui che protegge, non è colui che dà il cognome.
Il padre post-femminista è il nulla più assoluto, una versione semifunzionante della madre. Oltretutto dalle informazioni istituzionali abbastanza pericoloso da tenerselo vicino in casa. Un violento connaturato.
Ecco le origini di quell'orientamento. Non dobbiamo più girare intorno all'argomento perché il tabù impedisce di parlarne. Dobbiamo affrontarlo.
Ma questo è dominio dei coraggiosi.
1.
http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/comm02/documenti_acquisiti/957%20Associazione%20padri%20separati.pdf