Mammoni incapaci da schiavizzare ! Ed è per colpa loro !!!

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Affari di sessi/ Padri in rivolta: mamme, fateci spazio. "Chiocce isteriche". "Bamboccioni"
In questi giorni esce il nuovo libro di Stefano Zecchi: "Dopo l'infinito cosa c'è, papà?". La tesi di Zecchi: la paternità è oggi diversa rispetto a pochi decenni fa. La società è ormai "mammocentrica" e i ragazzi crescono insicuri e arrendevoli perché non conoscono più l'essere "maschi".

Si impone un quesito: che cosa ne pensano l'Uomo e la Donna? La risposta nella rubrica "Affari di sessi". Visto da lui e visto da lei: due cronisti, un uomo e una donna, di Affaritaliani.it dicono la loro sulla guerra dei sessi
Lunedì, 12 marzo 2012 - 13:25:00
VISTO DA LEI

di Maria Carla Rota

Poveri uomini, derubati del loro ruolo di padre. Scippati con la forza dalle mamme delinquenti. Donne che crudelmente strappano i pannolini dalle mani dei loro uomini, arrogantemente sgomitano per entrare da sole in cameretta, violentemente si inchiodano ai fornelli per preparare la pappa. Vogliono essere sovrane assolute della famiglia. Bell'alibi, questo, eh? Zecchi lo definisce in modo perfetto: alibi, ripetiamo. Una perfetta scusa per tutti quegli uomini che fuori casa fanno i manager pronti a governare il mondo, ma una volta dentro le mura domestiche gettano la spugna al primo giocattolo che finisce sul pavimento. Appena si tolgono giacca e cravatta, diventanto incapaci di prendere una decisione. Fare la lista della spesa sembra più difficile che elaborare un piano industriale. Così diventano meri esecutori di compiti, quando va bene. Cagnolini al seguito. Robot da programmare in ogni azione onde evitare che rimangano impalati davanti al seggiolone. Oppure si sdraiano inermi sul divano, guerrieri sfiniti dalla battaglia dell'ufficio. I peggiori, però, sono quelli che tirano fuori la loro anima da Peter Pan e si mettono con il pupo a giocare alla Playstation. Così ti ritrovi due figli in salotto invece che uno. L'appello di Zecchi "Mamme, fatte un passo indietro: per salvare i figli servono i papà" è a dir poco fuorviante. Le donne devono restare ben piantate dove sono. Sono gli uomini che devono fare un passo avanti, meglio un salto avanti. Un balzo evolutivo, per l'esattezza. Per la prima volta nella storia umana i maschi si prendano il ruolo che spetta loro in casa. Pure la Gregoraci ha detto: "Vorrei Flavio a casa più spesso". I maschi si mettano i pantaloni, una volta per tute. Le donne saranno pronte ad accoglierli: i fornelli sono democratici, c'è posto sia per lui che per lei.
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VISTO DA LUI

di Lorenzo Lamperti

Di questi tempi, fare un figlio non è proprio la cosa più semplice che esista. Crisi economica, mancanza di valori, vuoto morale, angoscia esistenziale, il Grande Fratello, Malgioglio all'Isola dei Famosi, Vieri che balla, qualcun altro che parla, eccetera eccetera. Tutto vero. Ma il vero dramma della prole italica e' rappresentato dalle mamme. Ebbene sì, queste amabili chiocce si sono trasformate in aguzzine assetate di sangue. Ovviamente non della propria creatura, ma di quello del marito. Fare il papà è diventato sempre più complicato.

I padri italiani oggi si dividono sostanzialmente in due categorie: i latitanti e i mammi. I primi sono quelli che se ne fregano assolutamente della sorte del loro bambino. Insomma, non è che proprio se ne fregano, però sono costretti a non entrare quasi mai nella loro esistenza. Le loro mogli totalizzano l'educazione del figlio e al padre non restano che le briciole. E' la madre che li veste, li iscrive a scuola, decide le loro frequentazioni e le loro attivita'. Il padre-latitante può solo assistere, impotente. Se a tavola osa rivolgere la parola al proprio figlio viene fulminato dallo sguardo impietoso della moglie: "Ma cosa gli chiedi? Lascialo stare" ecc. ecc. Nelle disupte famigliari non c'è speranza: ha sempre ragione il pargolo. Questa situazione, particolarmente frustrante, ha pero' un vantaggio: l'uomo non si deve occupare di nulla. La seconda categoria, invece, è quella più sfortunata. Il mammo aiuta in casa, mette a letto i figli, magari gli cambia addirittura i pannolini. La moglie lo vuole sempre presente e lui si sottomette senza fiatare. La madre diventa il direttore esecutivo, il padre è il fattorino. Lui scarrozza i figli a scuola, in piscina, dagli amici, anche in orari impossibili mentre magari c'e' un'importante partita di Champions League. Lei prende tutte le decisioni.

Ecco, ci sarebbe bisogno di un risveglio dei padri italiani. Se ci si ritrova ad avere un figlio, bisogna prendere le cose in mano e chiarire tutto, in maniera netta e decisa. La madre si deve occupare di tutta l'area burocratica/salutistica/scolastica/domestica. Lei va a iscrivere i figli a scuola, lei li cura se sono malati, lei li aiuta a fare i compiti, lei gli fa da mangiare e li mette a letto. Il nostro compito è un altro: farli giocare. Quindi noi li porteremo a giocare a calcio, noi gli faremo bere il primo bicchiere di birra, noi li porteremo al cinema. E noi li faremo giocare alla Play Station. Magari chiedendogli, ogni tanto, di lasciarci vincere. Se no che giochino con la mamma.

Alla fine la misandrica colpita dalla solita "invidia penis" cronica non ce l'ha fatta; dopo avere utilizzato mamma, papà, donna uomo, non poteva resistere a piazzare gli ultimi due finalini a colpi di : MASCHI !!!!

[Guit]

Questa secondo il mio punto di vista è robaccia da tabloid.

Facciamo una cosa, quando smetterete di chiamarci e descriverci in maniera spregiativa, maschi, quando la finirete di indottrinare ragazzini sulla nuova lingua italiana anti-uomo, inizieremo un dialogo con voi.

Nel frattempo, voi divertitevi a scrivere i vostri articoli intrisi di qualunquismo da dare in pasto al popolino, signora Rota, lei giochi con la tastiera come fa l'uomo con la playstation, è un bel passatempo.

Noi abbiamo da fare cose più importanti.

[Cancellato]

La povera Rota gioca non solo con la tastiera ma tiene i polpastrelli allenati anche in altro modo risparmiando sul toys erotico di turno. Lo si deduce dall'accidia con la quale ci insulta. Sì perchè se potesse gioire dei piaceri del tanto denigrato pene non userebbe un lessico tanto scurrile ed offensivo con i vari "cagnolini" e "maschi". Concordo con te Guit, gentaglia di questo tipo non merita nemmeno la considerazione del... "dialogo".

[ilmarmocchio]

l'accidiosa Rota è anche ignorantella :
i manager non governano il mondo, perchè sono dei semplici capiufficio.
solo gli italioti pensano quello che lei ha scritto.
inoltre , neanche le mogli di quelli che governail mondo toccano gli infanti.
ci sono schiere di colf.
si aggiorni la nostra cara giornalista