Autore Topic: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?  (Letto 32713 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #60 il: Marzo 19, 2012, 07:43:47 am »
Citazione
La mia opinione è che dopo la meccanica quantistica un pensiero razionale compiuto non possa più escludere una dimensione metafisica. E' colpa semmai di una antica concezione deterministica. Di un realismo ingenuo.



Anche prima,della meccanica quantistica:
per l'oriente la meccanica quantistica non introduce una novità,per questo motivo il razionalismo,e i suoi derivati (compreso il femminismo) lì non attecchiscono.
Per un buddhista è normale che il gatto di Schrodinger sia contemporaneamente vivo o morto,giacchè è la mente che introduce l'errore,e vuole il gatto,o vivo,o morto,con il risultato,che osservandolo,lo fa vivere o morire.
Il realismo,secondo questa concezione,non ha senso,giacchè presuppone una concezione dualista della mente e del mondo (tenben).
''In questa connessione,pensiero-coscienza(mano-vijnana;ishiki) e coscienza-manas sono principalmente responsabili della discriminazione e individuazione che caratterizzano il mondo empirico''(da Hee-Jin Kim L'essenza del buddhismo Zen)
Gira che ti rigira comunque,anche se in maniera diversa,tutti arriviamo ad additare uno stesso colpevole:il razionalismo scientista.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #61 il: Marzo 19, 2012, 08:14:58 am »
Comunque secondo me,il femminismo,sì,è uno strumento di annichilazione,come il multiculturalismo e tutto il resto.
Io ho sempre pensato che il maschio-alpha vero,con le donne,non deve averci a che fare,perchè è un pedofilo.
Le elite vere,sono fatte di pedofili,e,forse,proprio per questo,essi odiano il maschio eterosessuale e lo sottopongono a una continua umiliazione.
Io per maschio-alpha non intendo nè Berlusconi,nè Monti,giacchè tutte queste persone,che noi percepiamo come potenti,sono in realtà dei burattini ricattabili.
Andrebbe analizzato il risentimento del pedofilo,verso l'eterosessuale normale.
Il femminismo,forse,è solo uno strumento,anche se,è bene dirlo,non è compatibile con le culture che non sono inglobabili nell'occidente.
Io,in genere faccio sempre vedere il ''Bohemian Grove'',il più ''esclusivo'' dei club americani,lì,sono ammessi solo uomini,''anche per il divertimento''...
E' complottista tutto questo?
Sì,però se uno verifica,è reale,non è un'invenzione...
Prendete il caso dutroux...
Oppure questo caso di pedofilia il ''Franklin cover up'',esiste questo documentario che a differenza di quello di Santoro,è stato censurato
era in programmazione su discovery channel nel 1994,ma all'ultimo momento è stato sostituito nella programmazione.


« Ultima modifica: Marzo 19, 2012, 08:25:09 am da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #62 il: Marzo 19, 2012, 08:30:52 am »
...
Gira che ti rigira comunque,anche se in maniera diversa,tutti arriviamo ad additare uno stesso colpevole:il razionalismo scientista.

Interessante.

Una cosa buffa è l'ecologismo, disciplina che studia, col fine di minimizzare, l'impatto della tecnologia sulla biosfera. L'ecologismo tratta la tecnologia come colpa, sostenendo in pratica che l'unico a poterne essere danneggiato deve essere l'umano, perché è lui ad aver voluto le macchine e non deve cagionare danno agli animali, che sono innocenti.

E comunemente, non si dice che sono le macchine a danneggiare l'ambiente, si dice che è l'Uomo. Perché nella civiltà della tecnica umano e macchina coincidono, al punto che dire uomo è dire macchina.

Quindi da un lato la tecnologia non fa parte della natura che deve seguire il proprio corso indisturbata, e dall'altro invece ne fa parte, come una protesi, e la sua capacità di deviare il corso dell'evoluzione umana è accettabile, anzi, auspicata.

Chi mai studierebbe come rendere immortale un elefante? <<Casomai, se c'è qualcuno da rendere immortale, quello sono io>>.

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Offline beta

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #63 il: Marzo 19, 2012, 11:30:49 am »
Altrimenti va benissimo così e c'è poco da protestare contro il femminismo.

forse non c'entra nulla con quello che dicevi, pero io non escluderei che il femminismo faccia parte di una evoluzione naturale e che quindi nel fenomeno in se non ci sia nulla da imputare.
quello che invece sicuramente non è naturale (ammesso e non concesso che la natura sia prima identificabile, e poi, giusta) è l'odio per se stessi degli uomini.
questa mi sembra anche la linea tremilista per certi aspetti quando parla della narrazione che c'è e di quella che manca. dove se cè una condanna, non è rivolta a quella che cè, ma a quella che manca.
si potrebbe anche dire che la via politica della qm (contrastare la tv, i tribunali, le leggi eccettera) sia un palliativo : non potendo risolvere il masochismo maschile, individuo per individuo, si cerca di far piovere una specie di dignita dall'alto.
« Ultima modifica: Marzo 19, 2012, 11:41:59 am da beta »

Offline ilmarmocchio

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #64 il: Marzo 19, 2012, 13:53:22 pm »
La tecnica è figlia dell'uomo, del maschio intendo. E, al di la di tutto, di ha dato dei vantaggi.
le femministe a parole la aborrono, in realtà la usano più di noi.
Anzi, senza tecnica non ci sarebbe femminismo.
Il masochismo nel pentitismo ? anche, pur se io nel pentitismo vedo in molti casi un utile strumento per manipolare la reatà e , magari, piacere alle donne.
Parlo del pentitsmo esibito dagli uomini " in vista "
Poi, in realtà, non uno di essi si dimette per far posto alle donne.
ricordiamoci sempre che la parola serve sopratutto a mentire.
poi c'è anche il coglione che ci crede.
ma non sono la maggioranza

Offline Stealth

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #65 il: Marzo 19, 2012, 14:02:38 pm »
Penso che il femminismo sia un movimento in parte popolare in parte promosso da alcuni ceti di potere che hanno poi preso il sopravvento.
Era necessaria una politica socio-economica che promuovesse un forte contenimento demografico unito a un tenore di vita consumistico nonché tenre sotto controllo e sviare il malcontento popolare che in genere si manifesta in atti insurrezionali principalmente da parte dei maschi adulti.
Il femminismo offre una soluzione a queste esigenze erigendo la donna a garante del sistema promuovendola agente di potere e contenitrice di nascite nonché libera consumatrice.

Si tratta di qualcosa, come ho detto, sia popolare che di potere. L'una non esclude affatto l'altra perché non è affatto detto che il popolo e i ceti di potere abbiano sempre interesse divergenti e siano sempre in conflitto. Anzi, direi che i momenti di conflitto tra potere e popolo rappresentino più l'eccezione della storia che non la regola.
« Ultima modifica: Marzo 19, 2012, 15:20:19 pm da Giubizza »

Offline Red-

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #66 il: Marzo 19, 2012, 14:32:53 pm »
[...]
Quindi avremmo a che fare con persone che, almeno in questo caso, guardano lontano... :hmm:

Ma scusa Red, non è un po' quello che per certi versi stà succedendo?
Volevano ingrassare a forza di cause di divorzio, stanno ottenendo la fine del matrimonio. Risultato: il virus morirà.
Volevano controllare facilmente un branco di maschi psico-castrati? Bene, arrivano mediorientali e sudestasiatici a rimpiazzarli, creando i casini che già vediamo, visto che questi non si piegano certo alle nostre assurdità sociali e legislative. Risultato: il virus morirà.
Etc, etc, etc...
..Ma perchè pensi che avvocati divorzisti et similia sia gente che ha in mano il potere che conta?
...Che il virus morirà è probabile ma non certo, e gli immigrati possono agevolmente essere controllati coi metodi tradizionali (legge, polizia, quote, etc) e col mainstreaming..

p.s
inoltre, se l'ipotesi è vera (io la vedo come la più probabile) ricordiamoci che per far riprendere quota alle nascite basterà riportare la lancetta dalle parti dell'universo maschile, cioè basterà ripristinare l'idolum maschile: la cosa può avvenire in tempi relativamente lunghi, (qualche anno), nessuno se ne accorgerà (poichè nessuno lo aveva individuato come il vero problema), e quindi tutti saranno contenti e sereni come prima.
Cioè: se la teoria ha una falla, io non riesco a vederla qui...
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline falseaccuse

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #67 il: Marzo 19, 2012, 18:21:52 pm »
Scusa Guit, ma perchè secondo te il pensiero tecno-razionalista dovrebbe volere la morte del maschio (o del maschile)? Solo perchè lo spermatozoo è inutile alla procreazione mentre l'ovulo è necessario? Mi sembra assurdo. Attualmente il grosso del potere scientifico è in mano maschile: cosa giustifica tutto questo odio di questi uomini nei confronti del maschile? A chi parrebbe utile mettere fine alla propria razza? Alla base di tutto deve esistere un odio profondo.

Dice Salar. Il pedofilo prova risentimento per il maschio. Io dico: no, il pedofilo odia le donne, perchè sono loro che per via del loro istinto materno privano il pedofilo delle sue prede. E' la donna il principale nemico del pedofilo. Questa strada non mi sembra percorribile.

Io personalmente rimango dell'opinione che la relazione tra femminismo è potere è quella di un'infatuazione irrazionale, priva di qualsiasi logica. La maggior parte dei quemmisti invece mi pare che concepisca il femminismo come un utile strumento di dominio. Ma perchè? Pensate sia un tratto intrinseco della donna quello di spendere denaro per gioielli e inutilità? Quello è solo un tratto culturale, sintomo della bassa autostima che viene inculcata nella mente delle donna fin dalla nascita: questo dobbiamo riconoscerlo. Almeno spero. E poi il contenimento demografico: non sarebbe più razionale una sana posizione eugenetista, che preveda la sterilizzazione di individui geneticamente deficienti, invece di una che esiga la carcerazione di metà della popolazione mondiale? E poi, voi continuate a confondere le peculiarità femminili, come la non propensione a non contestare i poteri costituiti (e già qui si apre una bella falla, perchè le femministe quando si tratta di lottare per far valere i propri diritti si sono dimostrate ben più agguerrite e organizzate di noi), come tratti caratteristici e intrinseci della donna. Non lo sono. Una volta che la società evolverà, bene o male che vadano le cose, la donna sarà sempre meno insicura, più consapevole, meno legata alla casa e alla famiglia; questo non lo vuole il femminismo, lo vuole la società e non per ragioni tecnocratiche, ma per una questione di giustizia e equità sociale. Il femminismo invece ambisce al dominio femminile su quello maschile: siete sicuri che il potere si muova verso questa direzione? Lo possiamo considerare come ente metafisico che complotta per il raggiungimento di un obiettivo simile? Io non lo credo

Offline Fazer

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #68 il: Marzo 19, 2012, 21:22:22 pm »
..Ma perchè pensi che avvocati divorzisti et similia sia gente che ha in mano il potere che conta?

No, ma sono parte di quel gruppo cui torna utile la situazione...e facendo i loro interessi, contribuiscono allo sfascio.
Un po' come fa un certo tipo di pubblicità, che pur essendo stata creata per far soldi, è un potente mezzo di propaganda...

...ricordiamoci che per far riprendere quota alle nascite basterà riportare la lancetta dalle parti dell'universo maschile...

Purchè nel frattempo l'universo maschile non sia stato già annichilito...
Insomma, mi viene difficile accettare che si possa facilmente spingere in una certa direzione per controllare il tasso di natalità e poi, raggiunta la situazione prevista, si possa come con un colpo di bacchetta magica invertire la rotta riportando "la lancetta dalle parti dell'universo maschile". Se tutto questo fa parte di un piano, penso che la situazione gli sia sfuggita di mano da un pezzo...

Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #69 il: Marzo 19, 2012, 22:37:26 pm »
Scusa Guit, ma perchè secondo te il pensiero tecno-razionalista dovrebbe volere la morte del maschio (o del maschile)? Solo perchè lo spermatozoo è inutile alla procreazione mentre l'ovulo è necessario? Mi sembra assurdo. Attualmente il grosso del potere scientifico è in mano maschile: cosa giustifica tutto questo odio di questi uomini nei confronti del maschile? A chi parrebbe utile mettere fine alla propria razza? Alla base di tutto deve esistere un odio profondo.

Dice Salar. Il pedofilo prova risentimento per il maschio. Io dico: no, il pedofilo odia le donne, perchè sono loro che per via del loro istinto materno privano il pedofilo delle sue prede. E' la donna il principale nemico del pedofilo. Questa strada non mi sembra percorribile.

Io personalmente rimango dell'opinione che la relazione tra femminismo è potere è quella di un'infatuazione irrazionale, priva di qualsiasi logica. La maggior parte dei quemmisti invece mi pare che concepisca il femminismo come un utile strumento di dominio. Ma perchè? Pensate sia un tratto intrinseco della donna quello di spendere denaro per gioielli e inutilità? Quello è solo un tratto culturale, sintomo della bassa autostima che viene inculcata nella mente delle donna fin dalla nascita: questo dobbiamo riconoscerlo. Almeno spero. E poi il contenimento demografico: non sarebbe più razionale una sana posizione eugenetista, che preveda la sterilizzazione di individui geneticamente deficienti, invece di una che esiga la carcerazione di metà della popolazione mondiale? E poi, voi continuate a confondere le peculiarità femminili, come la non propensione a non contestare i poteri costituiti (e già qui si apre una bella falla, perchè le femministe quando si tratta di lottare per far valere i propri diritti si sono dimostrate ben più agguerrite e organizzate di noi), come tratti caratteristici e intrinseci della donna. Non lo sono. Una volta che la società evolverà, bene o male che vadano le cose, la donna sarà sempre meno insicura, più consapevole, meno legata alla casa e alla famiglia; questo non lo vuole il femminismo, lo vuole la società e non per ragioni tecnocratiche, ma per una questione di giustizia e equità sociale. Il femminismo invece ambisce al dominio femminile su quello maschile: siete sicuri che il potere si muova verso questa direzione? Lo possiamo considerare come ente metafisico che complotta per il raggiungimento di un obiettivo simile? Io non lo credo

A me pare che quello che ho scritto sia stato totalmente frainteso. Nulla di tutto ciò ha la minima attinenza con ciò che penso.

Quando ho detto che <<il pensiero razionalista dovebbe volere la morte del maschio>>?
E quando ho mai detto che ciò che conosciamo è sovuto al <<... Solo perchè lo spermatozoo è inutile alla procreazione mentre l'ovulo è necessario ...>>?

E poi.

<<... Attualmente il grosso del potere scientifico è in mano maschile ...>>. Come sappiamo questo non vuol dire nulla, anzi, dovrebbe indurre in riflessioni opposte a quelle comuni.

<<... cosa giustifica tutto questo odio di questi uomini nei confronti del maschile? A chi parrebbe utile mettere fine alla propria razza? Alla base di tutto deve esistere un odio profondo ...>>

Quando ho mai detto che l'umano pensi di mettere fine alla propria razza? Ho sempre detto il contrario, ho sempre sostenuto l'inconsapevolezza della condizione umana, il "sonnambulismo tecnologico" di Winner, che io sposo, è l'opposto dei pensieri che tu mi attribuisci. E poi: la razza io non l'ho nemmeno nominata, al massimo ho parlato di forma di vita, di specie vivente.

<<... E poi il contenimento demografico: non sarebbe più razionale una sana posizione eugenetista, che preveda la sterilizzazione di individui geneticamente deficienti, invece di una che esiga la carcerazione di metà della popolazione mondiale? ...>>

Una sana posizione eugenetista?

Ma stai parlando sul serio? Schema tardo-positivista? Chi deciderà sulla sanità di una posizione o di un individuo rispetto all'altro, chi sarà il giudice che selezionerà i soggetti da sterilizzare? Sulla base di quali principi, di quale ontologia?


« Ultima modifica: Marzo 19, 2012, 23:08:00 pm da Guit »
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Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #70 il: Marzo 19, 2012, 22:44:56 pm »
Io ho detto altro e cioè.

Che sulla base dell'evoluzionismo e del fatto che la tecnica è parte integrante della natura, tutti gli aspetti biologici umani che la tecnica renderà superflui, saranno superati, marginalizzati, eliminati. E il sesso maschile, sarà il primo candidato. Anzi già lo è. E' già evidente. Sta già succedendo.

E poi ho detto che in conseguenza di ciò, la presenza della tecnica nell'ordine naturale delle cose, pone un problema di tipo ontologico, cioè metafisico.

Perché rimanendo appiattiti su questa sorta di fatalismo scientista, incapace di avere una visione verticale, sacra, di rottura rispetto all'ordine naturale, dobbiamo accettare tutto ciò che avviene e a cui assistiamo, senza lamentarci.

Perché ci manca l'ontologia, la premessa per dirci contro.

Da un punto di vista strettamente utilitaristico il maschio, e probabilmente dopo anche la femmina, sono inutili.

Il sesso esiste per riprodurci ma se la tecno-natura trova soluzioni più convenienti, il sesso non serve più. Il domino femminile è un dominio di transito verso una forma vivente alternativa, contro la quale, pur facendoci talvolta orrore, non abbiamo difese culturali. Come umani intendo, non come maschi.

Non abbiamo alcun argomento da opporre.

« Ultima modifica: Marzo 19, 2012, 23:11:28 pm da Guit »
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Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #71 il: Marzo 19, 2012, 22:54:17 pm »
Tra un numero imprecisato di anni ma comunque un numero naturale e finito, le donne non potranno più essere femministe, né dichiararsi superiori rispetto all'uomo. Chi non avrà conosciuto il passato chiederà: <<Di cosa state parlando?>>
La donna e il femminismo esistono perché esiste l'antagonista. Tutta la forma vivente umana è dialettica.

L'umano tecnocratico non saremo noi ma non preoccupatevi, non saranno nemmeno loro. Se questo può confortarvi.

Chi dice baldanzoso che il futuro è donna, non ha capito niente.
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Offline Guit

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #72 il: Marzo 19, 2012, 23:13:57 pm »
Così come non abbiamo avuto argomenti contro la perdita di valore del lavoro fisico rispetto a quello robotizzato.

Così come non abbiamo avuto argomenti contro la perdita delle orchestre perché i sintetizzatori suonano lo stesso.

Non avremo argomenti contro la fine dei sessi.

E' pura semplice evoluzione, di cui l'umano è artefice e succubo. Inconsapevole.

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Offline Animus

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #73 il: Marzo 20, 2012, 00:34:58 am »
Scusa Guit, ma perchè secondo te il pensiero tecno-razionalista dovrebbe volere la morte del maschio (o del maschile)? Solo perchè lo spermatozoo è inutile alla procreazione mentre l'ovulo è necessario? Mi sembra assurdo. Attualmente il grosso del potere scientifico è in mano maschile: cosa giustifica tutto questo odio di questi uomini nei confronti del maschile? A chi parrebbe utile mettere fine alla propria razza? Alla base di tutto deve esistere un odio profondo.
...
...

Certo, e quest'odio è ciò che, per 2.000 anni abbiamo chiamato amore ... cristiano.
E' la gabbia morale (un po' come matrix) entro cui uomini e donne, occidentali, si muovono. Agiscono inconsapevoli di spingersi sempre più avanti verso il baratro che è stato tracciato 2.000 anni or sono.

Qui un po’ l’ha detto la poesia, oppure qualcosa sappiamo dalle religioni: ci sarà la coincidenza uomo-donna.

Nel Vangelo secondo l’apostolo Tommaso, che Gesù stesso chiamò “didimo”, cioè “gemello”, è detto: “E quando farete del maschio e della femmina una cosa sola in modo che il maschio non sia più maschio e la femmina non sia più femmina…, allora entrerete nel regno”.

In un frammento da un testo apocrifo, chiamato Il vangelo degli Egizi conservato da Clemente Alessandrino, è affermato che il Redentore, interrogato su quando sarebbe venuto il Suo regno, ha risposto: “Quando quei due (maschio e femmina) saranno uno solo, nell’esterno come nell’interno, e il maschio con la femmina non sarà né maschio né femmina”.

Alla fine dei tempi – questi che stiamo vivendo –, per Paolo di Tarso ci sarà la riconciliazione dei contrari: “Non vi è né schiavo né uomo libero, né uomo né donna”.


Quanto riportato è stato copiato da un blog che ho letto recentemente, che non tratta, sia ben chiaro, la qm/femminismo.
E' un blog filosofico, sul nichilismo.

Mi da un certo sollievo vedere che sta emergendo, seppure in una sparuta avanguardia di persone (mettiamoci anche le donne) libere, la vera "responsabilità" (anche se per qualcuno è un merito, ma questo  poco importa, l'importante è capire da dove si origina "il male o il bene" che sia) la consapevolezza sulle cause iniziali in maniera di cercare di capire, dove si sta andando, e come porvi rimedio ....

Sì, scoprire di non essere l'unico della propria specie,  da sempre un certo sollievo. :cool:
    
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline Ethans

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Re: Il femminismo è uno strumento o un "virus"?
« Risposta #74 il: Marzo 20, 2012, 02:14:50 am »
Citazione da: Guit
Non abbiamo alcun argomento da opporre.

Perchè il tuo è un non-argomento.
Ad esempio che prove hai per poter affermare con certezza quello che segue?

Citazione da: Guit
Tutti gli aspetti biologici umani che la tecnica renderà superflui, saranno superati, marginalizzati, eliminati.

Per non parlare di questo:

Citazione da: Guit
Il domino femminile è un dominio di transito verso una forma vivente alternativa.

Da dove trae origine questa tua convinzione?

P.s: ciao Animus ben ritrovato...