Autore Topic: disparità di redditi & co.  (Letto 2003 volte)

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Offline jorek

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disparità di redditi & co.
« il: Marzo 20, 2012, 17:43:16 pm »
elucubrazione semplice e diretta: spesso le femministe o chi per loro spiattellano i soliti dati sulle abissali disparità di redditi uomo-donna, ma facendo queste sparate si scordano sistematcamente di riportare esempi e casi vari ed eventuali.
Vi è mai capitato nel vostro luogo di lavoro di raviisare questo tipo di disparità? no perchè un conto è la solita agenziadel kaiser  che spara numeri freddi e inutili, un conto è riportare casi reali e diffusi tanto dda giustificare questa continua denuncia...

Offline poisonmind

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Re: disparità di redditi & co.
« Risposta #1 il: Marzo 20, 2012, 17:58:20 pm »
elucubrazione semplice e diretta: spesso le femministe o chi per loro spiattellano i soliti dati sulle abissali disparità di redditi uomo-donna, ma facendo queste sparate si scordano sistematcamente di riportare esempi e casi vari ed eventuali.
Vi è mai capitato nel vostro luogo di lavoro di raviisare questo tipo di disparità? no perchè un conto è la solita agenziadel kaiser  che spara numeri freddi e inutili, un conto è riportare casi reali e diffusi tanto dda giustificare questa continua denuncia...

infatti, a me non risulta e sono sicuro che qualora accadesse ne verrebbe dato risalto sui media con isteria orgasmica.
Memento Audere Semper (Gabriele D'Annunzio)

Offline KasparHauser

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Re: disparità di redditi & co.
« Risposta #2 il: Marzo 20, 2012, 20:01:34 pm »
Le cose non stanno proprio così.
Lo slogan che passa alle masse è : a parità di lavoro la donne guadagnano meno.
In verità non è a parità di lavoro e neanche a parità di mansioni, è a parità di qualifica professionale. Che vuol dire? che ci sono lavori svolti per lo più (ma non esclusivamente) da donne che pur avendo una una pari o superiore qualifica professionale di altri svolti prevalentemente (ma non esclusivamente) da uomini, guadagnano meno rispetto a questi . Insomma per es. l'infermiera che guadagna meno di un 'operaio specializzato.


Offline falseaccuse

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Re: disparità di redditi & co.
« Risposta #3 il: Marzo 20, 2012, 20:45:26 pm »
Questa della qualifica professionale non la sapevo, comunque quello che fanno normalmente loro e confondere volutamente il gap che esiste tra monte salari maschile e monte salari femminile (che in Italia si attesta intorno al 20-25%) con il gender gap, ovvero la differenza di salario media a parità di mansione, che è valutata mi pare al 2006 nella seguente maniera



come si può notare, in Svezia dove impera la dittatura nazifemminista, il gender gap è più alto che da noi, il che è dovuto alla maggior disposizione a fare straordinari e orari notturni. E' il mercato a decidere il gender gap, e il mercato ragiona in termini di produttività e efficienza, non in base ad altri criteri come vorrebbero far credere loro. Un esempio di mistificazione e menzogna lo trovate qui http://blog.ilmanifesto.it/antiviolenza/2012/03/08/8-marzo-a-casa-pangea/ (si tratta di un articolo di Luisa Betti, bugiarda professionista come si può notare dalle statistiche totalmente falsate e adattate a perseguire una disinformazione di genere)

Offline Warlordmaniac

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Re: disparità di redditi & co.
« Risposta #4 il: Marzo 20, 2012, 21:18:17 pm »
elucubrazione semplice e diretta: spesso le femministe o chi per loro spiattellano i soliti dati sulle abissali disparità di redditi uomo-donna, ma facendo queste sparate si scordano sistematcamente di riportare esempi e casi vari ed eventuali.
Vi è mai capitato nel vostro luogo di lavoro di raviisare questo tipo di disparità? no perchè un conto è la solita agenziadel kaiser  che spara numeri freddi e inutili, un conto è riportare casi reali e diffusi tanto dda giustificare questa continua denuncia...


Nel pubblico non esiste distinzione di sesso a parità di livello.
Nel privato si dice che gli uomini siano avvantaggiati nelle promozioni: in verità non sarebbe una cosa di cui andare fiere, dato che, di norma, sono avvantaggiati quelli che se lo meritano (sì vabbé, anche i raccomandati, ma si compensano tra uomini e donne).

Offline poisonmind

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Re: disparità di redditi & co.
« Risposta #5 il: Marzo 20, 2012, 21:42:51 pm »
Come possono pretendere che venga loro dato lo stesso valore quando NON ha lo stesso valore? Certo in un paese di raccomandati e caste possono anche riuscire nella mistificazione, ma la realtà é questa, le donne difficilmente sono in grado o meglio hanno la volontà di dare lo stesso valore di un uomo in un lavoro. Poniamo l'insegnamento, dove la loro presenza é predominante (premetto che sono convinto, anche per esperienza, che una BUONA insegnante femmina,  nei primi cicli scolastici, sia la figura di riferimento più adatta per un bambino); la convinzione diffusa é che la scuola non formi, non insegni, sia in decadenza, ecc... La colpa viene data a tutto tranne che al corpo insegnante. Rendiamoci conto che, alla resa dei conti sono gli insegnanti che istruiscono. La base é quella, poi possiamo avere le sedie in oro massiccio ma conta poco, inoltre é chiaro che l'indottrinamento fa ricadere sulle carenze strutturali la ragione dell'ignoranza, ovvero se la prof./maestra é ignorante o non sa insegnare é colpa della scuola fatiscente, e si lamentano degli stipendi MA COSA OFFRONO??? Un basso profilo d'istruzione che, guarda caso, forse anche per una perduta concorrenzialità con l'altro sesso, é diventato patrimonio quasi esclusivamente femminile. Non mi sembra poco! Scuse a non finire per mascherare una carenza di fondo imputabile direttamente alla figura dell'insegnante, qualunque problema ingigantito per togliere l'attenzione dal fulcro del problema, incapacità crescente  nel gestire la crescita anche morale delle persone (vedi ad esempio bullismo), mancanza di dialogo con i genitori (molto spesso solo femmine anche quelli), stravolgimento della figura dell'insegnante sempre più debole e sottomesso a famiglie ed alunni. Il "colpevole" di questo chi dovrebbe essere? Il maestro/professore(uomo) perché assente o quasi? La scuola come edificio perché poco sicuro o fatiscente? L'apparato scolastico (formato spesso da femmine in maggioranza) composto da incompetenti? O meglio chi per un numero elevatissimo di ore é a contatto con gli studenti e ne cura la formazione?
Questo é un esempio ma potrei trovarne altri, uffici ed apparati pubblici e privati dove la presenza femminile é maggioritaria e dove la mansione tipo é passare carte non certo elevarsi a livelli molto maggiori, mancanza di volontà credo sia il motivo principale, mentalità che porta alla perdita del senso di questi "lavori" che finiscono per essere semplicemente burocrazia, parassitismo; dove può alla fine assumere un ruolo direttivo anche una femmina (ma direttivo di che mi domando), dove il potere fine a se stesso (leggi caos), può trovare il proprio regno.
Memento Audere Semper (Gabriele D'Annunzio)

Offline ilmarmocchio

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Re: disparità di redditi & co.
« Risposta #6 il: Marzo 20, 2012, 22:23:40 pm »
le professioni intensamente femminilizzate perdono prestigio.
questo è un fatto , non solo in Italia.
Chissà perchè :cool:

Offline jorek

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Re: disparità di redditi & co.
« Risposta #7 il: Marzo 20, 2012, 23:29:17 pm »
Le cose non stanno proprio così.
Lo slogan che passa alle masse è : a parità di lavoro la donne guadagnano meno.
In verità non è a parità di lavoro e neanche a parità di mansioni, è a parità di qualifica professionale. Che vuol dire? che ci sono lavori svolti per lo più (ma non esclusivamente) da donne che pur avendo una una pari o superiore qualifica professionale di altri svolti prevalentemente (ma non esclusivamente) da uomini, guadagnano meno rispetto a questi . Insomma per es. l'infermiera che guadagna meno di un 'operaio specializzato.



avevo il sospetto di essermi spiegato male, ho scritto troppo di fretta: io intendevo proprio il caso in cui due lavoratori che svolgono la stessa mansione, in una stessa ditta, percepiscano stipendi diversi im base al sesso. La cosa su cui mi stavo focalizzando è che matematicamente quando vengono fatte queste denunce, si evita di fare casi particolari, che in al caso sarebbe una cosa a prova di bomba, ma che guarda caso non vengono mai forniti. Ci si gira intorno, ci si gira intorno, ma la cosa poi comincia a puzzare. Gridare "Al lupo Al lupo" per troppo tempo è mai stata una gran strategia...

Offline Peter Bark

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Re: disparità di redditi & co.
« Risposta #8 il: Marzo 22, 2012, 22:54:08 pm »
Questione interessantissima quella sollevata da Jorek.ovviamente queste statistiche utilizzano metodi d'indagine finalizzati a dimostrare che questa presuntà disparità di salario tra uomini e donne corrisponde ad una realtà incontestabile.
Sarebbe utile sapere ad esempio,come vengono raccolti ed analizzati i dati,se comprendono veramente qualsiasi categoria di lavoratori,se nella loro elaborazione viene esaminata ogni singola busta paga di ogni singolo cittadino che paga le tasse ecc.Perchè solo in questo caso potrei parlare di ricerca seria e non della solita indagine messa in piedi per alimentare i soliti piagnistei comuni a tutti gli esseri femminili,facendo leva sul loro proverbiale senso d'inferiorità nei confronti della person di sesso maschile.
Nella ditta in cui lavoro io ad esempio,lavoratori uomini che hanno la stessa mansione,hanno stipendi diversi.Discriminazione sessista anche questa? No,semplicemente,ti prendi la busta,scorri le innumerevoli voci che la compongono,e comprendi perchè tizio che fa il segretario come me,guadagna molto più di me.E sono certo che la mia ditta non sia un caso isolato...
Dubito che questa indagine prenda in considerazione tutti gli aspetti che vanno ad influire sul salario di un lavoratore,a dirla tutta dubito pure della buona fede di chi si affanna per veicolare questo ennesimo esempio di discriminazione verso il sesso debole...ops forte,scusate...è che loro sono deboli o forti a seconda della convenienza e confondono anche me.    
Nell'Unione Europea le donne guadagnano in media il 17,4% in meno rispetto agli uomini.Per lavoro di pari valore.
Mi auguro veramente che queste complessate con manie persecutorie a cui sta cosi a cuore la parità mi spieghino in modo chiaro che significato attribuiscono alla parola valore,perchè è un termine che in usato in un contesto simile stona con lo spirito d'uguaglianza sociale che millantano queste decerebrate.  

Offline Peter Bark

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Re: disparità di redditi & co.
« Risposta #9 il: Marzo 22, 2012, 22:57:16 pm »
che inizino un pò a preoccuparsi delle morti bianche che è meglio.
e qualcuno con un pò di potere diffonda questo motto:nell'Unione Europea,le donne lavoratrici muoiono il 700% in meno rispetto agli uomini