In rilievo > Osservatorio sulla Misandria e sul Male-bashing

Alcuni libri misandrici

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skorpion72:

--- Citazione ---Immagine del libro tolta perchè Google mi segnalava un pericolo malware dal sito della Boralevi
--- Termina citazione ---


Recensione dal sito http://antonellaboralevi.it/?p=79:

Estate del Cinquantanove.

La vita è dolce. L’Italia si affaccia sul boom: tutto sembra possibile, la felicità a portata di mano. Sulla spiaggia dorata di Forte dei Marmi, un gruppo di ventenni di buona famiglia si ritrova come ogni anno per le vacanze.
Lì, a pochi metri dalle tende dove il bel mondo celebra i suoi riti esclusivi, c’è Andreana. Nuova, timida e goffa. Gli occhi spalancati a guardare.

Gettata nel mondo dei ricchi per volontà di un padre ambizioso e caparbio, è un pesce fuor d’acqua al cospetto di quei giovani corpi ubriachi della propria bellezza, di quei giochi sfrenati, di quelle risate, di quelle vite all’apparenza leggere e smaglianti come seta. Basta un incontro, la complicità di uno sguardo, perché l’affinità con Giovannella le schiuda le porte di un universo dorato.
Di colpo, Andreana è in mezzo a loro, quasi una di loro. È il tempo delle feste, delle ville sontuose, delle gite in motoscafo, delle corse in Maserati, delle notti in Capannina.
Mina, Fred Buscaglione, Smoke gets in your eyes.

Ma accade l’imprevedibile. Con la sua ingenuità, con la forza del suo essere diversa, Andreana svela le ferite, le paure, le debolezze di quel mondo solo all’apparenza perfetto. Ognuno è costretto a sapere chi è davvero.
Poi, una sera, Alberico la prende per mano. Nel tocco delle sue dita, nel suo sguardo fragile e tagliente, Andreana scopre una forza che promette tutto e toglie qualunque certezza.
Scoppia un amore che dalla furia del sesso cresce a bruciare l’anima, un amore che infrange tutte le regole. Che cattura ed esalta il momento struggente in cui ci si apre alla vita. è in quell’istante perfetto che si consumano la paura e l’incanto di avere vent’anni.

Finchè il destino bussa a pretendere il pedaggio del dolore. E una tragedia oscura, forse un delitto, travolge ogni cosa cambiando i destini di tutti.
Solo quarantacinque anni dopo, Andreana, ostaggio di una malattia che crudelmente la paralizza e la uccide, cede all’assalto dei ricordi. In una unica notte, la sua ultima notte, svela a sé stessa e al lettore la verità su quell’estate lontana, attraverso un fulminante susseguirsi di colpi di scena.

Costruito su due registri – la luce e l’ombra, la giovinezza e la morte, la passione e la rinuncia -, Prima che il vento regala al lettore il palpito vivo di un tempo favoloso e perduto, lo splendore e l’inquietudine di una generazione. E lo accompagna in un viaggio commovente e irresistibile, dentro il buio del cuore. Dove la bellezza di una Toscana di colline e spiagge candide, il fascino dei rituali aristocratici nascondono una colpa che affiora alla coscienza e cerca il perdono.

Con una scrittura emozionante, che prima di farsi leggere si fa vedere, Antonella Boralevi racconta il coraggio spropositato delle donne e la vigliaccheria degli uomini. E dà vita a una storia forte, che incatena fino allo scioglimento finale.


skorpion72:


La trama di Essere maschi. Tra potere e libertà

Gli ultimi venti o trenta anni hanno visto mutare in modo radicale i rapporti fra uomini e donne. La grande trasformazione innescata dalle donne ha cambiato anche le vite di molti maschi. Si è iniziato a parlare di disagio maschile, e non soltanto fra le generazioni più mature. Secondo alcuni la certezza della propria virilità può essere intaccata dalla nuova libertà femminile, e l'incertezza su di sé produce sofferenza. Nascono inedite rivendicazioni maschili, come nel caso dei padri separati. Forse sta nascendo anche una nuova violenza maschile di tipo reattivo. Ma coglie davvero nel segno l'immagine ricorrente di uomini disorientati dall'intraprendenza femminile nel corteggiamento, o chiusi a difesa della loro posizione nel lavoro? Ciccone polemizza contro il vittimismo e il "revanscismo maschile", ma rifiuta allo stesso tempo il volontarismo del "politicamente corretto". Egli propone un'altra strada, che vede il protagonismo delle donne non come una minaccia, ma come un'occasione per esprimere una domanda latente di libertà maschile dagli stereotipi che costringono la vita degli uomini e imprigionano la loro vita, la loro sessualità e la loro esperienza di paternità. Il libro legge la situazione come un'opportunità per gli uomini: ecco qui uno sguardo inconsueto su temi finora considerati "femminili", come violenza sessuale, genere, relazione con i figli, lavoro di cura, prostituzione, esperienza del corpo.

skorpion72:
Peter Pan e gli uomini che hanno paura di crescere

http://www.stampalternativa.it/wordpress/2009/10/05/peter-pan-e-gli-uomini-che-hanno-paura-di-crescere/



Nel 1983 venne pubblicato un libro di psicologia popolare che godette di enorme successo: Dan Kiley, The Peter Pan Syndrome (traduzione italiana Gli uomini che hanno paura di crescere). Il concetto di “sindrome di Peter Pan” è entrato nel linguaggio comune e descrive un uomo (nel libro questa sindrome non viene attribuita alle donne) immaturo, narcisista, incapace di crescere e quindi di amare in modo maturo.

.....

skorpion72:
101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello



Questa è la faccia dell'autrice di questa merda



Il più condiviso e abusato dei luoghi comuni: le donne pensano, elaborano, riflettono, analizzano (insomma, si fanno una montagna di paranoie), mentre gli uomini sono più istintivi (cioè animali). In altre parole, l’organo dominante varia a seconda del sesso: se per le donne è il cervello, nutrito e stimolato spesso dal cuore, per gli uomini è innegabilmente il pisello.
Se, come donne, vi credete al di sopra delle facili classificazioni, allora pensate a tutti i trattati di psicologia che scomodate quando, guardando ansiosamente il telefono, cercate spiegazioni per il fatto che lui non vi chiama. Se, come uomini, pensate che la cosa non vi riguardi, siate onesti: preferireste leggere un libro o partecipare alla selezione del cast femminile per il prossimo film di Rocco Siffredi?
Dal pisello-strumento-di-misura-universale alla ricerca del principe azzurro, questo divertente vademecum vi fornirà 101 inconfutabili argomenti per capire cosa si nasconde dietro un uomo che dice di “saper ascoltare” e cosa passa per la testa di una donna che afferma di vestirsi carina “solo per star bene con se stessa”. Per decidere se scappare a gambe levate o provare a decifrare l’altro sesso. E magari innamorarvi.



Falli soffrire. Gli uomini preferiscono le stronze



Prima o poi è successo a tutte. Pomeriggi passati tra i fornelli a preparare fantastiche cenette per il nostro principe azzurro. Mesi di noiosissime partite in televisione, di giornate con gli occhi appiccicati al cellulare in attesa che chiami. Disponibili, carine, presenti. E lui cosa fa? Ci molla. Per una che al massimo sa cucinare popcorn, non si fa mai trovare, si concede una volta sì e tre no. Una "stronza", in poche parole. E se fosse solo una che ha capito tutto? Perché dobbiamo prendere atto una volta per sempre di una verità sacrosanta. Agli uomini le "stronze" piacciono, eccome. Loro amano chi li fa stare sulle spine, chi dà loro la sensazione di non aver vinto completamente la battaglia, chi garantisce "stimolo intellettuale". Insomma agli uomini un po' piace "soffrire". Quindi, tanto vale imparare le regole del gioco. E la prima è: essere forti, indipendenti, sicure di sé. Non è facendo la geisha che otterremo l'amore e il rispetto di un uomo, e tantomeno quello di noi stesse, ma con l'autostima e un po' di sfrontatezza. A quel punto anche il nostro popcorn gli sembrerà un piatto da re. Spiritoso e pieno di dritte intelligenti, questo libro è un fantastico lifting per l'ego e per il cuore di tutte le donne.

skorpion72:
Iaia Caputo - Il silenzio degli uomini




--- Citazione ---http://www.alfemminile.com/donne-societa-diritti-della-donna/iaia-caputo-intervista-d29637c362900.html

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Uno dei capitoli del "Silenzio degli uomini" si intitola "Che cos'è che vuole un uomo"? Ha trovato una risposta?

La sfida che propongo agli uomini è questa: indagare sui propri lati oscuri, interrogare i propri desideri smettendo di pensare, per esempio, che la sessualità maschile sia incapace di evolvere, che una certa violenza sia connaturata al genere, che essere ancora oggi clienti di prostitute sia “naturale”. Questa dell’immodificabilità è un’idea mortificante e povera che gli uomini per primi dovrebbero respingere.
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--- Termina citazione ---


--- Citazione ---http://www.elle.it/Sorelle-Italia/intervista-iaia-caputo-il-silenzio-degli-uomini
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-Iaia, perché questo titolo, Il silenzio degli uomini?

Silenzio come afasia, difficoltà nella parola. Il sesso maschile è un genere al crepuscolo. Una volta era padrone del mondo, oggi è preda di due pulsioni contrastanti. Da una parte, la necesssità del cambiamento per adeguarsi ai mutamenti rapidissimi del mondo delle donne. Dall’altra, c’è un tentativo di fuga dal cambiamento per sottrarsi alle responsabilità che comporta, rivolgendosi al passato, ai privilegi perduti. Ovunque, e tanto più in Italia.
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--- Termina citazione ---


Federica Morrone - 101 Motivi per cui le Donne sono più Intelligenti degli Uomini ma non Sono al Potere (prezzo 9,90 €)



Di seguito evidenzio i punti più salienti


--- Citazione ---http://www.macrolibrarsi.it/libri/__101-motivi-per-cui-le-donne-sono-piu-intelligenti-degli-uomini-ma-non-sono-al-potere.php?pn=2627

Descrizione di 101 Motivi per cui le Donne sono più Intelligenti degli Uomini ma non Sono al Potere

"Le donne costituiscono la metà migliore dell'umanità". Così si esprimeva il Mahatma Gandhi e, a ben vedere, come si può dargli torto?

Le donne possiedono un mix di impegno, competenza, capacità, resistenza, indipendenza, che le rende "superiori". Le donne arrivano con l'intuito dove gli uomini approdano se ce la fanno ­con il ragionamento. Vivono contemporaneamente il razionale e l'irrazionale, senza la linea di demarcazione che gli uomini hanno bisogno di tracciare; le donne non cercano appigli, si tuffano in cerca della soluzione, senza il timore di navigare in acque straniere.

Hanno un cervello più sofisticato, capace di prendere decisioni complesse in tempi brevi, di uscire dagli schemi per trovare soluzioni fantasiose ma sempre efficaci. E allora perché le donne non sono al potere? Perché continuano a occupare posizioni marginali nella società?

L'affermarsi delle donne in ruoli di potere è impedito da una lunga serie di discriminazioni e diritti violati, ma non solo. A volte sono le donne stesse a rinunciare, a fermarsi nell'ombra, quasi fossero oppresse da un atavico complesso d'inferiorità.

Questo libro viaggia nei diversi (e spesso contraddittori) aspetti del femminile, evidenziando una serie di ragioni che impediscono alle donne di raggiungere certi traguardi e riportando, al tempo stesso, esempi di donne che ce l'hanno fatta.

--- Termina citazione ---


--- Citazione ---http://www.crescita-personale.it/differenze-di-genere/2197/101-motivi-per-cui-le-donne-sono-piu-intelligenti-degli-uomini-intervista-federica-morrone/2517/a

Le donne si distinguono dagli uomini per intuito, competenza, capacità di risolvere problemi: perché allora sono ancora discriminate professionalmente? Abbiamo intervistato Federica Morrone, autrice del libro "101 motivi per cui le donne sono più intelligenti degli uomini ma non sono al potere" per saperne di più
Di Valentina Aversano

101 motivi per cui le donne sono più intelligenti degli uomini: intervista a Federica Morrone

È in libreria, edito da Newton Compton, 101 motivi per cui le donne sono più intelligenti degli uomini ma non sono al potere, un libro che indaga i motivi per cui le donne, pur essendo più intuitive, sensibili e capaci di regionare fuori dagli schemi rispetto agli uomini, subiscono ancora discriminazioni e non riescono a raggiungere con facilità posizioni di potere. L'autrice, Federica Morrone, conduce Alleniamoci al piacere!, workshop al femminile mirato allo sviluppo di una relazione armonica con il proprio corpo. Insegna yoga e meditazione e organizza seminari di yoga e letteratura, e corsi nelle aziende per la gestione dello stress. L'abbiamo intervistata per saperne di più sulla condizione femminile.
 
Qual è secondo lei la condizione attuale della donna? Perché le donne sono più intelligenti degli uomini?

Molti pensano che la parità sia ormai pienamente raggiunta, non è così. Esistono ancora una lunga serie di discriminazioni e ancora troppi diritti vengono violati. Le forme di violenza sono diffuse più di quanto non si creda, soprattutto all’interno delle famiglie, per fortuna sta aumentando l’impegno della società civile e delle associazioni che operano per difendere le donne. Non c’è parità sociale, privata, economica, sanitaria, umana. Persino la ricerca scientifica ci discrimina, i farmaci vengono sperimentati soprattutto sugli uomini, e le donne per tutta una serie di ragioni – tra cui l’assetto ormonale – necessiterebbero di approfonditi studi di genere. Molte sono ancora costrette al momento dell’assunzione a firmare la tristemente nota “lettera di dimissioni in bianco”, la lettera viene tirata fuori dal datore di lavoro in caso di matrimonio o di maternità. Non sono casi isolati, è una prassi in uso in note aziende italiane.

Le donne possiedono una lunga serie di caratteristiche, anche genetiche, che dimostrano una potenzialità che ancora non ha avuto la possibilità di esprimersi appieno. Sono più intuitive, hanno una maggiore capacità di concentrazione e di attenzione ai particolari, hanno più memoria. Non solo il lato destro del loro cervello è più sviluppato (quindi viaggiano agilmente nel firmamento della creatività e della fantasia); ma il corpo calloso, vale a dire il fascio di fibre nervose che mette in comunicazione i due emisferi arricchendo lo sviluppo dei diversi settori, è più consistente e anche capace di contenere una percentuale di connessioni maggiori rispetto a quello degli uomini.Quindi i due emisferi comunicano meglio tra di loro e i processi mentali sono più veloci. Le donne sopportano meglio il dolore, sono più resistenti, più preparate ad affrontare le difficoltà e i cambiamenti fisiologici, sociali, biologici. Hanno un comportamento più conservativo e si adattano meglio. Sono più autonome, socievoli e solidali. Da bambine sviluppano prima la moralità, in generale sono più precoci. Sono pienamente in contatto con l’essenza della vita.
 
Nel libro cita questa frase di Gandhi: “Le donne costituiscono la metà migliore dell’umanità”. Perché secondo lei la società non se n’è ancora accorta?

La società cerca volutamente di ignorarlo. Un sistema basato sullo sfruttamento delle risorse economiche e ambientali, sulla guerra, sulla dominanza, è normale che non voglia lasciare spazio all’energia femminile naturalmente volta alla pace e alla tutela della vita. Le donne poi sono geneticamente meno competitive, spesso possiedono poca autostima e si sentono inadeguate, non è facile liberarsi di retaggi atavici, ma insieme potremmo farcela.
 
Quanto incide l’assenza di coesione femminile sulle problematiche relative all’affermazione della donna?

Troppo. Credo che non esista ancora una vera solidarietà femminile, spesso noi rischiamo di essere le prime nemiche di noi stesse, invece dovremmo imparare a fare squadra, in questo gli uomini sono dei maestri.
 
Da dove partire per ribaltare la marginalità del ruolo femminile nel mondo del lavoro?

Da leggi più eque, dall’affermarsi di una società meritocratica che non guarda a quale genere sessuale si appartiene, ma alle reali capacità delle persone. È un cambiamento necessario, ositivo, non sono soltanto le donne a desideralo ma anche molti uomini, quelli più evoluti che non si sentono minacciati, quelli consapevoli che il ruolo femminile nel mondo del lavoro è fondamentale.
 
Quanto è importante per una donna essere consapevole dei propri punti di forza? Che consiglio darebbe a chi vuole imparare a vivere con equilibrio il proprio percorso di crescita personale e i differenti ruoli di figlia-moglie-madre-lavoratrice?

La questione della consapevolezza dei propri punti di forza è centrale, da qui dobbiamo partire, se noi per prime non siamo in grado di darci valore non possiamo aspettarci nessun cambiamento. Impariamo a dirci ogni tanto che siamo brave, che ce la stiamo facendo, cerchiamo di non considerare gli uomini nemici, ma potenziali complici che ancora non sono del tutto coscienti delle grandi opportunità offerte dalla partnership. L’equilibrio presuppone l’armonia tra i ruoli, che quindi non dovrebbero essere in conflitto ma coesistere, non siamo fatte a compartimenti stagni; in un concerto non cerchiamo di distinguere i diversi strumenti, ci godiamo la completezza che sa regalarci la musica, così dobbiamo fare con noi stesse, ascoltandoci.

--- Termina citazione ---

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