Autore Topic: Se il Comune delle donne chiede aiuto a un uomo  (Letto 847 volte)

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Offline jorek

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Se il Comune delle donne chiede aiuto a un uomo
« il: Marzo 23, 2012, 12:51:48 pm »
UN VOLANTINO CONTRO LA GIUNTA TUTTA AL FEMMINILE
Se il Comune delle donne
chiede aiuto a un uomo
Valnegra (Bergamo): il paese con giunta tutta femminile
in rivolta per un superconsulente

Dal nostro inviato  CLAUDIO DEL FRATE


VALNEGRA (Bergamo) - Se non le donne, chi altro? Se non è il gentil sesso a tenere le redini di un paese dove gli uomini vanno altrove richiamati dal lavoro, chi ci penserà alle 214 anime di Valnegra, alta Val Brembana e vista incantevole sulle Orobie? Niente di strano, dunque, nello scoprire che questo microcomune lombardo è amministrato da una giunta di sole donne. Solo che adesso il paesetto è messo a rumore da una manciata di volantini anonimi, dunque malevoli, in cui si rinfaccia al sindaco Virna Facheris di aver nominato un superconsulente, una sorta di cardinale Richelieu con ampi poteri (ma nessuna paga) che agisce dietro le quinte. Un uomo e per giunta marito di una degli assessori.

Insomma, è andata finire che la giunta rosa ha chiesto appoggio a un maschio, con tanti saluti all'orgoglio femminile e all'esperimento di una comunità affidata solo all'altra metà del cielo. Nulla di nuovo sotto il sole: era andata più o meno così nella Atene del 411 avanti Cristo, anno in cui il commediografo Aristofane mise in scena la sua Lisistrata. Anche nella finzione teatrale, con gli uomini impegnati nella guerra, accade che le donne con una sorta di «colpo di stato» si prendono il governo della città e ingaggiano una vera e propria battaglia dei sessi. Salvo incontrarsi nottetempo con i mariti.

«Prendetevi un po' di tempo e scoprirete che accade lo


La sindachessa di Valnegra Virna Facheris (Fotogramma/Manzoni)
stesso in decine di altri comuni italiani; quella nomina, poi, l'avevo già preannunciata in campagna elettorale» così il sindaco Facheris ieri ha affidato a una piccata lettera la replica alle polemiche. Destinate comunque a riemergere questa sera stessa, visto che le amministratrici di Valnegra hanno indetto un'assemblea pubblica per chiarire coram populo ogni questione legata al loro operato.
Nessuno in effetti ha eccepito la legittimità della nomina a consulente della giunta di Mauro Begnis, dirigente della Comunità montana della Val Brembana. «È uno che si intende di cose amministrative, è stato sindaco del paese un po' di anni fa e adesso dà una mano alle ragazze...». La titolare del bar Silvana chiama proprio così - «le ragazze» - il sindaco e le sue colleghe. «Si stanno impegnando a tenere in vita il paese, che male c'è se uno esperto dà loro una mano? Se non ci fossero loro...».

In effetti, non fosse per le donne, Valnegra sembrerebbe un paese fantasma: giri per le strade del paese e incontri solo mamme che sorreggono bimbi incerti sulla biciclettina o figlie che danno il braccio ad anziane madri. I cartelli «vendesi» che si vedono affissi una casa sì e una no dicono che questo paese è in preda alla crisi che assale mille altri comuni mignon sparsi per tutta l'Italia: spopolamento e invecchiamento dei residenti, nessuna occasione di lavoro. E gli uomini? Tutti a Bergamo fino a sera, tutti altrove per guadagnarsi da vivere con il risultato che Valnegra, non solo nella sua classe dirigente, appare una comunità tutta al femminile.

La giunta rosa eletta nel maggio 2011 ci sta provando a tenere il luogo al passo con i tempi: l'ordine del giorno del Consiglio comunale convocato per il 28 marzo denota un'encomiabile voglia di rinnovare il clima: si parlerà di progetti per il risparmio energetico, di un servizio di mediazione sociale. Argomenti insomma in cui si coglie un tocco innovativo magari dovuto proprio alla presenza femminile.

Ma sull'idillio del paesino bergamasco ecco arrivare la nuvola nera: prende la forma di un volantino recapitato in tutte le case e firmato «gli indignati» (anche a Valnegra, nel loro piccolo, si indignano...). Lo scritto è anonimo ma interpreta un diffuso malcontento al quale non sarebbe estranea Rosanna Donati, primo cittadino del paese fino al maggio scorso. «Con la nomina del tutore è venuta meno l'autonomia del sindaco» contesta lo scritto. Una rivalsa politica? Una dialettica uguale nel piccolo comune come nell'amministrazione di un capoluogo? Resa dei conti prevista questa sera, insomma, nell'assemblea pubblica indetta dalla giunta. Ogni polemica, anche aspra, è ammessa; ma per carità, che venga rispettato il galateo.

Claudio Del Frate

http://www.corriere.it/cronache/12_marzo_23/del-frate-il-comune-delle-donne_696a4d3c-74af-11e1-9cbf-6c08e5424a86.shtml

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Re: Se il Comune delle donne chiede aiuto a un uomo
« Risposta #1 il: Marzo 23, 2012, 13:16:41 pm »
succede spesso che la carica sia di una moglie/figlia e dietro vi sia un'eminenza grigia maschile.
e con le quote penso succederà sempre più spesso.
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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