Questa dev'essere la frase di cui parlava Ilmarmocchio e che richiede una risposta vincolante. molto bene:
a) sì c'è asimmetria nel femminismo tra donne e uomini. non mi stona affatto ed è un'asimmetria che può tranquillamente modificarsi, anche ribaltarsi. tutto dipende da quello che facciamo noi uomini. la posizione che storicamente le donne hanno avuto, se volete prima dell'avvento della tecnocrazia, le conferisce uno sguardo asimmetrico sul potere.
b) per dialogare non è necessario accettare le ragioni degli altri; può funzionare anche seguire una strada autonoma che corrisponda in parallelo all'altezza di quello che altri ti dicono. qui altre ti stanno dicendo due cose, la prima è asimmetria (vedi sopra), la seconda è pochezza, inermia, intermittenza... tu hai scelto di focalizzarti sulla seconda e ne hai tratto la massima di coraggio: nessun dialogo con chi la pensa così! molto bene, tuttavia hai perso l'ottima chance di pensare la questione problematica dell'asimmetria che poi non è altro che il risvolto del fatto che storicamente i maschi non hanno sviluppato molte forme di comunicazione sulla loro identità di genere e sulle loro relazioni, fatto che li ha resi un tantino ciechi ai loro cuori e un tantino prima del primo vagito femminista nel mondo...
per me ci sono tre opzioni almeno:
1) quello che dimentica l'asimmetria e si martoria sulla pochezza (tipo Maschile plurale?)
2) quello che dimentica l'asimmetria e si offende per la pochezza (forse è il tuo caso)
3) quello che non si fa un problema dell'offesa e che dimostra a chiare lettere la sua non-pochezza imparando a farsene qualcosa di quell'asimmetria, ad esempio: ribaltandola!
Insisto, il vostro sguardo politically uncorrect sul femminismo e sulla tecnocrazia si intende come uno sguardo sul potere da parte di chi è marginale rispetto al potere. è un'ottima posizione - del tutto uguale a quella della Muraro - ma se ne possono fare almeno due usi: uno è di retroguardia e fai battaglie basate sul risentimento, l'altro è di guadagno per tutti e tutte, ma allora dobbiamo partire da relazioni vere, in carne e ossa, tra i sessi, fare lavoro di traduzione, e mettere da parte la nostra suscettibilità alle offese, perché anche se ci offendiamo, il problema resta.
Nessuna offesa, ma il punto rimane :
la frase della Muraro, specie la prima parte è inequivocabile:
"le donne sono in posizione per sapere qualcosa che gli uomini non riescono ad articolare in parole sensate
Allora , chiariamo subito una cosa :
le parole hanno un significato codificato nei dizionari più usati.
Secondo tale senso , la frase ha un indubbio connotta
to razzista.
Non solo, è anche profondamente sbagliata.
chiariamo anche un altro equivoco :
non solo le donne non sono, come molte di loro credono, più intelligenti dei maschi.
E' il contrario.
Lo dimostrano la storia e i fatti, anche oggi.Esistono studi ben precisi, in cui si evidenzia che ai minimi, ma anche ai
massimi dell'intelligenza umana ci sono solo i vituperati " maschi "( ai lati della campana di Gauss )
E' un fatto, così come è un fatto che
tutti gli esemplari
più veloci, più resistenti, più forti sono uomini.
Altius, citius , fortior , vale solo per gli uomini.
Vuoi una storia della matematica ?
solo uomini, magari poverissimi ( Riemann, Gauss ), ma uomini
Con buona pace della Muraro, e di chi la pensa come lei.
I fatti sono questi, le opinioni possono essere molteplici, ma le opinioni,
al contrario dei fatti, non producono risultati.
Quindi, NON valgono nulla