ho l'impressione che stiamo perdendo il treno e ci stiamo spostando dall'avanguardia alla retroguardia!
a volte capita: dici cose che all'inizio nessuno capisce, poi si stupiscono, poi ti attaccano, poi discutono, poi ti danno ragione. Nel frattempo sono passati anni, ma tu, a ripetere sempre la stessa cosa ottenendo di volta in volta reazioni diverse e progressivamente più positive, ti sei abituato, ti sei adagiato, sclerotizzato, ammuffito.
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Reazionarie, conservatrici, spaventate. Anche se votano a sinistra. Non cambia.
Donne che se ne fregano se quello che per loro è un privilegio per altri è la disperazione, la miseria, la Caritas e le panchine. Donne che usano le cifre e le indagini coscientemente come armi.
Quindi, femministe?
Si e no.
Si in senso tecnico: difendono gli interessi femminili in senso stretto, come un sindacato, e del resto se ne fregano.
No in prospettiva storica. Volente o nolente, in mala o in buona fede, il femminismo storico ha sempre sostenuto la necessità dell'uguaglianza (lasciamo perdere che per alcune fosse una foglie di fico: la credibilità al femminismo in quanto femminismo non lo dava nè la Morandi nè la Palmisani, ma quelle femministe che all'uguaglianza ci credevano!).
C'è da pensare...
Già da qualche tempo stavo meditando di smettere di definirmi antifemminista per cominciare a dirmi antisessista.
Non so se sono mai esistite femministe che mirassero all'uguaglianza. Secondo me, no.
Ma non è questo il punto.
Di certo, in coloro che oggi si definiscono femministe, dalla zanarda alle cozze, non c'è più la volontà di ottenere uguaglianza. Dal femminismo della differenza in poi, si parla di ottenere nuovi privilegi, quote rosa, prove di accesso facilitate, agevolazioni diritti e privilegi...
La PAS rischia di far perdere un privilegio? Non stanno nemmeno a perdere il tempo di pensarci. La si combatte e basta.
Ma pensare soltanto a se stesse è una forma di egoismo e di sessismo che non corrisponde alla definizione di femminismo che viene millantata.
Io non credo che nel mondo di chi cerca di buttare giù il muro ci sia l'inerzia che dici.
Le associazioni di padri separate sono attive, chiedono interrogazioni parlamentari, propongono ed ottengono leggi, e lo fanno, da anni col supporto di donne. Donne giuste.
Non le chiamerei femministe. Ma nemmeno antifemministe.
Di certo sono antissessite.
Ora. U3000 e Maschi Selvatici, ma anche UB, hanno svolto negli anni una funzione importantissima.
Hanno parlato.
Lo facevano mentre altri agivano.
Ma dire che gli uni sono stati più bravi degli altri sarebbe sbagliato.
Perché ci vuole anche qualcuno che faccia informazione.
E almeno questa, mi pare, si faccia.
Esiste una Questione Maschile.
Diciamolo.
Sembra che nulla cambi...
... eppur si muove.