Autore Topic: Differenza maschile  (Letto 26103 volte)

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Offline beta

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Re: Differenza maschile
« Risposta #75 il: Marzo 29, 2012, 01:05:14 am »
Io da moderatore dovrei controllare gli OT e invece spesso sono io stesso a crearli. Chiedo scusa.

Però. Abbiamo posto una serie di critiche a enricosc che non ha più replicato, per cui il thread era praticamente chiuso.
Nel frattempo allora, sono nate considerazioni collaterali che hanno portato via via la discussione verso altre sponde.

In questi casi non mi va di bloccare il pensiero degli utenti. Se enricosc non torna a rimettere le risposte in tema, allora siamo liberi. E quando la discussione finisce vuol dire che abbiamo finito le parentesi. Inutile farla finire per forza.

Del resto "differenza maschile" è una cosa abbastanza ampia.

sono d'accordo, era solo che ci tenevo (e ci tengo se cè ancora), particolmente alle risposte. ma le cose stanno come dici :)

Offline Guit

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Re: Differenza maschile
« Risposta #76 il: Marzo 29, 2012, 01:06:49 am »
Ma secondo te quando Solov'ëv dice, in sostanza, che l'insofferenza femminile per la tradizione (che si manifesta nei movimenti femministi) è un'occasione per il cristianesimo per ritrovare nuova linfa - la risurrezione di tutta la cristianità -, secondo te, a che cosa si sta riferendo, che cosa sta suggerendo?

Vanno bene anche delle ipotesi.
Cioè, a queste affermazioni devi dargli un'interpretazione ... o no?



Sta dicendo che cristianesimo e femminile sono simbiotici.

Take the red pill

Offline Animus

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Re: Differenza maschile
« Risposta #77 il: Marzo 29, 2012, 01:17:04 am »
Sta dicendo che cristianesimo e femminile sono simbiotici.



Si va bene, fuochino.
Siamo nella seconda metà del diciottesimo secolo, nello stesso periodo Nietzsche grida al mondo: "Dio è morto, Dio è morto. Voi idioti non ve ne siete ancora accorti, ma io e altri, sappiamo che Dio è morto".

I vescovi: Cazzo! Dio è morto!!
E allora come caxxoo facciamo a tenere in piedi la baracca?
Quì se non escogitiamo qualcosa ci tocca andare tutti a lavorare...ma per davvero, in fabbrica, altre che prediche ai fedeli!!!

Brainstorming ... poltroni, vedete di far lavorare quelle cazzo di teste bacate!


Questo è il punto, caro Guit.
Quando Solov'ëv , che è stato un grande teologo russo, dice: Guardate che nell'insofferenza femminile c'è la chance per dare nuova linfa alla cristianità, sta proponendo una soluzione.....
 
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Guit

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Re: Differenza maschile
« Risposta #78 il: Marzo 29, 2012, 01:21:30 am »
Si va bene, fuochino.
Siamo nella seconda metà del diciottesimo secolo, nello stesso periodo Nietzsche grida al mondo: "Dio è morto, Dio è morto. Voi idioti non ve ne siete ancora accorti, ma io e altri, sappiamo che Dio è morto".

I vescovi: Cazzo! Dio è morto!!
E allora come caxxoo facciamo a tenere in piedi la baracca?
Quì se non escogitiamo qualcosa ci tocca andare tutti a lavorare...ma per davvero, in fabbrica, altre che prediche ai fedeli!!!

Brainstorming ... poltroni, vedete di far lavorare quelle cazzo di teste bacate!


Questo è il punto, caro Guit.
Quando Solov'ëv , che è stato un grande teologo russo, dice: Guardate che nell'insofferenza femminile c'è la chance per dare nuova linfa alla cristianità, sta proponendo una soluzione.....
 

Però però.

Sta dicendo che cristianesimo e femminile sono simbiotici.

E' talmente vero che in questa civiltà apparentemente femminile, ma sostanzialmente caratteristica di uno yin minimizzato, s'è minimizzato pure il cristianesimo.

Quindi hanno sbagliato strategia perché tra un po' finisce che a lavorare ci devono andare lo stesso.


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Offline jorek

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Re: Differenza maschile
« Risposta #79 il: Marzo 29, 2012, 01:22:26 am »
Si va bene, fuochino.
Siamo nella seconda metà del diciottesimo secolo, nello stesso periodo Nietzsche grida al mondo: "Dio è morto, Dio è morto. Voi idioti non ve ne siete ancora accorti, ma io e altri, sappiamo che Dio è morto".

I vescovi: Cazzo! Dio è morto!!
E allora come caxxoo facciamo a tenere in piedi la baracca?
Quì se non escogitiamo qualcosa ci tocca andare tutti a lavorare...ma per davvero, in fabbrica, altre che prediche ai fedeli!!!

Brainstorming ... poltroni, vedete di far lavorare quelle cazzo di teste bacate!


Questo è il punto, caro Guit.
Quando Solov'ëv , che è stato un grande teologo russo, dice: Guardate che nell'insofferenza femminile c'è la chance per dare nuova linfa alla cristianità, sta proponendo una soluzione.....
 

si, ma che soluzione? stiamo parlando di un teologo russo dell'800. il femminismo è una questione occidentale, nata nel mondo protestante nel 900... qual ' è la soluzione scusa?

Offline renato.dg

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Re: Differenza maschile
« Risposta #80 il: Marzo 29, 2012, 01:38:26 am »
Enricosc sinceramente non ho capito bene il tuo discorso, cmq penso il problema non è una questione di ricostruire l'identità maschile  ma di rapporto del maschile con le donne.Molto semplicemente la questione è questa.Per me l'dentità maschile non è venuta meno così come la natura maschile. la società tecnologica ha cambiato i modi di certe espressioni della maschilità ma non li ha oppressi.Si certo c'è stato un grande movimento di ribellione col '68 una sortadi rottura con una certa disciplina e questo è stato un male .Il 68 è stato anche una ribellione con la generazione paterna e forse questo si è protratto fino ad oggi in certe parti e questo è stato un male.ma la questione essenziale è l'esplosione della rabbia di una parte di donne ela conseguente sottomissione maschile.La natura maschile è sempre la stessa, i marines sono la piu prestigiosa e disciplinata  istituzione  militare del mondo , eppure sono nella nazione piu femminista del mondo. negli stati uniti si gioca a football uno sport sicuramente molto maschile e duro mentre il calcio è confinato alle donne, eppure gli USA sono la società piu femminista al mondo dove vai in galera se tocchi il sedere ad una donna.Lo spirito del combattimento , della sfida e dello scontro che per me non è una cosa positiva è sempre  una cosa presente tra gli uomini magari si presentano in forma diversa.penso che il femminismo abbia esaltato la conflittualità fra uomini, non certo diminuita.L paternità non l'ha distrutta il 68 ma il divorzio che non è altro che uno strumento atttraverso cui si è manifestata la gelosia femminile altro sentimento parte  del femminismo.
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Offline enricosc

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Re: Differenza maschile
« Risposta #81 il: Marzo 29, 2012, 02:27:05 am »
Cari ragazzi io confesso di essermi perso. Sulla questione delle culture, le natalità, i meticciati - su questo posso dire di avere solo un argomento: ho letto un demografo che spiegava che come il mescolarsi di uomini e donne appartenenti a culture ed etnie diverse, favorisse la resistenza genetica ampliando il pool di variabili nella riproduzione, ma le mie conoscenze terminano qui - non mi oriento più.

senz'altro c'è da rispondere ad alcune cose, ma ora vorrei fare delle considerazioni

1) can males speaks? il fdd ha almeno due punti fermi: a) il modo di funzionare dell'operatore differenza sessuale si comprende innanzitutto partendo da sé, dalla propria esperienza, dalla propria singolarità; b) c'è un'asimmetria tra le femministe e gli uomini, le femministe sono donne che hanno messo a tema la loro differenza significandola politicamente, gli uomini vivono, esistono, la loro differenza, ma ancora non la mettono a tema.

evidentemente la QM e gruppi come il vostro - ma anche del resto, Maschile Plurale, sebbene in tutt'altro modo e in tutt'altra direzione - sono il segnale che i tempi sono cambiati, gli uomini adesso si preoccupano dell'esprimersi della loro differenza sessuale.

il fatto che i due sessi siano in relazione costante fa sì che ciascuno debba in qualche modo pensare se stesso, relazionandosi anche a cosa e come è l'altro sesso. da qui la necessità per il femminismo (e per il fdd) di parlare della maschilità. ma dato il fatto che come si è detto solo il partire da sé permette di mettere a fuoco la propria differenza, senz'altro tutti e tutte sarebbero d'accordo nell'affermare che siano gli uomini quelli che debbono parlare di maschilità. difficile negare che tradizionalmente questo sia stato costume maschile! di recente si è cominciato a farlo, in parte.

un equivoco sta in questo: non è che (io dica che) sia utile agli uomini (per forza) ciò che il fdd dice della maschilità, quanto piuttosto (è utile) l'impianto teorico con cui pensa alla differenza sessuale (in quanto tale):esempio, sono sicuro che le pratiche femministe del partire da sé possono essere utili strumenti almeno di confronto perché gli uomini partano da loro stessi, mettano da loro stessi a tema la maschilità. questo anche perché le femministe del fdd hanno fatto più che rivendicare diritti, ottenere privilegi ecc... ma hanno fatto un grande lavoro di scavo e recupero della femminilità a livello simbolico. una cosa che fatta da uomini e per uomini, penso torni molto utile alla QM, tanto più che oggi il simbolico maschile stenta a tenersi.

per cui certamente gli uomini sono i soggetti interessati e parlanti della QM, e sarebbe buono (e secondo me perfettamente dialogante con il femminismo), anzi ottimo dire la maschilità diversamente da come l'ha raccontata il femminismo. ma per uscire fuori dalla rappresentazione che il femminismo ha fatto della maschilità, ovvero per uscire fuori dal negativo - qui è proprio l'esempio fotografico: l'immagine dell'uomo che esce dal femminismo non può che essere l'immagine del negativo - non è sufficiente dire: ma non è così! i fatti sono altri! sono menzogne e illazioni! occorre attraversarlo questo negativo. Una lotta incentrata sul costante recupero di centimetri di territorio (es. non è proprio così, un può meno, un po' di più!!) è una lotta eterna e senza fine, forse anche senza speranza. Attraversare il negativo vuole dire non accettare l'immagine negativa, ma neanche rifiutarne la cogenza, vuol dire elaborare in proprio un'immagine che tenga conto anche della negatività.

2) schizo-maschilità. stavo pensando a quello che avevo letto sul forum ecc... e ho fatto un giro mentale che volevo condividere con voi. probabilmente voi avete già un modo di raccontarvi questa cosa e mi piacerebbe conoscerlo. io no, è un'idea nuova nella mia testa:

pensavo alla maschilità e al racconto femminista della maschilità. senz'altro è un racconto semplicistico. confesso che questo non uggia affatto, non ho dubbi che come uomo sia io (assieme ad altri si intende) quello che deve assumersi il compito di raccontare per bene la verità sulla maschilità. Può darsi che il femminismo in questo mi aiuti, come quando qualcuno fuori di me mi dice la verità su me stesso (es. un amico), oppure che non mi aiuti. dunque dicevo, il racconto femminista della maschilità è riduttivo. mentre pensavo questo, mi sono reso conto che da un certo momento in poi, così occhio e croce direi dalla modernità (1600?) in poi quella che ancora per tutto il medioevo e fin dalle primissime culture umane era la maschilità sociale - l'immagine e l'esistenza maschili in quanto distinti da quelle femminili - un po' scompare. la nascita e l'evoluzione della borghesia in gran parte copre la maschilità facendo collidere assieme una serie di fattori culturali, politici ed economici che sconvolgono il quadro delle società europee e sostituiscono agli uomini (e alle donne) individui e cittadini.

questo passo è importante genealogicamente per capire l'emergere del femminismo. perché il femminismo non solo non sarebbe potuto nascere se non in una società capitalista e dei diritti (nasce in effetti come questione di diritti), ma non sarebbe neanche potuto emergere se non all'interno di una cultura come quella borghese che aveva imposto a tutte e tutti questa schizofrenia:

non c'erano più uomini e donne con sfere di influenza differenziate (valori, campi, territorio, relazioni, giochi ecc...), ma cittadini universali, razionali ecc... ecc...

si conosce la critica femminista a questo sistema di cose: non è vero che i diritti sono di tutti i cittadini; non sono diritti per le cittadine! non è vero che siamo tutti uguali, le donne non sono uguali!

secondo me questa critica, storica, ovvero riportata nel suo contesto storico, è valida. il sistema culturale borghese è stato forse il primo sistema a obliare e cancellare la differenza sessuale e non a caso voi prendendovela con il femminismo dei diritti ve la prendete con il femminismo che fa uso di tutti gli strumenti storicamente resi forti dall'istituirsi della borghesia: capitale, diritti, opinione pubblica.

non era vero che eravamo tutti uguali, la differenza sessuale valeva eccome! il sistema dell'universale, della cittadinanza e dei diritti è valso dal 1700 al 1900 a delegittimare la differenza sessuale a vantaggio (secondo me, a quel tempo) dell'uomo.

Il punto della mia considerazione non è tanto se allora avesse o meno ragione il femminismo. il mio punto è un altro: come vi ponete voi di fronte a questo pezzo di storia (della maschilità)? è difficile non riconoscere che a fronte delle tradizioni culturali maschile indiane, mesopotamiche, egizie, persiane, antico-greche, antico-romane e feudale, la cultura borghese non abbia in effetti operato una livellazione della differenza sessuale.

ma, domanda non polemica: non è stato questo un passo falso della stessa maschilità da un punto di vista storico? e se sì, come dovremmo noi uomini di oggi rapportarci a questo pezzo di storia? voi mi siete parsi molto contrari alla tecnocrazia che è poi tutto ciò che ha derivato proprio dalla svolta che la borghesia ha impresso all'andazzo delle cose...avete idee al riguardo?

se la QM si ponesse in controtendenza rispetto a questa schizofrenia che ha colpito la maschilità intorno al 1700 - una schizofrenia che è ancora la nostra, perché infondo noi viviamo in quella tradizione moderna (diritti, capitali, media) - e se lo scopo di una QM fosse quello di tenere valida e lasciare esprimere la differenza sessuale - contro tutti i poteri che vogliono invece cancellarla - non ci troveremmo forse nel caso in cui come il fdd deve fare i conti dal suo punto di vista anti-moderno con il femminismo modernista dei diritti, così anche la QM deve fare i conti con la tradizione maschile che ha invece cancellato la maschilità e molto prima di allearsi con il femminismo, anzi molto prima che esistesse il femminismo?

l'anti-modernismo (o l'alter-modernismo) non sarebbe un altro punto di contatto tra QM e Fdd per un recupero della validità (aggiornata) della differenza sessuale?

tenete conto che la maschilità con la quale si confronta il femminismo è molto meno quella della virile immagine di Achille (per semplificare) che non quella del borghese nel country club che proclama la validità di diritti del cittadino che poi si scopre non valgono per donne, neri, gay ecc... ovvero una maschilità che infondo censura la sua propria maschilità a vantaggio di un'individualità astratta e giuridica.

3) Infine: non credo che la questione sia ognuno con il suo simbolico e per la sua strada. ma neanche un solo simbolico per tutti e due. si è già sperimentato (proprio con i secoli d'oro della borghesia) e non ha funzionato un granché. Occorrono due simbolici e delle modalità molto esplicite e chiare di interazione e negoziazione tra i due, ma prima occorre tornarci ai simbolici, perché sì in effetti la società di oggi livella le differenze, ma anche a seguito di tutto sto discorso (mi direte voi cosa ne pensate) sono sempre meno convinto che la responsabilità di questo livellamento sia del femminismo. Sempre più mi sembra convincente l'idea che un sistema di cose usi il femminismo, come del resto ha usato la maschilità borghese quando gli è servito.

Offline Salar de Uyuni

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Re: Differenza maschile
« Risposta #82 il: Marzo 29, 2012, 05:55:42 am »
Citazione
Secondo me Giulia è tutto un ingranaggio coerente. Vari tasselli che si incastrano alla perfezione. Le tue osservazioni sono giuste nel dettaglio ma nel complesso portano solo da una parte. La stessa idea di arricchimento multi-etnico è ambigua, cosa significa? Perdere una identità e una lingua? E che razza di arricchimento sarebbe? E' come dare via oro in cambio di carta colorata.

Piccolo off topic,ma neanche tanto.
Mai esempio fu più azzeccato.
Io sono un gold bugs sfegatato da tempo,ma anche un silver bugs,e vedo nella demonetizzazzione dell'oro e dell'argento,un simbolo della devalorizzazione simbolica del maschile e del femminile,ed è significativo che la demonetizzazione dell'argento sia avvenuta PRIMA di quella dell'oro,cioè durante l'ottocento,quando il gold standard era ancora in vigore e accettato da tutti i paesi del mondo.
Le ragioni geopolitiche di questo tentativo furono semplici,ma non vanno ''semplicizzate'',era il periodo del tentativo di accerchiamento dell'impero coloniale britannico della Cina,e la demonetizzazione dell'argento aveva un significato molto semplice:TOGLIERE VALORE ALLA MONETA PRINCIPALE DELLA CINA,PER INDEBOLIRLA,E PER COSTRINGERLA A COMMERCIARE CON L'IMPERO BRITANNICO,E PER ''APRIRLA'' AL MERCATO OCCIDENTALE (cosa che era stata fatta a forza,con il Giappone,da un ammiraglio americano,ma che non poteva essere fatta a forza con la Cina,perchè era troppo grossa,e non era cosi' accessibile dalle flotte navali militari,perchè a differenza del Giappone non era un'isola,quindi aveva sempre la possibilità di chiudersi a riccio,e commerciare verso l'Asia centrale,anche se i porti venivano presi dagli inglesi).
Questo accidente geopolitico,mai raccontato bene dai libri di storia,(perchè i libri di storia non spiegano un cazzo)HA PER ME UNA VALENZA SIMBOLICA ESTREMAMENTE SIGNIFICATIVA,PERCHE' IL DENARO ESPRIME UN VALORE PSICOLOGICO,E' CIO' A CUI DIAMO VALORE:
1)punto prima la moneta della Cina era principalmente l'argento,l'argento ha un chiaro simbolismo lunare e quindi femminile yin,e questo fa il paio con quanto ho detto altrove,ovvero che la Cina come le altre cosiddette ''culture maschiliste'' per paradosso,esaltano il principio femminile,e questo è visibile in tutte le scale simboliche,in primis,quella economica-monetaria
2)l'occidente RIFIUTA l'argento come metallo pregiato,e scardina il sistema monetario bimetallico che era in vigore dalla notte dei tempi.
Lo fa per ragioni politiche,MA FATTO STA CHE LO FA.
Premessa ulteriore,per chi non si interessasse di metalli preziosi,è noto che esiste un ''gold-silver'' ratio che misura lo stato di crisi del sistema monetario (e dunque valoriale) attuale,non soltanto con la crescita del prezzo dell'oro e dell'argento,ma con il riequilibrio dell'argento rispetto all'oro.
Il ratio storico,è infatti di 12-13,ovvero 1 oncia d'oro compra 12-13 oncie d'argento,(mentre ancora ogi nonostante la crescita impetuosa dell'argento,anche rispetto all'oro siamo a 1 a 40.)
Questa ratio,oltre ad essere quella ''geologicamente naturale'' perchè nella crosta terrestre l'argento e' circa 12-13 volte più abbondante dell'oro,ha anche delle valenze simboliche ulteriori,per esempio,il ciclo solare (oro) corrisponde a 12-13 cicli lunari (argento).
Insomma la simbologia è forte.
La demonetizzazione dell'oro(1974),si compie fatalmente,proprio nel momento in cui,in occidente sfondano i movimenti femministi,e neanche questo per me è casuale.
Allora prevalse l'opinione di Lord Keynes,per il quale l'oro,è solo, ''un relitto barbarico''.
Non può essere un caso che da allora in poi,l'uomo,(il sole,il metallo aureo) venga sempre più definito un ''barbaro'',un ''cavernicolo''.
INSOMMA NELL'OCCIDENTE DEGLI ANNI 60-70 SI ASSISTE ALLA DISTRUZIONE SIMBOLOGICA DEFINITIVA DEI VALORI FINO ALLORA CONDIVISI.
DA QUEL MOMENTO IN POI,VIGE L'ISTANZA TECNOCRATICA PER CUI HA VALORE CIO' CHE LO STATO DECIDE DI DARE VALORE.
(Non il mercato,lo stato,la mia infatti non è un'analisi marxista,la carta moneta che tu vedi in circolazione,non riceve valore dal mercato,ma dallo stato)
In sostanza,la critica,dal mio punto di vista,non va tanto al capitalismo in sè,CHE E' UN PROCESSO SPONTANEO E INCOERCIBILE,QUESTO CHECCHE' NE PENSINO I MARXISTI,MA AL TENTATIVO TECNOCRATICO DI GOVERNARE QUESTO PROCESSO SPONTANEO,COME ANCHE TUTTI GLI ALTRI(Io vedo la QM in un'ottica libertaria).
In sostanza io sposto la crtitica del sistema,su di un piano diverso da quello storico-marxista.
Ma tant'è,è infatti sono un gold bugs,è vedo nella crescita del prezzo dei metalli preziosi UN SIGNIICATO SIMBOLICO IMPORTANTE DEL RITORNO INCOERCIBILE VERSO LA RIVALORIZZAZIONE NATURALE DEL MASCHILE E FEMMINILE A LIVELLO SIMBOLICO,VISTA CON IL FUMO NEGLI OCCHI DALLA TECNOCRAZIA ATTUALE.
« Ultima modifica: Marzo 29, 2012, 06:49:46 am da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re: Differenza maschile
« Risposta #83 il: Marzo 29, 2012, 06:37:43 am »
Citazione
se la QM si ponesse in controtendenza rispetto a questa schizofrenia che ha colpito la maschilità intorno al 1700 - una schizofrenia che è ancora la nostra, perché infondo noi viviamo in quella tradizione moderna (diritti, capitali, media) - e se lo scopo di una QM fosse quello di tenere valida e lasciare esprimere la differenza sessuale - contro tutti i poteri che vogliono invece cancellarla - non ci troveremmo forse nel caso in cui come il fdd deve fare i conti dal suo punto di vista anti-moderno con il femminismo modernista dei diritti, così anche la QM deve fare i conti con la tradizione maschile che ha invece cancellato la maschilità e molto prima di allearsi con il femminismo, anzi molto prima che esistesse il femminismo?

l'anti-modernismo (o l'alter-modernismo) non sarebbe un altro punto di contatto tra QM e Fdd per un recupero della validità (aggiornata) della differenza sessuale?


Punto secondo,qui rispondo a Enrico.
Mi devo ricitare per l'ennesima volta.
Quello che io sostengo (io,non i qemmisti,qui ognuno parla per sè) è che il femminismo,abbia per così dire ''intuito un problema,ma sbagliato l'approccio''.
Questo è naturale perchè ciò corrisponde appunto alla diversa natura maschile e femminile.
Le femmine sentono a pelle qualcosa,MA NON RIESCONO A VERBALIZZARLO,A CONCETTUALIZZARLO,A CAPIRLO.
Per fare questo è necessaria una mente maschile.
Ed è anche qui,che il dialogo muore,perchè loro sviliscono il maschio,e non capiscono la preziosità del suo contributo.
Ovvero le femministe,sostengono che E' LA FEMMINA NELLA SOCIETA' OCIIDENTALE A ESSERE PER COSI' DIRE,DISCRIMINATA.
MA SBAGLIANO PERCHE' NON E' COSI',E NON ERA COSI' NEANCHE QUANDO IL FEMMINISMO ERA ALLE ORIGINI,E QUESTO BLOG NE FORNISCE AMPIA CONFERMA,BASTA SOLO DOCUMENTARSI ALDILA' DELLA PROPAGANDA.
CIO' CHE E' DISCRIMINATO E SVALORIZZATO E IL PRINCIPIO FEMMINILE-YIN-CERVELLO DESTRO IN SE'.
E IL FEMMINISMO SECONDO ME,E' UNA FORMA DI REAZIONE A QUESTO,IO L'HO DEFINITO UN SINTOMO DI '''CONVERSIONE'',OVVERO DI RAPPRESENTAZIONE TETRALE DI UN CONFLITTO INTERIORE,FRA IL CERVELLO DESTRO E QUELLO SINISTRO DELL'ESSERE UMANO.
Questa è la mia tesi e qui,puoi vederne l'ampia trattazione.
Qui metto il link,dove ho fatto un'analisi sulla ''espulsione della linea curva'',ovvero del principio femminile nell'occidente
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/qm-razionalismo-architettura-e-espulsione-del-principio-femminile-nell'occidente/

e qui ne compio un ulteriore analisi,sulla base di alcune tradizioni iniziatiche
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/conosci-tua-mogliecabala-sesso-ed-emisferi/

Però non ci potrà essere dialogo,finchè continuano con questa storia della femmina discriminata e dei diritti delle donne.
Perchè vuol dire che non hanno ancora capito un benemerito cazzo.
Quindi se esiste qualche illuminata capace di fare il salto di qualità,e capire il significato di questa loro rabbia nei confronti del maschio,è la benvenuta.
Ma questo significa limitarsi,frenarsi,darsi una tregua PENSARE,e tutte le femministe di cui tu parli,compresa la muraro la lonzi,NON NE SONO CAPACI.
Non ne sono capaci,perchè insultano il maschio,e girano e rigirano sempre sugli stessi temi,IN MANIERA OSSESSIVA,SENZA TREGUA,E QUESTO NON E' PENSARE.
PERCHE' PENSARE SIGNIFICA POSSEDERE LA PROPRIA MENTE,NON ESSERNE POSSEDUTI.
Il loro non è pensiero,è stream of consciousness,loro sentono questo odio per il maschio e ne parlano,senza astrarsi da esso,giacchè il loro pensiero E' ODIO PER IL MASCHIO,TOUT COURT.
I loro benemeriti testi non dovevano presentarl alle case editrici,ma ad un analista bravo,POSSIBILMENTE MASCHIO.
Ma loro questo non lo capiscono,e soprattutto non lo accettano,perchè SONO ANCORA DENTRO IL LORO CONFLITTO.
Un dialogo con noi,può farle uscire,da questo conflitto?
Boh,non lo so.
Io sono sempre stato abbastanza scettico,SULLA CAPACITA' DEL DIALOGO,DELLA PAROLA,DI APRIRE LE PORTE DELLA MENTE.
Tuttavia qualcosa di simile può essere tentato.
MA NON DA ME.
IO MI CHIAMO FUORI...
PERCHE' DIALOGARE CON LORO IN QUESTO MOMENTO E' COME QUANDO L'ESORCISTA VA DALL'INDEMONIATA,ESSENDO ESSA POSSEDUTA DAL SUO DEMONE,IL SUO DEMONE NON SE NE VUOLE ANDARE,E FARA' DI TUTTO PER ALLONTANARLO:
SPUTI INSULTI,BESTEMMIE,GRAFFI,DIGRIGNARE DELLE MASCELLE.
Queste benemerite ''femministe della differenza'',di cui tu hai tanta fiducia,sono delle malate,e come tali si comportano,DCIAMO CHE HANNO,MAGARI UN INSIGHT SUPERIORE,ovvero sono un pò più capaci di riconoscersi patologiche,ma dal momento che spostano questa patologia AL DI FUORI DI LORO,IL LORO INSIGHT NON E' SUFFICIENTE.
Se vuoi provarci tu,CHE RISCUOTI LA LORO FIDUCIA (ovviamente senza dirgli,quello che ti ho detto io,ovvero che sono delle indemoniate malate),PROVACI.
PERO' SECONDO ME E' PRESTO.
Sono femmine,DEVONO SENTIRE NELLA LORO CARNE L'ERRORE,NON GLIELO PUOI SPIEGARE.
Io la vedo cosi'.
Poi se salta fuori una nuova generazione di illuminate,ben vengano.
Io non le vedo.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Rita

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Re: Differenza maschile
« Risposta #84 il: Marzo 29, 2012, 09:55:22 am »
Quello che io sostengo (io,non i qemmisti,qui ognuno parla per sè) è che il femminismo,abbia per così dire ''intuito un problema,ma sbagliato l'approccio''.
Questo è naturale perchè ciò corrisponde appunto alla diversa natura maschile e femminile.
Le femmine sentono a pelle qualcosa,MA NON RIESCONO A VERBALIZZARLO,A CONCETTUALIZZARLO,A CAPIRLO.
Per fare questo è necessaria una mente maschile.

per quanto mi riguarda, sono pienamente d'accordo con questo passaggio e, di conseguenza mi riconosco in quest'altro

Citazione
Il loro non è pensiero,è stream of consciousness,loro sentono questo odio per il maschio e ne parlano,senza astrarsi da esso,giacchè il loro pensiero E' ODIO PER IL MASCHIO,TOUT COURT.

quello che percepivo nel mainstreaming femminista e che mi "stonava" era proprio questo.
Difficile (e difficile tuttora) concettualizzarlo e soprattutto verbalizzarlo, perchè è innegabile che certe battaglie femministe (o che hanno il loro marchio, che siano tutta farina del loro sacco ovviamente è da discutere) hanno un nucleo giusto. Allora è difficile scindere quello che possono essere legittime aspirazioni dalle motivazioni.. ( :cry: ma adesso mi sto perdendo e non riesco a verbalizzarlo)
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

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Re: Differenza maschile
« Risposta #85 il: Marzo 29, 2012, 13:32:42 pm »
il singolare portato a politico, ha dato sfogo ad un forcaiolismo popolare che non ha niente a che fare con uno stato di diritto. il personale che è politico portato avanti nel modo in cui l'ha portato avanti il femminismo (in un altro modo forse poteva anche avere senso) è stato finora deleterio, e incrementera le violenze che dice di combattere (tramite l'incremento delle ingiustizie).
è vero che gli uomini prima di noi non parlavano della maschilita, il tema è stato analizzato ed è venuto fuori come il femminismo (che si autodefiniva "cultura dell'ascolto") in realta si è affermato murando la bocca agli uomini. maschile plurale rappresenta semplicemente l'unico modo di raccontare la maschilita concesso dal femminismo. nel libro qmdt (che ti straconsiglio di leggere) questi processi sono spiegati benissimo.
inoltre il femminismo nel modo in cui si è esplicitato (quindi nel modo in cui arriva alla massa, quindi non necessariamente nel modo in cui ne parli con le femministe che conosci) ha ben poco di personale, infatti si esprime come una forma pensiero omogenea, che ha ben poco di individuale. quasi tutte le donne davanti alle stesse situazioni riguardanti la qm dicono assolutamente le stesse cose, ripetendo a mantra i concetti femministi (anche se non si dichiarano femministe, anche se non hanno mai sentito parlare o letto un libro di femministe) il femminismo è una lingua mediatica che ha messo le sue parole in bocca a tutte le donne. parole di odio, parole pensate per colpevolizzare prima e zittire poi l'uomo. vergogna e colpa, queste sono le uniche cose che il femminismo getta da 40 anni sugli uomini, per il passato, che nessun vivo oggi ha mai vissuto, per un altrove, di cui nessuno nell'occidente femminista è responsabile, per un attuale in cui basta basta sparare a caso statistiche manipolate, per fare cadere su tutti le colpe di pochi.
solo gli innocenti possono essere colpevolizzati, poiche solo chi condivide un sistema di valori puo sentirsi in colpa se quel sistema non viene rispettato.
se il femminismo avesse dovuto parlare anche della maschilita per motivi contingenti, ovvi e ragionevoli non ne avrebbe parlato nei termini in cui ne ha parlato. di fatto il femminismo non ha parlato della maschilita, il femminismo si è autoproclamato giudice della maschilita, e ne ha parlato sempre e solo in termini di condanna.
in questo binomio di condanna assoluzione, che ricordo non è rimasto confinato al femminismo come movimento ma è stato sapientemente incistato sulla bocca delle donne, la maggioranza degli uomini è stata ridotta al silenzio, maschile plurale ha scelto la via dell'assoluzione, (parziale, che sempre maschi sono e il loro debito/espiazione non avra mai fine) noi la via della condanna.

un esempio per tutti.
se diciamo che le statistiche sulla violenza sono truccate, la cultura dell'ascolto che fa? ci ascolta? no! tenta di zittirci chiamandoci misogeni e violenti. invece di essere sollevate dalla buona notizia e pur sapendo che diciamo una verita piu che banale. questo tipo di malafede è l'unica costante che abbiamo trovato nella cultura dell'ascolto.
« Ultima modifica: Marzo 29, 2012, 13:51:41 pm da beta »

Offline Salar de Uyuni

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Re: Differenza maschile
« Risposta #86 il: Marzo 29, 2012, 15:24:47 pm »
Citazione
Questo è naturale perchè ciò corrisponde appunto alla diversa natura maschile e femminile.
Le femmine sentono a pelle qualcosa,MA NON RIESCONO A VERBALIZZARLO,A CONCETTUALIZZARLO,A CAPIRLO.
Per fare questo è necessaria una mente maschile.

Citazione
( ma adesso mi sto perdendo e non riesco a verbalizzarlo)

Ovviamente questo non va inteso come superiorità della mente maschile rispetto a quella femminile.
Per contro infatti I MASCHI NON SENTONO ALCUNCHE' DI SBAGLIATO,ANCHE SE UNA SPADA DI DAMOCLE ENORME PENDE SULLA LORO TESTA,PERO' SE POSTI DI FRONTE AL PROBLEMA,OPPORTUNAMENTE VERBALIZZATO E SPIEGATO,LO COMPRENDONO RAZIONALMENTE,E LO APPROFONDISCONO.
Le femmine per contro sentono le cose,senza capire bene,perchè le sentono,e sebbene siano maggiormente capaci a descrivere le proprie emozioni (ciò che sentono),non sono poi in grado di ASTRARSI DA ESSE,che è la conditio sine qua non,per capirle.
Sulla base di questo è possibile un dialogo?
Certo,io sono scettico,perchè finora ho solo visto femministe in modalità ''Emily Rose'',che gracchiavano sul forum cose del tipo
''VOI PICCOLI INFERIORI MASCHIETTI,IO VI CANCELLERO' VI SCHIACCIERO',AH-AH-AH,VOI NON SAPETE CHE IL FUTURO E' NOSTRO,E' ROSA(si riferiva a Emily Rose,penso)''
Al che qualcuno di noi,dopo aver asperso il monitor con acqua benedetta da un prete lefebriano conservatore(che segretamente adora il fallo),tentava di scacciarla dal forum,scandendo a chiare lettere:
''NEL NOME DI RINO DALLA VECCHIA,E DI CLAUDIO RISE',PER I POTERI CONFERITOMI DAL SALARISMO MISTICO, CREATURA DI SATANA,MANIFESTAZIONE DI ECATE, DI ROSY BINDI E ANNA FINOCCHIARO,IO TI ESORCIZZO E TI RISPEDISCONO DALLE ANIME PRAVE DEL BLOG INNOMINABILE DA CUI PROVIENI...
Al che lei urlava,schiumando dalla bocca:
''NO,QUESTO BLOG E' MIO,L'HO CREATO IO,VOI SIETE I MIEI SCHIAVI''
E buttava gli occhi all'insù,perdendo conoscenza...

Questo,detto in sintesi IL DIALOGO,che c'è stato da queste parti.

Poi ovviamente c'erano anche ''donne intelligenti'',tipo quella del ''corpo delle donne'' altro blog,''brillante'',che dopo che gli avevamo pazientemente spiegato che quelle donne in televisione che mostrano la fregna,non sono un prodotto della ''società maschilista  della donna-oggetto'',ma un prodotto di quella sbandierata ''libertà d'espressione della propria femminilità''da loro inventata,giacchè le minigonne,non le ha inventate il ''maschilismo'',sai cosa ti diceva:
''Spegni la tv e fatti le canne''.
Della serie:
''Bravissima,ora vai pure tesoro che ci sono i tombini aperti''.
E continuava...
Mica smetteva.
Tu le dicevi lucciole,e lei rispondeva lanterne.
E poi di nuovo:
''Spegni la tv!''
E magari potessimo spegnere la tv,CON UNA BELLA BOMBA SUI RIPETITORI,avremo risolto quasi tutti i nosri problemi.
Ma lei continuava,a dirci di spegnere la TV.
E vabbè,la TV sarà rimasta sempre accesa,ma i tombini non sono rimasti abbastanza aperti...

E questo è un altro dialogo,molto costruttivo...

Poi,io faccio una superscommessa.
Porta carla lonzi,la muraro,o chicchessia,femminista,scommettici,loro verranno qui,dal momento che a sputare son brave(e anche a urlare il nome di Satana e a digrignare i denti)ma non sanno ragionare,sai che cosa farebbero?
PRENDEREBBERO ALCUNE COSE SCRITTE QUI,LE ISOLEREBBERO DAL CONTESTO,E LE RICUCIREBBERO NEI LORO DISCORSI.
FACENDO FINTA DI AVERLE INVENTATE LORO.
NON SOLO PERCHE' SONO IN MALAFEDE.
MA PERCHE' NON RIUSCENDO A PENSARE,PRENDONO VOLENTIERI A PRESTITO CONCETTI ALTRUI,MAGARI FACENDOCI UNA CONFERENZA SU.
Così è stato per il termine Questione Maschile,che loro hanno stravolto a loro uso e consumo.
Ma non è solo una questione di malafede,e proprio una questione,DI ESTREMA POVERTA' INTELLETTUALE.
Quindi per cortesia non fare venire la muraro su questo forum,perchè,se no è capace di farci '''IL SUO NUOVO LIBRO''...
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Rita

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Re: Differenza maschile
« Risposta #87 il: Marzo 29, 2012, 15:43:31 pm »
Ovviamente questo non va inteso come superiorità della mente maschile rispetto a quella femminile.
Per contro infatti I MASCHI NON SENTONO ALCUNCHE' DI SBAGLIATO,ANCHE SE UNA SPADA DI DAMOCLE ENORME PENDE SULLA LORO TESTA,PERO' SE POSTI DI FRONTE AL PROBLEMA,OPPORTUNAMENTE VERBALIZZATO E SPIEGATO,LO COMPRENDONO RAZIONALMENTE,E LO APPROFONDISCONO.

e questo, forse, potrebbe essere anche uno dei motivi per cui tutta l'escalation del femminismo è stato accettato dalla stragrande maggioranza degli uomini senza batter ciglio o senza un moto di ribellione?

E questo forse è il motivo per cui invece la perdita di senso femminile con l'avvento della tecnologia, del controllo della riproduzione etc, (di tutto quanto si è parlato molto in questo forum insomma) è stata immediatamente percepita come una spada di Damocle per cui reazione c'è stata?
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Guit

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Re: Differenza maschile
« Risposta #88 il: Marzo 29, 2012, 15:55:39 pm »
...
ma, domanda non polemica: non è stato questo un passo falso della stessa maschilità da un punto di vista storico? e se sì, come dovremmo noi uomini di oggi rapportarci a questo pezzo di storia? voi mi siete parsi molto contrari alla tecnocrazia che è poi tutto ciò che ha derivato proprio dalla svolta che la borghesia ha impresso all'andazzo delle cose...avete idee al riguardo?
...

La mia visione delle cose è attualmente in rapida trasformazione, per questo parlavo anche di natalità, e mi è difficile rispondere perché credo si dovrebbe avere più risposte: una per i nord-europei/anglosassoni, una per i latini/mediterranei, una per gli asiatici, ... Cioè vedo che alla fine il vero effetto socialmente distruttivo del femminismo, ma in generale della tecnocrazia, lo si ha sui neo-latini. Basti pensare al fatto che il problema dell'uso di asterisco per aggirare l'uso del sovraordinato maschile nell'italiano, in inglese non si pone. L'andamento demografico è molto utile per capire ciò. La pratica femminista globalizzata è una forzatura in perfetto stile new-world-order, ed è di fatto uno dei grimaldelli per lo sradicamento delle identità locali in favore dell'accentramento di potere. Per questo credo che l'invasione migratoria abbia un effetto contrario a quello dichiarato: invece di apportare arricchimento, va a minare la cultura della nazione accogliente, che adotterà in risposta valori dall'alto, omologandosi invece di differenziarsi. L'ordine simbolico maschile, proprio come potere-difesa di terra cultura identità, non può prescindere da questi aspetti, mentre l'ordine femminile è molto più accomodante a vendersi ai nuovi potenti tecnocratici.

Citazione
se la QM si ponesse in controtendenza rispetto a questa schizofrenia che ha colpito la maschilità intorno al 1700 - una schizofrenia che è ancora la nostra, perché in fondo noi viviamo in quella tradizione moderna (diritti, capitali, media) - e se lo scopo di una QM fosse quello di tenere valida e lasciare esprimere la differenza sessuale - contro tutti i poteri che vogliono invece cancellarla - non ci troveremmo forse nel caso in cui come il fdd deve fare i conti dal suo punto di vista anti-moderno con il femminismo modernista dei diritti, così anche la QM deve fare i conti con la tradizione maschile che ha invece cancellato la maschilità e molto prima di allearsi con il femminismo, anzi molto prima che esistesse il femminismo?

Io credo personalmente che alcune cose da te rilevate abbiano senso, e che la QM sia una avanguardia e non una retroguardia. L'ho sempre detto a coloro ai quali faceva comodo etichettarci negativamente, che il loro attacco mancava completamente il bersaglio perché non coglieva o non voleva cogliere l'essenza della nostra denuncia e la sua proiezione sul futuro. Una denuncia, quella quemmista, che pone di nuovo al centro dell'umano l'ontologia. In questo senso di auto-definizione identitaria che dici, già te l'avevo scritto, superando l'antipatia viscerale verso la mozione femminista, mi trovo d'accordo.

Ma l'identità femminile che l'fdd intende recuperare è chiusa in una problematica sessuale, quella maschile è molto più complessa, perché va a coincidere col recupero di identità storica e nazionale, non come conservatorismo ma come localismo, ed è quindi in contrasto con il nuovo ordine mondiale.

Ecco perché più si va avanti coi diritti delle donne, e più l'attacco al sesso maschile scala fino ad arrivare a un aparteid. Perché i poteri sanno che l'opposizione può nascere solo in seno all'ordine simbolico maschile, e sanno che distruggendo quell'ordine l'intera comunità sarà di fatto già sottomessa. La non reazione delle donne rispetto all'invasione tecnocratica anzi, il loro essere più realiste del re, totalmente proni, smettendo anche di fare figli per facilitare il lavoro al nemico, dice tutto.



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Offline Guit

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Re: Differenza maschile
« Risposta #89 il: Marzo 29, 2012, 16:35:37 pm »
''NO,QUESTO BLOG E' MIO,L'HO CREATO IO,VOI SIETE I MIEI SCHIAVI''
E buttava gli occhi all'insù,perdendo conoscenza...

Era posseduta dallo spirito di Soros. Come le Femen.

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