Io non credo nell'evoluzionismo.
Ma la risposta all'evoluzionismo,è il creazionismo?
Io dico,tra le 2 vie,ce n'è una terza:''l'originazione dipendente''.
La disfatta dell'evoluzionismo,è la disfatta,di un ordine logico consequenziale,oltre che di un tentativo maldestro di mettere la metafisica fuori dai giochi.
Nasce prima l'uovo o la gallina?recita il quesito storico,che rappresenta l'assurdità del pensiero logico consequenziale,potremmo definirlo,il koan dell'occidente razionale.
L'evoluzionismo è l'estensione di quel quesito.
Come si può generare,evolutivamente parlando,la catena della coagulazione,se fino all'ultimo ammininoacido,dell'ultima proteina,quella catena proteica è evolutivamente inutile?
La disfatta dell'evoluzionismo,è la disfatta del razionalismo,ma anche,è bene ammetterlo della ragione consequenziale stessa.
Le specie si originano ''improvvisamente'',(perchè mancano sti benedetti anelli di congiunzione)come si originano,da dove nascono,come fanno a nascere,se il primo organismo,quello mutato,si deve accoppiarne con un altro della stessa specie,altrimenti la mutazione diventa sterile,perchè non si può riprodurre?
Bisogna riconoscere,che al di fuori del mondo dei batteri,la natura,è oggi,come prima della scienza,avvolta da uno spesso mistero insondabile.
Altrochè,''trovatemi un fenomeno paranormale e vi do 1 milione di dollari'',come dicono i razionalisti del csicop (il cicap americano),trovami tu,una spiegazione logica-consequenziale di questa roba e te le do io il milione di dollari.
Trovamelo 'sto cazzo di anello di congiunzione e te lo do io il milione di dollari...
Ma il punto,è che,non necessariamente bisogna far tornare il Grande Vecchio,sulla terra,tirandolo per la barba.
Ancora una volta c'è una spiegazione ''orientale'':quella dell'originazione dipendente.
Cito da un libro che ho sottomano di Hee-Kin-Jim:
''la filosofia tradizionale della scuola Hua-yen estendeva la sua ontologia nei termini dei 'principi dei dieci misteri''''jugemmon''.Il primo e nono principio sono di importanza cruciale per la nostra indagine sul problema del tempo.Il primo era il ''principio del completamento e coesistenza simultanei''(doji-gusoku-soo-mon) e il nono era il ''principio delle diverse formazioni degli eventi distinti dei dieci periodi''(jisse-kiakuho-ijo-mon).
Il primo è di solito considerato come il principiogenerale,perchè era alla base di tutti gli altri:''Tutte le cose e tutti gli eventi dell'universo si originavano,coesistevano e si integravano simultaneamente;erano correlati non solo in termini spaziali,ma anche temporali.
Da qui l'idea fondamentale della simultaneità (doji).
Fondamentalmente contraddittorio e incompatibile-come uno e molti,o non-differenziazione e differenziazione-il primo non veniva dopo il secondo,e viceversa.Al contrario,queste coppie di antitesi esistevano simultaneamente.
(...)il principio della reciproca identità e della reciproca penetrazione era applicato più specificamente al tempo nel nono principio delle diverse formazioni degli eventi distinti dei dieci periodi.''Dieci periodi'' significava qui il passato,il presente e il futuro;ciascuno conteneva i tre periodi in virtù del principio della reciproca identità e della reciproca penetrazione.Il passato,il presente e il futuro comprendevano così nove periodi in tutto,che a loro volta formavano un periodo-per un totale di dieci periodi.Ognuno di questi dieci periodi era realizzato nel momento presente di un singolo pensiero.