Autore Topic: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.  (Letto 53252 volte)

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Offline FikaSicula

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #105 il: Aprile 02, 2012, 21:31:19 pm »
Ciao, puoi rispondere a queste domande. Grazie.

Mi concedo un'altra rata per non lasciarti troppo in sospeso. Suggerisci tu, se vuoi, le domande poco per volta durante la discussione perchè io non le dimentichi qui.

Citazione
2) Per arruolarsi nell'esercito le donne devono affrontare test a "standard ridotto" rispetto agli uomini,
e nonostante ciò hanno pure la faccia di bronzo di pretendere delle quote nei posti di comando
(vorrebbero il 30%). Sei d'accordo ?

alla prima ti ho già risposto. la seconda: posso risponderti che è un argomento che proprio non mi interessa? nel senso che io già penso che gli eserciti in generale non abbiano senso. che debbano più o meno restare riserva degli uomini mi importa nella misura in cui mi spiace che essi scelgano di che morte morire e mi spiace se ancora oggi, appunto, si assume come valore il fatto di riconoscersi nel ruolo di soldato/dipendente di chi fa le guerre e ammazza la gente per colonizzare e accentrare/monopolizzare risorse. il fatto che le donne abbiano avuto accesso all'esercito non lo vedo come segno di emancipazione. sulla tipologia di test non so nulla e dunque non so che significa test ridotto e per i posti di comando la risposta è assolutamente boh. non ritenendo fondamentale entrare in un esercito figurati se ritengo fondamentale sgomitare per comandarne uno. :)

Citazione
4) La nuova legge europea sullo stupro prevede che anche solo un'occhiata "libidinosa" alle curve
generosamente esposte di una donna costituisca "molestia sessuale". E' giusta questa legge ?
4bis) Sempre riguardo alla legge sullo stupro, è giusto dare la "presunzione di colpevolezza"
all'accusato ?

sul serio nella legge europea c'è scritto questo? mi potresti passare un link istituzionale in cui trovo scritto questo? e con che pena è punita l'occhiata libidinosa?
non che io giudichi le occhiate libidinose una goduria, perché a Palermo, come immagino a Napoli, le occhiate libidinose si sprecano ed è segno di orgoglio mio e di tantissime altre donne saper difenderci e andare in giro comunque esattamente come ci va. si prova a rivoluzionare la cultura facendo in modo che gli uomini non censurino le nostre libertà giacché non siamo disposte a subire nessuna prevaricazione. ma da qui a mandare in galera una persona, con tutto ciò che ne consegue, ce ne passa. e devo aver scritto in un altro commento ciò che penso della galera.
e cosa intendi per "presunzione di colpevolezza"? in italia mi pare ci sia la presunzione di innocenza fino a prova contraria, no? anzi, dal mio punto di vista, mi pare che spesso la presunzione di colpevolezza sia a carico della donna che denuncia uno stupro che quasi riveste - lei - il ruolo di imputata in sede pubblica, mediatica e processuale.

Citazione
5) Cosa ne pensi del dare alla convivenza le stesse norme che "tutelano(?)" il matrimonio ?
6) Sei favorevole al fatto che una coppia omosessuale (maschi o femmine) possa avere dei figli ?

Intendi le coppie di fatto? ci sono difficoltà al momento su questioni meramente pratiche e quindi mi parrebbe una cosa giusta per quanto l'istituto del matrimonio secondo me è vincolante su piani anacronistici. Personalmente estenderei le unioni di fatto anche alle coppie gay/lesbiche.
Di conseguenza, si, certo che penso che possano esistere, e già esistono, famiglie omogenitoriali.

per ora mi fermo qui con le tue domande.
se me le riproponi tu, dicevo, una ad una, mi faciliti. Grazie mille. :)

Online Jason

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #106 il: Aprile 02, 2012, 21:46:57 pm »
in italia mi pare ci sia la presunzione di innocenza fino a prova contraria, no? anzi, dal mio punto di vista, mi pare che spesso la presunzione di colpevolezza sia a carico della donna che denuncia uno stupro che quasi riveste - lei - il ruolo di imputata in sede pubblica, mediatica e processuale.

La presunzione di innocenza vale per tutti i reati eccetto per quelli di violenza sessuale, e questo in forza di quel susseguirsi di leggi e decretini vari sull' onda emotiva di episodi di cronaca a riguardo di presunte violenze sessuali. Pensa che Corte Costituzionale ha riconosciuto in parte l'anticostituzionalità del Decreto AntiStupri del 2009(fatto dal governo Berlusconi) che prevede l' obbligo del carcere preventivo, un precedente liberticida nella giurisdizione euroipea.
Ti ho messo i links prima, ma non li hai letti. Dire, come fai tu, che è la donna a dover dimostrare la colpevolezza dell' accusato, è una cosa assolutamente falsa. Giorni fa un ragazzo di 21 anni si è suicidato in carcere in quanto accusato da alcune donne di aver loro toccato il sedere(cioè una venialità da nulla, ma non secondo la legislazione femminista, nonostante non ci fossero prove, il ragazzo è stato sbattuto in carcere, e lì fatto rimanere, con le giudici donne che più volte hanno respinto i momentanei arresti domiciliari in attesa di processo.

Leggi di nuovo qui:


http://misandria.altervista.org/italia-le-femministe-hanno-invertito-l%E2%80%99onere-della-prova/
http://ilvolodidedalo.blogspot.it/2010/01/processo-breve-e-reati-sessuali.html "

Inoltre sarebbe salutare leggere pure qui:

http://ilvolodidedalo.blogspot.it/2012/02/esempio-di-disinformazione-femminista.html

Se sei contro il carcere, allora dovresti opporti a questi decreti sulla violenza sessuale. Leggi qui:

http://ilvolodidedalo.blogspot.it/2010/08/giustizia-di-classe-e-di-genere.html

http://ilvolodidedalo.blogspot.it/2009/11/la-giustizia-in-mano-al-popolino.html
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Offline FikaSicula

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #107 il: Aprile 02, 2012, 22:02:02 pm »
(...)
Anche ammettendo che a uccidere fossimo sempre e solo noi, ma avendo chiaramente di fronte agli occhi che a morire sul luogo di lavoro siamo sempre e solo noi.
Dobbiamo pensare di essere come i 46 assassini, ma non come i 500 operai.

Nessuno ha detto che tu debba identificarti con un uomo che uccide. Tu che c'entri? :)
E' giusto che ti identifichi con le figure che ti rappresentano e se ti rappresenta un uomo che è vittima sul luogo di lavoro fai pure, certo. Perchè metterli in antitesi? Vuoi fare assumere come valore positivo gli uomini, le persone, che muoiono sul lavoro? allora mi chiederei perché i media ne parlano a spizzichi e mozzichi e quando lo fanno non fanno altro che giustifocare i datori e le datrici di lavoro che non erano in regola con le norme di sicurezza.

@ Fikasicula : Tu dici che non esiste Male Bashing. Già il fatto che il politicamente corretto attuale dà al male e alla violenza una connotazione di genere(maschile) è segno di come il genere maschile sia sotto attacco culturalmente. Oggi ormai va di moda proclamare la superiorità morale, intellettuale e biologica del genere femminile su quello maschile, non ci sono discorsi, sia mediaticamente sia nella vita di tutti i giorni, in cui non si affermi quanto le donne siano più brave e capaci degli uomini. (...)

In un altro commento dicevo che avevo letto di questo. Non ho detto che non esiste. Dico che dal mio punto di vista vedo una denigrazione costante delle donne.
Ho visto il video e ho letto parte delle cose che stanno sul blog che mi hai indicato. E' interessante, molto. peccato che il collage poi scada in una generalizzata e gratuita ostilità nei confronti delle donne e delle femministe (che non so quanto c'entrino con le donne intervistate e le dichiarazioni raccolte).
Ma in ogni caso superando l'ostilità e i versetti teologici (che mi incutono sempre un minimo di timore) è interessante e quello che ho notato è che tutta la scia di inutili e sciocche generalizzazioni sterotipate non mi rappresentano affatto.
Sono frasi meramente consolatorie, quelle dette dalla donna che si autoinfligge una medaglia al petto per essere la donna più straordinaria del mondo e dunque l'unica in grado di gestire e fare eccetera o quelle dette dall'ex premier che da un lato in televisione diceva alla ragazza precaria che l'unico modo che aveva di risolvere la precarietà era di sposare un buon partito e dall'altro parla di alta consiedrazione delle donne.
Non a caso la maggior parte delle fonti rilevate sono media mainstream e showtime spazzatura in cui si dice tutto e il contrario di tutto, regni del qualunquismo, del gossip a go' go' e - come certe riviste femminili - regno del glamour rosa, salvo alcuni spot campagna contro la violenza sulle donne che criminalizzano il maschio in quanto tale.
sai che c'é? che le donne che preservano il loro recinto consolatorio di stereotipi e sessismo si condannano ad assolvere da sole ai ruoli di cura. ci sono quelle che hanno bisogno di ricercare una meraviglia nella propria differenza ma quello che ne viene fuori in Italia è deprimente.
partecipando ad una iniziativa c'erano delle donne che continuavano a ripetere quanto le donne fossero creatrici, sensibili, madri eccellenti, naturalmente dedite alla cura, all'armonia, alla costruzione delle cose. che le donne al governo sarebbero state fichissime, strepitose, in quanto donne (e infatti, s'è visto!). dovevo fare un intervento totalmente diverso. ho finito con il fare un intervento in cui dicevo che non potevo sostenere il peso di una generalizzazione così sessista e che esistono donne per nulla armoniose, materne, sensibili eccetera così come esistono uomini che invece all'opposto sono tutto ciò che socialmente viene censurato in loro.

   
(...)
Fa parte della nostra cultura cristiana il senso di colpa come condizionamento, un senso di colpa di un sacrificio, di un peccato, o altro di cui  non hai nessun controllo, ma ne paghi il prezzo almeno in forma simbolica.  

Ora ho capito. Si, certo. sono perfettamente d'accordo. :)

Offline FikaSicula

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #108 il: Aprile 02, 2012, 22:13:48 pm »
La presunzione di innocenza vale per tutti i reati eccetto per quelli di violenza sessuale, e questo in forza di quel susseguirsi di leggi e decretini vari sull' onda emotiva di episodi di cronaca a riguardo di presunte violenze sessuali. Pensa che Corte Costituzionale ha riconosciuto in parte l'anticostituzionalità del Decreto AntiStupri del 2009(fatto dal governo Berlusconi) che prevede l' obbligo del carcere preventivo, un precedente liberticida nella giurisdizione euroipea.
Ti ho messo i links prima, ma non li hai letti. Dire, come fai tu, che è la donna a dover dimostrare la colpevolezza dell' accusato, è una cosa assolutamente falsa. (...)

No no, Jason, non è che non avevo letto i link. E' che sto cercando di andare con ordine. Ho un tot di commenti ai quali non ho ancora risposto e sono lì a gestire gli arretrati. Ti avrei risposto dopo. Su questo lo faccio subito. :)

I decreti antistupri (pacchetti sicurezza) io/noi non li abbiamo richiesti, anzi, siamo scese in piazza contro quei pacchetti sicurezza in forza del fatto che sull'onda emotiva degli stupri, appunto, ne traeva vantaggio una politica liberticida, che ne approfittava per attuare la strategia europea di fermo e criminalizzazione degli immigrati, che ci condannava - a noi donne - ad essere considerate "vittime" di volta in volta bisognose di "tutela" da parte di ronde, scorte, panchine rosa, taxi rosa, pizzini rosa, scemenze rosa, o di quelli che andavano in giro a fomentare l'emergenza immigrati stabilendo di voler difendere le "nostre donne".
accordo bipartisan, escluse le aree di movimento e i gruppi femministi che di queste cose non ne volevano sapere.
non sapevo di questo capovolgimento o non l'avevo capito, chiedo venia, e quello che avevo osservato era solo la differenza di trattamento tra accusato straniero o italiano. il primo finiva in carcere preventivo senza aspettare un momento e l'italiano per lo più faceva i domiciliari. questo almeno è quello che io ricordo nei casi di cronaca più evidenti.
dopo il riconoscimento dell'anticostituzionalità questa cosa è stata revocata o è tuttora presente?

Offline FikaSicula

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #109 il: Aprile 02, 2012, 22:47:31 pm »
ciao, benvenuta, sono d'accordo con Giulia, è un dialogo fra sordi in generale. Ma non solo perchè si contrappongono argomenti diversi, (il che in un'ottica di pensiero femminista dell'uguaglianza e non della differenza come, correggimi se sbaglio, mi sembra sia la tua, è comprensibile) ma anche perchè a me pare che se guarda la TV e legge i giornali Fikasicula ci vede solo denigrazione delle donne e la giustificazione dei criminali maschi. Se la vede un mascolinista vede la denigrazione degli uomini e la giustificazione delle criminali femmine.
(...)
Mi chiedo però perchè sul (suo? gestito da te?)  :P insomma per capirci sul blog femminismo a sud, si leggono spesso e volentieri articoli che evocano il contributo domestico femminile.
Non è un po' un controsenso?
Voglio dire, non ci vedi un po' quello che dice Giulia? Io ti ho cullato da piccolo/a, ti cambierò il pannolone da vecchio/a,  ti lavo il piatto e ti stiro la camicia ma tutto questo ti viene evocato continuamente. E' il sacrificio della mamma, il sacrificio della donne, ovunque ti giri, se guardi la TV, non senti altro che parlare dell'evocazione dell'immenso sacrificio femminile, che deve essere quantificato.
Allora significa anche qui che lo si fa per costrizione e non perchè sono persone che ami?
Ho il sospetto che la condivisione del welfare di cura sia osteggiato da una parte considerevole di donne..  :lol:
In tutta questa evocazione del pannolino cambiato da mammà (o dalla donna) invece non ci vedi nessun tipo di rivendicazione di un potere nascosto?
Per essere più chiara, per me non è tanto un problema della ricerca delle soluzioni o dell'obiettivo, è proprio il problema dell'approccio.  Per risolvere il carico del welfare domestico gestito dalla donna lo si evoca continuamente come "peso" caricato sul genere femminile, però non accetti (o non capisci) chi ti dice che il peso del rischio sul lavoro è caricato sul genere maschile?

Non so se è un dialogo tra sordi. Ho capito quello che dice Giulia e anche quello che dici tu (bentrovata anche a te, grazie! :)). Io sono in ascolto. Sto leggendo i link che mi vengono proposti, faccio la selezione tra le cose che dal mio punto di vista mi sembrano importanti e quelle che mi sembrano rispondere ad uno schema ideologico, ci ragiono su facendo critica e autocritica, mi rimetto in discussione, pongo e incrocio rispettosamente il mio punto di vista. Non saprei come fare diversamente. Parto dalla consapevolezza che su alcune questioni non ci troveremo mai d'accordo ma su altre, mi pare di capire, lo scambio non sia così inutile.

Il blog è a gestione collettiva, di uomini e donne. Io sono una delle sue fondatrici.
Cosa intendi per contributo domestico femminile? Dici che ci sono post in cui viene evocato il sacrificio delle mamme, badanti eccetera? Non so. Ora non mi viene in mente ma non vorrei sbagliare. Quello che posso dirti è che sono molto d'accordo con te quando dici che la condivisione del welfare è osteggiata da una parte considerevole di donne. E si che ci vedo la rivendicazione di un potere nascosto ma è un potere sciocco, per quanto ne so, che incastra anche me e quelle come me che di quel presunto "potere" della gestione del pannolino non sappiamo che farcene.
la questione dell'approccio non so se può prescindere dalla ricerca di una soluzione e di un obiettivo.
e il parallelismo potrebbe andare bene se io evocassi un presunto sacrificio femminile sul quale fondare una mia dose di autostima da un punto di vista di genere. ma non sono quelli i miei valori di riferimento.
forse è l'approccio di un paio di generazioni prima di me - in luoghi non industrializzati - con donne che assumevano l'onere del carico familiare da agnelli sacrificali e sulla base di quel carico poi si calavano in ruoli vittimisti, con l'aureola, a ricattare, suscitare sensi di colpa e tiranneggiare tutta la famiglia.
Io di questa roba non faccio un punto di merito. per me i ruoli familiari sono interscambiabili, gravidanza e parto a parte. quindi allo stesso tempo non colgo l'esigenza di evocare un sacrificio di genere dove andrebbe invece risolto un gran problema.
temo che su questo comunque ci sia un equivoco perché pare che io non sia sensibile al problema delle morti sul lavoro e non è affatto vero, anzi.

Online Jason

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #110 il: Aprile 02, 2012, 22:59:40 pm »
Citazione
dopo il riconoscimento dell'anticostituzionalità questa cosa è stata revocata o è tuttora presente?

Francamente non lo so in quanto non mi occupo di queste questioni, sicuramente gli autori dei links che ti ho postato ne sapranno più di me su ciò che mi hai chiesto. Il carcere preventivo quando nn è obbligatorio è stabilito di volta in volta dal giudice secondo la sua discrezionalità, capirai quindi che quando si tratta di una accusa di un reato sessuale, cioè di un reato in cui c'è un forte allarmismo sociale dietro e per cui le tv e giornali per giorni e giorni ne parlano ossessivamente ogni qualvolta la cronaca parla di un presunto caso di stupro, il giudice tende sempre ad essere molto restrittivo in merito per evitare il clamore sociale e critiche politiche e mediatiche di "aver scarcerato uno stupratore". Basti pensare il putiferio di un mese fa quando la Cassazione in merito a due ragazzi indagatati per stupro di gruppo, si è rifatta a proprio a quella sentenza della Corte Costituzionale che bocciava l' obbligo del carcere preventivo stabilito dal decreto antistupri del 2009, e quindi ha affermato che possono andare momentaneamente agli arresti domiciliari in attesa di processo(i quali se dovessero essere condannati, andranno in carcere obbligatoriamente, in quanto la Corte Costituzionale non ha bocciato la soppressione della legge Gozzini e di ogni eventuale arresti domiciliari che il decreto antistupri stabilisce per il reato di violenza sessuale, ma ha bocciato solo l' obbligo del carcere preventivo), così come accade per l'accusa di ogni altro reato, ma le tv e la gente su FB hanno diffuso la falsità che la Cassazione "ha depenalizzato lo stupro di gruppo". Inaudito.
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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #111 il: Aprile 02, 2012, 23:06:29 pm »
Francamente non lo so in quanto non mi occupo di queste questioni, sicuramente gli autori dei links che ti ho postato ne sapranno più di me su ciò che mi hai chiesto. Il carcere preventivo quando nn è obbligatorio è stabilito di volta in volta dal giudice secondo la sua discrezionalità, capirai quindi che quando si tratta di una accusa di un reato sessuale, cioè di un reato in cui c'è un forte allarmismo sociale dietro e per cui le tv e giornali per giorni e giorni ne parlano ossessivamente ogni qualvolta la cronaca parla di un presunto caso di stupro, il giudice tende sempre ad essere molto restrittivo in merito per evitare il clamore sociale e critiche politiche e mediatiche di "aver scarcerato uno stupratore". Basti pensare il putiferio di un mese fa quando la Cassazione in merito a due ragazzi indagatati per stupro di gruppo, si è rifatta a proprio a quella sentenza della Corte Costituzionale che bocciava l' obbligo del carcere preventivo stabilito dal decreto antistupri del 2009, e quindi ha affermato che possono andare momentaneamente agli arresti domiciliari in attesa di processo(i quali se dovessero essere condannati, andranno in carcere obbligatoriamente, in quanto la Corte Costituzionale non ha bocciato la soppressione della legge Gozzini e di ogni eventuale arresti domiciliari che il decreto antistupri stabilisce per il reato di violenza sessuale, ma ha bocciato solo l' obbligo del carcere preventivo), così come accade per l'accusa di ogni altro reato, ma le tv e la gente su FB hanno diffuso la falsità che la Cassazione "ha depenalizzato lo stupro di gruppo". Inaudito.

per chiarezza jason, questo per quanto riguarda il carcere preventivo, sull'onere della prova invece, che io sappia, è ancora come nei link da te postati. correggimi se sbaglio visto che nemmeno io mi intendo di queste cose.

Online Jason

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #112 il: Aprile 02, 2012, 23:18:02 pm »
per chiarezza jason, questo per quanto riguarda il carcere preventivo, sull'onere della prova invece, che io sappia, è ancora come nei link da te postati. correggimi se sbaglio visto che nemmeno io mi intendo di queste cose.

sì,stavo parlando del carcere preventivo non dell' onere della prova.
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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #113 il: Aprile 02, 2012, 23:26:28 pm »
sai come possibile invertire l'onere della prova (e senza scatenare il putiferio nazionale, immagina cosa succederebbe se un principio del genere riguardasse una qualsiasi altra questione)?

grazie alla criminalizzazione maschile, grazie alla tua cara prevaricazione di genere. grazie al male-basching che ha reso tutti gli uomini criminali tanto da neutralizzare l'ipotesi stessa che potrebbero essere innocenti.  e al femminismo mediatico che ha reso la donna talmente vittima e creditrice, talmente pura e innnocente da neutralizzare l'ipotesi stessa che possa mentire. chiedilo ad oliviero toscani, e al suo manifesto che ritraeva due bambini, e scriveva vittima sotto alla femmina, carnefice sotto al maschio.
non 80 anni fa. qualche anno fa.

Offline Milo

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #114 il: Aprile 02, 2012, 23:52:51 pm »

Citazione
Potrebbe avvenire o forse no ma in ogni caso si tratterebbe di contaminazione reciproca. Se pensi che questo non sia "utile" buttalo via.


assolutamente: penso sia arricchente per entrambi, pur nella diversità :)

rispondo a quanto dici a me, tralasciando nei limiti del possibile la conversazione con gli altri, così da lasciarti un minimo di ordine. sinceramente mi dispiace per questa difficoltà ulteriore, che però trovo anche inevitabile in un forum; e comunque ti apprezzo (nonostante il monito di vero mummio  ^_^).


mo' però ci vuole anche un po' di pepe, sennò ci addormiamo... ;)


Citazione
E la conclusione che leggo a rovesciamento di quella che viene intesa in quanto ideologia è la proposta di un'altra ideologia che indica le donne come maggiori autrici di violenze.

a me sembra invece che le conclusioni di Vantaggiato siano che la violenza è al più reciproca. è quello che penso anche io. penso anche che in realtà la nostra società sia piuttosto tranquilla e che gli eventi criminali siano tutto sommato rari.


e comunque, dico, ben più importante è che vuole dimostrare che il paradigma femminista è infodato.

pare strano che in un sistema patriarco-maschilista ci sia silenzio di tomba su questo tentativo.

non pare strano invece che l'autrice di quel rapporto ISTAT, la Sabbadini, partecipa al movimento femminista senonoraquando!

e neanche che nel mentre scrivi sul tuo blog che è in atto un olocausto femminile coi maschi nel ruolo dei nazisti!!


e io trasecolo... GIURO CHE SONO INNOCENTE!!!


comunque il libro che ti ho segnalato parla solo della violenza femminile, come volevi tu; il documento era sì di uno degli autori ma un di più rispetto a quanto avevi chiesto.


Citazione
Se includi tra le violenze di genere la morte di una donna ammazzata a seguito di una rapina è un falso ideologico, se includi lo stupro invece non lo è.


curiosità: ma secondo te a me hanno insegnato che le donne si possono stuprare come e quando voglio?

io ho fatto le scuole statali, il militare a Cuneo, :P, e mai mi è stato isegnato questo. GIURO!


diversamente forse dal tuo amico... che allora... porc'... mettiti al riparo! è lui che è pericoloso!
quello fa tanto l'amico femminista perché ci sta a prova'.

:lol:



Citazione
Il sistema di oppressione lo verifichi sulla base di leggi che via via hanno concesso alle donne diritto di voto, di istruzione, accesso al lavoro, fino alle leggi che in Italia, come dicevo prima, sono state determinanti per una evoluzione culturale.


il suffraggio universale prima di Rousseau non esisteva manco come concetto, figurati quanto potere decisionale doveva avere il popolo - maschi e femmine indistintamente.

ma anche dopo la Rivoluzione il voto fu dato col contagoccie, prima i ricchi, poi gli istruiti. i più "fortunati" dovevano servire la patria (che non ritornavano). all'Unità gli aventi diritti al voto erano meno del 2%.


i maschi in quanto maschi non hanno mai avuto diritto al voto, all'istruzione, al lavoro, per statuto "di genere". chiaro?!


nell'età post-industriale il lavoro si apre alle donne quando le macchine sollevano dalla fatica e c'è bisogno di una massa di lavoratori a basso costo per i servizi. mi fa specie dirlo a te ma leggi il buon Marx (e non tirarlo per la giacchetta: lo schema oppressori-oppressi non vale per maschi-femmine).

di buono c'è che solo allora (quando anche le donne furono costrette lavorare; nota: prima solo i nobili non lavorano) si parlò di sicurezza sul lavoro - a riprova, permettimi, che una onesta femminista "di genere" non può in coscienza non vedere le morti bianche come violenza sul genere maschile, a meno di non negare il sacrificio maschile tout court per altre esigenze (p.es. ideologiche).


certa riscrittura della storia ricorda tristemente il ruolo del min.cul.pop.


Citazione
Giusto per parlare di un argomento che credo vi veda sensibili: qualche tempo fa una ragazza inventò di essere stata stuprata

a me non interessa cosa ha spinto la ragazza - sarà falso uguale? - mi interessa sapere (sono sensibile a questo, cioè) perché non è stata punita tanto quanto avrebbe rischiato lo stupratore; e perché nessuno ha protestato in tal senso; e perché non esiste una legge specifica - come se le donne in quanto donne non mentissero a prescindere (perché una donna dovrebbe inventarsi uno stupro?).

altra curiosità: come si comportò il movimento femminista in quel caso? fece picchetti? chiese interpellanze parlamentari?

o giustificò la calunniatrice?

io ho questa idea: il grido disperato di "ne uccide più l'amore del tumore" (manco a dirlo: un falso) è per stordire, per creare allarme, quel tanto che basta per far passare leggi raccapriccianti. mi auguro con tutto il cuore - colmo di giustizia - che Zapatero & co. siano giudicati prima dai tribunali internazionali e poi dalla storia.


scusami fas, sono certo della tua buona fede, davvero, ma non posso non pensare al femminismo al pari di una ideologia fascista, e che come quella stupra il cervello dei suoi militanti.

Offline Rita

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #115 il: Aprile 02, 2012, 23:54:29 pm »


Il blog è a gestione collettiva, di uomini e donne. Io sono una delle sue fondatrici.
Cosa intendi per contributo domestico femminile? Dici che ci sono post in cui viene evocato il sacrificio delle mamme, badanti eccetera? Non so. Ora non mi viene in mente ma non vorrei sbagliare. Quello che posso dirti è che sono molto d'accordo con te quando dici che la condivisione del welfare è osteggiata da una parte considerevole di donne. E si che ci vedo la rivendicazione di un potere nascosto ma è un potere sciocco, per quanto ne so, che incastra anche me e quelle come me che di quel presunto "potere" della gestione del pannolino non sappiamo che farcene.
la questione dell'approccio non so se può prescindere dalla ricerca di una soluzione e di un obiettivo.
e il parallelismo potrebbe andare bene se io evocassi un presunto sacrificio femminile sul quale fondare una mia dose di autostima da un punto di vista di genere. ma non sono quelli i miei valori di riferimento.
forse è l'approccio di un paio di generazioni prima di me - in luoghi non industrializzati - con donne che assumevano l'onere del carico familiare da agnelli sacrificali e sulla base di quel carico poi si calavano in ruoli vittimisti, con l'aureola, a ricattare, suscitare sensi di colpa e tiranneggiare tutta la famiglia.
Io di questa roba non faccio un punto di merito. per me i ruoli familiari sono interscambiabili, gravidanza e parto a parte. quindi allo stesso tempo non colgo l'esigenza di evocare un sacrificio di genere dove andrebbe invece risolto un gran problema.
temo che su questo comunque ci sia un equivoco perché pare che io non sia sensibile al problema delle morti sul lavoro e non è affatto vero, anzi.

provo a spiegarmi meglio: quando dico "evocare" il welfare sulle spalle delle donne non necessariamente intendo dire che lo si evoca come motivo d'orgoglio, ma che si rivendica il peso del welfare di cura sulle spalle delle donne. Se ne fa una questione di genere. Tra l'altro, appunto per il discorso che mi pare condividi anche tu, oggi non è più così: oggi esiste una condivisione in ambito domestico fra le nuove generazioni, proprio in virtù del fatto che si lavora in due ed è quindi impensabile, anzi proprio impossibile che dei genitori anziani o dei bambini si occupino solo ed esclusivamente le donne in percentuale bulgara. Se avviene, nella stragrande maggioranza dei casi è perchè molte donne lo vogliono. Non so come spiegarmi meglio, diciamo che l'evocazione potrebbe essere anche tradotto in "lamentazione", non mi viene un altro termine.

Viene insomma genderizzato in un certo qual senso, sembra che quel peso sia posto sulle spalle femminili da un'entità non ben definita che chiamate società patriarcale o maschilista a seconda dei casi, e più si diminuisce il carico e più lo si evoca come peso.

Anche i morti sul lavoro potrebbero essere "evocati" come un peso sulle spalle maschili, mentre ho l'impressione che genderizzare questa parte ti disturbi. E tra l'altro, resta il busillis dell'inevitabilità di un certo margine di rischio. Cioè non è solo una questione di datori di lavoro stronzi, altrimenti morirebbero anche una discreta percentuale di donne, altrimenti non morirebbero anche un elevato numero di piccoli artigiani, per esempio, che sono datori di lavoro di loro stessi. Diciamo che se è impossibile eliminare del tutto la parte "pesante" della riproduzione a carico femminile (gravidanza e parto)  è impossibile eliminare del tutto la parte "pesante" del lavoro rischioso a carico maschile.

Forse nel tentativo di spiegarmi ho confuso ulteriormente le cose  :lol: comunque ti ringrazio della risposta.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #116 il: Aprile 03, 2012, 00:18:06 am »
Citazione
Dici che ci sono post in cui viene evocato il sacrificio delle mamme, badanti eccetera? Non so. Ora non mi viene in mente ma non vorrei sbagliare.

ecco, così forse è più chiaro, ad esempio qua

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/03/21/la-soluzione-contro-gli-uomini-violenti-per-alcuni-e-un-mondo-senza-donne/

Citazione
Allora sciopero, galera, niente nozze, figli, servitù, sesso, uso dei nostri corpi. Lavatevi da soli le mutande, già che lo sapete fare, accudite i bambini e i vostri vecchi. I figli accudiscano i padri ché gli saranno certamente grati. Fate tutto voi ché le donne sono tanto stanche di vedersi assegnati lavori orribili e pesantissimi e strapieni di responsabilità totalmente gratis, senza che vi sia mai un pizzico di riconoscenza, alcun potere decisionale, da sorvegliate speciali, con la supervisione di questi uomini che in teoria saprebbero fare tutto molto meglio, con un cappio al collo perenne pronto a stringerci al volere del padrone. Fate tutto voi. Ma proprio tutto quanto. Senza sconti. Così, a noi, finalmente, toccherà riposare.

ecco... magari si potrebbe incitare chessò, gli operai ed artigiani edili, i vigili del fuoco, quelli che supervisionano l'energia elettrica, le dighe, quelli che scendono in miniera, gli autotrasportatori, insomma tutti gli uomini che sono in prima linea in questo genere di lavoro a fare uno sciopero continuato. Così riposano un po' e non rischiano di farsi male o di morire chè magari sono stanchi di questi lavori orribili, pesantissimi e strapieni di responsabilità, certo non gratis, ma di sicuro non strapagati e di sicuro con parte di questi soldi molti ci manterranno i figli, senza che vi sia mai un pizzico di riconoscenza, accerchiati dalle lamentele delle donne che saprebbero fare molto meglio, ma ne sono impedite da questi uomini che pretendono il lavaggio delle mutande, il sesso, il matrimonio, i figli.. ( :huh:)

non so sarà un mio limite.. non capisci il discorso di Guit sul riconoscimento del sacrificio maschile e poi parli (parlate) di donne costrette a sposarsi, far figli e lavarsi le mutande che rivendicano riconoscenza ?



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Offline Guit

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #117 il: Aprile 03, 2012, 01:04:44 am »
Guarda Guit io non voglio minimamente offendere il tuo sacrosanto diritto a cercare una affermazione positiva del tuo essere uomo. Se tu la identifichi in alcune differenze e se quelle differenze le identifichi in valori che anche sono lontani da me lo trovo comunque comprensibile.
Ci sono uomini che tendono a voler conseguire lo status di persone e ci sono uomini, come te, che vogliono conseguire lo status positivo di uomini.
A me che non sono una praticante della teoria delle differenza questo non è chiaro. Per me le differenze sono biologiche e fine. Ogni altro appunto in relazione a caratteristiche maschili e/o femminili non mi appartiene. Ma sono qui anche per capire cosa determina una tale crisi di ruolo e perché questa crisi si risolve nella ricerca di riferimenti culturali che mi sembrano talvolta anacronistici.

Senti FS, a me tu, se te lo devo dire francamente, mi stai simpatica, perché anche se credi a cose che io reputo incredibili, almeno ti impegni. E sono anche uno di quelli (qui non la pensiamo tutti allo stesso modo), che crede che tu (o voi se siete più di una) siate qui in buona fede.
Ma dev'essere chiaro che a livello intellettuale, malgrado io difenderò sempre il vostro diritto a esprimervi, siamo distanti anni luce. La vediamo in modo diverso. Ma diverso in un modo che non so se si potrà mai ricucire. Io sono democraticissimo ma anche estremamente fermo e convinto delle mie idee. Che sono in discussione sì, ma che mi devi saper incrinare con argomenti validi, che io possa condividere. Altrimenti non mi muovo da lì. Sono un vero capoccione, di quelli scoccianti e curiosi, che vuole capire e che ti chiederà sempre il perché, e tu me lo dovrai saper spiegare.

In queste condizioni, capisci che se ci sono esigui spazi di intesa, non parlo di compromessi di pace bensì di avvicinamenti di valore e sentimento, questi non possono essere cercati in un 3d generico e pieno di interventi.

Avrei mille cose da chiederti e da obiettare, sia come uomo sia come essere, ma mi riservo la possibilità di farlo in condizioni di maggiore calma, sperando che in futuro si possa averne modo.

Quindi mi astengo da ora perché andrei solo a ingolfare una discussione già stracolma. Solo un lapidario dubbio: sei sicura che i sessi siano solo una diversità biologica, ci credi veramente?


Take the red pill

Online Jason

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #118 il: Aprile 03, 2012, 09:30:21 am »
Senti FS, a me tu, se te lo devo dire francamente, mi stai simpatica, perché anche se credi a cose che io reputo incredibili, almeno ti impegni. E sono anche uno di quelli (qui non la pensiamo tutti allo stesso modo), che crede che tu (o voi se siete più di una) siate qui in buona fede.
Ma dev'essere chiaro che a livello intellettuale, malgrado io difenderò sempre il vostro diritto a esprimervi, siamo distanti anni luce. La vediamo in modo diverso. Ma diverso in un modo che non so se si potrà mai ricucire. Io sono democraticissimo ma anche estremamente fermo e convinto delle mie idee. Che sono in discussione sì, ma che mi devi saper incrinare con argomenti validi, che io possa condividere. Altrimenti non mi muovo da lì. Sono un vero capoccione, di quelli scoccianti e curiosi, che vuole capire e che ti chiederà sempre il perché, e tu me lo dovrai saper spiegare.

In queste condizioni, capisci che se ci sono esigui spazi di intesa, non parlo di compromessi di pace bensì di avvicinamenti di valore e sentimento, questi non possono essere cercati in un 3d generico e pieno di interventi.

Avrei mille cose da chiederti e da obiettare, sia come uomo sia come essere, ma mi riservo la possibilità di farlo in condizioni di maggiore calma, sperando che in futuro si possa averne modo.

Quindi mi astengo da ora perché andrei solo a ingolfare una discussione già stracolma. Solo un lapidario dubbio: sei sicura che i sessi siano solo una diversità biologica, ci credi veramente?




Sì, è vero su tantissime cose siamo assai distanti con Ficasikula,però ha detto che non condivide il male bashing, e questa è una buona premessa per instaurare un sereno confronto .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline fabriziopiludu

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #119 il: Aprile 03, 2012, 13:12:09 pm »



  :blink: Né Red, nè Animus ricordano di mettere QUESTO!!!

 

 Negli anni '50, anche le donne uccidevano per gelosia!!!  :w00t: