Non sono qui a rappresentare una collettività.
Ok. Preciso che nemmeno io, ovviamente, posso parlare a nome di tutti. Io vorrei, in primis, soltanto evitare che la discussione diventi inutile.
Secondo me, sulla violenza femminile bisogna sgombrare subito il terreno da un possibile equivoco: non è possibile sostenere che la violenza femminile si esprima nello stesso modo in cui si esprime quella maschile, e questo per un palese ed elementare fattore di forza fisica. Non è credibile affermare che le donne prendono a ceffoni gli uomini a volontà, per chiarirci. Ovvero, di certo è accaduto ed anche molte volte, ma nn possiamo affermare che la donna usava violenza senza il tacito consenso dell'uomo. Eccoci quindi al punto vero della questione: la violenza femminile è anzitutto psicologica e poggia su un piano morale ed etico, mentre quella maschile si esplica su un piano prevalentemente fisico.
Quale è la più pericolosa e la più dannosa? Ad istinto viene da dire la seconda, ovvero la violenza fisica, ma solo se non ci si riflette. Infatti la violenza fisica è quella più evidente ed anche la più controllabile e "punibile", mentre la prima non è evidente, non è controllabile, e non è punibile. Ci sarebbero molti esempi a proposito. la violenza maschile la si può conteggiare, tracciare dati e scrivere numeri; la violenza femminile è potenzialmnte infinita, non la si può conteggiare.
Di più, non abbiamo alcun elemento per poter affermare che, se la donna avesse dalla sua la forza fisica, non sarebbe come e più violenta dell'uomo. Tu hai elementi in questo senso?
Io non dico che la donna è cattiva e l'uomo è buono o viceversa, io dico che ognuno è cattivo e buono a modo suo.
Per il resto ti rimando ai numerosi post in cui ne abbiamo parlato, e che Fazer ti indicherà. (forse)
Noi non siamo un partito. Non abbiamo una piattaforma politica. Potrei dirti: un cambiamento culturale, fine delle discriminazioni, lavoro e reddito per tutti/e, risorse disponibili al mondo invece che monopolizzate da pochi, eccetera eccetera, ma ciascuno dei possibili obiettivi che mi/ci prefiggiamo vale la pena di essere approfondito.
Non è necessario, io penso, essere un partito per avere uno scopo ideale ed una visione a lungo termine, una prospettiva ideale.
Se mi trovo di notte in mezzo al mare, se so che la stella polare indica il nord, io mi posso orientare e non perdermi e/o girare in tondo.
Non posso urlare contro qualcosa o qualcuno senza avere abbastanza chiaro in testa che cosa voglio da quel qualcosa o qualcuno.
Io le mie idee le ho abbastanza chiare, pensavo fosse così per te.
Un cambiamento culturale in che senso? Di quali discriminazioni parli? Risorse per tutto il mondo....
...sei certa di aver analizzato abbastanza correttamente tutte queste cose?