Quello che io so è che ai tempi di mia nonna e di mia madre la violenza sulle donne esisteva ma non se ne parlava. Vi parlo della mia terra per raccontarvi ciò che so. E so che una ragazza che veniva rapita e stuprata (fuitina) era obbligata a sposare il suo stupratore perchè esisteva l'istituto del matrimonio riparatore. So che mogli e figli potevano essere picchiate dal padre/marito perchè esisteva l'istituto dello ius corrigendi che dava al capofamiglia il diritto di picchiare chiunque per motivi educativo/correzionali, so che una donna poteva essere uccisa impunemente perchè esisteva il delitto d'onore. Tutto sembrava lecito, naturale, dovuto. La prima donna che si oppose al matrimonio riparatore in Italia fu proprio una siciliana, Franca Viola, che non volle sposare il suo stupratore e lo denunciò. E la cosa fece notizia e quella notizia aiutò altre donne a non subire quell'orrenda costrizione.
Tu descrivi il passato con occhi moderni.
Parli delle sofferenze subite dalle donne nel passato,ma non ti poni alcune domande fondamentali.
Come mai le donne hanno aspettato questo benedetto 1964 con Franca Viola,per denunciare queste ''vessazioni intollerabili''?
Come mai queste ''vessazioni'',nel momento in cui furono rifiutate anche solo da uno sparuto gruppo di donne,esse sono decadute,se la loro natura ''vessatoria'' era ''intenzionale'',non ci si sarebbe dovuti aspettare un tentativo maggiore,di resistenza,da parte degli oppressori ''uomini''?
Ma soprattutto,come hanno fatto a durare così a lungo,senza una qualche forma di complicità,o almeno di RECIPROCO BENEFICIO fra i vessatori e i vessati?
La realtà è ''per intenderci''con un paragone calzante,visto che sei siciliana,E' CHE E' TROPPO COMODO RAPPRESENTARE IL POPOLO SICULO COME TIRANNEGGITO E SCHIACCIATO DALLA MAFIA...
E' chiaro che se questa istituzione sopravvive nei secoli,E' PERCHE' IL POPOLO NE TRAE UN VANTAGGIO.
Questo non significa che la mafia sia giusta.
Ma che non si può scaricare tutta la faccenda solo sulla mafia.
Se poi tu parli di realtà di costume,tipicamente sicule,e quindi,figlie di questa tipica ambiguità,il paragone diventa poi particolarmente calzante.
Quindi quale vantaggio potevano fornire tutte queste ''entità giurisdizionali di natura vessatoria alle donne,e come le donne potevano,a modo loro,utilizzarle per i ,loro fini specifici?
Il problema fondamentale delle donne e degli uomini di oggi è che guardando al passato gli pare un incomprensibile successioni di mostruosità,guerre,diritti negati alle donne ecc...
proprio non riescono a capacitarsi di come i loro antenati,pur avendo il loro stesso dna fossero così diversi,così pazzi da aspettare 2000 anni prima di incominciare il flower power,di mettere i fiori nei cannoni,e incominciare la ''rivoluzione sessuale'',perchè le donne abbiano aspettato 2000 anni prima di iniziare le prime rivendicazioni,di aver aspettato millenni prima di ESSERE IN UNA PAROLA MODERNI...APERTI,DI GODERSI LA VITA...
E così tutto il passato finisce in una eterna maledizione,ed il suo ricordo non è nè frutto di curiosità,nè della nostalgia,ma della necessità sempre ricordata ovunque CHE NON SI RIPETA PIU'.
Non esistono infatti nel tempo presente ricorrenze di eventi CHE SI DOVREBBERO RIPETERE AL DI LA' DELL'INSOSTENIBILE SESSANTOTTO,MODELLO PER I SECOLI FUTURI, ED ESPRESSIONE DELLA SOCIETA' NUOVA CHE E' VENUTA A CACCIARE QUELLA VECCHIA,SUGGELLO DUNQUE,DELLA DAMNATIO MEMORIAE DEL NOSTRO PASSATO,DIVENTATO NELL'INCONSCIO COLLETTIVO UNO STRANA AMALGAMA DI INQUISIZIONE,DONNE STUPRATE E STRANE SUPERSTIZIONI.
Potremo dunque,inserire la grande narrazione femmista,in questo nuovo modo di sentire della collettività.
La storia infatti a differenza della matematica e della fisica,non può essere considerata una scienza esatta in quanto per sua natura non può essere oggettività,ma la modernità,assurdità delle assurdità,si arroga il diritto di poter finalmente giudicare il passato in maniera obiettiva.
Ma ogni narrazione a posteriori non può che essere falsa,non soltanto per la sua natura soggettiva,ma anche PERCHE' GUARDA AL PASSATO CON GLI OCCHI DEL PRESENTE.
No,non sto perorando la causa di un soggettivismo assoluto,ma sto suggerendo ai più CHE C'E' UN ELEMENTO MANCANTE IN TUTTI I LIBRI DI STORIA,CHE PER L'APPUNTO SONO COSTRUITI SECONDO UN'OTTICA MODERNA.
Qual'è questo elemento,che manca e non permette la comprensione del passato?
SARO' TERRA-TERRA E' LA FAME.
L'uomo moderno è libero dalla tirannia della fame,e non riesce dunque a comprendere il tempo passato in cui tutto accadeva secondo le sue tiranniche disposizioni.
Si aprirono dunque le danze del delirio marxista,in cui si interpretava la storia come una lotta fra classi,e si attribuiva lo sfruttamento dei proletari e la loro aggregazione in immense metropoli industriali ad un preciso progetto malevolo della borghesia,dimenticando che chi emigrava dalle campagne FUGGIVA DALLA FAME,PERCHE' NON IN TUTTI I PAESI EUROPEI CI SONO STATE LE ENCLOSURES,EPPURE IN TUTTI I PAESI C'E' STATA LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE,ERGO,LO SPOSTAMENTO DALLE CAMPAGNE VERSO LE CITTA' E' STATO UN FENOMENO SPONTANEO.
Non ghe s'era da magnar,parole di mio nonno,quindi ancora pochi decenni fa...del resto se ci fosse stato da mangiare come oggi(come sostengono i primitivisti),PERCHE' LA POPOLAZIONE NON AUMENTAVA?
Bisogna considerare che le prime misure igieniche significative furono adottate nell'ottocento con l'editto napoleonico di Saint Cloud che poneva le tombe fuori dalle città,e poi bisognerà aspettare il tardo ottocento per un sistema fogniario e di acque potabili degne di questo nome.
Eppure l'incremento della popolazione era già in corso.
DEFINIRO' COME LINEA DI DEMARCAZIONE FRA ANTICHITA' E MODERNITA'' IL PASSAGGIO DALLA FAME ALLA SAZIETA',non già la rivoluzione copernicana,nè la scoperta dell'America.
Il modo di pensare moderno,è un modo contorto,che tenta di spiegare la storia in modo contorto,dimenticando quella sensazione oscura di malessero fisico che è stato il movente primario di ogni azione che ha preceduto la modernità,in quanto finalizzata alla ricerca del cibo.
Faccio un esempio,le guerre sarebbero da attribuirsi secondo modelli di pensiero sesantottino moderni a ''repressione sessuale'' ovvero all'impulso biologico sessuale dell'uomo.
Eppure,se si nota,questa visione fa capolino proprio quando il grande bisogno primario (la fame) scompare lasciando il posto al suo vice,ovvero al bisogno sessuale,che da allora in poi diviene il centro dell'interpretazione del passato.
Come se la guerra di Trioa fosse stata fatta per Elena,e non già per il ''vello d'oro''(il grano del mar nero)
Non si finirà mai di osservare,in fondo,quanto fossero ingenui tutti coloro i quali hanno cercato di interpretare gli atti dell'uomo antico,in base alla fame di sesso e non già di quella di cibo,COME SE GLI UOMINI ANTICHI DISPONESSERO DELLO STESSO INTROITO CALORICO DI QUELLI MODERNI.
Un errore incalcolabile,simile a quello di Maria Antonietta,quando diceva ''non hanno pane,dategli le brioches''.
A dirla tutta non si sa neanche se la regina abbia pronunciato effettivamente quella frase,ma si sa che molte donne moderne devono averla seguita entro questa stupità naif,abbracciando quella filosofia chiamata femminismo.
Non mancano mai di far notare come le donne di una volta,non potessero votare,avere diritti politici,diventare donne in carriera COME SE QUESTE FOSSERO ESIGENZE DELLE DONNE ANTICHE E NON GIA' DI QUELLE MODERNE,CONFONDENDO IL PANE CON LE BRIOCHES,E CHIEDENDOSI IN UN ABISSO DI STUPIDITA' E DI INGENUITA',PERCHE' AVESSERO ASPETTATO TUTTI QUEI SECOLI A RECLAMARE ''I PROPRI DIRITTI''.
Ma di che cosa se ne fa un affamato dei propri diritti?
Devono averlo pensato anche i tedeschi quando votavano Adolf Hitler,perchè in fondo,la storia può essere benissimo spiegata dalla fame.
Per le donne allevate a brioches può essere sembrato che le brioches fossero qualcosa di irrinunciabile,ma non fu sempre così.
Ci fu un tempo in cui non già le brioches,ma il pane stesso mancava all'appello della tavola delle gentil donzelle(ma anche degli uomini),e in quel tempo era quello l'oggetto di maggior ricerca.
A quei tempi dunque,le donne si sincerarono,CHE FOSSE IL PANE A NON MANCARE SULLA LORO TAVOLA,E IN RAGIONE DI CIO',CHIESERO E OTTENNERO COME DIRITTO,NON GIA' DI VOTARE,MA CHE I LORO UOMINI DAL MOMENTO DELLO SPOSALIZIO FOSSERO OBBLIGATI A MANTENERLE,OVVERO A DARE LORO DA MANGIARE.
Era un tempo in cui la forza fisica era ancora importante(e le donne ne avevano poca),e una buona massaia non mancava mai di notare prima di sposarsi,se il giovane contadino fosse sano e vigoroso,ovvero se potesse lavorare i campi con alacrità e portare alla sua tavola del buon cibo.
In questa dinamica lei era dipendente da lui,e nello sforzo di farsi credere necessaria inventò il bisogno dell'uomo ''di una brava cuoca'',come se l'uomo ne avesse realmente bisogno,dal momento che il cibo lo portava lui,ED ERA QUASI SEMPRE LO STESSO,OVVERO POCO CUCINABILE(si guardi l'opera d Van Gogh i mangiatori di patate).
Già,vien detto che gli uomini vengono presi dalle donne per la gola,in verità per secoli è stato il contrario.
L'uomo,per contro,se viene preso,viene preso da un'altra parte,più in basso,e nei fatti nella modernità questo bisogno non si è mai esaurito,lasciandolo in una condizione di perenne dipendenza,che può spiegare altrettanto BENE PERCHE' GLI UOMINI DI OGGI,NON SI RIBELLANO E PRETENDANO CHE I LORO DIRITTI VENGANO RISPETTATI;
PERCHE' IN FONDO ANCHE PER LORO IL PANE VIENE PRIMA DELLE BRIOCHES.