Autore Topic: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.  (Letto 52855 volte)

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Offline Onestà intellettuale

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #60 il: Aprile 01, 2012, 22:38:34 pm »
Bellissimo topic. Grazie a tutti (nostra ospite compresa) per la civiltà e l'intelligenza.

Ho letto tutto con gusto, spero di avere il tempo di intervenire, prossimamente.

Offline Animus

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #61 il: Aprile 01, 2012, 23:14:59 pm »
Non è quella che io definisco violenza di genere.

E cosa definisci allora violenza di genere, partiamo da qua, sentiamo?
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Angelo

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #62 il: Aprile 01, 2012, 23:16:06 pm »
Citazione Fikasicula
Citazione
Tu parli di discriminazioni positive. Quante? Quali? Su che ragioni vendicative?
Pensi davvero che alcune leggi a carattere risarcitorio delle disuguaglianze sociali siano contro gli uomini? O che siano favorevoli alle donne?

Attualmente in Italia il ministero delle pari opportunità è governato da una donna (lo è stato anche in passato). Idem per le regioni, comuni etc. (puoi verificare velocemente, se non ti va di approfondire, con il servizio delle "IENE" sul ministero pari opportunità). Nel 2003, l'articolo 51 della Costituzione è stato modificato (governo Berlusconi) e prevede quote rosa (naturalmente nei lavori non usuranti e meglio retribuiti ed in politica). Attualmente in Italia un comune, una giunta regionale, un governo (vedi ministro Fornero, Cancellieri,Severino)  in cui non viene eletta una percentuale di donne viene sciolto (il contrario non succede e dal vostro sito noto che lo sapete). Introdurranno a breve quote rosa nei cda, e non solo. Attualmente anche alcune università agevolano fiscalmente le studentesse. Alcuni corsi sono riservati alle sole donne. L'articolo 3 è disatteso continuamente (il caso più eclatante è quello dei padri separati). Poi, nessun questionario ti sarà imposto da me; ti farò domande, e con calma, aspetterò le tue risposte (sempre che tu voglia farlo).
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Offline ilmarmocchio

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #63 il: Aprile 01, 2012, 23:19:26 pm »
La madre può disconoscere il figlio alla nascita.
Il padre no.
direi che non è male come discriminazione

Offline FikaSicula

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #64 il: Aprile 01, 2012, 23:20:36 pm »
(...)
Franca Viola ha ottenuto la condanna del suo rapitore e violentatore con le leggi in vigore al tempo, questo dimostra che non erano comportamenti leciti, il rapire e violentare le donne, ma un "matrimonio riparatore" poteva essere anche concordato.
Prima del diritto a picchiare, il marito aveva il dovere di mantenere la moglie e la  famiglia.
Sono morti, e muoino anche oggi, molti uomini per motivi "d'onore"... e "attenuare" la pena non vuol dire mandare impuniti gli assassini.

- Lo stupro ai tempi di Franca Viola (1966) era un delitto contro la morale e non contro la persona (lo è stato fino al 1996). E il punto non è se fosse lecito o meno ma l'obbligo culturale che derivava dal rapimento/fuitina. Una donna non aveva alcuna opportunità di dire di no, di scansare un matrimonio non voluto, perché dopo uno stupro veniva considerata usata, rovinata, disonorata e quel marchio le valeva la qualifica di puttana. Era lei quella che andava in giro con una lettera scarlatta appuntata sul petto e non il suo stupratore. Il processo per stupro, il cui video dovrebbe ancora essere oggi online, chiarisce che la questione più perniciosa di questi crimini è la mentalità e il contesto all'interno dei quali si compiono. La ragazza fu dileggiata e insultata da tutta la famiglia, donne in testa, del suo stupratore. Questa mentalità è dura a morire. Ma grazie alla battaglia di Franca Viola le donne che sono venute dopo non sono state obbligate a sposare nessuno che non volessero accanto.

- Sul diritto di famiglia prima del 1975 possiamo discutere come vuoi. Che non fosse giusto che l'uomo avesse il carico familiare così come le donne il ruolo di cura è fuori discussione. Che il dovere che lo Stato imponeva di mantenimento della famiglia fosse "risarcito" con la libertà di poter picchiare tutti i suoi componenti mi sembra un po' bizzarro e discutibile.

- Su pene, più o meno attenuate o aggravate, avviso che non è il mio interesse. Credo che le soluzioni sociali si realizzino attraverso cambiamenti culturali e non schemi repressivi e autoritari. Il carcere per me non è una soluzione e non lo sono le pene più o meno severe. Quel che mi interessa delle leggi è l'impatto culturale che impongono alla società quando anticipano l'evoluzione della società stessa. La legge sulla violenza sessuale ha suscitato un dibattito lungo vent'anni ed è quel dibattito che ha fruttato qualche progresso e non la legge in se'. Ultimamente le leggi non solo non anticipano affatto ma per lo più rappresentano un sentire comune di trent'anni fa. Il ritardo, secondo me, si riflette anche sulle soluzioni autoritarie che immaginano di poter usare pene a deterrenza di fenomeni che devono essere compresi e risolti in altro modo.

Vi leggo con piacere e proverò a partecipare con eguale costanza nei prossimi giorni nonostante gli impegni di vita e lavoro. :)
Buona notte e grazie sempre per la disponibilità.

Offline Salar de Uyuni

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Re: Ebbene,parliamo del vittimismo siculo
« Risposta #65 il: Aprile 01, 2012, 23:28:09 pm »
Citazione
Quello che io so è che ai tempi di mia nonna e di mia madre la violenza sulle donne esisteva ma non se ne parlava. Vi parlo della mia terra per raccontarvi ciò che so. E so che una ragazza che veniva rapita e stuprata (fuitina) era obbligata a sposare il suo stupratore perchè esisteva l'istituto del matrimonio riparatore. So che mogli e figli potevano essere picchiate dal padre/marito perchè esisteva l'istituto dello ius corrigendi che dava al capofamiglia il diritto di picchiare chiunque per motivi educativo/correzionali, so che una donna poteva essere uccisa impunemente perchè esisteva il delitto d'onore. Tutto sembrava lecito, naturale, dovuto. La prima donna che si oppose al matrimonio riparatore in Italia fu proprio una siciliana, Franca Viola, che non volle sposare il suo stupratore e lo denunciò. E la cosa fece notizia e quella notizia aiutò altre donne a non subire quell'orrenda costrizione.

Tu descrivi il passato con occhi moderni.
Parli delle sofferenze subite dalle donne nel passato,ma non ti poni alcune domande fondamentali.
Come mai le donne hanno aspettato questo benedetto 1964 con Franca Viola,per denunciare queste ''vessazioni intollerabili''?
Come mai queste ''vessazioni'',nel momento in cui furono rifiutate anche solo da uno sparuto gruppo di donne,esse sono decadute,se la loro natura ''vessatoria'' era ''intenzionale'',non ci si sarebbe dovuti aspettare un tentativo maggiore,di resistenza,da parte degli oppressori ''uomini''?
Ma soprattutto,come hanno fatto a durare così a lungo,senza una qualche forma di complicità,o almeno di RECIPROCO BENEFICIO fra i vessatori e i vessati?
La realtà è ''per intenderci''con un paragone calzante,visto che sei siciliana,E' CHE E' TROPPO COMODO RAPPRESENTARE IL POPOLO SICULO COME TIRANNEGGITO E SCHIACCIATO DALLA MAFIA...
E' chiaro che se questa istituzione sopravvive nei secoli,E' PERCHE' IL POPOLO NE TRAE UN VANTAGGIO.
Questo non significa che la mafia sia giusta.
Ma che non si può scaricare tutta la faccenda solo sulla mafia.
Se poi tu parli di realtà di costume,tipicamente sicule,e quindi,figlie di questa tipica ambiguità,il paragone diventa poi particolarmente calzante.
Quindi quale vantaggio potevano fornire tutte queste ''entità giurisdizionali di natura vessatoria alle donne,e come le donne potevano,a modo loro,utilizzarle per i ,loro fini specifici?
Il problema fondamentale delle donne e degli uomini di oggi è che guardando al passato gli pare un incomprensibile successioni di mostruosità,guerre,diritti negati alle donne ecc...
proprio non riescono a capacitarsi di come i loro antenati,pur avendo il loro stesso dna fossero così diversi,così pazzi da aspettare 2000 anni prima di incominciare il flower power,di mettere i fiori nei cannoni,e incominciare la ''rivoluzione sessuale'',perchè le donne abbiano aspettato 2000 anni prima di iniziare le prime rivendicazioni,di aver aspettato millenni prima di ESSERE IN UNA PAROLA MODERNI...APERTI,DI GODERSI LA VITA...

E così tutto il passato finisce in una eterna maledizione,ed il suo ricordo non è nè frutto di curiosità,nè della nostalgia,ma della necessità sempre ricordata ovunque CHE NON SI RIPETA PIU'.

Non esistono infatti nel tempo presente ricorrenze di eventi CHE SI DOVREBBERO RIPETERE AL DI LA' DELL'INSOSTENIBILE SESSANTOTTO,MODELLO PER I SECOLI FUTURI, ED ESPRESSIONE DELLA SOCIETA' NUOVA CHE E' VENUTA A CACCIARE QUELLA VECCHIA,SUGGELLO DUNQUE,DELLA DAMNATIO MEMORIAE DEL NOSTRO PASSATO,DIVENTATO NELL'INCONSCIO COLLETTIVO UNO STRANA AMALGAMA DI  INQUISIZIONE,DONNE STUPRATE E STRANE SUPERSTIZIONI.

Potremo dunque,inserire la grande narrazione femmista,in questo nuovo modo di sentire della collettività.

La storia infatti a differenza della matematica e della fisica,non può essere considerata una scienza esatta in quanto per sua natura non può essere oggettività,ma la modernità,assurdità delle assurdità,si arroga il diritto di poter finalmente giudicare il passato in maniera obiettiva.

Ma ogni narrazione a posteriori non può che essere falsa,non soltanto per la sua natura soggettiva,ma anche PERCHE' GUARDA AL PASSATO CON GLI OCCHI DEL PRESENTE.

No,non sto perorando la causa di un soggettivismo assoluto,ma sto suggerendo ai più CHE C'E' UN ELEMENTO MANCANTE IN TUTTI I LIBRI DI STORIA,CHE PER L'APPUNTO SONO COSTRUITI SECONDO UN'OTTICA MODERNA.

Qual'è questo elemento,che manca e non permette la comprensione del passato?

SARO' TERRA-TERRA E' LA FAME.

L'uomo moderno è libero dalla tirannia della fame,e non riesce dunque a comprendere il tempo passato in cui tutto accadeva secondo le sue tiranniche disposizioni.

Si aprirono dunque le danze del delirio marxista,in cui si interpretava la storia come una lotta fra classi,e si attribuiva lo sfruttamento dei proletari e la loro aggregazione in immense metropoli industriali ad un preciso progetto malevolo della borghesia,dimenticando che chi emigrava dalle campagne FUGGIVA DALLA FAME,PERCHE' NON IN TUTTI I PAESI EUROPEI CI SONO STATE LE ENCLOSURES,EPPURE IN TUTTI I PAESI C'E' STATA LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE,ERGO,LO SPOSTAMENTO DALLE CAMPAGNE VERSO LE CITTA' E' STATO UN FENOMENO SPONTANEO.

Non ghe s'era da magnar,parole di mio nonno,quindi ancora pochi decenni fa...del resto se ci fosse stato da mangiare come oggi(come sostengono i primitivisti),PERCHE' LA POPOLAZIONE NON AUMENTAVA?
Bisogna considerare che le prime misure igieniche significative furono adottate nell'ottocento con l'editto napoleonico di Saint Cloud che poneva le tombe fuori dalle città,e poi bisognerà aspettare il tardo ottocento per un sistema fogniario e di acque potabili degne di questo nome.
Eppure l'incremento della popolazione era già in corso.

DEFINIRO' COME LINEA DI DEMARCAZIONE FRA ANTICHITA' E MODERNITA'' IL PASSAGGIO DALLA FAME ALLA SAZIETA',non già la rivoluzione copernicana,nè la scoperta dell'America.

Il modo di pensare moderno,è un modo contorto,che tenta di spiegare la storia in modo contorto,dimenticando quella sensazione oscura di malessero fisico che è stato il movente primario di ogni azione che ha preceduto la modernità,in quanto finalizzata alla ricerca del cibo.

Faccio un esempio,le guerre sarebbero da attribuirsi secondo modelli di pensiero sesantottino moderni a ''repressione sessuale'' ovvero all'impulso biologico sessuale dell'uomo.
Eppure,se si nota,questa visione fa capolino proprio quando il grande bisogno primario (la fame) scompare lasciando il posto al suo vice,ovvero al bisogno sessuale,che da allora in poi diviene il centro dell'interpretazione del passato.
Come se la guerra di Trioa fosse stata fatta per Elena,e non già per il ''vello d'oro''(il grano del mar nero)
Non si finirà mai di osservare,in fondo,quanto fossero ingenui tutti coloro i quali hanno cercato di interpretare gli atti dell'uomo antico,in base alla fame di sesso e non già di quella di cibo,COME SE GLI UOMINI ANTICHI DISPONESSERO DELLO STESSO INTROITO CALORICO DI QUELLI MODERNI.

Un errore incalcolabile,simile a quello di Maria Antonietta,quando diceva ''non hanno pane,dategli le brioches''.

A dirla tutta non si sa neanche se la regina abbia pronunciato effettivamente quella frase,ma si sa che molte donne moderne devono averla seguita entro questa stupità naif,abbracciando quella filosofia chiamata femminismo.

Non mancano mai di far notare come le donne di una volta,non potessero votare,avere diritti politici,diventare donne in carriera COME SE QUESTE FOSSERO ESIGENZE DELLE DONNE ANTICHE E NON GIA' DI QUELLE MODERNE,CONFONDENDO IL PANE CON LE BRIOCHES,E CHIEDENDOSI IN UN ABISSO DI STUPIDITA' E DI INGENUITA',PERCHE' AVESSERO ASPETTATO TUTTI QUEI SECOLI A RECLAMARE ''I PROPRI DIRITTI''.
Ma di che cosa se ne fa un affamato dei propri diritti?
Devono averlo pensato anche i tedeschi quando votavano Adolf Hitler,perchè in fondo,la storia può essere benissimo spiegata dalla fame.

Per le donne allevate a brioches può essere sembrato che le brioches fossero qualcosa di irrinunciabile,ma non fu sempre così.

Ci fu un tempo in cui non già le brioches,ma il pane stesso mancava all'appello della tavola delle gentil donzelle(ma anche degli uomini),e in quel tempo era quello l'oggetto di maggior ricerca.

A quei tempi dunque,le donne si sincerarono,CHE FOSSE IL PANE A NON MANCARE SULLA LORO TAVOLA,E IN RAGIONE DI CIO',CHIESERO E OTTENNERO COME DIRITTO,NON GIA' DI VOTARE,MA CHE I LORO UOMINI DAL MOMENTO DELLO SPOSALIZIO FOSSERO OBBLIGATI A MANTENERLE,OVVERO A DARE LORO DA MANGIARE.

Era un tempo in cui la forza fisica era ancora importante(e le donne ne avevano poca),e una buona massaia non mancava mai di notare prima di sposarsi,se il giovane contadino fosse sano e vigoroso,ovvero se potesse lavorare i campi con alacrità e portare alla sua tavola del buon cibo.

In questa dinamica lei era dipendente da lui,e nello sforzo di farsi credere necessaria inventò il bisogno dell'uomo ''di una brava cuoca'',come se l'uomo ne avesse realmente bisogno,dal momento che il cibo lo portava lui,ED ERA QUASI SEMPRE LO STESSO,OVVERO POCO CUCINABILE(si guardi l'opera d Van Gogh i mangiatori di patate).

Già,vien detto che gli uomini vengono presi dalle donne per la gola,in verità per secoli è stato il contrario.

L'uomo,per contro,se viene preso,viene preso da un'altra parte,più in basso,e nei fatti nella modernità questo bisogno non si è mai esaurito,lasciandolo in una condizione di perenne dipendenza,che può spiegare altrettanto BENE PERCHE' GLI UOMINI DI OGGI,NON SI RIBELLANO E PRETENDANO CHE I LORO DIRITTI VENGANO RISPETTATI;
PERCHE' IN FONDO ANCHE PER LORO IL PANE VIENE PRIMA DELLE BRIOCHES.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Online fabriziopiludu

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #66 il: Aprile 01, 2012, 23:43:40 pm »

 


 



 Penso che, in Sicilia, abbiano patito TUTTI, non solo le donne!!!
 Il Maremoto di Messina ha scelto le vittime per sesso!!!??
 Anche gli uomini hanno avuto le dita tagliate, perchè inanellate! (per fare UN esempio!).
 Le mani erano fuori dalle macerie.
 
 E prima di Franca Viola, c'era stata Sant'Agata: Vergine Martire, che ha avuto il seno strappato e fatto tornare da San Pietro.
 Ed è diventata Patrona di Catania, Palermo,...


 


 

Offline Guit

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #67 il: Aprile 01, 2012, 23:52:10 pm »
Guarda, io riconosco il sacrificio di tutte le persone. Semplicemente non lo considero un sacrificio di genere. Questo non deve risultare offensivo perchè così non è.

E' questo che oggi divide uomini e donne.

Stai praticamente dicendo che se la tua scorta viene uccisa nell'atto di salvarti la vita, tu non provi riconoscenza.

(Il Calipari che salva la vita alla Sgrena non deve per gli uomini costituire un elemento di autostima di genere, perché non devono averne)

Mi spiace. E' un principio che non mi appartiene. Io preferisco dire grazie, eccedere nel grazie invece di eccedere nel diniego. Tu preferisci escludere che i morti sul lavoro, tutti uomini, siano un fenomeno di genere, perché forse hai problemi a dire grazie a un uomo.

Questa è una logica teorizzata nel femminismo in termini di: conflitto necessario.

Un conflitto necessario e purificatore.

Ovvio che io dal mio canto, sono però tenuto a riconoscere come abuso la tradizione siciliana.

Manca l'equilibrio, perché la logica è quella dello scontro. Tu dici di volerlo superare, ma è un ordine di idee che ci sovrasta e come vedi è difficile sottrarsi.

Vedi. Io come uomo, cerco di chiarire queste cose da subito. Perché per il mio sentire, io sono disposto a donarmi per la donna, perché per me è un gesto di amore. Ma se dall'altra parte mi si dice che quel gesto esiste sì, ma non l'ho fatto io, come uomo, che non mi ci posso riconoscere, che la mia morte in sostanza è stata una morte solo produttiva e non anche una morte per amore, allora capisco che c'è poco da comunicarsi.

Chi vuole lo scontro abbia lo scontro.




« Ultima modifica: Aprile 02, 2012, 00:04:41 am da Guit »
Take the red pill

Offline Animus

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #68 il: Aprile 01, 2012, 23:56:47 pm »
Non sposo una retorica che deve farmi digerire il fatto che mio marito o mio figlio dovrebbero essere felici di dare la vita per la "patria". Non è la mia cultura di riferimento e credo sia deleterio immaginare di sentirsela propria per uomini che finiscono solo per essere carne da macello per gente senza scrupoli che attraverso le guerre si arricchisce.

Brava, hai fatto un "1".

Citazione
Lo stupro ai tempi di Franca Viola (1966) era un delitto contro la morale e non contro la persona
...
- Sul diritto di famiglia prima del 1975 possiamo discutere come vuoi.

Bene, hai fatto l'altro "1".

Ora, vediamo se sai fare 1+1?

Indizio: Sequestrare il corpo maschile per mandarlo al macello (anche senza la guerra, basti pensare solo cosa era la leva una volta, si tornava "cambiati") , non era un delitto, né contro la morale, né contro la persona.
L"'obiezione" quella sì era un delitto contro la morale, ed ancora verso la fine degli anni '60 gli obiettori (ovvero coloro i cui corpi venivano legalmente sequestrati) continuavano a finire in carcere.

Toh,  la prima legge sull'obiezione venne approvata nel '72. (ma non ebbe effetto che dal '77)
Ma guarda a volte, quando si dicono le coincidenze... ^_^
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Offline Salar de Uyuni

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #69 il: Aprile 02, 2012, 00:18:14 am »
Citazione
Tu parli di discriminazioni positive. Quante? Quali? Su che ragioni vendicative?
Pensi davvero che alcune leggi a carattere risarcitorio delle disuguaglianze sociali siano contro gli uomini? O che siano favorevoli alle donne?

Questa antologia,che io cito spesso a chi vuole avere una panoramica esauriente,e ciò nondimeno sintetica delle discriminazioni a favore della donna,mi pare adatta a risponderti.

http://www.landriscina.it/wiki/doku.php?id=qm:antologia_della_discriminazione_antimaschile
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Guit

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #70 il: Aprile 02, 2012, 00:41:07 am »
Insomma io sono nato guerriero e devo morire mammo? non avete una via di mezzo?

Sono un essere umano, non una cavia per esperimenti di ingegneria sociale di tecnocrati che hanno deciso di trasformare il fuoco in acqua e l'acqua in fuoco.

In cosa si deve riconoscere secondo voi un ragazzo quando gli negate anche la possibilità di darsi un valore maschile per avervi dato l'acqua calda, nella bravura di cambiare pannolini durante il congedo di paternità obbligatorio?

Qual'è l'ordine simbolico maschile, che permette a un ragazzo di essere amato tanto come persona quanto come maschio - diverso da sé / etero-sesso - da una ragazza?

Ciò malgrado però, continuerà a morire nei cantieri, nell'oblio delle sue qualitas maschili.

C'è un abisso ontologico tra noi e voi.

Manca il minimo sindacale.

Ho fatto bene a chiarire subito le cose con le morti bianche (azzurre).

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Offline Milo

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #71 il: Aprile 02, 2012, 00:52:08 am »
fermo restando che non approvo l' approccio - che, permettimi, trovo per niente dialogante: "sono qui solo per la violenza "delle" donne e ciao" - credo tu possa parlane con maggiore profitto, per esempio, con gli autori del libro "donne criminali":

http://www.ibs.it/code/9788860211484/buttarini-massimo-vantaggiato-marco/donne-criminali-un-viaggio.html

oppure anche con Vincenzo Spavone della GESEF. di Vantaggiato (psicologo forense e criminologo come pure Buttarini) trovi il documento "la fallacia dei paradigmi di genere":

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=32316701

questi e altri, immagino, ti sapranno indirizzare meglio.


quanto a me, circa la violenza, credo sia maggiormente reciproca:

Daniel J. Whitaker, Tadesse Haileyesus, Monica Swahn, and Linda S. Saltzman.  Differences in Frequency of Violence and Reported Injury Between Relationships With Reciprocal and Nonreciprocal Intimate Partner Violence. American Journal of Public Health: May 2007, Vol. 97, No. 5, pp. 941-947.

(...)

Results. Almost 24% of all relationships had some violence, and half (49.7%) of those were reciprocally violent. In nonreciprocally violent relationships, women were the perpetrators in more than 70% of the cases. Reciprocity was associated with more frequent violence among women (adjusted odds ratio [AOR]=2.3; 95% confidence interval [CI]=1.9, 2.8), but not men (AOR=1.26; 95% CI=0.9, 1.7). Regarding injury, men were more likely to inflict injury than were women (AOR=1.3; 95% CI=1.1, 1.5), and reciprocal intimate partner violence was associated with greater injury than was nonreciprocal intimate partner violence regardless of the gender of the perpetrator (AOR=4.4; 95% CI=3.6, 5.5).

Conclusions. The context of the violence (reciprocal vs nonreciprocal) is a strong predictor of reported injury. Prevention approaches that address the escalation of partner violence may be needed to address reciprocal violence.

http://ajph.aphapublications.org/doi/abs/10.2105/AJPH.2005.079020

e perciò il presupposto culturale - ovvero "ti ammazzo in quanto donna" - un falso femminista.

penso infine che qui, in forum pubblico, si debba discutere di qualunque cosa, ovunque ci porti la discussione.

Offline Milo

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #72 il: Aprile 02, 2012, 00:57:00 am »
Citazione
Ma guarda a volte, quando si dicono le coincidenze...

ma infatti quando mai si è visto che il padrone muore per la sua schiava...

Offline Red-

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #73 il: Aprile 02, 2012, 00:58:40 am »
FS, è vero che stiamo mettendo troppa carne al fuoco, ma capirai che ci è impossibile escludere dal dibattito chi dice la sua civilmente.
Il mio modesto e personale consiglio è che tu risponda solo a quelle parti che ritieni più interessanti e meritorie.
Non penso che ti si potrà accusare di non aver risposto a tutti, visto che è oggettivamente una cosa quasi impossibile.

Per il resto, nella mia esperienza di dialogo con altre tue "simili" (non mi viene altro termine, non vuol esser un'offesa), è che voi ...donne in genere, tendete a sviluppare ragionamenti basati sull'emotività, mentre l'uomo in genere tende a basarsi su dati e fatti.
Tu chiedi come mai alcuni uomini (in percentuale pochissimi, per la verità) uccidono le donne. Tu vedi questo come un'ingiustizia ed una prepotenza incredibili.
Noi cerchiamo di analizzare il fatto e di dare una spiegazione razionale, per tentare di capire.
Il primo si chiama pensiero circolare, tipico femminile; il secondo si chiama pensiero lineare, tipico maschile. Ovunque tu vada nel mondo vedrai sempre questa differenziazione, tranne eccezioni.
Tu mi chiedi perchè "gli uomini uccidono le donne", io analizzo i dati, ci rifletto e cerco una spiegazione.
La mia spiegazione è che il mondo non è un'oasi di bene ed armonia. E' che sul pianeta ci siamo noi, uomini e donne, poi ci sono gli animali. Non ci sono altri esseri, tolti UU e DD non ci sono altri generi. Inutile cercare soluzioni che on esistono sul pianeta terra.
Allora, stabilito questo, se siamo solo noi, io devo capire come funziona il tutto, al di là delle emozioni, di pace, bene, amore ed armonia. Per capire come funziona il tutto devo analizzare i dati. I dati dicono che un centinaio di morti l'anno, rapportate a 60 milioni di abitanti, sono una percentuale molto-molto bassa. Muoiono molte più donne per incidenti domestici; secondo i dati Ispesl, ne muoiono circa cinquemila ogni anno. 5000 contro 100. Con ciò, si badi, non esprimo giudizi morali, mi baso sui dati.
Vi sarebbero poi molte altre considerazioni da fare.
Se vuoi dire che "gli uomini uccidono le donne" perchè sono per natura cattivi, io ti rispondo quello che ho scritto nell'altro post, ovvero che anche le donne non sono affatto delle sante, cambiano solo le modalità di offesa.

Cmq, se non ci basiamo su una logica comune e condivisa, è impossibile capirsi.
Ripeto: se io mi baso sulla razionalità e tu sulle emozioni, come possiamo comprenderci?

Tu vuoi sapere perchè alcuni uomini uccidono le donne? Io non te lo so dire con certezza, (lo posso solo supporre con buona approssimazione), ma allo stesso modo mi potresti chiedere perchè alcuni uomini uccidono altri uomini. Ed io ti potrei chiedere perchè alcune donne uccidono gli uomini e perchè uccidono i propri figli. Cioè una serie di domande attarverso cui l'emotività si scatena, il tutto si inviluppa su sè stesso e non si va da nessuna parte. Pensiero circolare, appunto.

Se poi non era questo che intendevi, sorry. Ma allora potresti spiegarmi meglio. Se ne hai voglia.

Saluti.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Guit

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #74 il: Aprile 02, 2012, 02:10:03 am »

Insomma uomini.

Anche ammettendo che a uccidere fossimo sempre e solo noi, ma avendo chiaramente di fronte agli occhi che a morire sul luogo di lavoro siamo sempre e solo noi.

Dobbiamo pensare di essere come i 46 assassini, ma non come i 500 operai.

Entrambe generalizzazioni: la prima giusta e la seconda no. L'hanno deciso i poteri.

Take the red pill