il concetto era che a mio avviso gli uomini sono moralmente sottomesi alle donne. lo sono anche grazie ai blog che criminalizzano gli uomini. ora, per me il punto non puo essere convincere chi criminalizza gli uomini a non farlo piu, il punto è che gli uomini smettano di dare ascolto a queste criminalizzazioni. in questo senso trovare un intesa con te non è una cosa che m'interessa.
Mah. Io non voglio convincerti. Apprezzo la tua chiarezza. Spero tu apprezzerai la mia.
A prescindere dal tuo punto di vista che io posso condividere o meno non colgo l'obiettivo e le conclusioni della tua strategia. E' tua e non la metto in discussione ma mi permetto di dire che se l'unica pratica consentita in questa opera di - diciamo così - sensibilizzazione - è il perseguimento di una presa di coscienza da parte degli uomini non ne colgo la finalità.
Una sorta di sovvertimento? Una presa di gestione? Cioè, serve? A chi serve? A cosa?
Giusto privilegiare un ambito di comunicazione, lo faccio anch'io, ma poi? Io quel poi me lo pongo perché vivo dentro e fuori casa in stretto rapporto tra uomini e donne e non intendo rinunciare a questo e ad una comunicazione quando e dove è possibile. Perché penso che la soluzione la troviamo insieme e non a odiarci l'un con l'altra. La vittimizzazione e la demonizzazione dell'altro può essere uno stadio, ma dopo la vittimizzazione si riflette sulle corresponsabilità e poi si esce da ruoli che presuppongono la richiesta di tutele e si diventa artefici del proprio destino. Questo è quello che mi insegna l'analisi di chi è vittima di una violenza o di un abuso di qualunque genere. Ma te lo butto lì a contributo di una riflessione, senza la presunzione che tu ne abbia bisogno. Ogni problema sociale, credo, non possa risolversi con l'ausilio di censure, metodi repressivi, invito alla fine del dissenso, tutti metodi sbrigativi di chi non vuole chiedersi il perchè delle cose e finisce con l'instaurare nuove forme di autoritarismo. Puoi anche pensare che la soluzione resti nel fatto che gli uomini debbano rendersi conto di ciò che secondo te subiscono e che debbano individuare un nemico nei blog che secondo il tuo/vostro punto di vista criminalizzano gli uomini, come fossero entità astratte e non fossero animate da persone con altre esigenze, altre richieste, altre vite da condividere. Puoi guidare questi uomini coscienti alla rivolta morale, a farsi beffe e ad abbattere il nemico, puoi scegliere tra i presunti nemici quelli che conducono lotte altrettanto determinate, giusto quelle che non si servono di alcuna tutela per proporre le proprie rivendicazioni, finendo per mettere in scena un assurdo schema secondo me abbastanza autodistruttivo e autolesionista, ma in tutto questo, poi, ed è sempre il poi quello che mi interessa, dove sta la soluzione?
Se il mondo è come dici io, altre, non dovremmo avere il problema di subire una sconfitta, e mi fa sorridere parlare in questi termini o anche solo pensare ad ipotesi di questo genere, mentre ho la pietanza in cottura in cucina, le persone a me care che stanno apparecchiando e tutta una vita di relazioni e risate e meraviglia e amore che riempiono le mie giornate, ma davvero se consideri la battaglia come unico obiettivo, punto di partenza e conclusione, punto d'orgoglio e di rinascita, punto di acquisizione di autostima e di legame tra soggetti appartenenti allo stesso genere, io, tu, noi, che cosa siamo? Cavie? E' sulla mia pelle che vuoi si realizzi questa presa di coscienza del tuo genere? Sulla tua? Sulla loro?
Non lo capisco, per davvero, e se così è, per quanto questo possa destabilizzare tante certezze, io ti dico "smetto" di credere a tutto ciò in cui credo, di combattere perché mia figlia trovi un posto di lavoro che sia meno precario, di pensare che il mondo domani possa essere meglio di così. Smetto e tu troverai altre nemiche o presunte tali e quando loro ti diranno che vogliono parlarti tu dirai no. Per quanto? Quanto ancora?
Finito il sermone.
Non era nemmeno tale. Mi scuso per essermi presa questa libertà. Non dovrei, forse e me ne torno a fare le mie cose di famiglia. Poi continuerò con calma a dare delle risposte a chi vuole parlare con me.
Buona serata anche a voi.