Autore Topic: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.  (Letto 52570 volte)

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Offline Guit

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #210 il: Aprile 04, 2012, 23:07:58 pm »
... Il principe azzurro non è un "ideale" ma è una sciocchezza sulla base della quale si realizza il modello di società che scommetto non piace neppure a te. Quello in cui le donne delegano all'uomo di essere salvate e l'uomo riconosce se stesso e il proprio lato maschile solo se tutela e salva. Quello in cui una donna non sa fare altro che farsi mantenere invece che andare a lavorare e in cui un uomo si ritrova sul groppone tutta la responsabilità economica della famiglia ...

Il problema non è questo bensì piacersi e attrarsi come diversità. L'attrazione omologa è omosessuale e non eterosessuale. La omosessualizzazione dell'etero-sesso fa parte di un programma di evoluzione tecnocratica. Per favore no strumentalizzazioni e fraintendimenti: non sto parlando male dell'omosessualità, sto solo dicendo che è diversa dalla etero, e vive di diverse pulsioni, mitologie, e di diversi meccanismi di attrazione.

Quello che contrasto non è l'omosessualità, bensì l'omosessualizzazione dell'etero-sessualità, che è una pulsione equivalente e contraria all'omofobia: così come l'omofobia non accetta, nel profondo, l'attrazione non basata sulla complementarietà, cioè sulla diversità rappresentativa e simbolica del sesso, così l'eterofobia non accetta l'attrazione  tra esseri che si completano come simboli di qualcosa che va oltre la propria individualità.

La tua FS, perdonami, ma politicamente, equivale a una posizione sostanzialmente eterofobica. Dove tutto si valorizza nel microcosmo soggettivo indifferenziato. E nulla al di fuori di esso.

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Offline Red-

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #211 il: Aprile 04, 2012, 23:11:32 pm »
Riflessioni in libertà sulla natura:
Affermare che la natura non esiste, per me è una grossa sciocchezza.
Anche a prescindere dalla natura "materiale", per cui abbiamo porte alte 2 mt e 10 circa, (poichè siamo alti un pò di meno, la natura ha deciso così), a parte che usiamo riscaldarci d'inverno perchè abbiamo una temperatura ottimale (ma se ci impegnamo riusciamo a vivere anche sotto zero?), ma a chi dice che la natura non esiste dal punto di vista psico-caratteriale, vorrei suggerire ad esempio di nutrirsi  di mosche, come fanno le rondini, che ce ne sono in grandi quantità, sono gratuite e nutrienti e pure, se cotte, non sono indigeste. E' solo un fatto psicologico.

Tentare di educare un ragazzino come se fosse una ragazzina, (esperimento che ricorda tanto la vicenda OGM) è come tentare di arginare i fiumi col cemento. Sappiamo tutti come poi va a finire.
Ed io in quel caso faccio il tifo per la natura. Ben ci sta quello che poi ci tocca subire.



« Ultima modifica: Aprile 05, 2012, 22:15:31 pm da Red- »
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Online fabriziopiludu

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #212 il: Aprile 04, 2012, 23:21:11 pm »
sulle fiabe e sui giochi dell'infanzia: mi pare abbastanza svilente pensare che la bambina che leggerà Biancaneve e Cenerentola avrà più probabilità di diventare una smidollatissima Barbie ameba (o sanguisuga) e che il bambino che gioca con la pistola diventerà un guerrafondaio.

Mi sembra che le tipologie maschili e femminili siano un tantino più variegate di questi due "stereotipi".

C'è poi il fatto che difficilmente una bambina che rifiuta le bambole viene "costretta" a giocarci. L'altra settimana ero in attesa in una cartoleria, davanti a me c'era una nonna (che tra l'altro conosco come molto tradizionalista) che stava comprando un camioncino e una paletta perchè diceva "mia nipotina è un maschiaccio, adora giocare con la sabbia, far finta di trasportare, costruire, etc". Non è che gli ha comprato una bambola per forza perchè era femmina. La conosceva ormai e sapeva che il regalo gradito sarebbe stato quello. E del resto pure io da piccola giocavo principalmente con pistole e fucili e oggi so a malapena da quale parte esce il proiettile se vedo un'arma.  E però a dodici anni mi sono fatta comprare Cicciobello per compensare  :cry:



 Non vi sembra meglio che il bambino, di 5-6 anni, giochi col seno della madre?


 

Offline Guit

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #213 il: Aprile 04, 2012, 23:26:18 pm »
Non vi sembra meglio che il bambino, di 5-6 anni, giochi col seno della madre?

Figliuolo: 5 - 6 sono più che altro il momento di cominciare a smettere, non credi? Poi magari uno ricomincia a "giocare col seno" di una donna, quando è più grande, ma non con quello della madre. In mezzo c'è una pausa che si dice comunemente crescita.

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Online Jason

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #214 il: Aprile 04, 2012, 23:46:36 pm »
Massimo, prendo le distanza da questo tuo criminalizzare gli uomini islamici. Innazitutto, si dice "uomini" e non "maschi". In secondo luogo, la QM è per la difesa del genere maschile diffamato da un certo politicamente corretto, e anche gli uomini orientali e islamici vengono diffamati. Per quanto riguarda "le donne lapidate" in quei paesi, mi sorprende che tu  credi a certi luoghi comuni, in quanto ammesso che ci siano lapidazioni, a parità di reato gli uomini subiscono un trattamento ancora più severo. Ecco qui un articolo di Rita in cui si dimostra ciò:

http://www.uominibeta.org/2010/08/25/salviamo-sakineh-e-gli-altri/

Cerchiamo di non scambiare la QM con l' islamofobia. La tua islamofobia  è a tal punto da non farti esitare ad attaccare uomini di altre culture. Tutto ciò è in contraddizione con la QM.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Online Massimo

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #215 il: Aprile 04, 2012, 23:53:09 pm »
Non volevo offendere i maschi islamici. Volevo evidenziare (e ci sono riuscito) le contraddizioni del
femminismo occidentale che usa il massimo rigore e il più intransigenze scrupolo verso i maschi
occidentali e poi è di una pazienza francescana (poverini, è la loro cultura, sono stati educati così)
con i maschi islamici che poi le loro donne le trattano con MOLTA maggiore severità di noi. Ti pare
un comportamento logico e coerente (tra l'altro) con la loro ideologia? A me, caro Jason, no!
Proprio no!

Online Jason

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #216 il: Aprile 04, 2012, 23:57:29 pm »
Citazione
Non volevo offendere i maschi islamici. Volevo evidenziare (e ci sono riuscito) le contraddizioni del
femminismo occidentale che usa il massimo rigore e il più intransigenze scrupolo verso i maschi
occidentali e poi è di una pazienza francescana (poverini, è la loro cultura, sono stati educati così)
con i maschi islamici che poi le loro donne le trattano con MOLTA maggiore severità di noi. Ti pare
un comportamento logico e coerente (tra l'altro) con la loro ideologia? A me, caro Jason, no!
Proprio no!

Contraddizioni ? Non esiste nessuna contraddizione, Massimo . La Santanchè e la Mussolini hanno violentemente attaccato i maschi islamici. Da sempre .

E poi sinceramente, il tuo ragionamento non è fattibile, l'ho detto centinaia di volte . Così sembra che tu voglia dire "guardate non ve la prendete con noi occidentali prendetevela piuttosto con quelli islamici", un ragionamento che non fila.

E detta tutta, è da anni che rompiamo i coglioni agli orientali con le guerre, adesso ci mettiamo pure con queste cose ?
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Offline FikaSicula

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #217 il: Aprile 05, 2012, 00:00:51 am »
Finalmente cominci a scrivere come al tuo solito...
Mi fa piacere.

Fa sempre piacere avere un pubblico così assiduo.

Citazione
Allora, non ho figli e non ho intenzione di farli. Comunque, a questo fantastico figlio così sfortunato darei il sesso che è più "formato". Casomai ci fosse assoluta parità tra i 2 organi, opterei per il maschio. In questo ipotetico futuro,forse, potrebbe avere ancora il mio cognome, forse...

hai fatto una scelta selettiva in base al sesso. questa è la tua priorità.

Citazione
Il buco per gli orecchini... Non sei femminista su questo, sei politicamente corretta . Forse è pure peggio del femminismo.

Sono solo una mamma che non voleva vedere infilato un inutile ago sui lobi di sua figlia appena nata. Orecchini e tutto il resto i figli dovrebbero poterseli fare per loro scelta quando e come vogliono. il resto è una imposizione e non imporre il dolore a una neonata è semplicemente un atto di buon senso. Ma va bene così. non si può pretendere empatia per una cosa che tu non hai vissuto.

Offline Red-

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #218 il: Aprile 05, 2012, 00:24:57 am »
Nota del moderatore:
la discussione è ormai di 15 pagine, si sono mescolati diversi argomenti e si fa molta fatica a seguire .
Invito pertanto la (fin qui gradita) ospite FS a focalizzare uno o due argomenti ed aprire una nuova discussione (non più di due cmq, per evitare lo spam).
Si cerca in questo modo di rendere più utile, fluido e chiaro il nostro scambio di vedute. (magari anche più interessante).

Invito pertanto gli utenti a chiudere gli argomenti iniziati.
In caso contrario provvederò a dividere la discussione o eventualmente a chiuderla.
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Offline FikaSicula

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #219 il: Aprile 05, 2012, 00:54:54 am »
Nota del moderatore:
la discussione è ormai di 15 pagine, si sono mescolati diversi argomenti e si fa molta fatica a seguire .
Invito pertanto la (fin qui gradita) ospite FS a focalizzare uno o due argomenti ed aprire una nuova discussione (non più di due cmq, per evitare lo spam).
Si cerca in questo modo di rendere più utile, fluido e chiaro il nostro scambio di vedute. (magari anche più interessante).

Invito pertanto gli utenti a chiudere gli argomenti iniziati.
In caso contrario provvederò a dividere la discussione o eventualmente a chiuderla.


Si certo. Per me nessun problema. Devo aprire io una discussione? E come faccio a spostare i post?
Se mi permetti risponderei ad un paio di ultimi interventi per non lasciarli in sospeso da qui http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/ebbene-parliamo-un-po-con-fikasicula/msg54894/#msg54894

Sugli argomenti focalizzati, mi farei aiutare da chi ha voglia di parlare con me. Alcune cose si stanno già discutendo nell'altro thread. Violenza donne, uso dei corpi maschili, leggi liberticide, etc. Qui si stava continuando sulla questione degli stereotipi (fiabe, modelli, etc). Forse, se vi fa piacere, si potrebbe aprire un thread su questo. Ovvero ci sono cose che per alcuni tra voi mi sembrano più pregnanti. Male bashing? genitorialità? Ditemi voi.

Offline TheDarkSider

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Re: Ebbene,parliamo del vittimismo siculo
« Risposta #220 il: Aprile 05, 2012, 03:06:06 am »
Tu descrivi il passato con occhi moderni.
Parli delle sofferenze subite dalle donne nel passato,ma non ti poni alcune domande fondamentali.
Come mai le donne hanno aspettato questo benedetto 1964 con Franca Viola,per denunciare queste ''vessazioni intollerabili''?
Come mai queste ''vessazioni'',nel momento in cui furono rifiutate anche solo da uno sparuto gruppo di donne,esse sono decadute,se la loro natura ''vessatoria'' era ''intenzionale'',non ci si sarebbe dovuti aspettare un tentativo maggiore,di resistenza,da parte degli oppressori ''uomini''?
Ma soprattutto,come hanno fatto a durare così a lungo,senza una qualche forma di complicità,o almeno di RECIPROCO BENEFICIO fra i vessatori e i vessati?
La realtà è ''per intenderci''con un paragone calzante,visto che sei siciliana,E' CHE E' TROPPO COMODO RAPPRESENTARE IL POPOLO SICULO COME TIRANNEGGITO E SCHIACCIATO DALLA MAFIA...
E' chiaro che se questa istituzione sopravvive nei secoli,E' PERCHE' IL POPOLO NE TRAE UN VANTAGGIO.
Questo non significa che la mafia sia giusta.
Ma che non si può scaricare tutta la faccenda solo sulla mafia.
Se poi tu parli di realtà di costume,tipicamente sicule,e quindi,figlie di questa tipica ambiguità,il paragone diventa poi particolarmente calzante.
Quindi quale vantaggio potevano fornire tutte queste ''entità giurisdizionali di natura vessatoria alle donne,e come le donne potevano,a modo loro,utilizzarle per i ,loro fini specifici?
Il problema fondamentale delle donne e degli uomini di oggi è che guardando al passato gli pare un incomprensibile successioni di mostruosità,guerre,diritti negati alle donne ecc...
proprio non riescono a capacitarsi di come i loro antenati,pur avendo il loro stesso dna fossero così diversi,così pazzi da aspettare 2000 anni prima di incominciare il flower power,di mettere i fiori nei cannoni,e incominciare la ''rivoluzione sessuale'',perchè le donne abbiano aspettato 2000 anni prima di iniziare le prime rivendicazioni,di aver aspettato millenni prima di ESSERE IN UNA PAROLA MODERNI...APERTI,DI GODERSI LA VITA...

E così tutto il passato finisce in una eterna maledizione,ed il suo ricordo non è nè frutto di curiosità,nè della nostalgia,ma della necessità sempre ricordata ovunque CHE NON SI RIPETA PIU'.

Non esistono infatti nel tempo presente ricorrenze di eventi CHE SI DOVREBBERO RIPETERE AL DI LA' DELL'INSOSTENIBILE SESSANTOTTO,MODELLO PER I SECOLI FUTURI, ED ESPRESSIONE DELLA SOCIETA' NUOVA CHE E' VENUTA A CACCIARE QUELLA VECCHIA,SUGGELLO DUNQUE,DELLA DAMNATIO MEMORIAE DEL NOSTRO PASSATO,DIVENTATO NELL'INCONSCIO COLLETTIVO UNO STRANA AMALGAMA DI  INQUISIZIONE,DONNE STUPRATE E STRANE SUPERSTIZIONI.

Potremo dunque,inserire la grande narrazione femmista,in questo nuovo modo di sentire della collettività.

La storia infatti a differenza della matematica e della fisica,non può essere considerata una scienza esatta in quanto per sua natura non può essere oggettività,ma la modernità,assurdità delle assurdità,si arroga il diritto di poter finalmente giudicare il passato in maniera obiettiva.

Ma ogni narrazione a posteriori non può che essere falsa,non soltanto per la sua natura soggettiva,ma anche PERCHE' GUARDA AL PASSATO CON GLI OCCHI DEL PRESENTE.

No,non sto perorando la causa di un soggettivismo assoluto,ma sto suggerendo ai più CHE C'E' UN ELEMENTO MANCANTE IN TUTTI I LIBRI DI STORIA,CHE PER L'APPUNTO SONO COSTRUITI SECONDO UN'OTTICA MODERNA.

Qual'è questo elemento,che manca e non permette la comprensione del passato?

SARO' TERRA-TERRA E' LA FAME.

L'uomo moderno è libero dalla tirannia della fame,e non riesce dunque a comprendere il tempo passato in cui tutto accadeva secondo le sue tiranniche disposizioni.

Si aprirono dunque le danze del delirio marxista,in cui si interpretava la storia come una lotta fra classi,e si attribuiva lo sfruttamento dei proletari e la loro aggregazione in immense metropoli industriali ad un preciso progetto malevolo della borghesia,dimenticando che chi emigrava dalle campagne FUGGIVA DALLA FAME,PERCHE' NON IN TUTTI I PAESI EUROPEI CI SONO STATE LE ENCLOSURES,EPPURE IN TUTTI I PAESI C'E' STATA LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE,ERGO,LO SPOSTAMENTO DALLE CAMPAGNE VERSO LE CITTA' E' STATO UN FENOMENO SPONTANEO.

Non ghe s'era da magnar,parole di mio nonno,quindi ancora pochi decenni fa...del resto se ci fosse stato da mangiare come oggi(come sostengono i primitivisti),PERCHE' LA POPOLAZIONE NON AUMENTAVA?
Bisogna considerare che le prime misure igieniche significative furono adottate nell'ottocento con l'editto napoleonico di Saint Cloud che poneva le tombe fuori dalle città,e poi bisognerà aspettare il tardo ottocento per un sistema fogniario e di acque potabili degne di questo nome.
Eppure l'incremento della popolazione era già in corso.

DEFINIRO' COME LINEA DI DEMARCAZIONE FRA ANTICHITA' E MODERNITA'' IL PASSAGGIO DALLA FAME ALLA SAZIETA',non già la rivoluzione copernicana,nè la scoperta dell'America.

Il modo di pensare moderno,è un modo contorto,che tenta di spiegare la storia in modo contorto,dimenticando quella sensazione oscura di malessero fisico che è stato il movente primario di ogni azione che ha preceduto la modernità,in quanto finalizzata alla ricerca del cibo.

Faccio un esempio,le guerre sarebbero da attribuirsi secondo modelli di pensiero sesantottino moderni a ''repressione sessuale'' ovvero all'impulso biologico sessuale dell'uomo.
Eppure,se si nota,questa visione fa capolino proprio quando il grande bisogno primario (la fame) scompare lasciando il posto al suo vice,ovvero al bisogno sessuale,che da allora in poi diviene il centro dell'interpretazione del passato.
Come se la guerra di Trioa fosse stata fatta per Elena,e non già per il ''vello d'oro''(il grano del mar nero)
Non si finirà mai di osservare,in fondo,quanto fossero ingenui tutti coloro i quali hanno cercato di interpretare gli atti dell'uomo antico,in base alla fame di sesso e non già di quella di cibo,COME SE GLI UOMINI ANTICHI DISPONESSERO DELLO STESSO INTROITO CALORICO DI QUELLI MODERNI.

Un errore incalcolabile,simile a quello di Maria Antonietta,quando diceva ''non hanno pane,dategli le brioches''.

A dirla tutta non si sa neanche se la regina abbia pronunciato effettivamente quella frase,ma si sa che molte donne moderne devono averla seguita entro questa stupità naif,abbracciando quella filosofia chiamata femminismo.

Non mancano mai di far notare come le donne di una volta,non potessero votare,avere diritti politici,diventare donne in carriera COME SE QUESTE FOSSERO ESIGENZE DELLE DONNE ANTICHE E NON GIA' DI QUELLE MODERNE,CONFONDENDO IL PANE CON LE BRIOCHES,E CHIEDENDOSI IN UN ABISSO DI STUPIDITA' E DI INGENUITA',PERCHE' AVESSERO ASPETTATO TUTTI QUEI SECOLI A RECLAMARE ''I PROPRI DIRITTI''.
Ma di che cosa se ne fa un affamato dei propri diritti?
Devono averlo pensato anche i tedeschi quando votavano Adolf Hitler,perchè in fondo,la storia può essere benissimo spiegata dalla fame.

Per le donne allevate a brioches può essere sembrato che le brioches fossero qualcosa di irrinunciabile,ma non fu sempre così.

Ci fu un tempo in cui non già le brioches,ma il pane stesso mancava all'appello della tavola delle gentil donzelle(ma anche degli uomini),e in quel tempo era quello l'oggetto di maggior ricerca.

A quei tempi dunque,le donne si sincerarono,CHE FOSSE IL PANE A NON MANCARE SULLA LORO TAVOLA,E IN RAGIONE DI CIO',CHIESERO E OTTENNERO COME DIRITTO,NON GIA' DI VOTARE,MA CHE I LORO UOMINI DAL MOMENTO DELLO SPOSALIZIO FOSSERO OBBLIGATI A MANTENERLE,OVVERO A DARE LORO DA MANGIARE.

Era un tempo in cui la forza fisica era ancora importante(e le donne ne avevano poca),e una buona massaia non mancava mai di notare prima di sposarsi,se il giovane contadino fosse sano e vigoroso,ovvero se potesse lavorare i campi con alacrità e portare alla sua tavola del buon cibo.

In questa dinamica lei era dipendente da lui,e nello sforzo di farsi credere necessaria inventò il bisogno dell'uomo ''di una brava cuoca'',come se l'uomo ne avesse realmente bisogno,dal momento che il cibo lo portava lui,ED ERA QUASI SEMPRE LO STESSO,OVVERO POCO CUCINABILE(si guardi l'opera d Van Gogh i mangiatori di patate).

Già,vien detto che gli uomini vengono presi dalle donne per la gola,in verità per secoli è stato il contrario.

L'uomo,per contro,se viene preso,viene preso da un'altra parte,più in basso,e nei fatti nella modernità questo bisogno non si è mai esaurito,lasciandolo in una condizione di perenne dipendenza,che può spiegare altrettanto BENE PERCHE' GLI UOMINI DI OGGI,NON SI RIBELLANO E PRETENDANO CHE I LORO DIRITTI VENGANO RISPETTATI;
PERCHE' IN FONDO ANCHE PER LORO IL PANE VIENE PRIMA DELLE BRIOCHES.
Mi permetto di quotare per intero questo intervento di Salar, perché la metafora del pane e delle brioches è perfetta per rappresentare quello che c'è di profondamente sbagliato nella grande narrazione femminista.

Bravo Salar  :ok:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline FikaSicula

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #221 il: Aprile 05, 2012, 05:24:52 am »
E' l'art. 269 c.c.. lo puoi fare a qualunque età, ottenere una sentenza di filiazione che produce gli stessi effetti del riconoscimento chiaramente se sei minore lo fa chi esercità la potestà... (di conseguenza più facilmente la madre).
Attenzione: le madri possono non riconoscere il figlio col parto anonimo, ma in questo caso dichiarandolo alla nascita impediranno al figlio di poter avere sentenze di filiazioni e riconoscimenti.

E' ancora questo il codice in vigore? http://www.unioneconsulenti.it/guide/Famiglia_Matrimonio/figli/Codice_civile_figli_naturali.htm

Non ho capito questa cosa del parto anonimo. Lei non riconosce il figlio e in questo modo impedisce che lui abbia diritto ad ulteriori riconoscimenti per esempio da parte del padre?

C'è poi il fatto che difficilmente una bambina che rifiuta le bambole viene "costretta" a giocarci. L'altra settimana ero in attesa in una cartoleria, davanti a me c'era una nonna (che tra l'altro conosco come molto tradizionalista) che stava comprando un camioncino e una paletta perchè diceva "mia nipotina è un maschiaccio, adora giocare con la sabbia, far finta di trasportare, costruire, etc". Non è che gli ha comprato una bambola per forza perchè era femmina. La conosceva ormai e sapeva che il regalo gradito sarebbe stato quello. E del resto pure io da piccola giocavo principalmente con pistole e fucili e oggi so a malapena da quale parte esce il proiettile se vedo un'arma.  E però a dodici anni mi sono fatta comprare Cicciobello per compensare  :cry:

La questione degli stereotipi infatti è più complicata di così. Ma non tutti i genitori o le nonne sono come quella che hai visto tu. Vent'anni fa, dalle mie parti, comprare ad una bimba un gioco che stimolasse la sua intelligenza pareva una cosa snob. D'altronde pure i libri che mi portava mio padre sembravano stravaganze.
E la morale delle fiabe o di come te le vivi certamente dipende dal contesto che hai attorno ché da sole non credo possano crearti un danno. Però certo realizzano una sovrastruttura della quale è complicato liberarsi se non hai gli strumenti culturali giusti.
Ma lo vedi ancora oggi nella proposizione degli spot dei giochi per bambini o negli spot che pubblicizzano altri prodotti. La pubblicità delle sottilette con la bimba di 4 anni a lavare i piatti mentre il fratellino la fa impazzire o le pubblicità dei giochi per "femmine" in cui si istruisce una bambina al consumo facile, al glamour, cambio abiti, trucchi, estetica e sciocchezze e per i bambini ci sono pistole, monster, mezzi meccanici, e via così. Addestrati a fare quei mestieri di cui tu dici male. Le donne a fare niente e gli uomini a prepararsi per andare in miniera. Trappole per entrambi. Di investimenti per l'intelligenza, rari.

Il problema non è questo bensì piacersi e attrarsi come diversità. L'attrazione omologa è omosessuale e non eterosessuale. La omosessualizzazione dell'etero-sesso fa parte di un programma di evoluzione tecnocratica. Per favore no strumentalizzazioni e fraintendimenti: non sto parlando male dell'omosessualità, sto solo dicendo che è diversa dalla etero, e vive di diverse pulsioni, mitologie, e di diversi meccanismi di attrazione.
Quello che contrasto non è l'omosessualità, bensì l'omosessualizzazione dell'etero-sessualità, che è una pulsione equivalente e contraria all'omofobia: così come l'omofobia non accetta, nel profondo, l'attrazione non basata sulla complementarietà, cioè sulla diversità rappresentativa e simbolica del sesso, così l'eterofobia non accetta l'attrazione  tra esseri che si completano come simboli di qualcosa che va oltre la propria individualità.
La tua FS, perdonami, ma politicamente, equivale a una posizione sostanzialmente eterofobica. Dove tutto si valorizza nel microcosmo soggettivo indifferenziato. E nulla al di fuori di esso.


Dici? O forse è semplicemente una concezione queer delle relazioni in cui quando la scegli allora scegli una persona e non un genere. E non è che questa cosa la puoi patologizzare attribuendo a chi la vede così un'etichetta giusto perchè come dici tu "non accetterei l'attrazione tra due esseri che si completerebbero come simboli di qualcosa che va oltre la propria individualità" perché i simboli di cui parli tu li vedi, non so, in alcune caratteristiche, e io li vedo in altro e il completamento permane, identico, e prescinde da ciò che vuoi vedere immaginando che io sia eterofobica. :)

Non esiste un modello unico di persona, di persona sessuata, di persona etero, omo, eccetera. Ne esistono svariate categorie e se leghi le relazioni in base alle tue letture proiettive alla ricerca di un incastro che vada bene per te, dilati semplicemente la tua visione personalizzata dei rapporti. credo. Voglio dire che non esiste un solo modello maschile. Così come non esiste un solo modello femminile e persino nelle relazioni etero gli incastri sono infiniti. Per fortuna.

Riflessioni in libertà sulla natura:
Affermare che la natura non esiste, per me è una grossa sciocchezza.
(...) ma a chi dice che la natura non esiste dal punto di vista psico-caratteriale, (...)
Tentare di educare un ragazzino come se fosse una ragazzina, (esperimento che ricorda tanto la vicenda OGM) è come tentare di arginare i fiumi col cemento. Sappiamo tutti come poi va a finire.
Ed io in quel caso faccio il tifo per la natura. Ben ci sta quello che poi ci tocca subire.

E tu sai come si cresce un ragazzino e come una ragazzina? E se li crescessi semplicemente come persone insegnando loro ad essere autosufficienti in qualunque circostanza?
Come fai a dire a tuo figlio che non può aiutare a sparecchiare o a tua figlia che non può giocare a calcio?
Le caratteristiche di una persona secondo me arrivano dai geni e poi dall'ambiente circostante. Dall'educazione. Ciò che viene contrassegnato con il marchio di "natura" è spesso uno sterotipo scelto per incastrarci in un ruolo.
L'indole dell'uomo, quella della donna. per lo più sciocchezze. le donne più intelligenti, gli uomini più pratici. Sciocchezze. le donne più materne e gli uomini più guerrafondai. ancora sciocchezze.
conta l'educazione, il contesto in cui cresci e quello che ti insegnano e chi realizza una riforma scolastica o mette in circolazione libri fin dalle elementari questa cosa la sa bene.

E con questo credo, come direva Red che bisogna chiudere questo thread e proseguire sull'altro o aprire un altro thread che continui solo con uno o due degli argomenti che si vogliono approfondire. Dite voi cosa. :)

Offline Rita

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #222 il: Aprile 05, 2012, 09:03:30 am »

Non ho capito questa cosa del parto anonimo. Lei non riconosce il figlio e in questo modo impedisce che lui abbia diritto ad ulteriori riconoscimenti per esempio da parte del padre?


velocemente anche se non ho tempo di cercare i vari link: col parto anonimo la madre inibisce per sempre il diritto del figlio a richiedere il riconoscimento della maternità (e questo ha anche una logica,.. altrimenti che parto anonimo è se poi a diciott'anni tuo figlio può chiamarti in giudizio per obbligarti a riconoscerlo). Certo, può sempre andare a cercare il padre.. se lo trova (in proposito ci si chiedeva come comportarsi con una donna coniugata che decidesse di non riconoscere il figlio, la privacy impone di non comunicarlo al marito della donna - e nell'eventualità che costui fosse il padre è chiaro che gli si impedirebbe il riconoscimento fino a che il figlio non fosse abbastanza grande da attivarsi da sè)
In poche parole di fatto la madre ha il potere sullo stato di riconoscimento del figlio: può non riconoscerlo, può riconoscerlo e successivamente agire giudizialmente in nome e per conto del figlio per farlo riconoscere dal padre, può riconoscerlo ed opporsi ad una successiva richiesta di riconoscimento del padre fino a che il figlio non ha 16 (vedi bene nell'articolo 250 del codice civile che è anche contenuto nel tuo link la frase "Il riconoscimento del figlio che non ha compiuto i sedici anni non può avvenire senza il consenso dell`altro genitore che abbia già effettuato il riconoscimento".

Cioè, si ritorna a bomba alla scelta sulla riproduzione: la donna, in virtù della gravidanza e del parto, di fatto ha tutte le possibilità di scelta di riprodursi nel momento in cui vuole e in quel momento, giuridicamente, di fatto decide anche per l'uomo, col supporto della legge, che non potrà sottrarsi alle responsabilità di una paternità non desiderata, ma si potrà anche vedere escluso da una paternità desiderata

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #223 il: Aprile 05, 2012, 10:04:17 am »
la mia opposizione al gender alla sua nascita? rifiutarmi di farle bucare le orecchie perchè fosse chiaro che era femmina.

Sono solo una mamma che non voleva vedere infilato un inutile ago sui lobi di sua figlia appena nata.

"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

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Re: Ebbene, parliamo un pò con FikaSicula.
« Risposta #224 il: Aprile 05, 2012, 12:18:00 pm »
... sono d'accordo con te. io non le voglio le quote rosa ma bisognerebbe immaginarla una campagna provocatoria come la stai illustrando tu e credo che mi hai dato un'idea. per ogni petizione in cui esigono una mia firma per una percentuale di ingresso da qualche parte io potrei proporre una petizione perchè voglio il 50/50 a spurgare le fogne ...

Apprezzo che sei contro le quote. Anch'io.

Pensi che una campagna del genere farebbe riflettere? Vista l'aria che tira c'è il rischio che ti prendono sul serio e la Fornero vi manda a lavorare sull'A1 di notte. L'unica cosa che farebbe, sarebbe  modulare le quote dello spurgo con quelle dei CdA. 20% per cominciare e poi a scalare. Poi non oso immaginare cosa succederà quando inizieranno a morire le prime donne sul lavoro, in numeri consistenti, che a quel punto dovrebbero aggirarsi anch'essi intorno al 20%, quindi sulle 200 all'anno (il doppio della violenza domestica). Già immagino che diranno i giornali e gli opinionisti misandrici in tv, in che modo giudicheranno questa società che manda le donne a lavorare di notte. Apriti cielo.

Per ciò che attiene lo stupro invece, mi sembra che abbiamo sbagliato un po' mira. Nessuno qui intende difendere gli stupratori. Il problema che poniamo principalmente è:

a) rispetto della presunzione di innocenza e delle garanzie per l'imputato;
b) non ridefinizione dello stupro in qualcosa che non è oggettivamente e ragionevolmente riconducibile a violenza.

Sai che in Italia esiste già una sentenza per "stupro visivo"? Ecco. Se la cinquantenne che stava sul treno la quale ha denunciato un uomo perché la guardava, vuole farmi credere di aver subito uno stupro, allora no, non ci sto. E purtroppo poi quell'uomo è stato pure condannato. E non è tutto. Giorni dopo, forse proprio il giorno seguente, furono inviati agenti in borghese a controllare (i due erano pendolari), e nel rapporto dissero di non aver notato alcunché di anomalo. Ciò malgrado quell'uomo ha subito sentenza di condanna. Tu mi parli di evidenze fisiche non considerate, ma qui come vedi, siamo nell'estremo opposto, e l'esacerbazione delle campagne di sensibilizzazione fatte anche in buona fede, possono sortire una caccia agli streghi.

Sono temi delicati e complessi e si dovrebbe usare un po' di cautela, per non finire a produrre migliaia di Assange ricercati dall'interpol per un preservativo rotto. Che per la legge svedese è stupro.

Del vostro approccio al problema violenza c'è qualcosa che non mi si cuce addosso, alcuni conti che non mi tornano. Un conto è stigmatizzare come facciamo noi la violenza femminile per mostrare provocatoriamente che non esiste solo quella maschile, un altro sarebbe strutturarsi attivamente per affrontare solo quella violenza e non le altre.
Io non capisco quest'ansia moderna di affrontare la violenza per branche specialistiche, forse perché mi sfugge totalmente cosa cambia tra l'una e l'altra. Non capisco la differenza tra una vittima donna o uomo, tra una vita rovinata per una violenza fisica o per un'ingiusta detenzione, tra un bambino ucciso per possesso o per depressione. Non capisco quindi bene la differenza tra "violenza maschile" e "violenza femminile", oltre al fatto che nel primo caso l'ha operata un uomo, immagino, e nel secondo una donna. Ecco qui la vedo come te, non capisco che cosa possa cambiare in base al sesso.
Invece mi sembra che ci sia chi usa un paradigma differenziante perverso. I sessi devono essere uguali laddove era bello avere delle differenze, e dove il linguaggio dei corpi sessuato poteva dare colore all'umanità. Lì no. Invece sull'argomento violenze, che poteva benissimo essere accorpato senza rischio alcuno di privarci di un folclore, si cerca di introdurre distinzioni di valore e gravità M/F.

In casi del genere è lecito o no pensare che quell'argomento sia usato e strattonato con finalità diverse dalla semplice e pacifica difesa della vittima?

Take the red pill