Autore Topic: Sequestri di Stato. Inchiesta esclusiva di Panorama  (Letto 1236 volte)

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Offline Giulia

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Sequestri di Stato. Inchiesta esclusiva di Panorama
« il: Dicembre 04, 2009, 11:54:48 am »
Trentaduemila (32000) bambini che la Giustizia(??) Italiana ha tolto con la forza alle famiglie, non sempre per buone ragioni.

Un fenomeno allarmante ed ingiustificabile che la Gesef denuncia da decenni.


Uno spaventoso giro d'affari che arricchisce un'esercito di oparatori e distrugge la Famiglia



Lombardia, Puglia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte sono in testa ad una vergognosa classifica, più che evidente sintomo di un collasso di un sistema che coinvolge i Tribunali dei Minori ed i Servizi Sociali.


"Panorama" , nel n°47 di novembe 2009, alla vigilia della Conferenza Nazionale sull'Infanzia di Napoli che celebra il ventennale della storica firma della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, scuote le coscenze di ognuno di noi squarciando un mondo sommerso, inquietante e drammatico:

-MINORI SEQUESTRATI DALLO STATO-



Per favorire l'informazione, si può scaricare l'articolo al link sottostante:
http://www.rc-comunicazione.it/images/gs/Panorama19_11_2009.pdf





L’originale volontà di assicurare tutela, protezione e benessere all’infanzia, si è trasformata, nel nostro Bel Paese, in un vero e proprio business; e sono molte le associazioni di padri, madri e genitori separati, nonni e movimenti culturali di ogni parte d’Italia, che - nel ricordare l’evento della firma della Convenzione Internazionali dell’infanzia - colgono l’occasione per denunciare la “vera violenza” che viene esercitata istituzionalmente oggi sui minori. In molte città, avanti a Tribunali Minorili e sedi dei Servizi Sociali sarà distribuito un comunicato a testimonianza di questo scempio.

Sono, come sempre, voci fuori dal coro e denunceranno senza retorica i soprusi, le aberrazioni e le violenze che il Divorzificio e l'enorme business della "tutela dell'Infanzia" auto produce, per accaparrarsi i finanziamenti stanziati dalle istituzioni preposte all'Infanzia.
30.000 minori e più ospitati in case di accoglienza, per lo più sottratti ai loro genitori senza un'attenta verifica delle loro capacità, con un esercito di operatori sociali (in maggioranza in sub-appalto attraverso protocolli bilaterali) privi d’idonea qualifica professionale e di adeguata esperienza.
Migliaia di padri in incontri protetti, madri in ostaggio di cooperative e centri di accoglienza, bambini utilizzati solo come fonte di reddito, con il preciso obiettivo di ospitarli il più a lungo possibile: questo il meccanismo infernale che fa girare il business della tutela dei minori.

Per non parlare dell’inapplicata legge sull’affido condiviso del 2006 e sulle vergognose resistenze culturali dei giudici nell’affidare comunque alla madre la collocazione, la casa coniugale e l’assegno di mantenimento, con frequentazioni “ad ore”, in barba al sacrosanto principio della Bigenitorialità, sancito dalla legge stessa.
Quando lo Stato pretende di sostituirsi ai genitori e getta dalla finestra anche l’insostituibile figura e presenza de genitori e dei nonni - in teoria per il bene dei bambini, in pratica per un controllo sociale sul cittadino e sui suoi bisogni - cessa ogni garanzia del Diritto. Con un dispendio di risorse pubbliche quantificabili in milioni di euro, spesi dalle amministrazioni locali senza mai rendere pubblici i bilanci né le "associazioni" beneficiarie che gestiscono il business.

Il Sistema non può più auto-giustificarsi:
Ciò che noi denunciamo da troppi anni è ormai a conoscenza di tutti. Milioni di genitori sono consapevoli che va riformato interamente il settore delle politiche sociali, e da anni chiedono una riforma a sostegno della Bigenitorialità: in modo che il bambino venga sostenuto e guidato in primis dai suoi genitori all'interno della sua famiglia, nel rispetto della stessa, dei suoi valori, e dei legami affettivi di riferimento, fondamentali per un corretto percorso evolutivo.


Vent’anni fa, il 1989 si chiudeva con due eventi storici di eccezionale portata planetaria che ha condizionato e modificato gli eventi storici successivi, nel bene e nel male. La caduta del Muro di Berlino e la CONVENZIONE ONU sui Diritti dell’Infanzia, firmata a New York.

A Berlino, i Capi di Stato di tutta Europa hanno ricordato il primo evento, a Napoli il Governo Italiano saluterà il ventennale della Convenzione con la Conferenza Nazionale sull’Infanzia, in programma nei giorni 18, 19, e 20.
La Conferenza vuole essere l’occasione per trarre un bilancio dei risultati raggiunti negli ultimi anni nonché proporre nuovi obiettivi, non solo alle istituzioni, ma a tutto il mondo impegnato nella promozione dei diritti dell’infanzia e dovrà rappresentare un momento istituzionale di ascolto, elaborazione e partecipazione su temi che interessano non soltanto gli “addetti ai lavori”, ma anche bambini, ragazzi e famiglie. È un momento importante d’incontro tra saperi e poteri, conoscenze professionali e responsabilità politico-istituzionali, esperienze associative e rappresentanze sociali, aperto alla partecipazione di tutti. [dal sito del Ministero del Lavoro, organizzatore dell’evento].
A vent'anni dalla storica firma della Convenzione, andremo alla Conferenza di Napoli come in numerose piazze anche per chiedere al Governo Italiano di portare a termine quel percorso iniziato dall'ex Ministro della Giustizia Castelli, sull'abolizione delle competenze civili dei tribunali minorili.
E proporremo una strutturale riforma dell'operatività dei Servizi Sociali, che consideriamo alla base di qualunque intervento in favore dell'Infanzia e della Famiglia.

A questo scempio,


Diciamo BASTA!

Seguono associazioni aderenti......

[Fonte htpp://www.gesef.org]