Ci sono alcuni che ostentano i propri dubbi quasi fossero le penne di un pavone.
No, io non sono orgoglioso di non sapere dove andare. Lo vivo con grande delusione. Va bene, confesso che spesso mi viene la tentazione di farla finita.
Perciò non disprezzo coloro che intendono avviare una iniziativa politica. Io da parte mia non ho alcuna antipatia per Carlo, e anzi sono sorpreso e dispiaciuto dall'atteggiamento che lui manifesta nei miei confronti.
Io mi confronto quotidianamente con i miei fallimenti. I miei figli che escono di casa senza salutare, i miei sogni giovanili in fumo.
Da un lato è vero che la QM è una conseguenza della nostra immaturità. Se fossimo stati uomini maturi quando hanno cominciato a piovere tegole, ci avrebbero fatto un baffo. Ma non eravamo maturi, forse non lo siamo neppure ora, l'avventura intellettuale che chiamiamo QM ci ha aiutato a maturare, ad evitare il ripiegamento autocommiserante su noi stessi. Ma non è una patente di maturità.
Però ammettiamolo: il femminismo è un'arma spuntata nei confronti di un vero uomo, quindi in qualche misura l'aver sofferto i loro attacchi è una manifestazione di debolezza. E' vero che una minigonna ascellare ad un uomo maturo (prudente, forte, temperante, casto, etc.) fa un baffo. E' vero anche che talvolta rimpiango i tempi nei quali quella minigonna mi faceva ribollire gli ormoni, guardo con un po' di delusione le mie reazioni rallentate e intorpidite, quella stupida scorciatoia di far passare per saggezza la decadenza fisica.
Rimane il fatto che non vedo vie d'uscita.
Scusate ma sento continuamente il bisogno di ricapitolare, come una coazione a ripetere. Gli anni dello scontro duro con mia moglie sono lontani, non ho alcuna recriminazione nei suoi confronti. Da qualche tempo vuole farmi credere che le è venuta una voglia ardente di sesso, dice che ne ha scoperto il fascino (NB da quando sospetta che io abbia una amante ... ). Se la QM fosse solo questione di sesso sarei a posto. Ma è come se ci fosse qualcosa di rotto, come se a forza di sparare alla scatola chiusa aveste ammazzato il gatto. Non sparare più non serve, non lo resuscita.
Va bene, se a suo tempo io non mi fossi lasciato trascinare in un confronto all'arma bianca, sarebbe stato meglio, per me, per lei, per i figli. Va bene. Ma la storia non si rifà con i se.
La storia si fa insieme. I sogni giovanili si realizzano insieme. Quando scopri che alla fine anche nel matrimonio, anche in famiglia sei solo, non puoi dimenticarlo. Non puoi far finta di non averlo scoperto.
E la QM non è una questione sindacale. E' vero. Gli uomini lavorano più duramente delle donne e vengono pagati di meno. E' vero, quasi solo gli uomini muoiono nei cantieri. E' vero, gli uu escono a pezzi dal divorzio. Si tratta di correggere queste storture.
Forse una vera parità legislativa, abolire in maniera ferrea qualunque discriminazione (vuoi lavorare come un u? e allora lavora, ma non chiedere di non fare le notti o di non scendere a 200 m sotto terra o lo spogliatoio separato, etc etc. Vuoi essere come un uomo? ebbene, accontentata. Stessi vestiti, stesse mansioni, stesso stipendio, stesso spogliatoio, stesso cesso. Punto. Lo stesso per il divorzio. Il giudice dovrebbe decidere senza sapere se il coniuge A è m o f, e affidare figli e risorse in modo del tutto indipendente dal sesso. Lo stesso per la pensione: tutti uguali come contributi, pensione, anzianità. E la gravidanza, mi spiegate che senso ha? dopo una settimana o torni al lavoro o non vedo per quale ragione ci debbano essere altri che lavorano per pagarti lo stipendio. Non lo capisco proprio. E via elencando).
Questo è necessario in una cultura secolarizzata che non riconosce alcun valore meta-fisico, non contingente.
E' necessario. Ma è anche sufficiente? A voi basterebbe?
Non credo. Sarebbe una base di partenza, non una meta. A partire dalla piena uguaglianza dovremmo avere la libertà di costruire il mondo che noi vogliamo.
Ma quale è il mondo che vogliamo?
La Costanza Miriano ha avuto il coraggio di dirlo (vedi nella sezione Links Sposati e sii sottomessa). Ma se la stessa cosa l'avesse detta un uomo, il libro sarebbe diventato un best seller o sarebbe ammuffito nel sottoscala? Vedi per esempio la differenza di copie vendute tra questo libretto (per carità, simpatico ma un po' banalotto) e la Donna Cristiana di Dag: non c'è confronto di spessore, ma uno è ai vertici delle vendite, l'altro in coda.
Quindi possiamo solo aspettare che le dd si decidano a ipotizzare che società vogliono oltre l'uguaglianza? E' vero che donna è domina, la signora. Ma noi abbiamo un punto di vista da esprimere? abbiamo il diritto ad un punto di vista? e quale eventualmente?
Onestamente io faccio fatica a credere nel percorso teorico delle utopie: una società perfetta, nella quale le donne fanno 2,3 figli a testa (numero necessario per un tasso 0 di crescita) ciascuno mette a disposizione le proprie risorse (economiche, affettive, erotiche, etc). Ci ha provato Platone, poi su su fino alle comuni sovietiche. Sarà, ma vorrei tanto mi fosse risparmiata la prova pratica.
Sapete anche che il modello patriarcale di Lanza del Vasto mi avvince, ma ha il difetto di essere troppo perfetto. E se una cosa troppo perfetta non viene abbracciata all'istante da tutta la popolazione mondiale, è difficile imporla con la forza. Sarebbe come ammettere che non è perfetto come dovrebbe essere.
D'altra parte abbracciare il modello patriarcale di LdV o di San Paolo per rispondere alla QM è come farsi prete perchè si ama l'odore dell'incenso nelle messe. O il patriarcato è una conseguenza di una esperienza mistica totalizzante, o è un po' di fondotinta, si mette al mattino e si lava via la sera.