Su quanto scritto prima, certo di attirarmi le inimicizie Dei padri fondatori della qm, vorrò argomentare meglio al momento opportuno (solito afo).
E certo però che noi vediamo sempre il lato lucente della paternità, mai quello oscuro.
Il momento in cui il maschio si lega alla prole, stringe un legame, è già un momento in cui la sua libertà maschile viene meno.
Se l'essenza del gamete maschile è la libertà, la paternità è già una caduta del maschio.
Che cadendo, diventa uomo.
(poi come dici te, quella ulteriore è il ma-rito [Mater-Ritus, rito della madre] e allora lì, siamo proprio alla frutta...)
essre padre ha i suoi contro. il mio gatto per es. di notte esce, espleta la sua missione. alla mattina torna, mangia e poi se la dorme.
E' un pascià . però non ha mai potuto sposarsi.
Che sfigato
a parte gli scherzi, si, da un apunto di vista antropologico, è più che sensato il concetto dell'inizio evolutivo/involutivo con la paternità.
Del resto essa è un valore assoluto per i poveri monogami.
I potenti, poligami, ecc