1. in sintesi significa che i sessi non li puoi incastrare in ruoli. Tu nasci e diventi quello che vuoi. Vivi e sei quello che vuoi.
2. E tendi a essere "persona".
3. Corpi da riproduzione, da sfruttamento nel lavoro, da utilizzo più o meno improprio.
1. Sì, sì, certo, infatti si vede, in ogni civiltà conosciuta i sessi non si sono mai divisi i ruoli...
A proposito, lo sai che sesso deriva dalla radice
secum,
secàre, cioè dividere?
Ma forse volevi dire non
devono, ovvero espressione di un tuo desiderio/volontà invece che non
possono (i sessi non li puoi(->devi) incastrare).
Bello poi dire che "i sessi non si possono/devono incastrare".
Infatti, guarda un po' l'anatomia dei sessi è proprio ad incastro...
Lapsus freudiano?
2. Lo sai che "persona" significa maschera?
Personar era la maschera che gli antichi usavano nelle rappresentazioni teatrali.
Serviva a nascondere ... il volto.
Oggi si dice persona, quando si vuole nascondere...il sesso: uomo, donna o ...persona?
3.Sul lavoro/sfruttamento concludo con una considerazione un po' ... estesa.
Questa cosa del post-gender, e i suoi mezzi, me ne ricorda un'altra, la soluzione moderna ad un odio molto, molto antico, ad un odio originale verso ...il sesso.
Nella mia breve indagine sul post-gender ho letto una critica (ora non ricorda ad opera di chi) verso i dualismi in genere, ovvio, ma anche te hai prontamente risposto al mio scetticismo verso "il progresso" inquadrandomi subito nel suo duale: Tu vuoi rivendicare i vecchi ruoli sociali! Reazionario!
A quanto pare, non riesci nemmeno te a superare ... il dualismo antagonista?
Io invece propongo una terza soluzione, una via culturale ... umanistica.
Perché non insegnare alle donne, a superare la loro naturale ritrosia verso il sesso, a spiegarle che doglie, mestruazioni, dolori, gravidanze (con tutto ciò che ne consegue) sono la loro naturale condizione, la condizione femminile di vivere sesso e riproduzione, a cui si contrappone solo... l'orgasmo maschile, purtroppo, il coito, il momento di massimo e più intenso piacere che un uomo possa provare (guarda caso...
).
Alle donne le doglie, agli uomini l'orgasmo.
Bisogna farsene una malattia se Dio ha deciso così?
Io non credo.
Ecco, io ritengo che se le donne, educate fin da bambine, riuscissero a superare questo scoglio, a farne un percorso di crescita a di maturazione personale, superando questa eterna
invidia penis, vivremmo meglio tutti (gli uomini sicuramente) e non bisognerebbe inventarsi rivoluzioni culturali/tecnologiche che sono solo il frutto di un rancore mal celato, e che non possono essere quindi che un frutto avvelenato. Molto avvelenato....
Pensa Fs, e vengo al dunque, io credo che il lavoro sia un prezzo che gli uomini devono pagare alle donne.
Lo dice il ns. antico (e più sacro) testamento: alle donne il dolore del parto, agli uomini quello del lavoro.
E in un certo senso, sulla sponda opposta, lo si evince anche da Engels, quando sosteneva che la donna lavoratrice era la serva tra i servi (una per condizione naturale...l'altra culturale).
Cmq il lavoro, è una maniera per essere solidali con
la condizione femminile, per metterci al mondo.
Siate almeno riconoscenti perbacco!
Ancora oggi infatti in ogni lingua neolatina, e non solo, si trova un sinonimo della parola
lavoro che deriva dal travaglio femminile: "trabajo" in spagnolo, "trabalho" in portoghese, "travail" in francese e inglese, e "travagliare" si dice in molti dialetti del sud italia, come ben saprai.
Una volta invece, prima della società del lavoro, si immolava il primogenito...maschio.
Si pagava così.
L'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, visto che siamo a Pasqua, deriva da quel barbaro sentimento...femminil-matriarcale.
Cmq, per farla breve (quando inizio mi appassiono e rischi di non finire più) poi è stato inventato il lavoro, ed il sacrificio espiatorio del maschio è stato commutato in ....
catena perpetua.Nel male, una fortuna.
Pensa io sono il primogenito.
Va bene, per oggi ho finito, Sono stato un po' cattivello...
Auguri e buona Pasqua pure a te.