Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza
Casa alla figlia
beta:
--- Citazione da: FikaSicula - Aprile 05, 2012, 22:22:38 pm ---Se ti trasferisci per lavoro in questa epoca così precaria tutto diventa complicato. Non si può semplificare. Né quando si tratta di un padre né di una madre. Di base però bisognerebbe tentare di fare in modo da evitare di considerare un figlio come un pacco postale che si sposta sulla base delle tue esigenze. Anche lì serve buon senso e deve prevalere l'interesse del minore.
Giustifico una fuga solo se è accertato che l'ex marito è una persona violenta. In quel caso la distanza salva la vita di tutti. Se non ci sono elementi di pericolosità, senza presupporre un vincolo in questo tempo di precarietà in cui trovare un lavoro è un miraggio, allontanare un genitore dal figlio, rendendo difficile le visite, gli incontri, i contatti, non va bene.
Vado.
--- Termina citazione ---
parlo di casi dove non cè violenza da parte del padre, e dove la moglie non lavora proprio..se dico per dispetto intendo per dispetto. ma quando il padre protesta perche vede complicarsi il "vedere" i figli, ai giudici non passa neanche dall'anticamera del cervello, ne il diritto del minore a vedere il padre, ne tantomeno al diritto del figlio di non essere un pacco. un diritto che diventa intoccabile solo quando è nell'interesse della madre.
ps: qualcuno sa dove diavolo ho letto, quella direttiva che veicolava l'immagine della donna in rai? o dove si dice chi ha commissionato le ricerche istat? o delle correlazioni di queste ricerche ai finanziamenti dei centri antiviolenza? giusto cosi perche fra un po salta fuori che il ministero delle pari opportunita non esiste e ce lo siamo inventato noi.
ilmarmocchio:
Per intanto, c'era anche la partecipazione, con tanto di mini proclama, della direttice dell'Istat alla manifestazione del se non ora quando.
Non ilmassimo in quanto a imparzialità
p.s. mi dispiace NON poter postare documenti in mio possesso, ma sto scrivendo da un computer non mio.
Così sarà finchè sarò in ferie, e quindi ilmio modesto archivio non mi è disponibile.
a proposito di case, sentenze e tribunali, la mia stanca memoria mi ricorda un libro recente, di una avocata matrimonialista,
Laura Logli, prodigo di dati e casi .
Veramente interesante :
Laura Logli - Sposami ancora
qui una recensione
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788860523037/Sposami_ancora/Logli_Laura.html
Sinossi
Un tempo, quando gli uomini partivano per la guerra, dicevano: “Se non tornassi dite a mia moglie che l’ho sempre amata!”. Oggi sarebbe più probabile sentirgli dire: “Se non tornassi dite alla mia ex moglie che la pacchia è finita!”. Una provocazione, certo, ma la maggior parte degli uomini separati si sente così. Ogni storia è un caso a sé ma è pur vero che la legge, salvo casi particolari, prevede che i figli vengano affidati alla madre. Che, di conseguenza, ha diritto a un assegno di mantenimento e anche alla casa coniugale. Questo, in sintesi, significa che il marito-padre perde la casa, perde mezzo stipendio, e soprattutto perde l’affetto dei propri figli, che spesso riesce a vedere con difficoltà. La moglie invece può sistemarsi agevolmente con un altro compagno. Nella divisione delle famiglie le regole di uguaglianza non valgono più. Forse è impossibile trovare un giusto equilibrio perché il divorzio è di per sé un istituto che non ammette giusti equilibri: non si può dividere una famiglia facendo a metà di tutto. In compenso, però, si può provare a pensare che il matrimonio abbia ancora un avvenire. A condizione di imparare a litigare e a crescere insieme. E di pensare che solo con i sogni e con l’ottimismo passeranno i tempi bui.
FikaSicula:
--- Citazione da: Fazer - Aprile 05, 2012, 18:35:24 pm ---Mi permetto anch'io di andare un po' OT per suggerirti di dare uno sguardo a questi fantastici post dell'utente Mik, che a suo tempo provocarono moti di sdegno (e risate) anche su Alpha Centauri, perchè mettevano a nudo i metodi usati in troppe "serissime" ricerche e statistiche:
http://www.metromaschile.it/forum/documenti/classifica-gender-gap-del-wef/msg21122/
Alla faccia dei "dati ufficiali". :sick:
--- Termina citazione ---
Ho letto tutti i contributi di Mik, che non so se è ancora un utente di questo Forum, e sono andata anche a ripescare l'articolo su Noi Donne che lui indicava come interessante.
A parte le oscillazioni di 0,1 che per lui determinerebbe una inaffidabilità del risultato finale, e io non ho gli strumenti per contestare e neppure mi interessa, mi pare che sostanzialmente il punto stia sul fatto che invece che stare al 74° posto potremmo essere al 72° ma con fattori stabiliti un po' ad muzzum e con finalità non perfettamente chiare.
isolo la seguente frase "Cio' e' esattamente quello che il femminismo ha sempre inteso quando ha parlato(e parla) di eguaglianza. E' da sottolineare, a mio parere, la perfetta coincidenza con le posizioni espresse dal "vertice" del capitalismo mondiale: cio' con buona pace di chi pensa al femminismo come ad un movimento contro il sistema socio-economico attuale." e a parte ritenere che - volendo - ogni luogo istituzionale o pseudo tale in occidente è espressione del capitalismo, mi piacerebbe sapere secondo Mik come la mistificazione del dato numerico sul gender gap a proposito di discriminazione sulle donne possa essere funzionale al capitalismo. ovvero: da quel che so sul funzionamento delle corporazioni, è vero che per saldarsi il liberismo elargisce riconoscimenti sociali alle zone discriminate, come quando una fabbrica che inquina regala la scuola al quartiere nero e povero di una metropoli americana, ma il quartiere nero e povero esiste, mica se lo inventa.
se fosse anche vero che le donne e il femminismo sono funzionali ad una legittimazione del capitalismo (lo sono per le guerre di colonizzazione, certo, anche se le donne poi sono discriminate anche dove l'occidente non c'è) o sono addirittura espressione di esso non capisco il nesso e non capisco il fine. E se, paradosso nel paradosso (e qui sono davvero appassionata perchè pare un thriller di cui vorrei conoscere il finale) si inventerebbero perfino i dati per far pensare che le donne siano più discriminate di quanto in realtà non sono a che pro? come diventano parte attiva del meccanismo finanziario mondiale?
prendi le operaie in burundi, se esistono operaie in burundi, dici che invece che essere pagate il giusto sono sottopagate, e dunque a chi serve? allo Stato che prende X finanziamenti per riequilibrare con quei privilegi di cui parlate voi, incentivi, finanziamenti eccetera, alle imprese? e chi ci guadagna? lo Stato? Le imprese? è un ulteriore mezzo per defiscalizzare le attività industriali? e le donne? guadagnano, le donne? o sono solo usate?
sto riflettendo a voce alta. mi interessa capire. se il tasso di scolarizzazione in favore delle donne in uno stato ha una percentuale bassa come questo favorisce il capitalismo?
dopodichè l'immagine di chi che sta lì a mo' di carbonaro a sviscerare i dati per dimostrarne la non affidabilità, come se tanto fosse un'eresia, mi pare abbastanza singolare perchè, mi chiedo, a fronte di una presunta consapevolezza su un piano così diabolico, e io, dicevo altrove, non sono complottista ma se mi dai una lettura socio/storica/economica posso stare a sentire, posso anche crederci, anche se con questo piglio pure la shoah diventa un dato non tangibile e di negare la shoah non ci penso nemmeno, ma a fronte di questa consapevolezza perché allora non prodursi per tirare fuori altri dati, certi?
in termini di metodo, come funziona questa cosa che io dico questi sono i dati ufficiali, tu mi dici che quei dati non sono veri e poi mi dai in cambio cosa? cifre approssimative? affermazioni singole? perché non produrre altri dati differenti da mettere a confronto? :)
FikaSicula:
--- Citazione da: beta - Aprile 06, 2012, 00:38:13 am ---parlo di casi dove non cè violenza da parte del padre, e dove la moglie non lavora proprio..se dico per dispetto intendo per dispetto. ma quando il padre protesta perche vede complicarsi il "vedere" i figli, ai giudici non passa neanche dall'anticamera del cervello, ne il diritto del minore a vedere il padre, ne tantomeno al diritto del figlio di non essere un pacco. un diritto che diventa intoccabile solo quando è nell'interesse della madre.
--- Termina citazione ---
c'è un terzo caso. se lei non lavora e si separa e deve tornare a vivere dai suoi, in un'altra regione. in quel caso come fa? ma in ogni caso se lei si allontana per dispetto o nega a figlio e padre di vedersi per dispetto non va bene, senza dubbio. un genitore, padre o madre che sia, non è dio. un figlio ha da stare serenamente in stretto contatto con entrambi i genitori.
--- Citazione ---o dove si dice chi ha commissionato le ricerche istat? o delle correlazioni di queste ricerche ai finanziamenti dei centri antiviolenza? giusto cosi perche fra un po salta fuori che il ministero delle pari opportunita non esiste e ce lo siamo inventato noi.
--- Termina citazione ---
i centri antiviolenza, in contatto con le questure, commissariati, carabinieri, etc, forniscono annualmente i dati relativi le persone che si sono rivolte a loro e che poi hanno seguito un iter giudiziario. non lavorano da soli e non potrebbero nemmeno. polizia e carabinieri mandano da loro le donne che ne hanno bisogno.
una ricerca istat è fatta di domande somministrate ai cittadini e alle cittadine e lì, come ho letto, puoi dare più o meno valore al target delle domande ma quel risultato in generale resta.
Ripeto, se non ritenete corretti quei dati perché non fare una statistica parallela e alternativa? perchè non produrre un altro risultato? :)
--- Citazione da: ilmarmocchio - Aprile 06, 2012, 01:48:30 am ---p.s. mi dispiace NON poter postare documenti in mio possesso, ma sto scrivendo da un computer non mio.
Così sarà finchè sarò in ferie, e quindi ilmio modesto archivio non mi è disponibile.
(...)
Laura Logli - Sposami ancora
qui una recensione
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788860523037/Sposami_ancora/Logli_Laura.html
--- Termina citazione ---
Grazie mille per il link. vedrò di procurarmelo se riesco (mi va via un capitale con tutti 'sti libri... oh come è bello il no copyright e la diffusione dei materiali in rete).
FikaSicula:
--- Citazione da: FikaSicula - Aprile 06, 2012, 07:15:56 am ---E se, paradosso nel paradosso (e qui sono davvero appassionata perchè pare un thriller di cui vorrei conoscere il finale) si inventerebbero perfino i dati per far pensare che le donne siano più discriminate di quanto in realtà non sono a che pro?
--- Termina citazione ---
Era "inventassero". Sorry al congiuntivo (e al comitato a salvaguardia del).
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