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Casa alla figlia

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FikaSicula:

--- Citazione da: Fazer - Aprile 06, 2012, 19:43:44 pm ---Eh no, non ci siamo. Non cambiare strada a tuo piacimento.
Io ho contestato il tuo "appoggiarti" in maniera acritica ai dati ufficiali, facendoti l'esempio del caso limite (violenza maschile principale causa di morte).
Ovvero (per esempio) queste parole.

--- Termina citazione ---

Non è la prima causa di morte "violenta" per le donne? Questo si evince dai dati che mi dici di guardare criticamente. Io accendo il mio senso critico e lo uso a 360% mica parcellizzandolo. Invece mi stai dicendo di leggere acriticamente ciò che mi dici tu e il contenuto delle cose scritte qui, come se si trattasse di una bibbia. Io leggo, mi documento, e se chiedo dati da contrapporre è solo per farmi una mia idea senza passare dalla tua interpretazione delle cose. Lo stesso fai tu. E' soilo indice di autonomia e non di svicolamenti.


--- Citazione ---Eccome se serve, serve a farti capire che un fenomeno numericamente marginale (se rapportato alla popolazione), per quanto grave sia, viene ad arte trasformato in emergenza sociale.

--- Termina citazione ---

Se così è allora devo pormi il dubbio che così potrebbe essere per altre questioni. Ogni cosa della quale si ingigantiscono i numeri si intende farla percepire come una emergenza sociale? prendo un esempio a caso: la questione dei padri separati? e faccio quell'esempio con lo stesso rispetto che ho per le vittime di violenza sulle donne. la disperazione e tutto ciò che ne deriva non hanno giustificazioni e vanno cercate delle soluzioni. ma è possibile - e te la offro come argomento oppositivo con la consapevolezza che sulla testa delle persone 'sti giochi non si fanno mai - è possibile, dicevo, che in quel caso i dati veicolati vengano ingigantiti per far percepire una emergenza sociale di modo che si provveda per risolverla?


--- Citazione ---Innanzitutto la prima cosa da fare è contestare la veridicità dei dati che affermano la "sopravvalutazione del fenomeno", non credi?

--- Termina citazione ---

E non è una cosa molto triste parlare di sopravvalutazione del fenomeno quando si discute di questioni così serie. L'emergere del mio problema può passare attraverso la sottovalutazione di quell'altro? Perché anteporli? A che serve? Non possono emergere entrambi senza creare questo corto circuito fatto di pregiudizi da una parte e dall'altra?

Se io ti chiedo dati e ragiono sui dati è perché dietro ciascuno di essi ci sono vite umane. Non sto giocando con i numeri. Sono persone. Ci siamo cascate pure noi in questo gioco sciocco del rimettere in discussione i dati per difesa e pareva che l'obiettivo fosse la marginalizzazione di un fenomeno. ma poi ci siamo rese conto che è una cosa che non va bene. personalmente non mi interessa dire per esempio che i padri separati che soffrono sono più o meno delle cifre divulgate. mi dispiace che soffrano e basta e mi chiedo come si possa fare emergere quel dato senza declinarlo come fosse una ideologia, di frase in frase, passata di blog in blog, ad accreditare una tesi, una verità che ha dei numeri, tanti, pochi, non importa, come si può passare da una dinamica di comunicazione tra difesa e offesa e viceversa senza smentirsi e negarsi l'un l'altra con il pieno rispetto per il dolore di tutti/e?

Quella di cui parli, che dici essere così sicuro si tratti di una verità oggettiva. Resta comunque una verità parziale e se non la misuri con la mia e con quei maledetti dati la cui smentita viene brandita sul web ad ogni post che parla di violenza sulle donne (ecco dove sta il "non possiamo parlare di violenza sulle donne"), viene brandita come un'arma a rimuovere o esigere che si nasconda il dolore di una donna offesa, stuprata o uccisa, il dolore dei parenti, se tu non misuri tutto questo, a mio avviso, sei già entrato nel clichè dell'ideologia che disumanizza chi è diverso da te, che percepisce le vittime di quello che immagini come fronte avverso come minori, senza dolore, senza sangue, senza cuore. Le vittime sono solo vittime. E l'ufficialità dei dati è necessaria - tu mi stai dicendo - per evitare che dalla disperazione di una singola persona derivi un pregiudizio di genere e derivino provvedimenti autoritari. E' così in entrambi i casi.


--- Citazione ---Semplice: quando gli stessi poteri forti hanno capito che i movimenti potevano essere utili per raggiungere in modo occulto e apparentemente indolore degli obbiettivi che, perseguiti con metodi "tradizionali", non sarebbero risultati socialmente accettabili nè convenienti dal punto di vista del rapporto costo-efficacia.
Ma stò di nuovo "duplicando": vai (per esempio) alla discussione "Il femminismo è uno strumento o un virus". E leggi. Poi ci dici la tua.
Insomma, Fika, (ma stra-LOL e ROTLF, non ho mai chiamato una donna "Fika", che sia un rigurgito di maschilismo misogino e patriarcale?  :lol:) prenditi un po' di tempo per spulciare meglio il forum...

--- Termina citazione ---

Questo è plausibile. Sempre che il femminismo si sia piegato ai poteri perché il mio femminismo è resistente. Marginale ma resistente. Ma tu dirai che il mio femminismo non conta nulla. Mi rendo conto.
Vado a leggere, appena riesco, non come fosse la bibbia. E spero di produrre una critica ragionata.

E comunque ti/vi ringrazio per davvero perché questa riflessione ad alta voce non avrei mai potuto farla se non assieme a voi. :)

Angelo:
Fikasicula, sia chiara una cosa. Il femminismo non è per me il male assoluto, ovemai vi fossero state storture giuridiche, discriminazioni, quote azzurre etc. etc. sarei e sono ancora adesso li primo a dire che sono porcate. Non cerco giri di parole e se sbaglio, lo ammetto. Per me, tutti devono avere gli stessi identici diritti e gli stessi doveri. Chiunque va contro a questo elementare e democratico concetto per me è "altro". Poi, scrivi posts lunghi quanto vuoi, parla tra le righe quanto vuoi. Io sono qui, attento...

Angelo:
Il femminismo è stato avallato dagli uomini di potere, altrimenti potevano manifestare per altri cento anni, non sarebbe cambiato nulla o quasi. E' funzionale dal punto di vista economico, divide la famiglia, crea nuovi soggetti compratori e butta la croce addosso ad un genere in modo che tante donne e tanti (non mi viene il termine) troveranno un nemico da combattere mentre il nemico lavora alacremente contro la giustizia, l'eguaglianza, i diritti, il lavoro etc. etc.

ilmarmocchio:

--- Citazione da: FikaSicula - Aprile 06, 2012, 18:49:35 pm ---Ti sembrerà strano ma su molte delle cose che dici sono d'accordo.
mi piacerebbe molto leggere quelle sentenze derivanti da conflitti tra ex partner e poterle commentare a modo mio dove mi è consentito scrivere e divulgare ciò che penso. ti ringrazio in anticipo se mi metti a parte di questa verità.

--- Termina citazione ---

Non mi sembra strano. Riguardo alle sentenze io , fino a fine mese sarò in vacanza ( quasi agli antipodi ) , per cui farai prima a leggere il libro di Steffenoni e/o quelo della Logli.
Non ho il mio pc a disposizione e quindi nondispongo dei miei documenti.
Per altro non vorrei che si intenda daparte mia che i giudici facciano parte di una "internazionale " femminista che, da occulte stanze, ordisce persecuzioni per il povero " maschio".
No, la magistratura segue i suoi interessi di casta, ossia di potere, potere al quale ha fatto la bocca in questi anni.
ma anche interessi più terreni.Quindi oramai , le cause di divorzio non vengono più chiuse accertando responsabilità, moventi , ecc : troppo difficile e , sopratutto, richiede tempo. Poi c'è il rischio che non si possano fare gli arbitrati, e comunque ci vogliono impegno e capacità, qualità non sempre presenti.
Ecco come i giudici risolvono il busillis : NON addebitano a nessuno la responsabilità, inventano un" tenore divita come se il matrimonio fosse in essere ( ma il matrimonio è morto, assegnano il figlio alla madre, e il gioco è fatto, con poco tempo e nessun rischio. Il padre esce di casa, paga mantenimento/alimenti e magari anche il mutuo della casa dove non può più abitare. Poi, magari anche un affitto per una sua casetta.
Ti prongo un test : spiega queste cosette a una donna dell'est Europa e poi vedi cosa ti risponde.
A proposito,su come i giudici affrontano le cause di separazione c'è qualcosa anche su un libro filofemminista e pieno di inesattezze, ma che, involontariamente ( anzi si tratta di autogol ), scrive un paio di cosette assai interessanti

http://www.mulino.it/edizioni/volumi/scheda_volume.php?vista=scheda&ISBNART=14971

Se lo avessi a portata di mano , ti indicherei pagina e riga :)

FikaSicula:

--- Citazione da: ilmarmocchio - Aprile 06, 2012, 20:34:45 pm ---Non mi sembra strano. Riguardo alle sentenze io , fino a fine mese sarò in vacanza ( quasi agli antipodi ) , per cui farai prima a leggere il libro di Steffenoni e/o quelo della Logli.

--- Termina citazione ---

Infatti nei prossimi giorni faccio acquisti. :)


--- Citazione ---Ecco come i giudici risolvono il busillis : NON addebitano a nessuno la responsabilità, inventano un" tenore divita come se il matrimonio fosse in essere ( ma il matrimonio è morto, assegnano il figlio alla madre, e il gioco è fatto, con poco tempo e nessun rischio. Il padre esce di casa, paga mantenimento/alimenti e magari anche il mutuo della casa dove non può più abitare. Poi, magari anche un affitto per una sua casetta.

--- Termina citazione ---

è una inutile guerra tra poveri. se hanno agito come dici, e non ho difficoltà a crederti, hanno determinato una divisione sociale pari a quella tra stranieri e italiani. questa cosa viene riparata dal paracadute sociale familiare che ammortizza nel sud ma immagino che nel nord, nelle metropoli, il problema sia molto diverso. crei fasce di popolazione senza nessuna ancora di salvezza. divisione nella divisione.
vorrei capire per esempio perchè i dati istat parlano di madri povere in percentuale altissima e se quando ne parlano non considerano il fatto che stiano dentro o fuori dalla casa dei genitori.  questo a prescindere da ciò che pensate dei dati istat. :)


--- Citazione ---A proposito,su come i giudici affrontano le cause di separazione c'è qualcosa anche su un libro filofemminista e pieno di inesattezze, ma che, involontariamente ( anzi si tratta di autogol ), scrive un paio di cosette assai interessanti
http://www.mulino.it/edizioni/volumi/scheda_volume.php?vista=scheda&ISBNART=14971
Se lo avessi a portata di mano , ti indicherei pagina e riga :)

--- Termina citazione ---

Lo metto in lista. :)
Devo fare una scelta di priorità. Comincio con un paio.

Grazie!

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