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Casa alla figlia

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FikaSicula:

--- Citazione da: ilmarmocchio - Aprile 07, 2012, 16:44:11 pm ---Gli uomini che picchiano le donne esistono e vanno trattati come va trattato chiunque eserciti una violenzanon a scopo difensivo. (...)
Ma vanno accertati i fatti e il contesto, in quanto una violenza provocata va sanzionata, ma va sanzionata anche la provocazione.
Come pure va sanzionata la calunnia.
Invece, troppo spesso si sanziona solo la prima e mai le altre.

--- Termina citazione ---

Come dicevo per me è scontato che tu sia attento alle questioni che riguardano la violenza.
Non so cosa intendi per provocazione e io qui non voglio fare un ragionamento giurisprudenziale per cui qualunque cosa dico si traduce in pene inflitte o subite. Io faccio un ragionamento culturale che poi è l'unico che comprende le complessità alle quali accenni tu. La giurisprudenza semplifica dove la sociologia osserva senza codificare e schematizzare, per esempio.

Se una donna tira schiaffi, spintoni, parla a ripetizione per ore denigrando l'umo che ha di fronte, tutto quel che vuoi, tanto basta a giustificare un omicidio? Un maltrattamento? E non faccio a ripartire circa la gravità delle violenze a chi prende più botte e a chi ha ferite più evidenti perché lo so da me che esiste una violenza psicologica che anche le donne subiscono e che è difficilmente dimostrabile. Se denuncio di aver subito un tentato omicidio dove ci sono fatti evidenti e mi si dice che sono una bugiarda figuriamoci cosa si direbbe se io denunciassi una violenza di tipo psicologico. Ma, tenendo conto anche delle cose che dice Beta, i due pesi e le due misure, il fatto che la percezione della violenza per le donne vale e invece per gli uomini no, tenendo conto di tutto, comunque, ti chiedo: qualunque provocazione può giustificare un omicidio?
Dopodiché in giurisprundenzese credo esistano delle attenuanti a seconda dei casi e credo che la calunnia sia punita se denunciata e dimostrata e dunque non mi pare che su questo ci sia un vuoto legislativo. Lì poi puoi ragionare sull'entità della pena e da quel che ho letto c'è chi vorrebbe solo riconosciuto il fatto di sentirsi leso da una bugia e chi vorrebbe vedere morire una donna in galera. Chi da un lato parla di leggi liberticide e autoritarie quando sono rivolte al maschile e chi invece parla un linguaggio autoritario quando si parla di pene da infliggere al femminile. E il mondo di chi vorrebbe torturare, castrare, uccidere, punire in vari modi è comunque un mondo che non mi riguarda.

Quello che posso fare io è guardare le cose da una più ampia prospettiva e accendere un riflettore su quello di cui parli tu senza che questo costituisca una giustificazione per chi è violento/a e senza che questo dal punto di vista culturale realizzi una cappa di impunità per chi immagina di poter fare ciò che vuole.


--- Citazione ---E' slito discorso delo stupro : un uomo normale NON si eccita di fronte a una donna che piange, si divincola, insomma si nega .
Oltretutto c'è anche un problema di tipo meccanico, in quanto penetrare una donna NON eccitata non è facile : NOn c'è lubrificazione e fa male anche all'uomo.
Non ho mai capito come riescano a farlo.
Ma , sopratutto, una donna che mi rifiuta NON la voglio.
Non mi merita, volente o nolente.
E questo lo pensano molti uomini.
Uomo e donna , maschio e femmina sono irrimediabilmente diversi.
Così ha voluto l'evoluzione che ci ha"costretti " ad aver bisogno l'uno dell'altro.
Vanno interpretate e ascoltate le esigenze reciproche, ma oggi pare che le esigenze maschili siano criminose o reiette.

--- Termina citazione ---

Io guardo alle rivendicazioni delle persone. Comunque mi permetto di dissentire.
Tu parli di te, di quello che eccita te che evidentemente intendi un rapporto basato sulla consensualità, sull'eccitazione reciproca, sul piacere di stare insieme in modo chiaro, dove non c'è esercizio di potere e dove non c'è una dinamica sadica inflitta non consensualmente ma attraverso altri metodi di controllo, pratici, fisici, psicologici, culturali. Quanti modi esistono per ricattare una donna e indurla a fare sesso se non ne ha voglia? La forma stupro così come la immagini tu guarda alla donna come un oggetto e se oggettivizzi qualcuno/a non lo/a vedi più come un essere umano, come una persona. Vedi solo un oggetto. Dipende anche da tanta cultura che aiuta a far ritenere tale una donna.
Una delle cose più clamorosamente riuscite delle campagne naziste era quella di disumanizzare le vittime, di descriverle come fossero tutt'altro che persone, con nomignoli terribili, sorci, cose, oggetti, e quella disumanizzazione - operata tutta in termini di propaganda culturale, ove gli ebrei venivano visti come cose sen'anima, senza una vita, senza affetti, senza nulla, ha permesso che si potesse operare uno sterminio con la complicità di troppa gente. La banalità del male, la chiamava hanna harendt.
Lo stupro di cui parli tu esiste quando c'è un predatore estraneo, uno che ti prende, ti massacra fuori e ti fa di tutto. Le donne vittime di stupro a scopo di pulizia etnica in guerra hanno subito torture indicibili e il sadismo che si è raggiunto in certe situazioni è atroce.
Ma lo stupro la maggior parte delle volte avviene in circostanze in cui equivoci e fraintendimenti sono alibi circostanziali dietro i quali ci si nasconde. Ricatti, come nelle molestie sul lavoro per cui o ci stai o ti licenziano, o come quando devi stare zitta perché si svegliano i bambini o in altre circostanze.
Lo stupro porta con se' non a caso lo stigma della colpa e chi lo subisce se ne vergogna, come si vergogna un ragazzino che ha subito un abuso perché toccato da un adulto suo malgrado ha una erezione.
Non siamo solo corpo e può avvenire che la dilatazione avvenga come difesa di quella zona del corpo, per evitare lacerazioni, come risposta involontaria, e ciò prescinde dai desideri e da quello che sta nella mente di una donna. Non è sulla base di questo metro e su una conoscenza androcentrica del corpo femminile che puoi dare una valutazione sullo stupro. Secondo me.


--- Citazione ---Purtroppo l'ideologia c'è anche in medicina , e maggiormente in psichiatria e psicologia, anche perchè scarsamente rigorose ed oggettivabile.

--- Termina citazione ---

Appunto. E spesso questo ha prodotto delle storture che hanno determinato delle discriminazioni gravissime o semplicemente la Psichiatria si è fatta strumento funzionale ad una idea autoritaria e repressiva nei confronti di alcuni generi. Donne, gay, lesbiche, trans.

L'Isteria è un esempio tra tutti. Pensare che si dovesse risolvere con un vibratore oggi fa ridere ma allora quante donne sono finite in manicomio per questo?


--- Citazione da: ilmarmocchio - Aprile 07, 2012, 16:49:25 pm ---le tue considerazioni possono essere condivise, ma sono di ordine morale.
A chi invece usa la comunicazione, interessano i risultati, non la crescita delle masse.
Anzi, se le masse non crescono, tanto meglio.
le cifre enormi investite nella pubblicità e nella cosidetta informazione corroborano le mie tesi.
Unpaio di discussioni che ho avuto la ventura di intrattenere con un paio di alti dirigenti di multinazionali, per caso conosciuti, te le convaliderebbero al 100%.
E credimi, i risultati ci sono.

--- Termina citazione ---

Non sono di ordine morale. :)
Parlo di cultura. E parlo di comunicazione. Ne parlo con cognizione di causa. Perché nella comunicazione misuri il punto di partenza, ovvero ciò che vuoi promuovere, la modalità di diffusione e l'obiettivo. Cos'è che vuoi vendere?
Vuoi vendere la difficoltà dei padri separati o l'odio per le donne? Vuoi vendere l'idea che esista un uomo fiero e determinato che supera tante difficoltà pur di vedere suo figlio o vuoi vendere l'idea di un soggetto vittimista e rancoroso la cui dignità è piegata alla richiesta di tutela?
Vuoi vendere l'idea che esista una discriminazione o ne vuoi realizzare un'altra?
La crescita di quelle che tu chiami "masse" è l'Italia che tu vuoi, che immagini, che progetti, che auspichi per te e per i tuoi figli. Con quell'Italia ci devi fare i conti e bisogna assumersi la responsabilità di ciò che si comunica affinché si realizzi qualcosa di meglio. E poi, suvvia, i padri separati sono qualcosa di meglio, di più, di assai più importante di un qualunque detersivo e non basta uno slogan ereditato dalla cultura dei mormoni e dei bacchettoni americani per  definire un fenomeno così complesso e accreditarlo. Io so solo che non lo accrediti in questo modo perché si finisce per restare impigliati/e sul modo invece di parlare del problema in se'.
Così è sul web per esempio o così è stato. Il problema non si vede. Si vede solo una comunicazione fatta male. :)


ilmarmocchio:
O.T. parziale :

http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_6844.asp

UN BEL CONFLITTO DI INTERESSI

Più denunce ci sono, più si incassa.
ahi. ahi

Massimo:
Un ingiustizia, cara Fikasicula, non esclude l'altra: è violenza lo stupro (chi lo nega?); è violenza
privare un uomo della sua casa, degli affetti, del contatto continuo con i figli, metterlo nella
condizione di non potersi più rifare una vita, con l'appoggio tra l'altro della legge e dei magistrati.
Lo stupro invece NON HA l'appoggio della legge e dei magistrati. Negare la prima violenza è da
cialtroni e da negazionisti. Negare la seconda violenza è da ipocrite e da negazioniste alla pari.
E da totalitarie, aggiungerei!

COSMOS1:

--- Citazione da: FikaSicula - Aprile 07, 2012, 17:57:52 pm ---
 esercizio di potere ... dinamica sadica inflitta non consensualmente ma attraverso altri metodi di controllo, pratici, fisici, psicologici, culturali. Quanti modi esistono per ricattare una donna e indurla a fare sesso se non ne ha voglia? La forma stupro così come la immagini tu guarda alla donna come un oggetto e se oggettivizzi qualcuno/a non lo/a vedi più come un essere umano, come una persona. Vedi solo un oggetto.


--- Termina citazione ---


 :lol:

FusaSicula in un accesso di follia

 :lol:

ilmarmocchio:
Fikasicula ..Quanti modi esistono per ricattare una donna e indurla a fare sesso se non ne ha voglia? ...
molti, ma la legge oggi tutela molto efficacemente le donne, tant'è che siamo arrivati alla presunzione di colpevolezza ( Legge carfagna ).
Invece, sulle" pressioni psicologiche" nel matrimonio, silenzio.
Ciò non significa che io giustifico stupro o omicidio.
Vanno puniti.
ma vanno punite anche le calunnie delle figlie aizzate dalle madri per denunciare inesistenti violenze.
Se si punisce la " percepita molestia di uno sguardo indagatore " , va punita anche  laprovocazione non richiesta e la manipoalzione psicologica sfruttando il sesso.
Mi dirai : il sesso vale per tutte e 2.
No, il sesso maschile è diverso da quello femminile, al di là ovviamente delle differenze individuali.
Cioè :
esiste l'insieme degli esseri umani U  . All'interno di U esistono  il sottoinsieme M dei maschi e il sottoinsieme F delle femmine.
All'interno di questi 2 sottoinsiemi esistono i singoli componenti, naturalmente diversi l'uno dall'altro.
Con ciò, le caratteristiche che ci portano a distinguere 2  sotoinsiemi permangono intatte.
La storia evolutiva ha stabilito così. sia nella morfologia, nela fisiologia, nella patologia.
la donna non ha le stesse esigenze sessuali dell'uomo e viceversa.
Anche qui, se tu mi chiedi dati, al momento posso solo citarti dei titoli di libri, peraltro autorevoli :
perchè ci ammaliamo
http://www.libreriauniversitaria.it/perche-ci-ammaliamo-nesse-randolph/libro/9788806150334
per il versante psicologico i libri di Allan e Barbara Pease.
c'è poi la neonata medicina di genere , anche qui avrei un bel libro da citare , ma ora non ricordo perfettamente il titolo.
Ci sono numerosi link al riguardo, es
http://www.medicinagenere.org/
A tal proposito, ci sono 2 casi emblematici di distorsione della  realtà, anche scientifica, a scopo ideologico :
si dice per es che la sperimentazione dei farmaci vede trascurata la donna che così avrebbe a disposizione dei trattamenti meno " calibrati ". A parte che allora viene smontato il falso assioma dell'uguaglianza, ma sopratutto viene spacciato per privilegio maschile quello che invece è un rischio : la sperimentazione è pericolosa per i soggetti che vi si sottopongono.
Inoltre , nelle donne c'è l'incognita di una eventuale gravidanza , che causerebe problemi medici e assicurativi non trascurabili.
Ma i media ci parlano di unadiscriminazione femminile :doh:
Tralascio la discrepanza tra il quotidiano bombardamento circa le immaginifiche superiorità anche fisiche della donna, e il paignucolante rivendicazionismo delle dottoresse della "medicina di genere ".
Un esempio curioso, ma non tanto :
le tenniste prof. hanno richiesto e , pare, hanno otenuto, l'equiparazione del montepremi maschile e femminile nei grandi tornei ( es  grande slam ) , tra le proteste dei colleghi maschi.
tennisti maschilisti ?
No, perchè la tennista n° 1 del mondo viene annientata dal tennista n° 100 o 150.
Allora facciamo tornei open : uomini e donne insieme.
Non sia mai : stesso montepremi , ma minor fatica.
E questo vale nelle forze armate, nei lavori anche parziamente pesanti, ecc.
Lo stesso sacrificio maschile nelle epoche passate è stato dipinto come oppressione.
Sadismo ? oggi è ritenuto una patologia ( DSM 4 ), e noi stiamo parlando di relazioni nell'ambito della normalità.
Le molestie NON sono stupri e una molestia è anche andare sul lavoro vestita in un certo modo, NON funzionale certo al lavoro in oggetto.
Non tollero ne stupro ne molestia, ma devono essere accertati.
Inoltre, tu citi  "
Lo stupro porta con se' non a caso lo stigma della colpa e chi lo subisce se ne vergogna, come si vergogna un ragazzino che ha subito un abuso perché toccato da un adulto suo malgrado ha una erezione.

se ha una erezione... un pò strana come vergogna ;)


Fikasicula : Non sono di ordine morale. smile_001
Parlo di cultura. E parlo di comunicazione. Ne parlo con cognizione di causa. Perché nella comunicazione misuri il punto di partenza, ovvero ciò che vuoi promuovere, la modalità di diffusione e l'obiettivo. Cos'è che vuoi vendere?
Vuoi vendere la difficoltà dei padri separati o l'odio per le donne? Vuoi vendere l'idea che esista un uomo fiero e determinato che supera tante difficoltà pur di vedere suo figlio o vuoi vendere l'idea di un soggetto vittimista e rancoroso la cui dignità è piegata alla richiesta di tutela?

Le tue considerazioni sono di ordine morale, perchè non collegate a un rapporto di causa effetto.
I padroni della comunicazione si propongono dei risultati.
Io posso darti ragione, ma ciò che rimane è che i mediavengono usati per un certo scopo e raggiungono tale scopo.
Dice benissimo Rita :vale più lafiction di Fiorello che 10000 nostri posts.
Almeno nel breve/medio termine.
ora ti saluto, perchè faccio anche un pò di vacanza.
a presto :)





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