Autore Topic: Casa alla figlia  (Letto 26287 volte)

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Offline FikaSicula

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #75 il: Aprile 07, 2012, 16:16:46 pm »
i.
Qui ci sono dei punti che vanno chiariti .
pronto soccorso ecc :  i medici dei pronto soccorso non stabiliscono MAI che c'è stata una violenza da parte del marito, ma semplicemente che ci sono dei traumi, in quanto i edici NON sono presenti  al momento del trauma e non hanno nessun tipo di riscontro, tant' è che un referto del P.S. generalmente è in questa forma : " la Sig. XY presenta ecchimosi, o contusioni o fratture all'emitorace X, o in sede frontale/ occipitale nel cranio ecc.
Cioè una descrizione che, quasi mai permette di accertare la natura e l'autore dell'eventuale atto violento.
Nel caso dello stupro, lo stesso. Ci vogliono tutta una serie di riscontri.

Bene. Dopo le verifiche e le denunce però il problema persiste. Puoi non crederle. Puoi credere che tutte dicano il falso ma se una donna denuncia di aver subito una violenza e ci sono comportamenti reiterati e verificati e registrati anche da polizie varie intervenute, storie di violenza evidenti, testimonianze, cose certe, la prima cosa che fai è tutelare la vittima e non esporla ad un eventuale ulteriore violenza, lei e i figli. Un omicidio bisogna prevenirlo, credo. Metti un marito violento (lo stesso vale anche per la donna) che non vuole saperne di accettare la separazione, si intestardisce, fa scenate, la perseguita, la picchia quando può, la aspetta sotto casa, e prima ancora l'aveva picchiata, e per togliere ogni dubbio diciamo che l'aveva picchiata davanti altre persone, perfino per strada. Metti una cosa così che inevitabilmente si tradice in un omicidio, tu che fai? Donne che vivono queste situazioni le questure le mandano presso case rifugio e non le espongono ad ulteriori violenze. Non si può ignorare questo dato quando parli di affidi. Soprattutto quando parli di affidi tra persone che non si sono separate consensualmente. Bisogna trovare un modo diverso di affrontare la questione che non sia quello di immaginare tutte le donne bugiarde e che non sia quello di immaginare che le donne siano tutte "madri malevole". perché su questo, mi consentirai, un pregiudizio di genere lo realizzi.
dando per scontato che ti importi e sicuramente moltissimo, che uomini, donne, bambini, restino vivi e possano superare periodi anche di grave conflittualità con il minimo delle conseguenze, non ritieni che questo problema vada affrontato guardando le cose nella maniera più imparziale e tenendo a preservare la vita di tutti?

Citazione
Sulla PAS , maltrattamento o malattia ? Le conseguenze sono dannose e continuate nel tempo,il che la cattarerizza comemalattia. Il DSM (...) Se ti interessa , ti spiego dove sta l'aberrazione e il cortocircuito logico/ideologico.

so cos'è un Dsm e posso aggiungere che la psichiatria non-democratica in generale mi trova in disaccordo. la psichiatria gestita come agente repressivo dei disagi sociali è e diventa un mezzo autoritario di controllo sociale. tra malattia e maltrattamento c'è un divario in termini di soluzioni e di codificazione dei comportamenti. Questo è quello che penso io con grande rispetto ma certamente mi interessa anche il tuo punto di vista e se me ne parli te ne sono grata.


Citazione
sulladeprivazione sessuale attuata come ritorsione/pressione da molte mogli, ti ha risposto beta.
Di mio posso dire che la percezione di tale azione è assai negativa, molto di quanto possa essere quella di una guardata insistente nella scollatura, chissà perchè presente

E io gli ho risposto prima quindi evito di ripetere le stesse cose a te. :)

Offline FikaSicula

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #76 il: Aprile 07, 2012, 16:27:03 pm »
Eh, eh...adesso mi sembreresti un pò ingenua, o all'oscuro di come va il mondo, il che invece non mi pare , vista la tua evidente preparazione ed esperienza.

Non so se sono ingenua o meno. Credo che il risultato che ottieni con un tot di apparizioni negli showtime televisivi spazzatura all'ombra di presentatrici superficiali che si rivolgono alla massaia come se ancora esistessero le massaie analfabete con quei toni nazional/patriottici e quel piglio strappalacrime non sia un buon risultato.
Hai fatto cultura? Hai sedimentato forse elementi che possano incidere in una crescita di qualunque tipo? Hai davvero risvegliato sensibilità su una cosa fondamentale come il diritto di famiglia o hai solo prodotto uno schema ideologico e una propaganda che sposa il linguaggio della richiesta di tutela (non della rivendicazione), del vittimismo, dei buoni sentimenti, dei processi tv infarciti di clichè e sterotipi e di dettagli morbosi che poco c'entrano con il dolore e con la vita di tutti i giorni?
Sei riuscito ad accreditare la tua versione dei fatti mentre presti il fianco e legittimi la mentalità reazionaria di donne e uomini che ancora pensano che il mondo vada diviso in branchi muniti di forconi in cui il linciaggio è l'unico metro di espressione in-civile?
La fiction come viene gestita sulle televisioni generaliste poi produce un appiattimento cronico, determina una visione binaria, tutto è bianco o nero, tutto è superficiale e la consapevolezza che fa maturare rispetto ai problemi equivale a zero.
E' la stessa comunicazione che quando parla di violenza sulle donne descrive lui, quello che viene identificato nel carnefice, come fosse un mostro e invece non esistono mostri e le cose sono tanto più complesse di così.
Sul serio pensi che quella sia una buona comunicazione per accreditare rivendicazioni di qualunque tipo? :)

Offline ilmarmocchio

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #77 il: Aprile 07, 2012, 16:44:11 pm »
Gli uomini che picchiano le donne esistono e vanno trattati come va trattato chiunque eserciti una violenzanon a scopo difensivo.
Lungi da me difenderli.
Ma vanno accertati i fatti e il contesto, in quanto una violenza provocata va sanzionata, ma va sanzionata anche la provocazione.
Come pure va sanzionata la calunnia.
Invece, troppo spesso si sanziona solo la prima e mai le altre.
E' slito discorso delo stupro : un uomo normale NON si eccita di fronte a una donna che piange, si divincola, insomma si nega .
Oltretutto c'è anche un problema di tipo meccanico, in quanto penetrare una donna NON eccitata non è facile : NOn c'è lubrificazione e fa male anche all'uomo.
Non ho mai capito come riescano a farlo.
Ma , sopratutto, una donna che mi rifiuta NON la voglio.
Non mi merita, volente o nolente.
E questo lo pensano molti uomini.
Uomo e donna , maschio e femmina sono irrimediabilmente diversi.
Così ha voluto l'evoluzione che ci ha"costretti " ad aver bisogno l'uno dell'altro.
Vanno interpretate e ascoltate le esigenze reciproche, ma oggi pare che le esigenze maschili siano criminose o reiette.
Beh, questo non ci va.
Rispetto a nuovi uomini, mondi, società, ecc non c'è da illudersi :
l'esperimento sta già fallendo,   perchè profondamente.
Come tutte le utopie che ben conosciamo.
Sul DSM , per non andare OT, si è sempre riconosciuta la pedofilia come una parafilia, quindi una patologia.
Poi, sulla scorta dell'omosessualità, si è pensato a una forma egosintonica e a un'altra egodistonica.
Il problema è che la pedofilia  è una parafilia in quanto il pazientepuò raggiungere l'eccitazione e soddisfazione sessuale esclusivamente atraverso la praticain questione.
Ammettere invece una forma egosintonica, ovverosia un pedofilo/a che puòsoddisfare la sua sessualità anche in altro modo, significa che egli/a ha la possibiltà di scelta.
A questo punto , il discorso non torna.
Purtroppo l'ideologia c'è anche in medicina , e maggiormente in psichiatria e psicologia, anche perchè scarsamente rigorose ed oggettivabile.

Offline ilmarmocchio

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #78 il: Aprile 07, 2012, 16:49:25 pm »
Non so se sono ingenua o meno. Credo che il risultato che ottieni con un tot di apparizioni negli showtime televisivi spazzatura all'ombra di presentatrici superficiali che si rivolgono alla massaia come se ancora esistessero le massaie analfabete con quei toni nazional/patriottici e quel piglio strappalacrime non sia un buon risultato.
Hai fatto cultura? Hai sedimentato forse elementi che possano incidere in una crescita di qualunque tipo? Hai davvero risvegliato sensibilità su una cosa fondamentale come il diritto di famiglia o hai solo prodotto uno schema ideologico e una propaganda che sposa il linguaggio della richiesta di tutela (non della rivendicazione), del vittimismo, dei buoni sentimenti, dei processi tv infarciti di clichè e sterotipi e di dettagli morbosi che poco c'entrano con il dolore e con la vita di tutti i giorni?
Sei riuscito ad accreditare la tua versione dei fatti mentre presti il fianco e legittimi la mentalità reazionaria di donne e uomini che ancora pensano che il mondo vada diviso in branchi muniti di forconi in cui il linciaggio è l'unico metro di espressione in-civile?
La fiction come viene gestita sulle televisioni generaliste poi produce un appiattimento cronico, determina una visione binaria, tutto è bianco o nero, tutto è superficiale e la consapevolezza che fa maturare rispetto ai problemi equivale a zero.
E' la stessa comunicazione che quando parla di violenza sulle donne descrive lui, quello che viene identificato nel carnefice, come fosse un mostro e invece non esistono mostri e le cose sono tanto più complesse di così.
Sul serio pensi che quella sia una buona comunicazione per accreditare rivendicazioni di qualunque tipo? :)


le tue considerazioni possono essere condivise, ma sono di ordine morale.
A chi invece usa la comunicazione, interessano i risultati, non la crescita delle masse.
Anzi, se le masse non crescono, tanto meglio.
le cifre enormi investite nella pubblicità e nella cosidetta informazione corroborano le mie tesi.
Unpaio di discussioni che ho avuto la ventura di intrattenere con un paio di alti dirigenti di multinazionali, per caso conosciuti, te le convaliderebbero al 100%.
E credimi, i risultati ci sono.

Offline ilmarmocchio

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #79 il: Aprile 07, 2012, 16:59:21 pm »
P.S.  pe quanto riguarda la direttrice Istat L.L. Sabbatini, con le sue prese di posizione NON può essere attendibile.
Si trova in un marchiano conflitto di interesse e infatti. compie l'errore ( voluto o non voluto ) tipico di chi si trova in tale situazione :
da per scontata la tesi che vuol dimostrare
solo così si può affermare, sfidando  il ridicolo , che la prima causa di morte per le donne in un certo range di età , sono le violenze dei compagni. Solo così si può quantificare la violenzanon denunciata, ovverosia quella che non si conosce.
Viceversa la nostra Direttrice non riesce a quantificare la povertà palese di molti padri ridotti sul lastrico.
No, la LL Sabbatini non è e non può essere credibile.
Non di più dei nazisti quando affermavano che gli ebrei nei lager non esistevano

Offline FikaSicula

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #80 il: Aprile 07, 2012, 17:57:52 pm »
Gli uomini che picchiano le donne esistono e vanno trattati come va trattato chiunque eserciti una violenzanon a scopo difensivo. (...)
Ma vanno accertati i fatti e il contesto, in quanto una violenza provocata va sanzionata, ma va sanzionata anche la provocazione.
Come pure va sanzionata la calunnia.
Invece, troppo spesso si sanziona solo la prima e mai le altre.

Come dicevo per me è scontato che tu sia attento alle questioni che riguardano la violenza.
Non so cosa intendi per provocazione e io qui non voglio fare un ragionamento giurisprudenziale per cui qualunque cosa dico si traduce in pene inflitte o subite. Io faccio un ragionamento culturale che poi è l'unico che comprende le complessità alle quali accenni tu. La giurisprudenza semplifica dove la sociologia osserva senza codificare e schematizzare, per esempio.

Se una donna tira schiaffi, spintoni, parla a ripetizione per ore denigrando l'umo che ha di fronte, tutto quel che vuoi, tanto basta a giustificare un omicidio? Un maltrattamento? E non faccio a ripartire circa la gravità delle violenze a chi prende più botte e a chi ha ferite più evidenti perché lo so da me che esiste una violenza psicologica che anche le donne subiscono e che è difficilmente dimostrabile. Se denuncio di aver subito un tentato omicidio dove ci sono fatti evidenti e mi si dice che sono una bugiarda figuriamoci cosa si direbbe se io denunciassi una violenza di tipo psicologico. Ma, tenendo conto anche delle cose che dice Beta, i due pesi e le due misure, il fatto che la percezione della violenza per le donne vale e invece per gli uomini no, tenendo conto di tutto, comunque, ti chiedo: qualunque provocazione può giustificare un omicidio?
Dopodiché in giurisprundenzese credo esistano delle attenuanti a seconda dei casi e credo che la calunnia sia punita se denunciata e dimostrata e dunque non mi pare che su questo ci sia un vuoto legislativo. Lì poi puoi ragionare sull'entità della pena e da quel che ho letto c'è chi vorrebbe solo riconosciuto il fatto di sentirsi leso da una bugia e chi vorrebbe vedere morire una donna in galera. Chi da un lato parla di leggi liberticide e autoritarie quando sono rivolte al maschile e chi invece parla un linguaggio autoritario quando si parla di pene da infliggere al femminile. E il mondo di chi vorrebbe torturare, castrare, uccidere, punire in vari modi è comunque un mondo che non mi riguarda.

Quello che posso fare io è guardare le cose da una più ampia prospettiva e accendere un riflettore su quello di cui parli tu senza che questo costituisca una giustificazione per chi è violento/a e senza che questo dal punto di vista culturale realizzi una cappa di impunità per chi immagina di poter fare ciò che vuole.

Citazione
E' slito discorso delo stupro : un uomo normale NON si eccita di fronte a una donna che piange, si divincola, insomma si nega .
Oltretutto c'è anche un problema di tipo meccanico, in quanto penetrare una donna NON eccitata non è facile : NOn c'è lubrificazione e fa male anche all'uomo.
Non ho mai capito come riescano a farlo.
Ma , sopratutto, una donna che mi rifiuta NON la voglio.
Non mi merita, volente o nolente.
E questo lo pensano molti uomini.
Uomo e donna , maschio e femmina sono irrimediabilmente diversi.
Così ha voluto l'evoluzione che ci ha"costretti " ad aver bisogno l'uno dell'altro.
Vanno interpretate e ascoltate le esigenze reciproche, ma oggi pare che le esigenze maschili siano criminose o reiette.

Io guardo alle rivendicazioni delle persone. Comunque mi permetto di dissentire.
Tu parli di te, di quello che eccita te che evidentemente intendi un rapporto basato sulla consensualità, sull'eccitazione reciproca, sul piacere di stare insieme in modo chiaro, dove non c'è esercizio di potere e dove non c'è una dinamica sadica inflitta non consensualmente ma attraverso altri metodi di controllo, pratici, fisici, psicologici, culturali. Quanti modi esistono per ricattare una donna e indurla a fare sesso se non ne ha voglia? La forma stupro così come la immagini tu guarda alla donna come un oggetto e se oggettivizzi qualcuno/a non lo/a vedi più come un essere umano, come una persona. Vedi solo un oggetto. Dipende anche da tanta cultura che aiuta a far ritenere tale una donna.
Una delle cose più clamorosamente riuscite delle campagne naziste era quella di disumanizzare le vittime, di descriverle come fossero tutt'altro che persone, con nomignoli terribili, sorci, cose, oggetti, e quella disumanizzazione - operata tutta in termini di propaganda culturale, ove gli ebrei venivano visti come cose sen'anima, senza una vita, senza affetti, senza nulla, ha permesso che si potesse operare uno sterminio con la complicità di troppa gente. La banalità del male, la chiamava hanna harendt.
Lo stupro di cui parli tu esiste quando c'è un predatore estraneo, uno che ti prende, ti massacra fuori e ti fa di tutto. Le donne vittime di stupro a scopo di pulizia etnica in guerra hanno subito torture indicibili e il sadismo che si è raggiunto in certe situazioni è atroce.
Ma lo stupro la maggior parte delle volte avviene in circostanze in cui equivoci e fraintendimenti sono alibi circostanziali dietro i quali ci si nasconde. Ricatti, come nelle molestie sul lavoro per cui o ci stai o ti licenziano, o come quando devi stare zitta perché si svegliano i bambini o in altre circostanze.
Lo stupro porta con se' non a caso lo stigma della colpa e chi lo subisce se ne vergogna, come si vergogna un ragazzino che ha subito un abuso perché toccato da un adulto suo malgrado ha una erezione.
Non siamo solo corpo e può avvenire che la dilatazione avvenga come difesa di quella zona del corpo, per evitare lacerazioni, come risposta involontaria, e ciò prescinde dai desideri e da quello che sta nella mente di una donna. Non è sulla base di questo metro e su una conoscenza androcentrica del corpo femminile che puoi dare una valutazione sullo stupro. Secondo me.

Citazione
Purtroppo l'ideologia c'è anche in medicina , e maggiormente in psichiatria e psicologia, anche perchè scarsamente rigorose ed oggettivabile.

Appunto. E spesso questo ha prodotto delle storture che hanno determinato delle discriminazioni gravissime o semplicemente la Psichiatria si è fatta strumento funzionale ad una idea autoritaria e repressiva nei confronti di alcuni generi. Donne, gay, lesbiche, trans.

L'Isteria è un esempio tra tutti. Pensare che si dovesse risolvere con un vibratore oggi fa ridere ma allora quante donne sono finite in manicomio per questo?

le tue considerazioni possono essere condivise, ma sono di ordine morale.
A chi invece usa la comunicazione, interessano i risultati, non la crescita delle masse.
Anzi, se le masse non crescono, tanto meglio.
le cifre enormi investite nella pubblicità e nella cosidetta informazione corroborano le mie tesi.
Unpaio di discussioni che ho avuto la ventura di intrattenere con un paio di alti dirigenti di multinazionali, per caso conosciuti, te le convaliderebbero al 100%.
E credimi, i risultati ci sono.

Non sono di ordine morale. :)
Parlo di cultura. E parlo di comunicazione. Ne parlo con cognizione di causa. Perché nella comunicazione misuri il punto di partenza, ovvero ciò che vuoi promuovere, la modalità di diffusione e l'obiettivo. Cos'è che vuoi vendere?
Vuoi vendere la difficoltà dei padri separati o l'odio per le donne? Vuoi vendere l'idea che esista un uomo fiero e determinato che supera tante difficoltà pur di vedere suo figlio o vuoi vendere l'idea di un soggetto vittimista e rancoroso la cui dignità è piegata alla richiesta di tutela?
Vuoi vendere l'idea che esista una discriminazione o ne vuoi realizzare un'altra?
La crescita di quelle che tu chiami "masse" è l'Italia che tu vuoi, che immagini, che progetti, che auspichi per te e per i tuoi figli. Con quell'Italia ci devi fare i conti e bisogna assumersi la responsabilità di ciò che si comunica affinché si realizzi qualcosa di meglio. E poi, suvvia, i padri separati sono qualcosa di meglio, di più, di assai più importante di un qualunque detersivo e non basta uno slogan ereditato dalla cultura dei mormoni e dei bacchettoni americani per  definire un fenomeno così complesso e accreditarlo. Io so solo che non lo accrediti in questo modo perché si finisce per restare impigliati/e sul modo invece di parlare del problema in se'.
Così è sul web per esempio o così è stato. Il problema non si vede. Si vede solo una comunicazione fatta male. :)



Offline ilmarmocchio

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #81 il: Aprile 07, 2012, 19:17:41 pm »
O.T. parziale :

http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_6844.asp

UN BEL CONFLITTO DI INTERESSI

Più denunce ci sono, più si incassa.
ahi. ahi

Online Massimo

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #82 il: Aprile 07, 2012, 19:21:55 pm »
Un ingiustizia, cara Fikasicula, non esclude l'altra: è violenza lo stupro (chi lo nega?); è violenza
privare un uomo della sua casa, degli affetti, del contatto continuo con i figli, metterlo nella
condizione di non potersi più rifare una vita, con l'appoggio tra l'altro della legge e dei magistrati.
Lo stupro invece NON HA l'appoggio della legge e dei magistrati. Negare la prima violenza è da
cialtroni e da negazionisti. Negare la seconda violenza è da ipocrite e da negazioniste alla pari.
E da totalitarie, aggiungerei!

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #83 il: Aprile 07, 2012, 21:33:34 pm »

 esercizio di potere ... dinamica sadica inflitta non consensualmente ma attraverso altri metodi di controllo, pratici, fisici, psicologici, culturali. Quanti modi esistono per ricattare una donna e indurla a fare sesso se non ne ha voglia? La forma stupro così come la immagini tu guarda alla donna come un oggetto e se oggettivizzi qualcuno/a non lo/a vedi più come un essere umano, come una persona. Vedi solo un oggetto.



 :lol:

FusaSicula in un accesso di follia

 :lol:
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline ilmarmocchio

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #84 il: Aprile 07, 2012, 21:33:59 pm »
Fikasicula ..Quanti modi esistono per ricattare una donna e indurla a fare sesso se non ne ha voglia? ...
molti, ma la legge oggi tutela molto efficacemente le donne, tant'è che siamo arrivati alla presunzione di colpevolezza ( Legge carfagna ).
Invece, sulle" pressioni psicologiche" nel matrimonio, silenzio.
Ciò non significa che io giustifico stupro o omicidio.
Vanno puniti.
ma vanno punite anche le calunnie delle figlie aizzate dalle madri per denunciare inesistenti violenze.
Se si punisce la " percepita molestia di uno sguardo indagatore " , va punita anche  laprovocazione non richiesta e la manipoalzione psicologica sfruttando il sesso.
Mi dirai : il sesso vale per tutte e 2.
No, il sesso maschile è diverso da quello femminile, al di là ovviamente delle differenze individuali.
Cioè :
esiste l'insieme degli esseri umani U  . All'interno di U esistono  il sottoinsieme M dei maschi e il sottoinsieme F delle femmine.
All'interno di questi 2 sottoinsiemi esistono i singoli componenti, naturalmente diversi l'uno dall'altro.
Con ciò, le caratteristiche che ci portano a distinguere 2  sotoinsiemi permangono intatte.
La storia evolutiva ha stabilito così. sia nella morfologia, nela fisiologia, nella patologia.
la donna non ha le stesse esigenze sessuali dell'uomo e viceversa.
Anche qui, se tu mi chiedi dati, al momento posso solo citarti dei titoli di libri, peraltro autorevoli :
perchè ci ammaliamo
http://www.libreriauniversitaria.it/perche-ci-ammaliamo-nesse-randolph/libro/9788806150334
per il versante psicologico i libri di Allan e Barbara Pease.
c'è poi la neonata medicina di genere , anche qui avrei un bel libro da citare , ma ora non ricordo perfettamente il titolo.
Ci sono numerosi link al riguardo, es
http://www.medicinagenere.org/
A tal proposito, ci sono 2 casi emblematici di distorsione della  realtà, anche scientifica, a scopo ideologico :
si dice per es che la sperimentazione dei farmaci vede trascurata la donna che così avrebbe a disposizione dei trattamenti meno " calibrati ". A parte che allora viene smontato il falso assioma dell'uguaglianza, ma sopratutto viene spacciato per privilegio maschile quello che invece è un rischio : la sperimentazione è pericolosa per i soggetti che vi si sottopongono.
Inoltre , nelle donne c'è l'incognita di una eventuale gravidanza , che causerebe problemi medici e assicurativi non trascurabili.
Ma i media ci parlano di unadiscriminazione femminile :doh:
Tralascio la discrepanza tra il quotidiano bombardamento circa le immaginifiche superiorità anche fisiche della donna, e il paignucolante rivendicazionismo delle dottoresse della "medicina di genere ".
Un esempio curioso, ma non tanto :
le tenniste prof. hanno richiesto e , pare, hanno otenuto, l'equiparazione del montepremi maschile e femminile nei grandi tornei ( es  grande slam ) , tra le proteste dei colleghi maschi.
tennisti maschilisti ?
No, perchè la tennista n° 1 del mondo viene annientata dal tennista n° 100 o 150.
Allora facciamo tornei open : uomini e donne insieme.
Non sia mai : stesso montepremi , ma minor fatica.
E questo vale nelle forze armate, nei lavori anche parziamente pesanti, ecc.
Lo stesso sacrificio maschile nelle epoche passate è stato dipinto come oppressione.
Sadismo ? oggi è ritenuto una patologia ( DSM 4 ), e noi stiamo parlando di relazioni nell'ambito della normalità.
Le molestie NON sono stupri e una molestia è anche andare sul lavoro vestita in un certo modo, NON funzionale certo al lavoro in oggetto.
Non tollero ne stupro ne molestia, ma devono essere accertati.
Inoltre, tu citi  "
Lo stupro porta con se' non a caso lo stigma della colpa e chi lo subisce se ne vergogna, come si vergogna un ragazzino che ha subito un abuso perché toccato da un adulto suo malgrado ha una erezione.

se ha una erezione... un pò strana come vergogna ;)


Fikasicula : Non sono di ordine morale. smile_001
Parlo di cultura. E parlo di comunicazione. Ne parlo con cognizione di causa. Perché nella comunicazione misuri il punto di partenza, ovvero ciò che vuoi promuovere, la modalità di diffusione e l'obiettivo. Cos'è che vuoi vendere?
Vuoi vendere la difficoltà dei padri separati o l'odio per le donne? Vuoi vendere l'idea che esista un uomo fiero e determinato che supera tante difficoltà pur di vedere suo figlio o vuoi vendere l'idea di un soggetto vittimista e rancoroso la cui dignità è piegata alla richiesta di tutela?

Le tue considerazioni sono di ordine morale, perchè non collegate a un rapporto di causa effetto.
I padroni della comunicazione si propongono dei risultati.
Io posso darti ragione, ma ciò che rimane è che i mediavengono usati per un certo scopo e raggiungono tale scopo.
Dice benissimo Rita :vale più lafiction di Fiorello che 10000 nostri posts.
Almeno nel breve/medio termine.
ora ti saluto, perchè faccio anche un pò di vacanza.
a presto :)






Offline Rita

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #85 il: Aprile 07, 2012, 22:14:48 pm »

Dice benissimo Rita :vale più lafiction di Fiorello che 10000 nostri posts




 :D veramente credo l'abbia detto Fazer, ma mo' non c'ho voglia di verificare, comunque non io.

ma direi che sono d'accordo con lui.

Tra l'altro è andata recentemente in onda una fiction "Mai per amore" per sensibilizzare ("non se ne parla mai abbastanza" ho letto qua e là sui vari blog e sulle pubblicità) l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne. E ho visto che l'avete pubblicizzato sul vostro blog.

Guarda FS, lo capisco che adesso mi dirai che è ora di smetterla di dire "voi avete fatto questo e quest'altro".. è soltanto che davvero, non riscontro differenze fra il vostro modo di porre i problemi e il modo di porre i problemi della QM. Mi spiego: anche da voi ci sono schegge impazzite che vanno negli altri blog / forum a minacciare (Mary87 veniva da lì?)  :unsure: ma all'epoca non ho pensato che fosse "mandata" da voi. Cioè.. non è che i gruppi che si occupano di QM o i gruppi di padri separati siano un blocco unico che marcia compatto e unito e si consulta continuamente. Capiterà un po' anche a voi no? E' indubbio che voi siate più organizzati, indicizzati, seguiti ma secondo me le ragioni possono essere molteplici, non ultima quella per cui vi occupate di un tema checchè se ne dica, molto "sentito" e per cui si è molto combattuto.

scusa eh.. sono diffidente per natura... (o per cultura  ^_^ a seconda di come la si pensi) e pure un po' tignosa...
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline FikaSicula

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #86 il: Aprile 07, 2012, 22:45:06 pm »
(...) Se si punisce la " percepita molestia di uno sguardo indagatore " , va punita anche  laprovocazione non richiesta e la manipoalzione psicologica sfruttando il sesso.
Mi dirai : il sesso vale per tutte e 2.
No, il sesso maschile è diverso da quello femminile, al di là ovviamente delle differenze individuali.
(...)
la donna non ha le stesse esigenze sessuali dell'uomo e viceversa.
(...)
A parte che allora viene smontato il falso assioma dell'uguaglianza
(...)
Le molestie NON sono stupri e una molestia è anche andare sul lavoro vestita in un certo modo, NON funzionale certo al lavoro in oggetto.
Non tollero ne stupro ne molestia, ma devono essere accertati.
Inoltre, tu citi  "
Lo stupro porta con se' non a caso lo stigma della colpa e chi lo subisce se ne vergogna, come si vergogna un ragazzino che ha subito un abuso perché toccato da un adulto suo malgrado ha una erezione.
(...)
se ha una erezione... un pò strana come vergogna ;)

Io vorrei capirla questa cosa vella violenza psicologica così come la intendete qui perché non mi è per niente chiara. Vestire come mi pare non può essere intesa come molestia a te semplicemente perché ciò che faccio non ti riguarda. Se tu riduci tutto al tuo essere per natura, da ciò che dici, condizionato dai tuoi ormoni, svelando una contraddizione che in qualche modo darebbe ragione a chi dice che gli uomini sarebbero tutti potenzialmente violenti, non se ne esce.
Non mi piacciono gli stereotipi in generale e non supporto nulla di quacnto viene detto circa una presunta superiorità femminile. Proprio per questo, in virtù dell'uguaglianza, io credo e anzi so che le donne hanno le stesse esigenze sessuali di chiaunque altro solo che per cultura tu hai potuto svelarle e le donne invece no. Delle donne che manifestavano esigenze sessuali si diceva che erano isteriche, ninfomani, e via di questo passo, fino a giudicare frigide quelle che semplicemente non gradivano un rapporto sessuale con un uomo che a loro non piaceva. Giudicare la sessualità femminile in termini androcentrici non aiuta le relazioni. Le donne hanno una sessualità diversa dalla tua ma hanno le stesse esigenze. Se una donna vede un uomo o una donna a seconda delle preferenze vestiti non so come o che si atteggiano non so come o comunque che piacciono provano la stessa attrazione ma per cultura alle donne non è stato permesso fare il primo passo perchè l'uomo è cacciatore e la donna preda, alle donne non è stato permesso essere intraprendenti perché una che ci prova, ci sta, si dice che la dà via facile, non c'è gusto, e via così di luogo comune in luogo comune. E in ogni caso, senza fare una distinzione culturale tra uomini e donne, il limite resta sempre la consensualità. Tu puoi anche sentirti turbato dalle belle e conturbanti labbra di una splendida donna ma se lei ti dice che quelle labbra non sono roba tua semplicemente non lo sono. Un no è il limite in tutte le relazioni. Quello che chiunque fa senza tenere conto di quel no è molestia, stupro, stalking.
E in relazione all'erezione involontaria di un ragazzino bisogna che parli chi si occupa di queste cose. Io le ho semplicemente lette e ho appreso che si tratta di cose tutt'altro che anomale. Un settantenne può anche toccare un ragazzino e convincerlo che quello è un gioco e siccome gli abusi non sono una cosa meccanica e la linea di consensualità è sottile perché quando un bambino dice si al gioco non sa neppure di che si tratta e se finisce per essere vittima di un abuso si sente in colpa e si vergogna ma certamente è l'adulto, chi ha potere e controllo, che ha la responsabilità di quanto avvenuto inclusa la manipolazione del bambino a livello mentale.

Citazione
Le tue considerazioni sono di ordine morale, perchè non collegate a un rapporto di causa effetto.
I padroni della comunicazione si propongono dei risultati.
(...)
ora ti saluto, perchè faccio anche un pò di vacanza.
a presto :)

No. le mie considerazioni partono proprio da una valutazione su cause/effetto. Il punto è sempre sapere cosa vuoi vendere. Se vuoi vendere quello che si vede allora bhé avrai raggiunto l'obiettivo ma siamo su piani opposti. Se vuoi vendere altro allora hai sbagliato il tiro.

E ti auguro buone feste anch'io. a presto anche a te. :)

ps: non so se me l'avevi suggerito tu o qualcun altro ma dei tanti libri suggeriti qui, incluso Donne Criminali che mi aveva indicato Milo, non ne ho trovato nessuno, non si possono neppure ordinare perchè fuori distribuzione, salvo quello di steffenoni che ho ordinato e mi arriva la settimana prossima, spero.
[/quote]


(...) "mandata" da voi. Cioè.. non è che i gruppi che si occupano di QM o i gruppi di padri separati siano un blocco unico che marcia compatto e unito e si consulta continuamente. (...)

Lo sai che noi non abbiamo inviate speciali. Non siamo un blocco unico manco noi. Anzi.
Ma superato questo stadio a me piacerebbe davvero parlare di comunicazione. Reciproca. Ciascuno per fatti propri. Come vuoi.
Però è vacanza e va bene così. :)

Ti/vi auguro ottime laiche feste.
Grazie di queste chiacchierate.

Offline beta

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #87 il: Aprile 07, 2012, 22:47:26 pm »
:D veramente credo l'abbia detto Fazer, ma mo' non c'ho voglia di verificare, comunque non io.

ma direi che sono d'accordo con lui.

Tra l'altro è andata recentemente in onda una fiction "Mai per amore" per sensibilizzare ("non se ne parla mai abbastanza" ho letto qua e là sui vari blog e sulle pubblicità) l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne. E ho visto che l'avete pubblicizzato sul vostro blog.

Guarda FS, lo capisco che adesso mi dirai che è ora di smetterla di dire "voi avete fatto questo e quest'altro".. è soltanto che davvero, non riscontro differenze fra il vostro modo di porre i problemi e il modo di porre i problemi della QM. Mi spiego: anche da voi ci sono schegge impazzite che vanno negli altri blog / forum a minacciare (Mary87 veniva da lì?)  :unsure: ma all'epoca non ho pensato che fosse "mandata" da voi. Cioè.. non è che i gruppi che si occupano di QM o i gruppi di padri separati siano un blocco unico che marcia compatto e unito e si consulta continuamente. Capiterà un po' anche a voi no? E' indubbio che voi siate più organizzati, indicizzati, seguiti ma secondo me le ragioni possono essere molteplici, non ultima quella per cui vi occupate di un tema checchè se ne dica, molto "sentito" e per cui si è molto combattuto.

scusa eh.. sono diffidente per natura... (o per cultura  ^_^ a seconda di come la si pensi) e pure un po' tignosa...

no pero dopo tutto il trattato sulla vera comunicazione, e sulla pochezza della fiction...raggiungiamo i seguenti premi : pagliuzza d'oro, pulpito d'agento, faccia di bronzo  :D

Offline Rita

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #88 il: Aprile 07, 2012, 23:15:30 pm »
Giudicare la sessualità femminile in termini androcentrici non aiuta le relazioni.

e di qua ti stanno dicendo che tu/voi giudichi la sessualità maschile in termini ginocentrici: siccome a te non viene un'erezione guardando un uomo con la maglietta attillata, dici che tu (intendo una donna in generale eh.. non è un tu personale) puoi andare ad una riunione di lavoro con la maglietta attillata perchè sei libera di vestirti come ti pare.

Citazione
Le donne hanno una sessualità diversa dalla tua ma hanno le stesse esigenze. Se una donna vede un uomo o una donna a seconda delle preferenze vestiti non so come o che si atteggiano non so come o comunque che piacciono provano la stessa attrazione ma per cultura alle donne non è stato permesso fare il primo passo perchè l'uomo è cacciatore e la donna preda, alle donne non è stato permesso essere intraprendenti perché una che ci prova, ci sta, si dice che la dà via facile, non c'è gusto, e via così di luogo comune in luogo comune
.

e qui ti stanno dicendo che una gnocca che ci sta subito o ci prova nessuno la butta via..  :lol: a parte gli scherzi, io sono d'accordo con te che la facilità di una donna può indurre dubbi in un uomo sul fatto di continuare o meno la relazione o di intraprendere relazioni serie ma che .. non ci stiano perchè non c'è gusto me pare un po' .. azzardato? è il termine giusto? non siete voi (il femminismo) ad aver posto in evidenza la divisione fra "santa" e "puttana"? Non è che un uomo non vada a puttane (nonostante ci provino eh.. si chiama adescamento, comunque anche se cercate la danno via subito perchè è il loro mestiere  (apro una parentesi nella parentesi una delle cose su cui sono moolto d'accordo e che porta avanti il vostro blog è il riconoscimento del mestiere più antico del mondo - ovviamente per chi lo fa in completa libertà). Quindi è un po' difficile sostenere che una donna vogliosa non ci prova mai per "cultura" perchè ha paura che l'uomo le dica di no perchè vuol fare il cacciatore eh..  :), intanto ci provi, poi se l'uomo dice di no pazienza, sai quante donne dicono, appunto di no a proposte maschili magari dandogli pure del porco o dicendo che gli uomini pensano solo a quella cosa lì? Cos'è secondo te che impedisce ad una donna oggigiorno, a provarci con un uomo dunque? La paura del giudizio di quell'uomo? La paura del rifiuto? Tu credi che nessun uomo abbia mai avuto timore di sbagliare l'approccio, di essere giudicato male, di essere rifiutato?

 
Citazione
Un no è il limite in tutte le relazioni. Quello che chiunque fa senza tenere conto di quel no è molestia, stupro, stalking.

e su questo siamo tutti perfettamente d'accordo


Citazione
Ti/vi auguro ottime laiche feste.
Grazie di queste chiacchierate.

Buona "Festa laica" anche a te  :unsure:

e grazie anche a te per la volontà e la pazienza
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re: Casa alla figlia
« Risposta #89 il: Aprile 07, 2012, 23:20:17 pm »



Lo sai che noi non abbiamo inviate speciali. Non siamo un blocco unico manco noi. Anzi.



e infatti ho precisato "all'epoca NON ho pensato che fosse mandata da voi"..
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli