nella misura in cui il femminismo è una delle varianti dell'hegelismo di sinistra, il neofemminismo è una delle varianti del socialismo modello craxiano, ovverossia come conquistare e mantenere il potere grazie ad una serie di stereotipi
la differenza è che mentre il femminismo aveva una qualche parvenza di opposizione sociale, il neofemminismo è assolutamente integrato e funzionale al sistema: i wasp (white anglo saxon protestants) avevano bisogno di una quinta colonna per convincere i nemici (cattolici, messicani, terzo mondo, cinesi, indiani) a limitare le proprie nascite volontariamente in una prospettiva maltthusiana
Renato: dove vedi l'aporia di questa analisi?
penso due cose
1)
il femminismo rivoluzionario: quello di protesta degli anni 60 e inizi 70.Questo era la prima onda di protesta violenta arrogante e prepotente in tutto lOccidente .Era esclusivamente femminile e appoggiata da una ristretta minoranza maschile.
2)
la società femminista: quello dai primissimi anni 70 ad oggi quello cheviene a torto(per me) chiamato neofemminismo.In realtà il femminismo è sempre lo stesso da 50 anni ad oggi , quello che è cambiato è la sua posizione nella società(società= maschi+femmine) cioè nel regime femminista il femminismo è divenuto cultura di massa cioè accettato dagli uomini e di potere(istituzioni).Una volta che certe idee e dottrine sbagliate conquistano il potere è un regime e la società intera diventa figlia di tale dottirna per cui diviene anche una questione educativa.
3) se le militanti sono una minoranza e le femministe non militanti ma che ci credono sono di piu ma sempre una minoranza , quelle che ci marciano con certe dottrine femministe sono molte di piu direi la maggioranza.Cioè se c'è una legge o un principio che ritengo sbagliato ma che è a mio favore , io quando è il caso lo sfrutto.Le donne , tutte ,sanno che il femminismo ha messo dei principi e leggi che possono essere sfruttate da tutte aproprio vantaggio qual'ora si presenti l'occasione per cui anche se una non è femminista però se per esempio c'è il principio che se uno ti dice una cosa che non ti piace tu gli puoi fare quello che vuoi tanto hai ragione tu, la tizia quando gli capita l'occasione se sente dirsi una frase che non voleva sentirsi dire al tipo gli molla un ceffone che gli lascia l'impronte per ore, tanto sa che lo può fare.E così per le denunce.Quindi è una questione culturale ed educativa.E come tale non può essere ristretta aduna cerchia di donne che si siede ad un tavolino ed elabora strategie tipo militari ela diffonde in TV.No , le femministe militanti(cioè quelle pensano certe cose) sono centinaia di migliaia di queste centinaia di migliaia ci sono le attiviste che fanno propaganda e che comunicano un certo sentire.tra le attiviste sono giornaliste, scrittrici, politiche, presentatrici.
Il femminismo è nato come un certo sentire di una parte di donne che poi alcune hanno intepretato e comunicato. Non certo una cosa razionale del tipo: "oggi creiamo il femminismo".