non è vero ... ma lo dici bene :Dvallo a dire ai divorziati che oltre all'amore perso devono andare alla caritas a mangiare un piatto caldo...e poi dimmi se si inventano altri problemi da soli...e se si fanno male da soli.
ma come sarebbe non è vero? a quale branca dell'evoluzione ti riferisci? gli uomini illustri secondo te erano dei cauti moderati? non dei romantici spericolati? io so il contrario. forse so male. o forse volevi dire è vero ma lo dici male.
e poi sui divorziati, non oltre all'amore, in quanto soprattutto hanno perso l'amore. adesso prima lo ritrovino da qualche altra parte con tutt'altro animus, perche persa una partita, se ne puo vincere un'altra e non è invece detto che si perda anche quest'altra, e poi sulle ali dell'entusiasmo ricostruiscano. sulle ceneri di un fallimento non si costruisce nulla, manco con il vento (la legge) a favore. anzi, per esser precisi, un intervento maggiore della legge (ammesso sempre che sia fattibile e giusto, il che secondo me è da vedersi) contribuirebbe ad acuire l'apatia, l'anaffettività, ecc ecc, il tutto a danno sia dei divorziati, che di quegli altri poveretti che come ti dicevo, stante quest'andazzo sono costretti a manco iniziare un rapporto. per non parlare poi di coloro che come me, qualora ottenessero i "favori" sentimentali come ricompensa del gioco delle parti, a sto punto se ne andrebbero loro da un rapporto cosi con un sonante "no grazie, meglio l'onanismo autocoatto", e questo, consentimi o permettimi fai tu, è molto triste.
in linea di principio, direi pure che stabilire come modello delle situazioni "devianti" o infelici non conviene manco agli infelici, figurati ai non. ci vuole maggiore spavalderia, maggiore spregiudicatezza, maggiore splendore, splendenza e spumeggianza, in altre parole, felice turbolenza. naturalmente contro l'infelice turbolenza. ma a tal proposito anche contro l'infelice moderazione o pacatezza.