Autore Topic: La questione maschile è più di tutto questo  (Letto 30072 volte)

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Offline Guit

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #90 il: Aprile 16, 2012, 15:40:16 pm »
 
Sono paranoie nostre queste.
le indiane lavoravano con il bambino legato sulle spalle. In certe tribù indigene si faceva in modo di allungare il seno per poterlo "buttare dietro alle spalle per allattarlo, mentre si lavorava.

Solito negazionismo filo-femminista della specificità maschile e femminile.

Si prende un esempio circolare e limitato e lo si usa per debunking. Donne che lavorano e lavoravano ce ne sono sempre state, guarda, se cerchi bene troverai anche qualche uomo in qualche sperduta tribù che stava a casa. Come troverai sicuramente qualche elettrone lontano dalla sua orbita. Ma l'orbita comunque esiste.

Non capisco a cosa serve negare ogni volta che l'identità maschile e femminile si è formata sulle esigenze riproduttive.

Secondo voi chi è più adatto a lavorare, procurarsi il cibo, difendere il territorio da calamità naturali e nemici? La donna gravida o l'uomo? O venitemi a dire che sono indifferenti.

Continuiamo a farci del male.


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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #91 il: Aprile 16, 2012, 16:09:46 pm »
Che ne penso di Bloch? Che è un grande storico  :cool:...Di certo è fondamentale il suo modo di raccontare il Medioevo, diciamo che ha rotto un po con una tradizione storiografica un po troppo ideologizzata. Poi non credo di avere ancora le competenz necessarie per dargli un giudizio completo.

Mi fa pensare che il discorso "età media" va preso con le molle. Mi fa pensare che due uomini ( e non solo loro) che sono stati combattenti, che si sono ammalati feriti numerose volte, sono campati parecchio per il tempo...e non solo loro. L'unica cosa di cui tutti son sicuri, a proposito di demografia, è che a partire dal VII secolo fino al XIV secolo, la popolazione non ha fatto altro che aumentare costantemente, dopo la peste della prima metà del 600, e dopo tutta la confusione delle invasioni barbariche ( il declino demografico precedente era già iniziato secondo molti durante il III secolo). Fluttuazioni di lungo temrine insomma...

Vabbé, ma che vivessero meno di noi penso sia cosa certa.
C'è un libro, che ora non ho sotto mano perché è a casa dei miei, che tratta degli studi demografici fatti sui registri delle parrocchie.
Se mi ricorderò prenderò nota degli autori e del titolo e lo posterò.
La casa editrice è Il Mulino.

Offline Giulia

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #92 il: Aprile 16, 2012, 16:28:49 pm »
 
Solito negazionismo filo-femminista della specificità maschile e femminile.
 
Essere in natura complementari, non significa poterlo applicare sempre e comunque in ogni attimo della propria vita. 
Ci si ammala anche Guit, e un marito ammalato, ferito o in guerra non è che può lavorare nei campi perché la moglie ha un neonato attaccato al seno, uno in pancia, l'altro da badare perché vivace e l'altro ancora da educare etc etc. 
Tu stai programmando un qualcosa che non viviamo oggi e non hai vissuto direttamente. Per quel che ho sentito dire e saputo dai genitori di mia nonna, erano 12 fratelli e sorelle, di cui uno è morto subito. 
Non hanno mai dato l'idea di una organizzazione così schematica. So che erano contadini.
Ora quella dozzina di figli son persone anziane, con una posizione sociale ed economica nella media, loro hanno figliato meno, due o tre figli a testa.

il come e con quali schemi o mezzi, non è stato raccontato.
Sembra che ci si improvvisava molto anche nel "costruirsi" case, specie nel dopo guerra. Anche il lavoro o un modo per procurarsi il cibo era abbastanza improvvisato.
Era molto sul vivere alla giornata.

Tu hai in mente invece uno schema ben dettagliato, come se fosse possibile farlo sempre, in miseria, in malattia e in povertà, ma quando ascolto qualche anziano non ce li trovo mica tutti questi schemi, ci trovo casomai spirito di adattamento per fronteggiare ogni sorta di imprevisto. 
 Certo se ogni cosa fuori dagli schemi lo si traduce in un ottica femminista, resterà ben poco da analizzare. 
Citazione
Si prende un esempio circolare e limitato e lo si usa per debunking. Donne che lavorano e lavoravano ce ne sono sempre state, guarda, se cerchi bene troverai anche qualche uomo in qualche sperduta tribù che stava a casa. Come troverai sicuramente qualche elettrone lontano dalla sua orbita. Ma l'orbita comunque esiste. 
 Non capisco a cosa serve negare ogni volta che l'identità maschile e femminile si è formata sulle esigenze riproduttive.
Il problema è che non lo ha negato nessuno. A parte nonmorto, ma per altre ragioni, fermrsi ad una media di  5 figli per lui è poco credibile.
 
Citazione
Secondo voi chi è più adatto a lavorare, procurarsi il cibo, difendere il territorio da calamità naturali e nemici? La donna gravida o l'uomo? O venitemi a dire che sono indifferenti. 
Continuiamo a farci del male.
La donna gravida in teoria non dovrebbe nemmeno correre, sollevare pesi che superano i 4 chili, dormire poco e male, mangiare poco e male, subire  traumi, paure e soprattutto  lutti. 
Tutte cose normali che nel passato si vivevano e si gestivano, visto che aveva già 4 figli da accudire, un marito in guerra o  a procurare il cibo e impegnato a difendere il territorio dai nemici. 
 
 
 

Offline Guit

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #93 il: Aprile 16, 2012, 16:43:16 pm »
...
Tu hai in mente invece uno schema ben dettagliato, come se fosse possibile farlo sempre, in miseria, in malattia e in povertà, ma quando ascolto qualche anziano non ce li trovo mica tutti questi schemi, ci trovo casomai spirito di adattamento per fronteggiare ogni sorta di imprevisto
...

Io ho in mente uno schema quantistico sul quale si continua a fare riduzionismo. Si prende la posizione meno probabile dell'elettrone e la si usa per contestare l'esistenza di un'onda di probabilità orbitale.

Il maschile e il femminile possiedono due diverse onde di probabilità, che si traducono in diverse funzioni medie, diverse attitudini e quindi nello sviluppo di specifiche identità formali.

La ridefinizione tecnocratica della dimensione umana richiede la mortificazione di questi formalismi collettivi, per cui oggi vanno tanto di moda le *eccezioni* debunkizzanti.

Ogni volta che si cita una generalizzazione maschile o femminile, arriva sempre pronto il soldatino di turno a ricordarti il nuovo verbo: i sessi non esistono.





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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #94 il: Aprile 16, 2012, 17:11:01 pm »
Secondo me le contadine di un tempo manco si accorgevano di essere gravide se non poche settimane prima di partorire. :lol:

Offline ilmarmocchio

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #95 il: Aprile 16, 2012, 18:48:31 pm »
Giulia :  
Io prima di star a pensare a ciò, mi informerei se davvero una donna di altri tempi e con pochi mezzi, poteva davvero avere 20 gravidanze. secondo me sono un po' troppe. ...

ci sarebbe anche un'altra ipotesi , ahimè dolorosa :

gli uomini di una volta trom....no di più :hmm: :D :D :D di quei smidollati oggi :D

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #96 il: Aprile 16, 2012, 18:50:02 pm »
Io ho in mente uno schema quantistico sul quale si continua a fare riduzionismo. Si prende la posizione meno probabile dell'elettrone e la si usa per contestare l'esistenza di un'onda di probabilità orbitale.

Guarda Guit, forse non te ne rendi conto, ma oltre un certo punto ... ci si rende solo ridicoli... :cry:
Parlare come mangi, non sarebbe più semplice, anche per te?

Oppure te usi il disintegratore protonico multistrato anche per tagliare gli spaghetti? :hmm:
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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #97 il: Aprile 16, 2012, 18:57:27 pm »
Basta che ciascuno di noi ricordi che atmosfera c'è nell'aria, quando si entra in un ascensore insieme ad un altro maschio sconosciuto.

Secondo me mummio c'ha ragione.
Bisogna essere uniti nella stessa malattia mentale ...(e fisica).
Solo così gli uomini riusciranno a formare un corpo unico.
Cioè, guardate i malati di una qualsiasi grave malattia, i malati terminali di cancro ad es.
Stanno per morire, eppure formano associazioni, raccolgono fondi, sono uniti e solidali nella loro condizione di malati terminali.

Invece gli uomini finché sono sani....  :sleep:
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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #98 il: Aprile 16, 2012, 19:20:36 pm »
   

Io ho in mente uno schema quantistico sul quale si continua a fare riduzionismo. Si prende la posizione meno probabile dell'elettrone e la si usa per contestare l'esistenza di un'onda di probabilità orbitale.
 
Il maschile e il femminile possiedono due diverse onde di probabilità, che si traducono in diverse funzioni medie, diverse attitudini e quindi nello sviluppo di specifiche identità formali.
La ridefinizione tecnocratica della dimensione umana richiede la mortificazione di questi formalismi collettivi, per cui oggi vanno tanto di moda le *eccezioni* debunkizzanti.

Allora ricapitolando, la funzione e l'utilità del femminile e del maschile bisogna ricercarla nei modelli del passato, lì le 5 e più gravidanze per coppia avevano un utilità non solo sociale ma anche privata, della coppia stessa. Oggi non è più utile in questua società moderna questo tipo di sistema, giusto o sbagliato che sia, le coppie con figli  si fermano al massimo a due. Ma i motivi non sono quasi mai quelli descritti qui, non accade perché si pensa che non esistano i due sessi,  perché si vuole andare in guerra, procurare il cibo o difendere il territorio da nemici o dalle calamità naturali come un uomo.
Accade per tutt altre ragioni che non mi metto qui ad elencare che sono fuori dal nostro controllo.
 
si rispolverano vecchi modelli sbiaditi nel passato, che però non hanno più a che fare con la situazione del nostro presente.
E quindi per arrivare al punto pratico: tu oggi, come pensi di renderli ancora utili, giusti come lo erano nel passato?
 
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Ogni volta che si cita una generalizzazione maschile o femminile, arriva sempre pronto il soldatino di turno a ricordarti il nuovo verbo: i sessi non esistono.

Anche questa volta è un colpo andato a vuoto-  ho detto né ora né in altre occasioni che non esistono i sessi.
Si sta semplicemente cercando di capire perché il ruolo femminile con  5 figli o più  non serve più nelle civiltà moderne.
Un motivo ci sarà, ma se lo si cerca nel femminismo secondo me si fa un grosso errore.
 
 
 
 
 

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #99 il: Aprile 16, 2012, 19:21:39 pm »
Mi spiegate allora come facevano a fare 5 figli? Non trombavano? Mi sembra strano, visto che non c'erano i videogiochi, la tv, i libri ed altri svaghi.

Una coppia in tanti anni di matrimonio quindi trombava 5 volte in tutto? Trombavano solo le donne incinta?

Le donne diventavano tutte sterili perché non mangiavano? Era diffusa l'anoressia? Facevano solo pom****i? Scusate la volgarità, sembra un tema ridicolo, ma in realtà è centrale.

Mi chiedo come fate a dire che facevano solo 5 figli senza spiegare il come.

Parli dei figli che giungevano fino all'età adulta forse?

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #100 il: Aprile 16, 2012, 19:29:15 pm »
Si sta semplicemente cercando di capire perché il ruolo femminile con  5 figli o più  non serve più nelle civiltà moderne.
Un motivo ci sarà, ma se lo si cerca nel femminismo secondo me si fa un grosso errore.
 

Infatti Giulia, ma chi lo cerca nel femminismo...gli stolti?
I mentecatti?
I defixxxi?

Il nostro caro super admin non ha forse detto qualche giorno fa, "Se l'occidente supererà l'apocalisse...".

Viviamo il tempo della fine dei tempi, che è quello dove "Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna"
Parola di san paolo.

A cosa serve mettere figli al mondo, quando i morti torneranno vivi?
Serve ancora?
Io dico di no.
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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #101 il: Aprile 16, 2012, 19:50:24 pm »
Tutte queste cose hanno poco a che vedere con la gioia di vivere e con la voglia di fare per il domani, che sono i pilastri dell'unica possibile idea di felicità. Trovo la modernità occidentale spenta e devitalizzata. Potrebbe essere la percezione soggettiva di un ultra-quarantenne ma si dà il caso che vengo or ora da uno scambio di vedute con ragazzi meno che trentenni, i quali ravvisano le medesime sensazioni. C'è passato e passato. Ci sono le caverne, il medioevo e l'ottocento. Nonché il dopo-guerra e la rinascita. Dipende di quale passato si parla, di dove si parla, di quale classe sociale e via dicendo. Ma certo che un popolo senza passato, com'è quello tecnocratico di oggi, è peggio delle caverne. Vuoto e stanco di vivere prima ancora di nascere.






Su questo posso essere anche d'accordo ma sul piano puramente materiale della qualità della vita, per forza di cose, questo è stato assai basso fino a 70-100 anni fa.
Sic transit gloria mundi.

Offline jorek

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #102 il: Aprile 16, 2012, 20:03:09 pm »
Citazione
Mi spiegate allora come facevano a fare 5 figli? Non trombavano? Mi sembra strano, visto che non c'erano i videogiochi, la tv, i libri ed altri svaghi.

Una coppia in tanti anni di matrimonio quindi trombava 5 volte in tutto? Trombavano solo le donne incinta?

Le donne diventavano tutte sterili perché non mangiavano? Era diffusa l'anoressia? Facevano solo pom****i? Scusate la volgarità, sembra un tema ridicolo, ma in realtà è centrale.

Mi chiedo come fate a dire che facevano solo 5 figli senza spiegare il come.

Una risposta puo essere questa http://www.babycomp-it.org/varie/storia_contraccezione.html

Offline beta

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #103 il: Aprile 16, 2012, 20:59:35 pm »
Non funziona così perchè la donna non è come l'uomo.
Gli uomini non avranno mai il riconoscimento per le loro fatiche a livello collettivo, perchè gli uomini tra loro sono come i cani maschi, intimamente e profondamente sono in una perenne guerra tra loro, invece d'ammazzarci la mascheriamo con la schiavitù, con l'umorismo, col femminismo, ma la guerra è insita nei nostri geni.
Basta che ciascuno di noi ricordi che atmosfera c'è nell'aria, quando si entra in un ascensore insieme ad un altro maschio sconosciuto.

che atmosfera cè?
cosa sai dei geni?
a me pare che la competizione sia una caratteristica piu o meno individuale, piu o meno accentuata a seconda degli individui (o forse meglio di gruppi umani, o di macrogruppi umani). a me per esempio in ascensore non succede un bel niente.
o credi che senza condizionamenti sociali io e te in ascensori tenteremmo di ucciderci uno con l'altro. tu prendi ad esempio i cani che non possono vedere altri cani, ma quella è una caratteristica di certi gruppi di cani, non certo di tutti.

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« Risposta #104 il: Aprile 16, 2012, 21:10:45 pm »
Una risposta puo essere questa http://www.babycomp-it.org/varie/storia_contraccezione.html

Mi chiedo però che diffusione potessero mai avere tali sistemi di contraccezione. Erano praticati solo dai ceti alti e  medio-alti o anche dai ceti popolari? :hmm: