Autore Topic: La questione maschile è più di tutto questo  (Letto 30341 volte)

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Offline Giulia

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #45 il: Aprile 12, 2012, 20:35:10 pm »

-Il ruolo riproduttivo della donna, tanto osannato oggi, in realtà non era visto poi così bene "tu donna morirai di parto" ed in realtà le bambine femmine venivano uccise di più dei maschi, non solo erano più deboli, ma erano anche perennemente incinta o ad allattare, non molto utili al lavoro sui campi o alla guerra.


-La donna moderna in carriera e con i tacchi nasce con gli anticoncezionali, non con il femminismo, per questo ora le donne possono fare il lavoro degli uomini, che gran conquista, lavorare come schiave esattamente come gli uomini, eppure ne vanno fiere.
Se era come dici tu prima del femminismo stavano peggio, quindi fanno bene a considerarla una conquista.

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #46 il: Aprile 12, 2012, 20:49:30 pm »
Se era come dici tu prima del femminismo stavano peggio, quindi fanno bene a considerarla una conquista.
Si Giulia, c'è una gran confusione in giro. Gente che non ha letto o che non ha letto bene, o che non ha capito. Non fa per nulla piacere constatarlo, ma è così.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Animus

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #47 il: Aprile 12, 2012, 23:03:40 pm »
Si Giulia, c'è una gran confusione in giro. Gente che non ha letto o che non ha letto bene, o che non ha capito. Non fa per nulla piacere constatarlo, ma è così.


Ma no, deve solo essersi sceso un trip, di quelli ... belli acidi.
Nonmorto, ascolta un consiglio, attieniti dallo scrivere finché l'effetto non è passato, ok?
Il femminismo come religione estremista islamista ... :D
Ne avevo sentite tante, ma questa, le batte tutte. :lol:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline nonmorto

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #48 il: Aprile 13, 2012, 13:49:48 pm »
Se era come dici tu prima del femminismo stavano peggio, quindi fanno bene a considerarla una conquista.

Credo di aver scritto cose sensate, anche se in effetti mi sono messo a postare con 39.6 di febbre. Oggi ho solo 39, ma ribadisco tutto.

È una conquista nel senso che se dovessi scegliere tra 20 parti o lavorare 8 ore al giorno, sceglierei (ma non ne sono proprio certo) di lavorare 8 ore al giorno in un call center, ma non è stato il lavoro che ha fatto magicamente smettere di partorire le donne, è l'esatto opposto, quando le donne hanno smesso di partorire a ripetizione, si è pensato bene (o male) di arruolarle nella forza lavoro.

Non credo molto alla storiella che le donne stavano tutte lì, pronte, con la chiave inglese in mano, ma gli uomini non volevano che lavorassero.

Non credo neanche alla storiella delle guerre mondiali, dove gli uomini stavano al fronte, le donne sono state costrette a lavorare, ci hanno preso gusto, hanno visto quanto era bello e non hanno più voluto smettere.


A molti andrà anche bene, ma io sono contrario al lavoro come forma di autorealizzazione. Voglio dire, "tu che fai nella vita?" "ah, io chiamo la gente a casa perché cambino compagnia telefonica" "ahhhhh che bello, tu si che hai trovato uno scopo nella vita".

Il lavoro serve a mangiare. Punto. Sono il femminismo ed una certa retorica di sinistra che fanno del lavoro lo scopo della vita.


Il femminismo progressista????? Il femminismo è quel movimento politico che in una società tecnologica misura il successo in base a quante ore le donne lavorano, non in base a quante ore le donne NON LAVORANO perché il loro lavoro lo fanno le macchine.

Anzi, è persino peggio di questo, le donne devono lavorare si, ma non devono fare lavori domestici, non devono fare lavori di cura delle persone (dei bambini e degli anziani) se non tramite una struttura (tipo un ospedale). Non devono cucinare, ma possono lavorare alla buitoni, non devono pulire a casa loro, ma devono fare le pulizie a casa degli altri.

Quindi la definizione ancora più corretta di femminismo è: quel movimento politico che in una società tecnologica misura il successo delle donne in base a quante ore le donne lavorano per una padrone.

O forse andrebbe meglio: movimento politico che si occupa di sostituire il lavoro delle macchine con il lavoro delle donne.

Poi, visto che le donne spendono di più, si è pensato bene (o male) di dare tutto lo stipendio del marito alla moglie.

Offline Giulia

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #49 il: Aprile 13, 2012, 14:10:23 pm »
È una conquista nel senso che se dovessi scegliere tra 20 parti o lavorare 8 ore al giorno, sceglierei (ma non ne sono proprio certo) di lavorare 8 ore al giorno in un call center, ma non è stato il lavoro che ha fatto magicamente smettere di partorire le donne, è l'esatto opposto, quando le donne hanno smesso di partorire a ripetizione, si è pensato bene (o male) di arruolarle nella forza lavoro.
   
Si, ma la fotografia che hai ricostruito tu non lasciava intendere nessuna scelta.
Tu parli di sospetti, di un passato dove i figli erano uccisi perché se ne facevano troppi. Forse in casi drammatici sarà accaduto anche, ci sono leggende molto macabre al riguardo. Ma recuperare frammenti del passato per averne un quadro completo, non è cosa facile.


Per quanto riguarda il lavoro, ovvio che viene strumentalizzato la necessità di soddisfare dei bisogni che puoi acquistare solo se ti vendi tu stesso - lavorando -
Ma non capisco dove vuoi andare a parare, perché  è sempre stato così: c'è sempre stata la necessità di organizzare la società. Il femminismo forse si è illuso di eliminare almeno un padrone, il padre e il marito, ma come vedi non può certo eliminare chi è all'apice della gerarchia sociale, che ti lascia giusto l'illusione di scegliere cosa acquistare e come poterlo fare.

« Ultima modifica: Aprile 13, 2012, 14:23:08 pm da Giulia »

Offline nonmorto

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #50 il: Aprile 13, 2012, 14:25:59 pm »
   
Si, ma la fotografia che hai ricostruito tu non lasciava intendere nessuna scelta.
Tu parli di sospetti, di un passato dove i figli erano uccisi perché se ne facevano troppi. Forse in casi drammatici sarà accaduto anche, ci sono leggende molto macabre al riguardo. Ma recuperare frammenti del passato per averne un quadro completo, non è cosa facile.

È un sospetto che ho da molto e voglio investigare meglio, in quest'ottica molte cose assumono un significato diverso, anche la castità ha tutto un altro significato.

La popolazione e la riproduzione di sicuro sono temi sottovalutati, noi non abbiamo più predatori naturali da centinaia di migliaia di anni.

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacrifici_umani_nella_cultura_azteca
Citazione
Hernán Cortés

« Hanno un'orrida ed abominevole usanze che gli meriterebbe di essere puniti e che per ora abbiamo visto solo in parte, ed è che, ogni volta che vogliono chiedere qualcosa agli idoli, per rendere più accettabile la loro richiesta agli dei, prendono molte ragazze e ragazzi ed anche adulti, ed in presenza di questi idoli aprono i loro toraci mentre sono ancora vivi estraendo i cuori e le interiora e bruciandoli davanti agli dei, offrendo il fumo come sacrificio. Alcuni di noi lo hanno visto, e dicono che sia stata la cosa più terribile che abbiano mai visto »

molte ragazzE (viene prima), ragazzI (viene dopo) ed anche adulti (viene per ultimo ed ha un "ed anche" davanti che ne diminuisce l'effetto).

Credo che fosse un problema comune a tutti i popoli del mondo.

Offline Animus

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #51 il: Aprile 13, 2012, 16:53:42 pm »
I bambini sono sempre stati uccisi, o almeno questo è quello che credo, le donne fanno un figlio in 9 mesi e per 3 mesi sono sterili perché allattano, non credo molto alla favoletta "oh poverini, morivano di stenti", visto che una donna è fertile dai 15 ai 35 diciamo 20 figli per donna, 2 ne vivevano, visto che la crescita della popolazione è una cosa recente, per milioni di anni la popolazione è cresciuta di pochi punti percentuali al millennio. Quindi 18 bambini per donna venivano uccisi. Mi sto tenendo molto basso con queste stime.

 non è possibile che i bambini non venissero uccisi, oggi non basterebbe l'intero universo per contenere i bambini, 20 bambini per donna ogni 30 anni, per 200,000 anni (e sono stato buono con le stime), fa 10^10000

Sfido chiunque a dimostrare il contrario.


Nonmorto, stai applicando una regola valsa da noi nel dopoguerra, a tutta la storia dell'umanità.
Ad esempio sono noti dei papiri (quasi 2000 a.c. come il papiro di petri), dove già venivano riportati dei metodi contraccettivi (preservativi fatti di budello [Periodo imperiale romano -  si utilizzano le vesciche animali come come ostacolo alla fecondazione.], affumicamento della vagina, tamponi di lana [odierno diaframma], e altre cose bizzarre)
http://valestarplace.altervista.org/storycontrac.html

E' vero invece che era molto alta la mortalità infantile e giovanile, e quelli che avevano la fortuna di arrivare a riprodursi erano solo la minoranza dei nati vivi.

Citazione
Credo di aver scritto cose sensate, anche se in effetti mi sono messo a postare con 39.6 di febbre. Oggi ho solo 39, ma ribadisco tutto.

Ti auguro una pronta e completa guarigione. :cool:
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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #52 il: Aprile 13, 2012, 17:19:27 pm »
E' vero invece che era molto alta la mortalità infantile e giovanile, e quelli che avevano la fortuna di arrivare a riprodursi erano solo la minoranza dei nati vivi.

Ah, dimenticavo, e molti venivano venduti come schiavi (e dunque avevano ben poco di che riprodursi a decine).
E' interessante questa cosa che inquadra la schiavitù come sistema sociale per il controllo demografico, non mi pare sia stata mai approfondita da nessuno.
Infatti, non tutti sanno che una legge che abolì la schiavitù in brasile, si chiamava proprio Lei do Ventre Livre, che vuol dire, ma guardate un po', legge del libero ventre.

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline nonmorto

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #53 il: Aprile 14, 2012, 12:22:52 pm »
Nonmorto, stai applicando una regola valsa da noi nel dopoguerra, a tutta la storia dell'umanità.
Ad esempio sono noti dei papiri (quasi 2000 a.c. come il papiro di petri), dove già venivano riportati dei metodi contraccettivi (preservativi fatti di budello [Periodo imperiale romano -  si utilizzano le vesciche animali come come ostacolo alla fecondazione.], affumicamento della vagina, tamponi di lana [odierno diaframma], e altre cose bizzarre)
http://valestarplace.altervista.org/storycontrac.html

E' vero invece che era molto alta la mortalità infantile e giovanile, e quelli che avevano la fortuna di arrivare a riprodursi erano solo la minoranza dei nati vivi.

Ti auguro una pronta e completa guarigione. :cool:

Grazie, la febbre è alta ma è solo una banale influenza.

Ma in realtà il sito linkato più che farmi cambiare idea ha rafforzato la mia, mi fa pensare che il problema della contraccezione fosse sentito ed infatti si inventavano tutti metodi bizzarri per non far rimanere le donne incinta, ma dubito moltissimo sull'efficacia e sulla diffusione di questi metodi.

http://www.homolaicus.com/storia/antica/roma/donne_procreazione.htm
Citazione
Nella civiltà romana, dove la patria potestas era più che altrove illimitata, abbastanza facilmente gli uomini potevano liberarsi dei figli indesiderati. Era sufficiente non riconoscerli e abbandonarli.

A tale proposito, lo storico Dionigi di Alicarnasso cita una legge secondo cui il padre deve riconoscere "almeno" la figlia primogenita. Ciò ad evitare l'eccessivo abbandono (esposizione) di neonate di sesso femminile (come d'altronde quello dei neonati illegittimi) presso la pubblica via, dove potevano morire di fame e di freddo, a meno che non venissero raccolti da qualche mano pietosa, se non interessata (il neonato esposto non può essere adottato, ma un mercante di schiavi può venderlo). Quest'uso, praticato da ricchi e poveri, durerà più di mille anni.


Ma allora non è solo una mia impressione che dalla storia e dalla morale sono stati censurati gli aspetti evolutivi? (accertamento della paternità, troppe nascite, competizione tra maschi per le femmine) per rimpiazzare la natura con gli oppressori maschi cattivi?

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #54 il: Aprile 14, 2012, 15:15:22 pm »
Ma allora non è solo una mia impressione che dalla storia e dalla morale sono stati censurati gli aspetti evolutivi? (accertamento della paternità, troppe nascite, competizione tra maschi per le femmine) per rimpiazzare la natura con gli oppressori maschi cattivi?
La competizione tra maschi è un aspetto evolutivo solo se si ci evolve abbastanza da superarlo ad un certo punto.
E infatti l'eliminazione dalla storia e dalla morale di questi aspetti e il rimpiazzare la natura matrigna con il maschio oppressore e cattivo altro non è che il frutto, puro e semplice, della "competizione tra maschi" portato alle sue estreme conseguenze.

Offline Animus

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #55 il: Aprile 14, 2012, 16:04:49 pm »

Ma allora non è solo una mia impressione che dalla storia e dalla morale sono stati censurati gli aspetti evolutivi? (accertamento della paternità, troppe nascite, competizione tra maschi per le femmine) per rimpiazzare la natura con gli oppressori maschi cattivi?

Hai voglia le cose che son state censurate, tante e tali (specialmente tali, ossia dal punto di vista qualitativo) che si fa persino fatica ad immaginarsele.
Ma è anche per questa ragione che costruire teorie sui dati incompleti e falsi della "storia" (quella che ci sono stati raccontati/tramandati) è uno sforzo quasi del tutto inutile...

Citazione
Nella civiltà romana, dove la patria potestas era più che altrove illimitata, abbastanza facilmente gli uomini potevano liberarsi dei figli indesiderati. Era sufficiente non riconoscerli e abbandonarli.

A tale proposito, lo storico Dionigi di Alicarnasso cita una legge secondo cui il padre deve riconoscere "almeno" la figlia primogenita. Ciò ad evitare l'eccessivo abbandono (esposizione) di neonate di sesso femminile (come d'altronde quello dei neonati illegittimi) presso la pubblica via, dove potevano morire di fame e di freddo, a meno che non venissero raccolti da qualche mano pietosa, se non interessata (il neonato esposto non può essere adottato, ma un mercante di schiavi può venderlo). Quest'uso, praticato da ricchi e poveri, durerà più di mille anni.

Cmq, sempre per rimanere nel campo della fantastoria, i dati a mia disposizione dicono che solo uno su dieci arrivava al decimo anno di vita, un terzo dei bambini romani era orfano (di padre) al termine dell'infanzia (fissata a 12 anni per le femmine,a 14 per i maschi), e per quelli fortunati che superavano questo limite, la morte arrivava quasi per tutti tra i 30 e 40 anni.
(Fonte Mario Cavina, professore di "Storia del diritto medievale e moderno" presso le università di Udine e Bologna)

Come vedi,per basarsi sui fatti storici, bisognerebbe prima di tutto conoscerli.
Eppure...non basta nemmeno.

Questo cmq per dire che la tua teoria che vede 18 neonati uccisi su venti,andrebbe quantomeno...rivista.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline TheDarkSider

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #56 il: Aprile 14, 2012, 22:38:38 pm »
Ma è anche per questa ragione che costruire teorie sui dati incompleti e falsi della "storia" (quella che ci sono stati raccontati/tramandati) è uno sforzo quasi del tutto inutile...
Sono totalmente d'accordo
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Offline jorek

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #57 il: Aprile 14, 2012, 23:30:18 pm »
Citazione
Cmq, sempre per rimanere nel campo della fantastoria, i dati a mia disposizione dicono che solo uno su dieci arrivava al decimo anno di vita, un terzo dei bambini romani era orfano (di padre) al termine dell'infanzia (fissata a 12 anni per le femmine,a 14 per i maschi), e per quelli fortunati che superavano questo limite, la morte arrivava quasi per tutti tra i 30 e 40 anni.
(Fonte Mario Cavina, professore di "Storia del diritto medievale e moderno" presso le università di Udine e Bologna)

Come vedi,per basarsi sui fatti storici, bisognerebbe prima di tutto conoscerli.
Eppure...non basta nemmeno.

Questo cmq per dire che la tua teoria che vede 18 neonati uccisi su venti,andrebbe quantomeno...rivista.

In effetti sulla vita media delle persone in età antiche spesso si hanno dati molto contrastanti...

Offline ilmarmocchio

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #58 il: Aprile 14, 2012, 23:59:31 pm »
In effetti sulla vita media delle persone in età antiche spesso si hanno dati molto contrastanti...

con lavita media bisogna stare attenti, perchè essa veniva abbassata dalla notevole mortalità infantile.
passata la scrematura del primo anno, a 70 ci arrivavano in non pochi.
certo, non magari i soldati o gli operai.
non a caso Dante parla, a 35 anni, del " mezzo del cammin di nostra vita ".
Gli storici moderni hanno spesso esagerato a mostrare le epoche passate ( specie il medioevo ) come barbarie.
Niente da idealizzare, ma neanche da demonizzare  :
un es : la stregoneria fu dell'epoca moderna e non del medioevo
la schiavitù era proibita nel medioevo e non nell'era moderna..
dice bene Animus : i dati storici sono molto " malleabili " . Difficile costruirci su qualcosa di solido

Offline Guit

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #59 il: Aprile 15, 2012, 01:30:40 am »
Hai voglia le cose che son state censurate, tante e tali (specialmente tali, ossia dal punto di vista qualitativo) che si fa persino fatica ad immaginarsele.
Ma è anche per questa ragione che costruire teorie sui dati incompleti e falsi della "storia" (quella che ci sono stati raccontati/tramandati) è uno sforzo quasi del tutto inutile...

Non ho letto tutto ma su questo straquoto.

Il passato è molto meno peggio di quanto la narrazione tecno-moderna intenda farci credere ...

Per quanto attiene ai sessi, ma non solo, la storia è da riscrivere.

Take the red pill