Questo per quanto ne so non corrisponde all'analisi sulla quale si basa la QM. E' un riassunto sbagliato.
Primo: il punto, nel descrivere il passato, non serve per tornarci ma per de-colpevolizzare il maschio dall'accusa storica di oppressore, perché i ruoli derivano dalla riproduzione e non da una arbitraria volontà oppressiva sulla donna.
E per me è de-colpevolizzato da un pezzo, (anche se Salar mi ha fatto venire il sospetto che sia proprio una caratteristica del popolo occidentale quella di voler dominare e opprimere in generale, per soddisfare l'ego e avevo fatto di tutto per smontare questa tesi...ma lasciamo stare...)
Tornando al tuo ragionamento dei ruoli, che derivano dalla riproduzione.
Se si vuole eliminare o ridurre la riproduzione per altri motivi, perché insistere nel rimanere sempre su il malinteso di finti oppressori e finte oppresse passate?
Il problema sta a monte, oggi 5/6 figli non servono più, perché si sono create le condizioni per non farne così tanti.
Ora chi non ne vuole fare nemmeno uno, credo sia tempo perso far credere che possa essere l'unico surrogato esistente della propria immortalità perché ha concluso che non è così.
Ma chi ne ha uno o due , perché non ne fanno cinque o sei?
Quali sono i veri ostacoli?
Secondo: una volta stabilito ciò, l'intera interpretazione del significato dei sessi nella modernità cambia, e se la riproduzione è veramente inutile come dici, oltretutto sbagliando perché la media delle italiane è di 1,3 figli a testa, la sua rimodellazione non deve più seguire una logica accusatoria anti-uomo.
Come dico io? Oh: sto cercando casa in affitto, ci scrivono nelle condizioni:
fidus bancarie, massimo due persone, niente mobili, niente cani di taglia grossa e niente bimbi! Oramai nemmeno ci faccio più caso.
Per quanto riguarda l'accusa contro l'uomo sfondi una porta aperta, per me non c'è d'accusare nulla.
Terzo: i motivi per cui non si fanno figli sono complessi hai ragione, però mi chiedo quali siano le ragioni che tu indichi come "descritte qui". Tu sostieni una ratio totalmente economica, che è sempliciotta e smentita, da quanto ne so, dai dati demografici disponibili, che sono estremamente disomogenei e difficili da ricondurre a una causalità precisa.
Sono complessi appunto come dici, ma io non ne ho fatto uno studio scientifico, né credo di averne le capacità per sviscerare un tale fenomeno.
Ho solo delle umili opinioni in merito, che sintetizzo perché sarebbe lungo il discorso, soprattutto se nemmeno l'ho chiaro io stessa.
Ma avevo accennato no, che i 25/30enni non contano nulla in questa società e se si accoppiano sono un peso sociale, sono invisibili né funzionali al sistema.
Forse proprio perché sono fertili (e dio non volesse che c'abbiano pure voglia figliare).
Di sicuro non è solo economico, è sistematico, non è funzionale allo status quo.
E ahimé la trovo una fortuna il nichilismo che ti penetra da rifiutare l'istinto riproduttivo, perché soffri assai meno.
N.B. Non parlo solo da un punto di vista femminile, ma di coppia.