Autore Topic: La questione maschile è più di tutto questo  (Letto 30295 volte)

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Online fabriziopiludu

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #135 il: Maggio 17, 2012, 00:31:28 am »

 
precisazione:qui mi riferisco evidentemente ad epoche prima del neofemminismo, in tempi di pace di relativo benessere, a prescindere da guerre, terremoti e pestilenze, ovviamente.
Per cui non vale l'obiezione che un tempo si moriva in guerra, di influenza eccetera. A prescindere. Si prendano ad es gli anni 60, a epoche simili mi riferivo, ovvero tempi di pace e di relativo benessere economico, quando ancora il neofemminismo non esisteva.
Dominica, mia pro-prozia, è morta di influenza, nel 1982: 30 anni fa; non c'è bisogno di andare al Tempo del Re Sole!
 

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #136 il: Maggio 17, 2012, 00:54:33 am »
1- intendevo dire che in genere i ruoli erano più chiari e definiti. Era un male, era un bene? Non so, so che a nessuno veniva in mente che potesse esistere una questione maschile, che infatti è cosa dei nostri tempi, una guerra solo della nostra epoca. So che si divertivano molto, che ognuno di loro aveva diverse avventure, (oggi molti arrivano vergini sino a 40 anni), che si godevano la vita per quanto era possibile a quei tempi, date le condizioni economiche, etc. Non li mettevano dentro se guardavano la scollatura di una donna. Eccetera, eccetera. Un ritorno a passato tale e aule, (ripeto ancora) non è nè possibile nè auspicabile, ma è possibile un "ritorno al passato" modificato e rimodernato. Non solo è possibile, ma secondo me, e ripeto di nuovo, è probabilmente l'unica cosa che potrà accadere, ed esserne consapevoli potrebbe avvantaggiarci. Non è che sia certo al 100% di questa previsione, ma se qualcuno ne ha altre plausibili, le potrebbe sottoporre alla discussione.

2-...ok, ma vogliamo anche lasciare che sia la donna a scegliere chi le piace e chi no!? Noi non facciamo anche così, in situazioni normali?
E come dovrebbe essere, sennò: forse che l'uomo dovrebbe anche decidere dei gusti delle donne? ...Questo ti deve piacere e questo no!?  :P

1)allora, io parto dal presupposto che il femminismo, volenti o nolenti ci ha fornito uno "spaccato di volonta femminile" sempre taciuta, taciuta perche non conveniva alle donne esplicitarla. questa volonta non dovra piu essere dimenticata ne ignorata dagli uomini. il che rende impossibile tornare ai rapporti di una volta. a meno che gli uomini non tornino a mentire a se stessi sapendo di mentire a se stessi. è questo che io non voglio. in pratica a me interessa l'approccio interiore maschile, se questo approccio terra conto di questa lezione, potra produrre la struttura sociale che vuole, non potra comunque essere piu lo stesso. il patriarcato in particolare, anche se dovesse tornare (migliorato e adattato ai tempi come lo vuoi tu) non dovra tornare come obbiettivo strategico e programmato da una parte (noi), ma come risultato di una mediazione fra la volonta femminile (questa volta senza veli, inganni e ipocrisie) e la nuova volonta maschile consapevole. e quel patriarcato dovra essere la soluzione (imperfetta e con qualche compromesso, dato che alla perfezione non ci credo) condivisa e voluta da entrambi. prima ci dovra essere pero un momento dove anche le donne dovranno conoscere la volonta maschile nuda e cruda, una volonta che non è piu disposta a donare se stessa per nulla, una volonta che calcola in risposta al calcolo, che non confonde piu il bisogno con l'amore. in definitiva la mia pars costruens, non è un sistema, un modo di organizzare la societa, è un atteggiamento degli uomini, qualunque cosa produrra quell'atteggiamento (patriarcato "consapevole e condiviso" compreso) a me andra bene. spero di non aver fatto piu casino invece di chiarire :P
2) si intendevo quello che ha detto mummio, l'idolum è il gusto femminile, ma l'uomo deve esserne indipendente. soprattutto da quella parte di idolum che presuppone la sottomissione di altri maschi. (capisci cosa intendo no?)

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #137 il: Maggio 17, 2012, 01:10:39 am »
Scusa ma tu continui a vedere donne e uomini come due poli opposti all'interno dello stesso meccanismo e non come una moltitudine di persone differenti che possono fare scelte differenti.
Non ti senti strangolato dalla tua stessa idea di umanità?

qui mummio sono d'accordo con red, ci sono delle linee guida non solo biologiche che differenziano UU e DD, naturali e non culturali. questo non significa che non ci sia una buona parte di condizionamento culturale, una parte grande finche vuoi, ingabbiante finche vuoi, da decostruire finche vuoi. ma delle linee guida ci sono, forse piu sottili di quello che pensiamo, ma che non ci siano per niente non mi pare verosimile. voglio dire: da un punto di vista analitico per me è sbagliato non concepire differenze, da un punto di vista pratico, la differenza individuale dovra essere rispettata, non esiste il "vero uomo" e il "non vero uomo". se ci sei, e sei come sei, sei un uomo.punto. 

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #138 il: Maggio 17, 2012, 01:20:10 am »
il femminismo, volenti o nolenti ci ha fornito uno "spaccato di volonta femminile" sempre taciuta.
E secondo me avallata anche dalla non volontà maschile.

prima ci dovra essere pero un momento dove anche le donne dovranno conoscere la volonta maschile nuda e cruda, una volonta che non è piu disposta a donare se stessa per nulla, una volonta che calcola in risposta al calcolo, che non confonde piu il bisogno con l'amore.
E se questo averrà ne vedremo delle belle, giacchè non sarà la volontà che credono le femministe e i femministi di genere, tesa al controllo e alla violenza, ma qualcosa che farà ancora più paura, molta più paura, perchè proprio non veicolabile in alcun modo: la fuga, la libertà, la purezza.
Se gli uomini continueranno a seguire questa scia, e non si faranno prendere dall'allarmismo e dalla campanella che dice "la ricreazione è finita tornate a fare gli uomini", tremerà il mondo, le donne guarderanno gli uomini e gli sembrerà di vedersi allo specchio, ma sarà uno specchio falsato, ciò che vedranno sarà molto più libero e indipendente di loro.

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #139 il: Maggio 17, 2012, 01:21:54 am »
qui mummio sono d'accordo con red, ci sono delle linee guida non solo biologiche che differenziano UU e DD, naturali e non culturali. questo non significa che non ci sia una buona parte di condizionamento culturale, una parte grande finche vuoi, ingabbiante finche vuoi, da decostruire finche vuoi. ma delle linee guida ci sono, forse piu sottili di quello che pensiamo, ma che non ci siano per niente non mi pare verosimile. voglio dire: da un punto di vista analitico per me è sbagliato non concepire differenze, da un punto di vista pratico, la differenza individuale dovra essere rispettata, non esiste il "vero uomo" e il "non vero uomo". se ci sei, e sei come sei, sei un uomo.punto.  
Come ti ho già detto io credo che esista una differenza biologica innata tra il maschio e la femmina, ma che ci sia da decostruire la cultura che ha provato malamente ad interpretarla e ingabbiarla in ruoli culturali, solo così secondo me si potrà scoprirla appieno.

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #140 il: Maggio 17, 2012, 01:33:29 am »
E se questo averrà ne vedremo delle belle, giacchè non sarà la volontà che credono le femministe e i femministi di genere, tesa al controllo e alla violenza, ma qualcosa che farà ancora più paura, molta più paura, perchè proprio non veicolabile in alcun modo: la fuga, la libertà, la purezza.
...tremerà il mondo, le donne guarderanno e gli sembrerà di vedersi allo specchio, ma sarà uno specchio falsato, ciò che vedranno sarà molto più libero e indipendente di loro.


Mi viene in mente la celeberrima sentenza nicciana che conclude la genealogia della morale:
l'uomo preferisce ancora volere il nulla piuttosto che non volere (nulla)

In fondo, l'avevamo già vista.

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #141 il: Maggio 17, 2012, 01:59:39 am »
Come ti ho già detto io credo che esista una differenza biologica innata tra il maschio e la femmina, ma che ci sia da decostruire la cultura che ha provato malamente ad interpretarla e ingabbiarla in ruoli culturali, solo così secondo me si potrà scoprirla appieno.

lo so che me l'avevi gia detto, ma continuo a incartarmi. con biologica intendi solo fisica o anche psicologica?

Offline vero mummio

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Re: La questione maschile è più di tutto questo
« Risposta #142 il: Maggio 17, 2012, 02:09:33 am »
lo so che me l'avevi gia detto, ma continuo a incartarmi. con biologica intendi solo fisica o anche psicologica?
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