Autore Topic: Addio al papà del C64  (Letto 856 volte)

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Offline Fazer

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Addio al papà del C64
« il: Aprile 11, 2012, 10:54:23 am »
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/04/10/news/addio_a_jack_tramiel_invent_il_commodore_64-33060584/?ref=HREC2-13

Addio a Jack Tramiel
inventò il Commodore 64

Si è spento a 83 uno dei nomi più celebri dell'industria informatica degli anni 80. Ideatore dell'home computer più popolare e venduto di sempre, dopo la separazione dalla Cbm aveva rilevato l'Atari, azienda direttamente concorrente di TIZIANO TONIUTTI

LO SI POTEVA CHIAMARE in molti modi: Commodore 64, C64, Cbm64, ma era sempre lo stesso home computer, quello più venduto e conosciuto nel mondo, artefice del successo della Commodore Business Machines. E il nome dietro la CBM, al C64, al Vic 20, al Pet e al C128 era quello di Jack Tramiel, deceduto all'età di 83 anni lo scorso 8 aprile. Un addio molto sentito in Rete, probabilmente perché chi oggi ha a che fare con i computer per lavoro o per piacere ha in passato messo le mani su una macchina Commodore. Spesso, i primi passi nel mondo della tecnologia sono stati compiuti insieme alle creazioni di Tramiel, e la notizia della sua scomparsa è diventata rapidamente un "trending topic" su Twitter.

La storia. Jack Tramiel è nato nel 1928 a Lodz, in Polonia, da famiglia ebrea. Dopo l'infanzia in patria, dagli undici ai diciassette anni, Tramiel fu un giovane operaio polacco catturato dai tedeschi, e messo a lavorare in fabbrica. La salvezza arriva dagli americani, e dopo la liberazione Tramiel iniziò a lavorare per l'esercito statunitense, occupandosi della manutenzione delle macchine da scrivere. L'attività lo portò ad aprire, nel 1954, la Commodore Portable Typewriter Company. Tramiel cercava un nome che richiamasse il mondo militare per la sua azienda, ma i più immediati Colonello e Ammiraglio erano già stati presi. Così decise per Commodore, non sapendo di entrare nella storia. E forse un "Colonel 64" non l'avrebbe comprato nessuno. 
Dopo qualche

anno, l'azienda cambiò prodotto, spostandosi sulle calcolatrici elettroniche, e ragione sociale, diventando Commodore Business Machines. Ma un altro cambiamento sarebbe arrivato a breve, con l'abbandono delle calcolatrici (oggi pezzi da collezione) e il passaggio all'elettronica personale e ai computer. Il Commodore Pet (Personal Electronic Transactor) fu il primo prodotto della nuova azienda, ormai lanciata verso il mercato internazionale.

 Il Pet fu un successo nelle scuole americane, ma Tramiel in una famosa frase aprì gli occhi di tutti sul futuro: "Dobbiamo produrre computer per la massa, e non per le classi". E così nel 1981 arriva il Vic20, primo elaboratore personale. Capacità ridicole rispetto ai pc di oggi, eppure il Vic faceva mille cose e spesso bene. Il successo di massa - complice il basso prezzo d'ingresso, 300 dollari - aprì la strada al Commodore 64, nel 1982. Come dire il più venduto home computer di tutti i tempi, con buona pace della spesso ottima concorrenza. Apple II, Atari 800 e Sinclair Spectrum erano prodotti di livello, ma il C64 è un oggetto che appartiene più al reame dei sogni che quello degli oggetti tecnologici. Ancora oggi esistono gruppi di sviluppo e di utenti attivi che spremono software "quasi" contemporaneo dai 64kbyte della macchina: c'è anche un client Twitter, Breadbox 1, da utilizzare collegando il C64 alla rete con una schedina apposita.

Dopo i 20 milioni di Commodore 64 venduti nel mondo, Jack Tramiel pensò ad altri prodotti per Commodore, lanciatissima nel mondo. Il successore C128, il C16 e il Plus 4, la collaborazione con la startup Hi-Toro, che portò alla nascita del Commodore Amiga nel 1985. Ma nel gennaio del 1984, Tramiel aveva già abbandonato Commodore e acquistato ciò che rimaneva di Atari, azienda vessillo del boom dei videogiochi, caduta in disgrazia dopo diversi flop tra console e giochi non ben riusciti.
Dopo diverse vicissitudini, Tramiel vendette l'Atari nel 1996, per dedicarsi a progetti dedicati alla Memoria dell'Olocausto. Oggi il C64 e le idee di Jack Tramiel appartengono a un'altra memoria, quella collettiva. Se il mondo non avesse mai premuto il tasto Commodore, oggi sarebbe un posto con meno storie fantastiche da raccontare.