Autore Topic: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"  (Letto 2250 volte)

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Offline poisonmind

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Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« il: Aprile 12, 2012, 10:54:41 am »
www.lettera43.it/attualita/bossi-una-family-in-crisi_4367546892.htm

DOMANDA. Come giudica il rapporto fra Bossi e i suoi figli?
RISPOSTA. Lo ribadisco: l’Italia va male perché ci sono delle famiglie così. Genitori che chiudono gli occhi davanti alle incapacità dei figli. «Non sei capace? Non ti preoccupare, ci penso io». Comprano la macchina, il diploma, la laurea. Senza mai porsi la vera domanda: «E poi?».
D. Quindi il Senatùr ha fatto bene a scusarsi perché le colpe alla fine sono sue.
R. No, sto dicendo che sono incavolato nero. E lo sono da padano. I padri di una volta almeno si spaccavano la schiena ma avevano quattro idee educative in testa. È inutile chiedere scusa adesso che è troppo tardi. Ed è inutile dare tutta la colpa ai genitori.
D. Meglio dunque il rigore del passato?
R. Certo. Ripeto: erano meglio i genitori autoritari di una volta, credetemi. Quelli che non risolvevano tutti i problemi ai figli, pensando solo al presente.
D. L’esempio dei genitori, però, conterà qualcosa.
R. Basta citare Pier Paolo Pasolini: quando un figlio sbaglia, per metà è colpa dei padri, ma per l’altra metà è colpa dei figli che non sono stati capaci di essere meglio di loro. Di meritare i privilegi ricevuti. Il bello, però, sapete qual è? Che i furbi perderanno.
D. Magari alla lunga...
R. No, anche alla media. Perderanno. E basta guardarsi intorno: ci sono 2 milioni di disoccupati. Una generazione che non è capace di far nulla. Giovani che pensano solo a divertirsi, a farsi lo spritz. E quando arrivano a casa alle tre del mattino, le madri sanno solo dire: «Poverini, sono stanchi».
D. E quali sono le colpe dei figli?
R. Moltissime. Una su tutte: mancano di orgoglio, della capacità di farsi da soli. E prendono, prendono, senza meritare quel che hanno. Si salveranno solo i migliori, quelli che hanno studiato veramente, i ragazzi preparati.
D. Dopo lo scandalo, che ne sarà di Renzo Bossi?
R. A Bossi dico, e glielo dico col cuore in mano, che deve essere molto preoccupato per i suoi figli. Anche se, ci scommetto, fra un anno saranno tutti sistemati in una bella aziendina lombarda. Questo era il Paese di Dante, di Verdi, Puccini, Stradivari. Oggi è il Paese delle mezze calzette che, tanto, «ci pensa papà».
D. Le scope dunque non serviranno a niente?
R. Forse serviranno a salvare la Lega, non certo a salvare i suoi figli. Auguri genitori padani, tutti. Ne avete veramente bisogno.

Mercoledì, 11 Aprile 2012
Memento Audere Semper (Gabriele D'Annunzio)

Offline Animus

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #1 il: Aprile 12, 2012, 11:45:23 am »
Padri che si spaccano la schiena, genitori autoritari, colpe dei figli...
   
Paolo Crepet sai cosa ti dico?
Ma vai a cagare...crepa. :)

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline ilmarmocchio

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #2 il: Aprile 12, 2012, 12:25:37 pm »
crepet : ...R. No, anche alla media. Perderanno. E basta guardarsi intorno: ci sono 2 milioni di disoccupati. Una generazione che non è capace di far nulla. Giovani che pensano solo a divertirsi, a farsi lo spritz. E quando arrivano a casa alle tre del mattino, le madri sanno solo dire: «Poverini, sono stanchi»....

grazie ai cosidetti intellettuali come, caro Crepet. Avete seminato vento, ora raccogliete tempesta.


Crepet : R. A Bossi dico, e glielo dico col cuore in mano, che deve essere molto preoccupato per i suoi figli. Anche se, ci scommetto, fra un anno saranno tutti sistemati in una bella aziendina lombarda. Questo era il Paese di Dante, di Verdi, Puccini, Stradivari. Oggi è il Paese delle mezze calzette che, tanto, «ci pensa papà».

Infatti è un paese che permette ai tuttologi come te di scrivere puttanate.
Se il mio gatto un giorno venisse a dirmi che si sente un cane, da te, caro Crepet, NOn lo porterei mai

Offline Animus

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #3 il: Aprile 12, 2012, 13:02:06 pm »
Una generazione che non è capace di far nulla.

Che questa generazione deve "ringraziare" soprattutto quella precedente, che ha fatto terra bruciata, al Crepet non gli viene in mente...no, la colpa e sempre dei figli.
Chi viene dopo ha la colpa su chi è venuto prima. :hmm: :blink: :doh:

E celebriamo ancora una volta questi padri appunto, loro sì che andrebbero cancellati dalla faccia della terra, che più che fare da animali da soma  non erano capaci ("si spaccavano la schiena") e che comunicavano coi figli tornando a  casa e mollandogli 4 malrovesci - questo intende Crepet per autoritari altrimenti parlerebbe di autorevolezza,  non di autorità....

E torniamo ancora una volta a bomba, all'incapacità maschile di proiettare nel futuro un maschile differente, se non quello di ricorrere al vecchio asino da trainio che sapeva "educare" il figlio, a suon di schiaffoni ad essere un bravo asino da traino a sua volta.

E questo è il Valore maschile, per superare il "vuoto", che noi dovremmo .... "ritrovare". :sleep: :sick:
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Offline Rita

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Offline jorek

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #5 il: Aprile 12, 2012, 13:48:15 pm »
il pentitissimo crepet che ora invoca il padre di un tempo?! :w00t:

Citazione
Paolo Crepet sai cosa ti dico?
Ma vai a cagare...crepa. smile_001

quotone

Offline ilmarmocchio

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #6 il: Aprile 12, 2012, 14:04:55 pm »
Tratto da " l'autunno del medioevo " di J. Huizinga


( c'era chi aveva capito ) :cool:



Caratteristico è sotto questo riguardo il culto di San Giuseppe, verso la
fine del Medioevo. Lo si può considerare come una conseguenza e un
contraccolpo dell’appassionato culto di Maria.
L’interesse irrispettoso pel padre adottivo fa riscontro, per dir così,
all’amore e all’esaltazione che si prodigava alla Vergine Madre: più Maria
saliva in alto, più Giuseppe si riduceva ad una caricatura. Le arti figurative
già gli conferivano un tipo che rassomigliava troppo a quello del contadino
goffo e ridicolo. Così egli appare nel dittico di Melchiorre Broederlam a
Digione.
Eppure l’arte figurativa non giunse alla profanazione estrema. Vi
giunse, invece, la letteratura; la concezione di San Giuseppe in un autore
quale Eustachio Deschamps, che non va certo.
considerato un sacrilego, rivela una freddezza ingenua. Si dovrebbe
credere che nessun mortale sia stato più fava rito dalla grazia di Giuseppe, cui
fu concesso di servire la Madre di Dio e di educare suo Figlio. Deschamps si
compiace di vedere in lui il tipico padre di famiglia pieno di affanni e degno
di compassione: Vous qui servez a femme et a enfans, Aiez Joseph toudis en
remembrance; Femme servit toujours tristes, dolans, Et Jhesu Crist garda en
son enfance; A piè trotoit, son fardel Sur sa lance; En plusieurs lieux est
figuré ainsi, Lez un mulet, pour lour faire plaisance, Et si n’ot oncq feste en
ce monde ci (t 100) (101) .
E almeno si fosse trattato di consolare i poveri padri di famiglia,
presentando loro un nobile esempio, sia pure in veste poco dignitosa. Ma non
è questa l’intenzione di Deschamps: egli vuol presentare Giuseppe come un
monito per chi vuol metter su famiglia: Qu’ot Joseph de povreté De durté, De
maleurté, Quant Dieux nasqui? Maintefois l’a comporté, Et monté Par bonté
Avec sa mère autressi, Sur sa mule les ravi; Je le vi Paint ainsi; En Egipte est
alé .
Le bon homme est painturé Tout lassé, Et troussé, D’une cote et d’un
barry; Un baston au coul posé, Vieil, usé, Et rusé .
Feste n’à en ce monde cy, Mais de lui Va le cri: C’est Joseph le rassoté
(t 100) (102) .
Qui si ha sotto gli occhi un esempio di come la familiarità
dell’immagine conducesse ad una familiarità nella concezione, che
minacciava il senso del sacro. Giuseppe rimase nella fantasia popolare una
figura mezzo comica. Ancora il dottor Giovanni Eck dovette insistere
affinché non lo si rappresentasse in modo più conveniente, che non gli si
facesse cucinare la pappa, ne ecclesia Dei irrideatur (103). Contro questi
indegni eccessi si volse il movimento promosso dal Gerson per un culto di S.
Giuseppe, che ottenne di farlo accogliere nella liturgia con preminenza su
tutti gli altri santi (104). Ma abbiamo già visto come lo stesso Gerson non
fosse esente dall’indiscreta curiosità che pare fosse inseparabile
dall’argomento del matrimonio di Giuseppe.

Offline ilmarmocchio

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #7 il: Aprile 12, 2012, 14:45:10 pm »
...
Giuseppe rimase nella fantasia popolare una
figura mezzo comica...


ci credo  :D :D :D

Offline ilmarmocchio

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #8 il: Aprile 12, 2012, 14:54:46 pm »
Che questa generazione deve "ringraziare" soprattutto quella precedente, che ha fatto terra bruciata, al Crepet non gli viene in mente...no, la colpa e sempre dei figli.
Chi viene dopo ha la colpa su chi è venuto prima. :hmm: :blink: :doh:

E celebriamo ancora una volta questi padri appunto, loro sì che andrebbero cancellati dalla faccia della terra, che più che fare da animali da soma  non erano capaci ("si spaccavano la schiena") e che comunicavano coi figli tornando a  casa e mollandogli 4 malrovesci - questo intende Crepet per autoritari altrimenti parlerebbe di autorevolezza,  non di autorità....

E torniamo ancora una volta a bomba, all'incapacità maschile di proiettare nel futuro un maschile differente, se non quello di ricorrere al vecchio asino da trainio che sapeva "educare" il figlio, a suon di schiaffoni ad essere un bravo asino da traino a sua volta.

E questo è il Valore maschile, per superare il "vuoto", che noi dovremmo .... "ritrovare". :sleep: :sick:


le colpe dei padri ricadono sui figli :cool:

Offline vero mummio

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #9 il: Aprile 12, 2012, 14:55:25 pm »


Quanto godo di fronte ai fallimenti di ste scimmie ignoranti che si mettono intorno ad un tavolino e pianificano modelli sociali.

Perchè ora sarà ancora più un megasballo, praticamente si metteranno di nuovo intorno e diranno "ah ma eh, siamo stati troppo mollicci con questi figli maschi, guarda come fuggono dalle responsabilità, torniamo ad essere supermussolini!", e crederanno che funzioni eh, belli convinti.

E invece puff, non funzionerà, perchè senza la carota il bastone è inutile e la carota non ce la vogliono dare, ma soprattutto non la vogliamo più.

Marameo crepèt uniti di tutto il mondo, è sempre bello vedervi in affanno.

Offline vero mummio

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #10 il: Aprile 12, 2012, 15:35:37 pm »
Riguardo invece alla disoccupazione dei giovani italiani fatevi due domande am'becilli!  :lol:
Perchè i maschi studiano sempre meno? Perchè fanno sempre meno fatica?
La scimmia e il polpo in laboratorio fanno gli esercizi di intelligenza e ti mostrano quanto sono bravi, ma mica mica per farti vedere quanto sono bravi, lo fanno solo per arrivare alla banana o al granchietto.
Chiedetevi un pò dove son finite tutte le banane e i granchietti babbei, visto che vi siete premurati di toglierceli con tanta fatica.

Ah sì, e se per caso c'arrivate a capire che con le nuove generazioni occidentali la frittata è fatta ed è irrimediabile, penserete che tanto arrivano i cinesi, tanto arrivano gli indiani, tanto arrivano gli arabi o i marziani e ci sostituiranno perchè sono abituati meglio alle bastonate.
Sìsì bravi, vedremo cosa faranno i sostituiti salvatori dei vostri sistemi economici da quattro soldi quando pure loro si renderanno conto che banane e granchietti... fiiiiniiiiti.

E nel caso assurdo in cui vi rendiate conto di come sia necessario rimettere nel mazzo i vostri premi, le vostre carotine eccetera, per rilanciare l'occupazione e l'economia, ecco cosa vi rispondo:


E' meglio bruciare subito, che spegnersi lentamente!

Offline Animus

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Re: Paolo Crepet e "l'autorità perduta"
« Risposta #11 il: Aprile 12, 2012, 16:35:09 pm »
Tratto da " l'autunno del medioevo " di J. Huizinga


( c'era chi aveva capito ) :cool:



Caratteristico è sotto questo riguardo il culto di San Giuseppe, verso la
fine del Medioevo. Lo si può considerare come una conseguenza e un
contraccolpo dell’appassionato culto di Maria.

Mah, io sul cristianismo (e annesso culto di maria) ho già detto tutte le peggio cose e scagliatogli contro tutti gli anatemi che mi sono venuti alla mente.
Più di così...non posso fare. :D
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