Autore Topic: Combact-mama  (Letto 6554 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Rita

  • Veterano
  • ***
  • Post: 2819
  • Sesso: Femmina
Re: Combact-mama
« Risposta #15 il: Dicembre 06, 2009, 16:02:13 pm »
Ciao Combact-mama e benvenuta.
Io amo la logica (non dico che mi appartiene, ma la amo).
Perché non provi a rispondere con contro-argomentazioni logiche alle logiche argomentazioni che ti sono state poste?
Perché non ce ne sono? Perché non ne sei capace? Perché non ne hai voglia?
Concordo sulla contraddizione: siamo diversi, o siamo uguali tranne che per la forza fisica (tu stessa mi pare che riconosci, che pur facendo un mestiere in cui la forza fisica è ancora molto importante, se non preponderante, eviti, - anzi ti sono evitate – quelle mansioni in cui la si deve usare.) 
Per parte mia, credo che se volessimo anche soltanto prendere la forza fisica come unico parametro di diversità tra uomo e donna (e non lo penso) si troverebbero infinite situazioni in cui è ancora oltremodo utile.
L’altr’anno ad esempio, sono stata operata: anestesia epidurale, quindi ho potuto (che fortuna!) seguire le fasi dell’intervento e del post intervento.
Alla fine dell’intervento mi si avvicinano due infermiere, pronte per la manovra (che non mi ricordo come cavolo si chiama) che avrebbe dovuto trasferirmi dal lettino operatorio alla barella, senza l’uso di alcuna forza fisica. Oplà, qualcosa non è andato nella manovra e mi sono ritrovata metà sulla barella e metà sul lettino operatorio. Scenetta comica, per certi versi, con loro che mi dicevano “si aiuti” e io che rispondevo, “ci provo, ma non sento le gambe o meglio le sento come due macigni”.
Tira e molla, molla e tira, hanno chiamato un infermiere uomo. Che in un secondo, mi ha sollevata di peso quel tanto che bastava per trasferirmi definitivamente in barella.
Ha abbozzato una battuta, di quelle che non vanno più di moda, del tipo “eh se non ci fossimo noi uomini”. Le infermiere hanno abbozzato, loro malgrado, non potevano rintuzzarlo, non potevano negare l’evidenza del fatto.
Io ho rincarato scherzando: “dovrebbero darle una parte del loro stipendio” e lui “ma figuriamoci, devo pure pagare io il caffè a loro quando sono in pausa”.

Secondo me, la QM ci puo' stare anche qui: io sono uguale a te, io mi sono guadagnata a fatica il diritto di fare cio' che hai sempre fatto tu, però aiutami laddove non ce la faccio, è un tuo dovere...
echeccavolo... se non mi aiuti significa che hai paura di me..

... e poi c'è la parte di chi, in qualche modo, per un dovere antico, è ancora tenuto a pagare il caffè.... :dry:
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Animus

  • Veterano
  • ***
  • Post: 4409
  • Sesso: Maschio
    • uomini3000
Re: Combact-mama
« Risposta #16 il: Dicembre 06, 2009, 16:11:44 pm »
Ciao Combact-mama e benvenuta.
Io amo la logica (non dico che mi appartiene, ma la amo).
Perché non provi a rispondere con contro-argomentazioni logiche alle logiche argomentazioni che ti sono state poste?

E come fa?
http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,512.msg4717.html#msg4717  :D

P.S.
Anch'io amo la logica.  ;)
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Harmonica

  • Visitatore
Re: Combact-mama
« Risposta #17 il: Dicembre 06, 2009, 18:13:34 pm »
grazie a Dio voi siete la minoranza ....anzi dal tono direi proprio MINORATI mentali...nn c'e' peggior sordo di chi nn vuol sentire...consolatevi tra voi dela vostra aria fritta...

Be', del resto dietro un pc chiunque puo' atteggiarsi a John Rambo,
http://www.moviesonline.ca/movie-gallery/albums/John_Rambo/John_Rambo-4.jpg
deboli femminucce comprese...

Peccato pero' che a quattr' occhi, tutto questo coraggio non lo mostrino mai, a meno che non ci sia qualcuno dietro che para loro il deretano.

combact-mama

  • Visitatore
Re: Combact-mama
« Risposta #18 il: Dicembre 06, 2009, 19:02:40 pm »
la galassia femminista come la chiami tu sara' sponsorizzata alle istituzioni democratiche perchè saranno in linea coi principi dei diritti fondamentali dell'essere umano....o perche' sono una banda di pazzi che hanno libero arbitrio sulla popolazione???
Ma nn siamo ancora una Repubblica democratica???vox populi vo x lex???
Forse ho sbagliato pianeta...nn siete abitanti della terra??....ahhhhhhhhhh
ho capitoooooooooooo
siete una razza aliena pronta a dominare il mondoooooooooooooooooooo :D
ahhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
mi sapete molto di ..frustrati sessuali!!!...eh!!!
....vi credo!!!
e chi vi si rimorchia!!! :D :D  :D
oppuuuureeeeeeeee...
..oppure è colpa di quelle schiappe di donne che nn riescono a....tenerlo...insomma....ci siamo capiti...

Offline Ethans

  • Veterano
  • ***
  • Post: 2431
  • Sesso: Maschio
Re: Combact-mama
« Risposta #19 il: Dicembre 06, 2009, 19:18:59 pm »
mi sapete molto di ..frustrati sessuali!!!...eh!!!
....vi credo!!!
e chi vi si rimorchia!!! :D :D  :D
oppuuuureeeeeeeee...
..oppure è colpa di quelle schiappe di donne che nn riescono a....tenerlo...insomma....ci siamo capiti...

E ti pareva che non andasse a parare qui...

 :rolleyes:

milo

  • Visitatore
Re: Combact-mama
« Risposta #20 il: Dicembre 06, 2009, 19:22:13 pm »
Questo è cyberstalking. Aiuto. :sleep:

Harmonica

  • Visitatore
Re: Combact-mama
« Risposta #21 il: Dicembre 06, 2009, 19:24:27 pm »
E ti pareva che non andasse a parare qui...

 :rolleyes:
Sono clonate, non c'e' niente da fare. Usando il medesimo metro, si dovrebbe dedurre che anche la presunta Rambo in gonnella ha le ragnatele nella fica, visto e considerato che passa il suo tempo a tentare di interagire con dei "frustrati sessuali".
Che poi, 'ste cose dette da una femmina fanno veramente ridere, considerando tutte le fisime, tutte le paranoie, tutti i complessi in materia di sesso che si portano dietro.


combact-mama
Citazione
e chi vi si rimorchia!!!    

Da quando in qua le femmine rimorchiano ? Al massimo si propongono a un certo genere di uomini...
« Ultima modifica: Dicembre 06, 2009, 19:34:45 pm da Harmonica »

Offline maurochirizzi

  • Apprendista
  • Post: 1
Re: Combact-mama
« Risposta #22 il: Dicembre 06, 2009, 19:39:02 pm »
BUONA DOMENICA  BENTROVATI.....
Cari opinionisti,
Vi invito a non assumere posizioni radicali e se proprio non si possono evitare sarebbe utile all'AN della rubrica essere disponibili alla discussione senza arrecare offese...
IL Tema MASCHIO / FEMMINA...UOMO / DONNA e' interessante ed anche molto profondo...in esso si possono leggere... pensiero filosofico...letteratura...... ARTE...costumi e consuetudini....!
RIDURRE LE DISCUSSIONI A SCAMBI DI BATTUTE DA BAR DELLO SPORT E' AVVILENTE PER TUTTO IL  GENERE UMANO!!!
AVANTI DUNQUE!

Offline Anomaly

  • Affezionato
  • **
  • Post: 180
  • Sesso: Maschio
Re: Combact-mama
« Risposta #23 il: Dicembre 06, 2009, 19:42:34 pm »
E ti pareva che non andasse a parare qui...

 :rolleyes:

Obvious troll is obvious.  :)

milo

  • Visitatore
Re: Combact-mama
« Risposta #24 il: Dicembre 06, 2009, 19:52:35 pm »
Citazione
sara' sponsorizzata alle istituzioni democratiche perchè saranno in linea coi principi dei diritti fondamentali dell'essere umano

Quindi se a te, per esempio, ti dicono in TV che la violenza domestica è la prima causa di morte per le donne adulte, tu ci credi, così, acriticamente, perché l'ha detto la TV. Così giriamo in tondo, però.

Citazione
BUONA DOMENICA  BENTROVATI.....

Ciao, Mauro. Non ho capito un tubo di quello che hai scritto. Chi sei?

Comunque benvenuto.  :)

milo

  • Visitatore
Re: Combact-mama
« Risposta #25 il: Dicembre 06, 2009, 19:56:13 pm »
Citazione
sponsorizzata alle istituzioni democratiche perchè saranno in linea coi principi dei diritti fondamentali dell'essere umano

La donna a una dimensione
Femminismo antagonista ed egemonia culturale
Alessandra Nucci
Marietti 1820

a cura di Armando Ermini

Femminismo ma non solo, in questo lavoro di Alessandra Nucci. L’autrice ci accompagna in un viaggio attraverso un progetto di ingegneria sociale di cui il femminismo antagonista è parte e strumento, ed il cui fine è la realizzazione della società “perfetta”, sogno di ogni totalitarismo. Il presupposto è che la natura umana sia modificabile [quindi manipolabile. Ndr] a piacimento secondo modelli precostituiti. Non esisterebbe, dunque, un’identità di genere che si fondi sulla diversità dei corpi ed ogni differenza, a parte la conformazione fisica ritenuta ininfluente, sarebbe solo un costrutto culturale, nello specifico quello che il patriarcato avrebbe imposto come dominio maschile sul femminile. Scopo del progetto è la costruzione di una nuova tipologia umana, l’androgino, essere capace di costruirsi individualmente la propria identità al di fuori di ogni contesto relazionale e sociale. Identità che, in quanto indefinibile a priori, è però così debole da conformarsi in realtà al nuovo stereotipo proposto (o meglio subdolamente imposto), e proprio in nome della lotta contro i vecchi stereotipi. E’ l’uomo nuovo, omologato nei pensieri, nei gusti, nella percezione del mondo, strettamente funzionale al pensiero unico dominante e all’economia globalizzata che necessita di un consumatore neutro e d’identità debole o inesistente. Affinché questo progetto sia realizzabile occorre, necessariamente, smantellare la famiglia tradizionale e nel suo ambito il ruolo del padre/maschio che ne è al centro; e con essa le religioni monoteistiche, in specie quella cristiana, che la considerano a fondamento dell’ordine sociale. L’alleanza col femminismo antagonista, non a caso incentivato e abbondantemente finanziato da fondazioni e centrali finanziarie internazionali, diventa naturale. Questo infatti, in perfetta sovrapposizione con lo schema marxista, legge la storia del mondo come storia della lotta fra i generi, e la famiglia, indefettibilmente associata al patriarcato ed alla religione cristiana, come il luogo per eccellenza dell’oppressione della donna. A questo schema ideologico è inutile opporre qualsiasi dato di verità e di realtà, a partire dal fatto che è dimostrato come maschi e femmine, ancorché indottrinati in senso contrario, una volta lasciati liberi di decidere tendano sempre a polarizzarsi intorno a scelte e opzioni tendenzialmente diverse fra sessi e omogenee al loro interno. Così come è inutile opporre e sottolineare le contraddizioni interne al mondo del femminismo (1). Non si esita a falsificare la storia cercando con certosina pazienza tutte le prove o gli indizi dell’oppressione maschile e tralasciando tutto ciò che dimostra il contrario, e neanche si ha riguardo alla concreta volontà femminile quando si esprime in senso contrario all’ideologia del femminismo antagonista. In questi casi, anzi, le donne diventano un altro nemico da abbattere, un ostacolo alla pari dei maschi e loro complici.
Si lotta per l’uguaglianza ma in realtà, dice la Nucci, si vogliono privilegi, ci si batte per i diritti delle donne ma si finisce per discriminare legalmente gli uomini, si predica la parità ma si sottende che la donna è moralmente superiore.
Prendiamo il caso dell’ecofemminismo di Vandana Shiva o Rigoberta Menchiu. E’ del tutto evidente come il rispetto della natura e delle tradizioni culturali e materiali dei popoli contro la globalizzazione economica imposta dall’occidente, sia in contraddizione irriducibile con la tradizione marxista a cui si richiama un altro filone del femminismo antagonista, perché il fondatore del comunismo “scientifico” considerava lo sviluppo industriale promosso dal capitalismo borghese la condizione essenziale per la “liberazione” dell’umanità dalla sottomissione proprio alla natura. Ed ancora, si sorvola allegramente sul fatto che proprio in quelle tradizioni le stesse femministe vedono la quintessenza della subordinazione femminile. Si è contro la cultura occidentale ma non si considera che l’emancipazione femminile è progredita lì e lì soltanto. Si potrebbe continuare all’infinito, ma come dicevo, tutto ciò non può essere opposto a chi non cerca la verità ma solo la propria egemonia culturale, con ogni mezzo.
Come ogni ideologia anche il femminismo antagonista cerca di dotarsi di propri strumenti concettuali e culturali. Ha creduto di trovarli nel vago spiritualismo new age che sacralizza la natura e pone l’essere umano esattamente sullo stesso piano di ogni altra sua espressione. Spiega Rosemary Ruether , femminista di estrazione cattolica, che l’immagine di Dio Padre è una proiezione dell’io maschile trascendente che sacralizza la cultura patriarcale e rende inferiori le donne in quanto simboliche della natura, ed è perciò che non possiamo criticare la gerarchia di maschile su femminile senza arrivare a criticare e superare la gerarchia degli esseri umani rispetto alla natura. La critica al patriarcato che trascina con sé quella alla famiglia, al maschio oppressore ed infine al cristianesimo, porta il femminismo, sulla scorta delle teorie engelsiane, ad ipotizzare un’età dell’oro matriarcale al cui centro erano i culti della Grande Dea, le donne occupavano una posizione sociale preminente e l’equilibrio naturale perfettamente rispettato (2).

Resta da vedere, e a livello informativo è la parte più interessante del libro, come si tenti di imporre la nuova egemonia culturale. Scrive Alessandra Nucci, parlando della saldatura fra femminismo antagonista e ideologie totalitarie: Ma il mondo unito che non sono riusciti ad attuare con la forza Napoleone, Hitler e Stalin, potrebbe essere dietro l’angolo grazie alla coercizione soft delle strutture e delle comunicazioni di massa, se procede incontrastato il processo culturale di omologazione di cui le femministe sono uno dei principali motori nel mondo.
Gli strumenti principe sono il controllo dell’Etica, ovvero della possibilità di stabilire ciò che è giusto (3), la penetrazione sistematica in tutti gli organismi internazionali che si suppongono al di sopra delle parti e dediti disinteressatamente al bene dell’umanità (le varie agenzie dell’Onu e le ONG accreditate), ed infine una sistematica adulterazione del linguaggio per dissimulare presso i governi nazionali e le popolazioni concetti altrimenti “indigesti”. Esempio di quest’ultimo metodo è l’uso sistematico del termine “diritto alla salute riproduttiva” con ciò intendendo diritto di aborto libero e incondizionato (da usare anche come strumento di controllo demografico), oppure quello di “lotta alle discriminazioni” con ciò intendendo la legalizzazione del matrimonio omosessuale o le adozioni gay, ma è la descrizione precisa e documentata degli indirizzi e delle direttive che le agenzie Onu prescrivono sistematicamente ad impressionare di più. OMS, UNESCO, UNICEF ed in generale tutta la galassia di organismi internazionali che vi ruotano attorno ed alla cui testa troviamo sistematicamente femministe o uomini femministi, agiscono secondo un unico schema. Danno per acquisiti come naturali e incontrovertibili i loro schemi concettuali e si interrelato fra di loro ad opera di altre agenzie o segretariati incaricati di far circolare le prese di posizione di ognuna in modo tale da costituire una base di conoscenze e di politiche comuni.
La pressione per attribuirsi un sempre crescente potere decisionale a scapito dei governi nazionali e l’insipienza e cecità, quando non espressa complicità, di questi ultimi fanno il resto. Nel 2002, ad esempio, l’UE (sotto la presidenza del “cattolico adulto” Prodi) aumentò di 32 milioni di euro il suo contributo annuo alle organizzazioni internazionali che promuovono la pianificazione familiare [leggasi promozione dell’aborto. Ndr] …subito dopo che il governo Bush in Usa aveva deciso di sospendere lo stesso contributo per le stesse organizzazioni (in particolare per il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, a causa del suo comprovato sostegno alle politiche di aborto forzato in Cina). Quello dell’UE è un altro capitolo nero che Alessandra Nucci non manca di sottolineare, a partire dalla direttiva del 2001 che ribalta il principio della presunta innocenza in materia di molestie sessuali.
Si tratta insomma di un panorama impressionante al quale si oppone, praticamente sola, la Chiesa Cattolica a cui vengono infatti riservati gli strali critici più acuti.

Rimangono a mio avviso, per concludere, due interrogativi. Uno di ordine generale. Come è possibile che la colonizzazione dell’ONU e tutto quanto sopra descritto sia potuto accadere praticamente senza alcuna seria opposizione? Passi, almeno in un primo tempo, per le donne a cui è fatto balenare strumentalmente un futuro radioso di libertà (ma da chi se non dall’odiato maschio e alla fine anche da se stesse?). Ma gli uomini? Non intendo quelli al potere la cui coincidenza d’interessi col femminismo Alessandra Nucci ha ben documentato. Intendo quelli che, nei media e nel sistema di comunicazioni di massa, hanno accettato senza reagire, anzi a loro volta riproducendole, “verità” preconfezionate senza sentire il bisogno di approfondimenti e verifiche, e quelli che vivendo una normale vita di lavoro e familiare, si sono sentiti rovesciare addosso una annichilente montagna d’accuse, ed hanno voltato lo sguardo altrove piuttosto che difendere la loro dignità morale, per la quale non mancavano loro argomenti forti e di cui avevano comunque il diritto. Il libro non offre in questo caso, nessuna risposta.
L’altro interrogativo nasce dalla sibillina frase finale del libro che la Nucci riprende e, sembra far sua, da W. McElroy, femminista indipendente in aperta polemica col femminismo organizzato e ufficiale: La cultura si cambia comunicando con una persona alla volta, quindi la responsabilità e nelle mani di ognuno, o meglio, di ognuna, perché in questo caso la voce degli uomini non serve, e può prestare il fianco, anzi, a ulteriore antagonismo.
Se intende che tutto il dibattito debba avvenire all’interno del mondo femminile e che gli uomini debbano tacere, per opportunità o altro, di fronte allo scempio di verità che lei stessa ha documentato ampiamente, proprio non ci siamo. Tutto ciò getterebbe anzi una luce inquietante su come l’autrice intenda davvero i rapporti fra i generi, e dimostrerebbe di non aver cognizione di cosa è, o dovrebbe essere, un uomo. Gli uomini, i maschi, hanno non solo il diritto ma il dovere di dire la loro verità a voce alta di fronte a tutti e tutte, e non sono abituati a farsi cavare da altri le castagne dal fuoco. Sarebbe in contraddizione con la loro (nostra) natura e missione nel mondo e, per inciso, non porterebbe a risultato alcuno. Perché le donne, come gli uomini, non sono un microcosmo autosufficiente ed hanno bisogno, per vedere la verità delle cose, anche dello sguardo e della parola altrui, e perché la libertà donata da altri e non conquistata con le proprie forze, costi quel che costi, non è vera libertà ma una forma dissimulata di sottomissione.

(1) Come scrive Rino Della Vecchia in “Questa metà della terra” (AltroSenso saggi. 2004) siamo nel campo della Etosfera, lo spazio del bene e del male in cui i ruoli sono già assegnati a priori. Il bene è ciò che giova alla causa del femminismo, il male tutto il resto.

(2) Non importa, anche qui, che ogni serio studio di antropologia non trovi traccia di matriarcato sociologico smentendo le originarie ipotesi di Bachofen, e neanche che lo stesso Bachofen considerasse il superamento del matriarcato ad opera del patriarcato come un progresso dell’umanità. Tanto meno il femminismo può prendere in considerazione che la dialettica matriarcato/patriarcato si situi non sul terreno dei rapporti sociali quanto piuttosto nel campo dello sviluppo psichico dell’umanità e che rappresenti un momento decisivo nel processo di individuazione e di emersione della coscienza soggettiva. Anzi, secondo Erich Neumann, che scriveva nei primi anni del secondo dopoguerra, il pericolo della modernità è che l’umanità regredisca paradossalmente a stadi psichici precedenti, in un processo che egli definiva come ricollettivizzazione delle masse e femminilizzazione della coscienza. A cinquant’anni di distanza vediamo quanto avesse ragione.

(3) cfr Rino Della Vecchia, op. cit. pag. 22/23 e segg.
 
http://www.maschiselvatici.it/abbiamoletto/nucci.htm

Grifone.nero

  • Visitatore
Re: Combact-mama
« Risposta #26 il: Dicembre 06, 2009, 20:05:15 pm »
la galassia femminista come la chiami tu sara' sponsorizzata alle istituzioni democratiche perchè saranno in linea coi principi dei diritti fondamentali dell'essere umano....o perche' sono una banda di pazzi che hanno libero arbitrio sulla popolazione???
Ma nn siamo ancora una Repubblica democratica???vox populi vo x lex???
Forse ho sbagliato pianeta...nn siete abitanti della terra??....ahhhhhhhhhh
ho capitoooooooooooo
siete una razza aliena pronta a dominare il mondoooooooooooooooooooo :D
ahhhhhaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
mi sapete molto di ..frustrati sessuali!!!...eh!!!
....vi credo!!!
e chi vi si rimorchia!!! :D :D  :D
oppuuuureeeeeeeee...
..oppure è colpa di quelle schiappe di donne che nn riescono a....tenerlo...insomma....ci siamo capiti...

Vabbè, frustrati o meno, se sei qui allora controbatti a quello che abbiamo detto, e non con le solite stronzate.

Grifone.nero

  • Visitatore
Re: Combact-mama
« Risposta #27 il: Dicembre 06, 2009, 20:30:45 pm »
Vabbè, frustrati o meno, se sei qui allora controbatti a quello che abbiamo detto, e non con le solite stronzate.
PEr capire meglio, leggi la mia frase personale.

Offline Utente Cacellato

  • Affezionato
  • **
  • Post: 585
  • Sesso: Maschio
Re: Combact-mama
« Risposta #28 il: Dicembre 09, 2009, 15:59:48 pm »
ma non sai bene cosa.
Ma allora, siamo uguali o diversi?
Sei per la parità? e che ne pensi delle fonderie in cui muoino solo uomini? Che ne pensi delle donne che vivono 7 anni di più e vanno in pensione 5 anni prima?
Prego ( mi scuso ancora) ma se non sai di cosa parli, perchè non ti astieni dal parlare?
Perchè non vai in prima linea, a morire come gli uomini? Perchè non ti lasciano andare? Aaahhhh... e perchè!? E perchè non protesti per andare a morire in prima linea?
Mavalà...!!



Eh caro Red, è qui che casca l'asino.
Certa gente, prima di parlare, poiché è riuscita anche ad abbattere le barriere che le impedivano di entrare nell'Esercito, di certe cose dovrebbe ricordarsi e dovrebbe ragionarci un po' sù.


Carissima Combact-Mama: bello fare il Militare quando si ha la certezza che altri (TUTTI UOMINI) moriranno al posto tuo....

No... tu non sei un soldato... tu stai solo giocando alla guerra! Come si faceva da bambini. Mica male eh? Così sono capace pure io...

Quando vedremo tornare bare contenenti la metà dei corpi femminili, allora potremo dire di aver raggiunto la parità civile e morale. Non prima!

Quella che, per restare in ambito militare, stiamo vivendo oggi, che a te piace tanto, non è parità: è usurpazione!

Se vuoi possiamo provare a fare anche i conti dei morti nella Polizia.... e vedere a quale genere appartengono. Io un'idea ce l'ho... tu?

Vi nutrite solo di illusioni autoconsolatorie per denigrare e umiliare questa metà della Terra... Ecco la cruda realtà!
 
« Ultima modifica: Dicembre 09, 2009, 16:11:56 pm da LesPaul »
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)