Autore Topic: Donne viste da oriente  (Letto 15299 volte)

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #15 il: Aprile 13, 2012, 21:46:44 pm »
Sì,quello della bambina malvagia è un ''topos'' della letteratura giapponese,Lars Von Trier,un altro ''guru'' dell'horror,dice in uno dei suoi film,più simbolici, che ''la natura è la chiesa di satana'',forse i bambini e le donne spaventano di più,perchè sono più ''vicini'' alla natura,e ai suoi elementi irrazionali.
Comunque credo che dentro questo ''topos'',ci sia molto di più,ma mi è sempre sfuggito

Ma il topos è il marito della topa? :D

Offline Fazer

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #16 il: Aprile 13, 2012, 21:52:49 pm »

Offline Salar de Uyuni

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #17 il: Aprile 13, 2012, 22:15:31 pm »
Citazione
Salar ,perchè propio il gatto di Schrodinger?

Perchè esso rappresenta il capolinea del pensiero occidentale,che di fatto 'volente o nolente'',obtorto collo,viene costretto dalla scienza a confluire in quello orientale.

Citazione
Ti giuro che se ti metto in un ascensore e sei da solo, esisti ugualmente

La scienza occidentale,è partita dal presupposto razionalista,che esista una realtà indipendente dall'osservatore,e il gatto di schrodinger è il punto di arrivo di questa visione ''dualistica'',ovvero che il gatto in questione non è dotato di un'esistenza intrinseca,ma questa gli viene conferita dall'osservatore.
Grazie a questo paradosso della meccanica quantistica,l'uomo occidentale si trova suo malgrado di fronte al concetto buddhista di ''vacuità'',e la scienza occidentale viene spogliata dei suoi presupposti originali di pensiero,meccanicisti,deterministi,ingenuamente realisti.
Il gatto di Schrodinger rappresenta il punto imprescindibile di convergenza fra scienza,e pensiero buddhista,ed anche il capolinea del razionalismo,che io considero la matrice degli errori dell'occidente.
Il punto è che questo paradosso non lo si può capire mentalmente,perchè la mente è la stessa,CHE FA ESISTERE IL GATTO IN UNA FORMA O NELL'ALTRA,SENZA RIUSCIRE AD ACCETTARE LA SUA NATURA INDETERMINATA.
La mente quindi non solo non può comprendere questo paradosso (lungi da me il dire che io lo capisco,io non lo posso comprendere,nessuno al di fuori dei ''Buddha'' lo può comprendere),MA E' ANCHE ALL'ORIGINE DI UNA ORGANIZZAZIONE DELLA REALTA' IN UNA FORMA ''PIU' COMPRENSIBILE'' PER LEI STESSA.
Quest'organizzazione della realtà è ciò che i maestri orientali chiamano come ''illusione'',''velo di Maya'',il buddhismo non sostiene che il mondo ''non esiste'',come viene spesso equivocato,ma che la realtà che noi vediamo è un prodotto della rielaborazione della nostra mente,entro schemi che essa è in grado di comprendere.

Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline ilmarmocchio

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #18 il: Aprile 13, 2012, 22:19:29 pm »
Giulia

Mi chiedo, visto che nei film giappo sono spesso così descritte le donne incaxxate, da che cosa nasce, perché molti registi horror hanno questo modo oscuro di rappresentarle...


un'ipotesi ci sarebbe :D :D :D

Offline Salar de Uyuni

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #19 il: Aprile 13, 2012, 22:32:49 pm »
Citazione
Mi chiedo, visto che nei film giappo sono spesso così descritte le donne incaxxate, da che cosa nasce, perché molti registi horror hanno questo modo oscuro di rappresentarle...


un'ipotesi ci sarebbe

Anch'io potrei tirarne in ballo una...
Io sottolineo spesso come una delle espressioni della Bibbia per descrivere l'atto sessuale,è
''"ve-Adam yad'a et Chava ishto",

''e Adamo conobbe sua moglie''...

Forse che loro ''conoscono'' meglio le loro donne? :cool:
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Offline Salar de Uyuni

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #20 il: Aprile 13, 2012, 23:00:32 pm »
Dolcezza,Giulia,quale dolcezza?
Non è che siamo noi a vedere dolcezza dove dolcezza proprio non c'è?





Sono loro che ci vedono male,o siamo noi?
Il problema dell'uomo occidentale,è che da sempre,nella donna,vi vede una copia di sè stesso


Non è forse questa la ragione,più intima,e da esse per prime malcompresa,per le quali le donne,lo detestano?

ESSE FORSE PREFERISCONO ESSERE ODIATE PER CIO' CHE SONO,PIUTTOSTO CHE AMATE COME FANTASMI INESISTENTI DEI NOSTRI SOGNI?

Oscar Wilde diceva che le donne ''non vanno capite ma amate''
(Lui che le capiva,infatti tanto non le amava... :D)
Forse che sia venuto il tempo di ribaltare quest'aforisma?
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Offline Giulia

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #21 il: Aprile 13, 2012, 23:19:02 pm »
   

Anch'io potrei tirarne in ballo una...
Io sottolineo spesso come una delle espressioni della Bibbia per descrivere l'atto sessuale,è  
''"ve-Adam yad'a et Chava ishto",
 
''e Adamo conobbe sua moglie''...
 
Forse che loro ''conoscono'' meglio le loro donne? :cool:

        
Però mi stona qualcosa. La religione che ha attecchito in occidente da molta importanza alla ricerca esteriore, quindi anche a conoscere le donne, le descrive, le critica ci pensa quasi in modo ossessivo, è turbato da tutto quel mistero che avvolge la donna, che esiste solo perché non può vivere dall'esterno quello che vive e sente l'altra.  
Il buddismo che accenni spesso, invece è concentrata alla ricerca interiore, al proprio mistero, alla propria conoscenza per raggiungere alla consapevolezza personale.  
Non c'è qualcosa che non torna?  
  
Per quanto riguarda i film di orrore, le donne orientali fanno più paura di quelle occidentali.  
Sono daccordo con giubby che i film orientali sono inferiori a quelli occidentali, ma le donne se devono interpretare ruoli terrificanti riescono a trasmettere più cinismo, un cinismo glaciale. Saranno i tratti, sarà per il contrasto dei lineamenti gentili con scene violente a renderle più inquietanti, non lo so però so che  certi film giappo sono stati ripescati dai produttori americani proprio per questa maggiore capacità d'interpretazione.
 
  
 

Offline Giulia

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #22 il: Aprile 13, 2012, 23:33:54 pm »
Non è che siamo noi a vedere dolcezza dove dolcezza proprio non c'è?
Secondo me c'è. 
Poi ovvio possiamo dire che la percezione della dolcezza è soggettiva, non esiste una definizione universale. 
 
PS.
Cmq  mi era parso di capire che la MQ implica il fatto che questa funzioni solo nel microcosmo.
Voglio dire Salar, di gente morta chiusa in ascensore in agostomentre i palazzi erano quasi vuoti ce ne è stata. 

Offline Salar de Uyuni

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #23 il: Aprile 13, 2012, 23:35:06 pm »
Citazione
La religione che ha attecchito in occidente da molta importanza alla ricerca esteriore, quindi anche a conoscere le donne, le descrive, le critica ci pensa quasi in modo ossessivo, è turbato da tutto quel mistero che avvolge la donna, che esiste solo perché non può vivere dall'esterno quello che vive e sente l'altra.  
Il buddismo che accenni spesso, invece è concentrata alla ricerca interiore, al proprio mistero, alla propria conoscenza per raggiungere alla consapevolezza personale.  
Non c'è qualcosa che non torna?  

Per l'oriente il sesso può essere esso stesso PUO' ESSERE (non lo è di per sè,se fatto in maniera ''esteriore'') una delle tante forme di ''meditazione'',e di conoscenza del divino,per esempio esistono dei ''sutra del desiderio'',ovvero,letteralmente ''kamasutra''....
Per il Cristianesimo,ci poniamo in un ottica di rifiuto tout court,di repressione con tutte le conseguenze della repressione,ovvero un rapporto di ''disprezzo-esaltazione''.
Per l'occidente è impensabile che il sesso,possa,se fatto in una certa maniera,''essere una parte della propria religione''
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Offline Giulia

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #24 il: Aprile 13, 2012, 23:46:01 pm »
   

 
Il problema dell'uomo occidentale,è che da sempre,nella donna,vi vede una copia di sè stesso

 
Non è forse questa la ragione,più intima,e da esse per prime malcompresa,per le quali le donne,lo detestano?
ESSE FORSE PREFERISCONO ESSERE ODIATE PER CIO' CHE SONO,PIUTTOSTO CHE AMATE COME FANTASMI INESISTENTI DEI NOSTRI SOGNI?

La gioconda è infatti sempre stata considerata una tra le rappresentazioni femminili più ambigue che ci siano.
Il suo vero sesso ancora non è certo.
Sembra che l'intenzione fosse proprio quella, e vi sono tante teorie su quella opera.
Ma credo che  l'artista avesseil bisogno  di rappresentare donne androgina, anzi:

 
Citazione

Oscar Wilde diceva che le donne ''non vanno capite ma amate''

Peccato che Oscar Wilde amasse gli uomini e non le donne.
Citazione

(Lui che le capiva,infatti tanto non le amava... :D)
Forse che sia venuto il tempo di ribaltare quest'aforisma?
Non credo che diventare gay possa essere una scelta. E non credo che Oscar Wilde abbia capito le donne, si dice anche: "Dovrai mangiare almeno un quintale di sale insieme a lui/lei prima di conoscerlo/a bene."
 

Offline Salar de Uyuni

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #25 il: Aprile 13, 2012, 23:52:49 pm »
Citazione
Cmq  mi era parso di capire che la MQ implica il fatto che questa funzioni solo nel microcosmo.

Questo secondo me è un'interpretazione erronea che è passata alle masse,quasi a volerne ''neutralizzarne la portata''.
Il paradosso del gatto di Schrodinger serve a porre tramite un complesso congegno (un contatore di geiger,che rileva il decadimento di una particella radioattiva che ha il 50% di probabilità di decadere,e attiva un veleno che va nell'aria e uccide il gatto),un ponte tra macrocosmo e microcosmo,trasponendo il concetto di indeterminazione quantistica da un'atomo a un gatto.
E' un gedanken experiment,un esperimento mentale.
Tuttavia oggi la fisica,riconosce che questo ponte fra macrocosmo e microcosmo è tutt'altro che solo un'ipotesi mentale.
Avevo trovato su Le Scienze questo articolo su come la meccanica quantistica influisce sui comportamenti degli animali.
Tuttavia dal mio punto di vista la MQ determina fenomeni ben più importanti dell'orientamento degli uccelli,essa secondo me ha un ruolo chiave nell'intelligenza umana,e nella capacità del ''computer umano'',di andare aldilà di un ottica ''binaria''.

''


La sapienza quantistica del pettirosso


 

Le strutture molecolari della bussola magnetica degli uccelli sembrano in grado di conservare stati di coerenza quantistica per almeno 100 microsecondi

 





animalifisica

La capacità degli uccelli di far riferimento al campo magnetico terrestre per orientarsi nelle loro migrazioni ha sempre affascinato naturalisti e fisici. Diversi studi hanno posto in relazione questa capacità con una serie di reazioni molecolari che avvengono nell'occhio degli uccelli.

 Ora, un gruppo di ricercatori delle Università di Oxford e di Singapore ha condotto uno studio - in corso di pubblicazione sulle Physical Review Letters - da cui ha tratto la convinzione che questa bussola sfrutti un fenomeno noto come coerenza quantistica.

Lo studio è stato condotto sui pettirossi che ogni anno compiono una migrazione dalla Scandinavia fino all'Africa. L'esperimento ha mostrato che la bussola magnetica utilizzata dai pettirossi può essere disturbata da livelli estremamente bassi di "rumore" magnetico. I ricercatori hanno in particolare mostrato che solo un sistema i cui componenti operino a livello quantistico possono essere sensibili a livelli talmente bassi di disturbo magnetico.

 "La tecnologia dell'informazione quantistica mira a controllare alcuni dei più profondi fenomeni della fisica e creare una forma di tecnologia completamente nuova, fra cui sistemi di comunicazione e computer", ha osservato Erik Gauger del Dipartimento di scienza dei materiali e uno degli autori dello studio.

 "I progressi in questo campo si sono dimostrati difficili da ottenere, dato che i fenomeni da imbrigliare sono estremamente delicati. Normalmente si ritiene impensabile che un organismo vivente possa aver evoluti simili capacità."

"Gli stati quantistici coerenti decadono molto rapidamente, e conservarli per un tempo suficiente per studiarli e una vera e propria sfida. Le strutture molecolari della bussola magnetica degli uccelli sono evidentemente in grado di conservare questi stati per almeno 100 microsecondi, e forse più a lungo. Può sembrare un tempo

molto breve, ma le migliori molecole artificiali possono essere conservate, a temperatura ambiente, solo 80 microsecondi. E nelle condizioni ideali di un laboratorio", ha aggiunto Simon Benjamin, co-autore dello studio. (gg)

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Offline Giulia

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #26 il: Aprile 13, 2012, 23:56:40 pm »
Per l'oriente il sesso può essere esso stesso PUO' ESSERE (non lo è di per sè,se fatto in maniera ''esteriore'') una delle tante forme di ''meditazione'',e di conoscenza del divino,per esempio esistono dei ''sutra del desiderio'',ovvero,letteralmente ''kamasutra''....
Per il Cristianesimo,ci poniamo in un ottica di rifiuto tout court,di repressione con tutte le conseguenze della repressione,ovvero un rapporto di ''disprezzo-esaltazione''.
Per l'occidente è impensabile che il sesso,possa,se fatto in una certa maniera,''essere una parte della propria religione'
'
   
Beh, è una caratteristica di  tutte le religioni monoteiste: ebraismo, cristianesimo, Islam.
Nelle altre due si arriva pure a circoncidere pur di fartelo "disprezzare".

Online fabriziopiludu

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #27 il: Aprile 14, 2012, 02:34:54 am »



 


 

Offline Salar de Uyuni

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #28 il: Aprile 14, 2012, 11:17:47 am »
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Ho sempre pensato che le orientali sono in effetti più femminili, sono anche più piccole e delicate nei lineamenti.
Però ho anche fatto caso che, i fim horror/thriller  come ci riescono i giapponesi a descrivere le donne in modo spaventoso, , cattive, spietate, vendicative - solo furia cieca senza umanità - non ci riesce nessun occidentale.
 
Ci hai mai fatto caso Salar de Uyuni?
 

Provo a risponderti in maniera più profonda:
Il problema dell'elemento yin,così come viene maggiormente percepito in oriente,è che esso NON E' NE' GOVERNABILE,NE' SCONFIGGIBILE CON ELEMENTI RAZIONALI.
L'elemento yin per la cultura orientale,E' DOTATO DI POTERI MAGICI,NASCOSTI SOTTO L'APPARENTE INNOCUITA',VISTA DA UN PUNTO DI VISTA MATERIALISTICO RAZIONALISTA,UNA BAMBINA,E PER GIUNTA FEMMINA,CHE PERICOLO POTREBBE CREARE?
Però dietro questo nascondiglio di apparente innocuità,l'elemento yin (quello malvagio,perchè non necessariamente l'elemento yin è malvagio,attenzione a non fraintendermi),ha pieno spazio per agire indisturbato.
Tanto più che nell'occidente razionalista tutto ciò che è magico viene deriso
Quello che gli orientali capiscono è che l'elemento yin non è sconfiggibile dalla razionalità,
NON CON LA FORZA BRUTA
NE' TANTOMENO CON IL DIALOGO,IL RAGIONAMENTO
che sono 2 elementi yang
La bambina in questione viene uccisa,gettata dentro un pozzo,MA ESSA CONTINUA A NUOCERE.
ANZI NEL FILM DELL'ORRORE ''THE RING'' LA BAMBINA SI SERVE DELL'ELEMENTO ''RAZIONALE TECNOLOGICO'',CHE TEORICAMENTE FA SENTIRE L'UOMO SICURO  E ''PIU' FORTE'' (una maledizione nell'era del vhs?i ragazzi se la ridono,ma se ne pentiranno amaramente)E LO SFRUTTA PER AMPLIARE QUELLI CHE SONO I SUOI POTERI MAGICO-IRRAZIONALI.
Il dramma della potenza nascosta dell'elemento yin oscuro è tale,che nel film dell'orrore,ESSO DILAGA,NIENTE DI RAZIONALE PUO' FERMARLO.
Ma così come nella tragedia greca,il rivivere un dramma a teatro permetteva una sorta di ''immunizzazione'' e di catarsi rispetto a quel particolare aspetto tragico e fatale della realtà,COSI' L'ESPRIMERE E IL RIVIVERE IL DRAMMA DEL FEMMINILE OSCURO,PERMETTE PARADOSSALMENTE A QUEL TIPO DI SOCIETA',DI OPERARE UNA ''CATARSI'' E DI LIBERARSI DA ESSO,DI FORMARE DEGLI ANTICORPI CONTRO QUESTO MALE.
Ma repetita iuvant ,NIENTE DI RAZIONALE PUO' FERMARLO.

Pensare di ingabbiare la femmina (almeno quella malvagia,non mi sto riferendo a te) con i dialoghi,è come pensare di ingabbiare un fantasma,con le trappole meccaniche dei ghostbuster.
L'unico modo di confinare un dramma fatale,contro cui siamo impotenti,ci insegnano i greci,che non sono orientali,ma neanche sciocchi come gli occidentali moderni,E' RIVIVERLO IN MANIERA CATARTICA,ALL'INTERNO DI UNO SPAZIO BEN PRECISO,COME ERA ALLORA IL TEATRO.
Solo così,intrappoli il dramma.
Questi film dell'orrore quindi agiscono e funzionano in maniera simile alla tragedia greca,ma dal momento che non trovano nell'occidente una sensibilità adatta a coglierli,essi non funzionano.
Nella misura in cui QUESTE IMMAGINI,PAURE,FILM,RIFLESSIONI vengono ridicolizzate e non approfondite,contemplate,esse sono inefficaci.


Io posto immagini,per fare riflettere,perchè esse possono più delle parole,ma se uno non le guarda,non le guarda per davvero,esse,non funzionano,noi siamo così presi dalla ''logica'',che non riusciamo nemmeno a fermarci,per un pò di minuti davanti a un'immagine.
Allora a quel punto,non devi più chiederlo a me,è l'immagine stessa che ti risponde.


NON VEDI CHE ESSE SONO COME FANTASMI?

Puoi sparare a un fantasma?
Puoi dialogare con gli spiriti con la tavoletta oujia?
Chi ci prova ne esce pazzo.
Si può dialogare con uno spirito buono,ma gli SPIRITI BUONI VENGONO A TE?
Chi ha un pò di esperienza magica,sa di no.
Essi piuttosto vengono a te,''fingendosi buoni'',ma poi alla fine,presto o tardi essi si rivelano.
Il diavolo,tradotto letteralmente,è colui che divide,se tu ci parli egli ti divide.
Tutto questo,lo so è irrazionale.


Perchè io cerco di studiare la cabala,piuttosto che la magia,piuttosto che il potere dei simboli,e delle immagini?
Perchè così prendo le misure al mio avversario.
« Ultima modifica: Aprile 14, 2012, 11:42:22 am da Salar de Uyuni »
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Offline Giulia

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Re: Donne viste da oriente
« Risposta #29 il: Aprile 14, 2012, 12:53:30 pm »
   
E' tutto molto interessante Salar, davvero, non ci ho mai riflettuto in questo senso.
Ma l'occidente ha voluto bruciarle tutte le sue streghe e con esse tutto l'impossibile, il soprannaturale, il mistero e il male assoluto.
Si è allontanato dalla natura, ha abbandonato i boschi per vivere sempre più vicino alla modernità.
La spiritualità è diventata monopolista, ha diviso  il male dal bene, e le caratteristiche che incarnano quelle due essenze sono solo  maschili: Dio/ Diavolo.
I messaggeri sono asessuati e il sesso nella spiritualità occidentale è solo peccato e dolore. 
Le differenze sessuali sono solo delle croci da portare.
 
Se leggi gli aforismi di Massimo e Animus si taglia con il coltello la conflittualita che l'uomo ha nei confronti di chi non capisce né accetta perché è irrazionale, illogica, istintiva, contraddittoria follia femminile, alla fine si è dovuta "plasmare" e diventare qualcosa più simile all'uomo forse per essere incastonata in questo cultura occidentale.
 
 
Ma non c'è spazio per ciò che non torna, ci siamo arresi alla scienza, alla psicoanalisi per risolvere anche mali invisibili, nonostante non diano risultati significativi, lo psicanalista ha preso il posto dello sciamano, del pastore, del saggio.
Accetta con rassegnazione ciò che siamo diventati.
Vabbé, se non ti va non farlo, ma io sinceramente faccio fatica ogni volta a fare tabula rasa di tutto ciò che si è diventati per andare a vedere altrove se fanno meglio.
Mi crea una stanchezza fisica proprio.