L'esistere di un soggetto solo perchè pensa, non è buddhismo,ma filosofia occidentale,come ti ha detto Giubizza,cogito ergo sum,è un motto cartesiano e non buddhista.
In realtà ciò che fotte questo sistema di pensiero,è che anche la natura della mente,la ''res cogitans'',che è l'osservatore,non è dotato di un'esistenza intrinseca.
Questo non è buddhismo posticcio,è buddhismo vajrajana.Il buddismo non pone la res cogitans su un piano ontologico al di sopra della 'res estensa',c(ovvero della materia)come fa Cartesio,perche' per entrambi vale il concetto di vacuita',ovvero di assenza di esistenza intrinseca
L'esistere soggettivo del gatto per sè stesso genera la possibilità di assumere il controllo su sè stessi e di ciò che si vuole essere soggettivamente per sè stessi.
L'esistere soggettivo del gatto per sè stesso,genera un'illusione (come anche il suo non-esistere di per sè stesso) così come questa stessa ilusione è generata dalla sua osservazione da parte di un osservatore esterno.
Ciò su cui si focalizza quello che tu definisci ''buddhismo posticcio'',è sulla natura non-duale del gatto,come di qualsiasi altra cosa.
Il gatto si libera dall'illusione solo quando diventa un buddha,entra nel nirvana,si libera dalla res cogitans,e a quel punto va al di là della vita e della morte,NON E' PIU' VIVO,NE' MORTO,NE' MASCHIO,NE' FEMMINA,e non decide(nè desidera) di essere più niente perchè non c'è più niente da decidere.
Persino il fatto di voler diventare un buddha,è visto come un'errore,perchè il punto nel buddhismo NON E' DI CERCARE DI DIVENTARE QUALCOSA.
Da ciò il detto zen:''non cercare di diventare un buddha''.
A me questo che sto presentando,non mi sembra buddhismo posticcio.
Poi tu puoi avere la tua particolare visione del mondo,ma da lì a dire che io presento un buddhismo posticcio mi sembra assurdo.
L'esistere soggettivo del gatto per sè stesso genera la possibilità di assumere il controllo su sè stessi
Il gatto comunque parliamoci chiaro poi,NON PUO' SCEGLIERE DI AUTODETERMINARSI(tramite una semplice ''osservazione),EGLI PUO' SCEGLIERE SE ANDARE OLTRE IL DUALISMO,MA NON PUO' SCEGLIERE QUALE DUALISMO VUOLE,SE VIVERE O MORIRE,PERCHE' QUA DA COME SEMBRA PRESENTATO,SEMBRA CHE L'ESISTENZA SOGGETTIVA IMPLICHI UN CONTROLLO,DEI FENOMENI SOGGETTIVI,COSA CHE E' UNA GRANDISSIMA ''CAZZATA''.
Non è che se il gatto si osserva,sceglie di vivere o morire,ma vive o muore con una probabilità del 50%,perchè l'osservatore interno,non si pone su un piano ontologico diverso e ''superiore'' rispetto agli altri.
Se lui vivrà o morrà,non dipende tanto dalla sua azione di autoosservatore,quanto dal suo karma,con il quale che lo voglia o no,si troverà a che fare.
Oltre a essere un'illusione,come ho spiegato prima,questa genera il karma derivato da quest'illusione
Significa che,
una volta entrato nel mondo dell'illusione ''io esisto per me stesso'',si prendono sì a quel punto delle decisioni,si entra nel mondo dell'azione,del samsara, e si viene incatenati alle conseguenze karmiche della stessa,che possono essere positive o negative,ma il buddhismo come dottrina,anche nelle sue divergenze proclama,che per liberarsi e raggiungere il nirvana,bisogna liberarsi da tutte le conseguenze karmiche,anche quelle positive.
per agire e non essere agiti.
Che si tratti di agire o essere agiti,sempre con un karma hai a che fare.
Questo è il buddhismo.
Se vuoi il nirvana,con il karma,è meglio non averci a che fare.
Agire è una scelta legittima,ma al Buddhismo,(e anche al Taoismo),non piace granchè,si pensi al ''wuwei'' ovvero all'
AGIRE SENZA AGIRE.er me è molto meglio un uomo che consapevolmente decida di vedersi ed essere donna, piuttosto che un uomo che agisca secondo la natura, anche se essa fosse perfetta (e non lo è), senza chiedersi nemmeno il perchè agisca così, risultando niente di più che un animale, una pianta, un minerale.
Ora che uno possa pensare quello che pensi tu ci può anche stare,ma che tu spacci questo come buddhismo,e poi per giunta mi dici che il mio posticcio,proprio,non ha senso.
SE UN UOMO VUOLE ESSERE UNA DONNA,ALDILA' DI QUELLA CHE E' LA PROPRIA NATURA,E DECIDE DI VEDERSI COSI' NON E' FILOSOFIA ORIENTALE,MA FILOSOFIA FEMMINISTA,ANZI FILOSOFIA ''TRANSGENDER'' Parliamoci chiaro,buddhismo posticcio,è questa specie di teoria transgender,PER IL BUDDHISMO,TU PUOI SCEGLIERE DI ANDARE OLTRE IL MASCHIO E LA FEMMINA,MA NON PUOI SCEGLIERE SE ESSERE MASCHIO O FEMMINA.
Se nasci maschio,ma vuoi essere femmina,sai cosa ti rispondono i buddhisti?
Hai solo da aspettare la prossima reincarnazione...
Se parli con fikasicula potrà anche darti ragione,se parli con un buddhista,no.
Anche per il Buddhismo,così come per il Taoismo,esiste una ''propria natura fondamentale'',cosiddetta ''tathaghata garba'',ovvero natura di buddha(che non centra niente con quella animale,o con la polarità yin e yang,perchè comunque ci sono delle differenze fra Taoismo e Buddhismo),lo scopo dell'agire buddhista non è voler essere qualcosa di specifico,ma ''riscoprire questa natura fondamentale'',non voler decidere di essere qualcosa,PERSINO QUANDO QUEL QUALCOSA E' UN BUDDHA.
Se tu pensi di essere un uccello e ti butti dalla finestra,non voli.
Questo è il senso del karma.
Tu puoi scegliere di essere illusoriamente ciò che vuoi,ma questo non ti libererà dalle conseguenze del tuo agire.
Se ti butti,ti schianti,non voli,il karma è il pavimento,il dharma è la tua natura.
Questo è buddhismo,il resto,non lo so,ma tanto orientale non mi sembra.