No, per favore! Smettiamola una buona volta anche con questo dualismo tra filosofia occidentale e filosofia orientale, sempre in chiave critica verso la prima ed esaltata verso la seconda.
Giubizza sarò sintetico.
Io non ho mai detto che l'oriente è superiore all'occidente.
Il punto è che l'oriente è più orientato alla speculazione,e all'interioritò,mentre l'occidente all'esteriorità,e all'azione.
In realtà non esiste una filosofia orientale e una filosofia occidentale, esiste la filosofia.
Tutte le distinzioni arbitrarie,io ti dico la mia:
L'oriente non adotta il principio di non contraddizione,l'occidente sì.
Da ciò deriva,che l'oriente si pone su un piano formalmente più corretto,ma molto meno utile da un punto di vista pratico.
Prendi 4 ingegneri e fagli costruire qualcosa senza il principio di non contraddizione,e diventa dura...
Infatti la tecnologia è nata in occidente.
E anche gli orientali da quel lato,ci hanno copiato.
Uno dei falsi miti dei cinesi è che ''superlavorano''...
Questo è vero per gli operai,ma per chi deve decidere qualcosa,anche di banale,sapete come va via il tempo?
Riunioni,riunioni,rinuioni,che durano ore,ore,ore...
Incomprensibili agli occidentali.
Evidentemente il principio di non-contraddizione ha delle conseguenze pratiche.
Quindi ADOTTARE IL PRINCIPIO DI NON-CONTRADDIZIONE,HA DELLE IMPLICAZIONI...
Oltre che pratiche,anche sociali?
Io dico di sì.
In Cina il potere è monocratico da 4000 anni,e anche il Giappone,teoricamente democratizzato dagli americani,si è riorganizzato in maniera fortemente gerarchizzata.
Se uno dà un valore positivo alla democrazia,l'oriente non ci fa una bella figura.
Se però pensi a cosa si associa alla ''democrazia''...
Anche il femminismo in fondo segue una logica di contrapposizione.
Il problema è che non si può scegliere,o ti pigli un pacchetto,o l'altro...
Il mondo oggi gira così...
Nn c'è la via di mezzo che tutti vorremmo,o forse DOVREMMO CREARLE.
Anche se vogliamo prendere alla lettera la meccanica quantistica non è poi tanto difficile definire cosa è oggettivo. Direi che l'oggetto è ciò che, pur dipendendo dall'azione del soggetto osservatore, sfugge alla volontà di costui.
No Giubizza,l'oggettivo,è banalmente ciò che è lo stesso per tutti i soggetti,indipendentemente dalla volontà.
Io quella precisazione l'ho fatta,perchè così come l'aveva posta il mummio,sembrava che il gatto,con il semplice atto del pensare avesse un potere di influire sugli esiti dell'esperimento.
Ma se fosse così logica vuole CHE NESSUN GATTO MORIREBBE...
La probabilità rimane del 50%,tutto qui.
E non mi sembra che la filosofia occidentale abbia trascurato questi elementi.
La filosofia occidentale ha trascurato il dualismo.
Il fatto è che ''ciò che la mente tocca'' è duale,ciò che la mente non tocca no.
Scusa Salar, ma a me ste cose dal sapore mistico mi hanno sempre dato l'impressione di essere parole vacue, suggestive ma senza un vero senso se non quello che tu esponi qui di seguito:
Per l'oriente non sono solo le parole a essere vacue,anche le cose,e l'essere.
Attenzione a non fare un mischiafrancesca fra scienza e buddismo...
Questa mischia l'ho fatta,perchè il concetto di indeterminazione quantistica si sposa in maniera a mio avviso molto pregnante con il buddhismo e la sua teoria,non dualista,tant'è che se persino Niels Bohr,ha scelto un simbolo orientale come simbolo della meccanica quantistica di Copenaghen,un motivo ce l'avrà visto anche lui...
Ma per fare tutto questo dev'essere vivo e vegeto. Non credo che un morto possa decidere granché.
Infatti,Buddha,per diventare Buddha,s'è dovuto incarnare...
Come chiamava Dogen,la meditazione?
Pelle,carne,ossa e midollo dello zen.
Per i buddhisti non esite il dualismo corpo-anima.
Non mi chiedere dunque cosa pensano della vita dopo la morte...