È una storia personale, che volevo condividere. Oggi mi chiama una con cui mi ci frequento che stava male e mi chiede di andarla a prendere al lavoro per portarla al pronto soccorso. Anche io stavo/sto male perché ho un'indigestione ma vado ugualmente a prenderla. Tragitto da roma sud a roma nord, 1h e mezza di traffico con la pancia che mi faceva sempre male ma vabbè, finalmente arriviamo al prontosoccorso ma le danno un codice bianco visto che è solo un aumento di pressione, quando arriviamo la mi dice che se voglio "posso andare" anche perché ho un esame a giorni e dovevo studiare... 4 h e mezza di fila (ebbene sì) con la gente che ci scavalca perché aveva dei codici più urgenti. In questo tempo lei decide di farmi il terzo grado su una che ho aggiunto su facebook virando poi il discorso sulla mia ex, alla fine davanti a tutti mi fa uba semi-sceneggiata che ancora penso alla mia ex (pensiero suo) e altre paranoie, decido di ignorare le contibue provocazioni e riferimenti al mio passato e lei dopo un po' che non me la filavo mi prende e mi comincia a dare i bacetti che impassibile mi prendo (ma ero furibondo soprattutto perché fare parallelismi col passato è un giochino che non voglio entrarci) ed è così mi incominciano a prendere i crampi allo stomaco, devo tornare a casa ma lei insiste che io vada al bagno dell'ospedale (io in quella fogna fatiscente non ci vado!!!) rifiuto e le dico che è già tanto che sto aspettando, e certo sapendo come funziona la sanità in Italia avrei dovuto dirle da subito come sarebbe andata (mia madre per un caso più urgente 5 ore d'attesa) poi a posteriori l'hanno liquidata in 5 min perché non era niente ma nel frattempo io che mi stavo sentendo male volevo tornare a casa, glielo dico e lei mi fa "non ti voglio più vedere" ma come se volevo non potevo andare??? E che per il fatto che io l'avessi accompagnata nonostante stia male "che mi devo stendere e dirti grazie?" no non volevo rispondo, ma almeno un po' di elasticità... Cerco di trovare un'alternativa visto che l'ospedale sta a 2 km da casa sua, magari un autobus e invece voleva che io andassi 1:30h e tornassi 1:30h allora è stato li che ho deciso basta, questa situazione non va bene e me ne sono andato. A quel punto voleva che le portassi la roba che aveva lasciato in macchina, abbozzo un attimo ma è niente in confronto alla LIBERTÀ! torno e vado, pago il parcheggio 7,50 tacci loro!!! E provp ad uscire, si perché tutti i cancelli erano chiusi menomale che la macchinetta mi aveva dato il resto perché stavo pure in rosso...
Morale della favola: non importa quanti sacrifici fai, a volte bisogna trovare il coraggio per dire di no, è una scelta! Perché pure se uno fa tante cose non vengono mai apprezzate perché si fanno orecchie da mercante. Non c'è niente di giusto nel sacrificio che va contro noi stessi
Ps: ci sentiamo al tel e aveva la voce che era diventata dolce ora mi spamma su facebook, ma non siamo compatibili, senza astio, ho già scelto... e gliel'ho detto mi disp ma tutti noi abbiamo dei diritti non facciamo nulla di lodevole se lasciamo che vengano calpestati.
