Anticamente, c'erano regole che assicuravano che le donne fertili fossero accoppiate con uomini che potessero proteggere e provvedere per loro e la relativa discendenza. Gli uomini, prendendosi questi oneri,
were also guaranteed certain say-so as it comes to their mode of life nonchè l'accesso e il controllo sulla crescita della prole. Ad entrambi i sessi furono dati ruoli, diritti e doveri in queste modalità di riproduzione e similmente è stato così in tutte le civiltà umane.
Era imperativo che la femmina dovesse dare alcune garanzie al maschio che i figli per i quali si sarebbe adoperato per proteggerli e a provvedere fossero sicuramente suoi. Questo era possibile, dichiaratamente, attraverso la rigida imposizione della castità femminile prima e l'assoluta lealtà dopo l'accoppiamento (inteso come matrimonio ndr) con un maschio. Nè lei nè la società potevano aspettarsi che un uomo supportasse lei e i suoi figli in caso contrario.
Era altrettanto imperativo che lo status e il prestigio maschili fossero quasi unicamente basati nella sua abilità nel proteggere e provvedere per la sua famiglia. Il non adempimento di questi doveri è sempre risultato, in tutte le società e culture, nel "castigo totale" del maschio e conseguentemente nella riduzione del valore del cognome ("Family Name") il quale determina le possibilità della prole di trovare compagni nel gruppo sociale ove vivevano.
Questo sistema era ben lontano dall'essere perfetto, e alcuni lo chiamano addirittura oppressivo. Ma fate attenzione, ha supportato migliaia di generazioni, ognuna della quali producente degli homo sapiens sani e in salute, i quali erano molto migliori delle loro controparti nelle altre specie di primati. Inoltre, in conclusione, senza questo sistema di regole non avremmo avuto lo sviluppo delle caratteristiche della civiltà così come le conosciamo.
Nel tardo ventesimo secolo i progressi della medicina e i cambiamenti legislativi concernenti riproduzione, diritti genitoriali e responsabilità hanno cambiato tutto ciò per sempre. Cambiò anche il modo in cui portiamo i bambini al mondo e li alleviamo.
Nel 1960 il contraccettivo orale femminile fu lanciato nel mercato, e a seguire una pletora di metodi efficaci e relativamente poco costosi attraverso i quali le donne possono controllare la loro fertilità in una maniera sicura e reversibile. Questo sicuramente ha liberato le donne nel cercare rapporti sessuali senza temere le conseguenze che invece prima avrebbero subito. Apparentemente, anche gli uomini avrebbero dovuto beneficiare di questo, ma dovettero iniziare a fare affidamento sulla parola delle donne con le quali instaurano relazioni, e avevano ancora le stesse responsabilità conseguenti una gravidanza.
Nessun problema, no? La gravidanza è così impegnativa e il calvario di prendersi cura di un bambino così difficile, che nessuna donna mentirebbe sulla sua fertilità. Giusto?
Sfortunatamente per gli uomini in quel periodo non c'era una soluzione equivalente al problema del controllo della fertilità.
To be fair, it was a hard nut for scientists to crack. (Pun intended) Sicuramente, però, la scienza darà il meglio e renderà disponibile per correttezza lo stesso tipo di opzione per gli uomini... Sicuramente.
Con il passare degli anni la pillola è diventata più sicura. Nuovi metodi vennero testati, con la promessa che se le donne non possono o non vogliono prendere la pillola, sarebbero stati resi disponibili altri metodi. C'erano anche all'orizzonte avvisaglie di una forma completamente diversa di controllo delle nascite, diversa dai medicinali. Presto, l'uso della parola chiave "nascite" avrebbe assunto un significato del tutto differente nell'espressione "controllo delle nascite".
L'aborto è stato possibile, illegalmente, per qualche tempo ma nel 1973 la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti in Roe v. Wade stabilì che l'"imposizione di diventare genitore" su di un individuo era semplicemente troppo da imporre per uno stato, ammesso che l'individuo sia femmina. Questo significa che anche dopo il concepimento le donne avrebbero avuto il diritto di decidere sul portare o non portare a termine la gravidanza. Gli uomini invece non avrebbero goduto della stessa possibilità. Conseguentemente, gli uomini avrebbero dovuto sottostare alle scelte di qualcun'altro per quanto riguarda la paternità.
Congruent to this legal development were the expansion of parental responsibilities for men and the diminishing of those for women. It is now, for all intents and purposes, legal for a woman to terminate a pregnancy as well as, abandon, or give up for adoption a child without the consent of the father. Men, however, will get thrown in jail for not being able to write a check out to a woman who has no accountability as to how that money is spent simply because they are the mothers of the child (ren) of said man. This can happen even if the child is, in fact, not that of said man and said man can prove it.
Furthermore, in our society a fathers parental rights are based in most part on the good will of the mother. There are armies of social workers and lawyers on the government payroll who will assist her in taking the child out of his life if she so wishes.
Re-read the last three paragraphs above and let it sink in before reading further.
Ok, having done that, let’s draw our attention to an article written by the UK Daily Mail’s Leah Hardy entitled “Of Course Women Don’t Want a Male Pill- It Would End All of Those ‘Happy Accidents’”. This particular article enraged me more than any other commentary on the subject concerning a man’s right to seek control over his own fertility and future. In light of the fact that there have been millions of men jailed because they didn’t hold up to the state imposed responsibilities as parents the assertion that children for men are nothing more than “happy little accidents” I find abhorrent as any right thinking person should.
This article illustrates perfectly and unabashedly the REAL reason that so many women and woman’s advocacy groups demonstrate a fierce resistance to the male pill. That reason not being they are afraid that we will lie or forget, as if women never do those things, rather, it is the fear that we will actually use it.
Contrary to popular belief there is no evidence of any real long term or broad opposition to the female birth control pill after its introduction. The pill was, in spite of anything you might hear from feminists, handed to women on a silver platter and the development for the male equivalent was simply left in the doldrums. Just what will it take for men to assert control of their own reproductive processes?
A fight.
Yup, you heard me right! There are too many agencies and interests representing the female gender’s total control over reproduction for their not to be a fight over it. Whenever a woman says “you men have birth control it’s called a condom” or “keep it in your pants” or “just get a vasectomy” the response should be equivalent to the cynical and bigoted verbal spit in the face that that statement is. I would suggest this: “Shut your mouth and any other orifice on your body that causes trouble woman! Oh, and while you’re at it go make me a birth control sandwich.”
Men also need to get vocal as a group concerning the male birth control pill. Writing pharmaceutical companies and encouraging them to develop an internal male fertility control method is a good start. Most importantly though, we absolutely must wrestle the male fertility control debate out of the hands of women and take ownership of it.
This may sound extreme to exclude women, but they are free to support the idea if they want. They should not feel free to oppose it. The male pill is about men, not women, not children, not the government……MEN and MEN alone.
Gentlemen, let us get busy and start doing something about this.
antimisandry.com
http://antimisandry.com/articles/real-reason-we-do-not-have-male-pill-35.html#ixzz1tVbXCqIkCmq sto procedendo