Autore Topic: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.  (Letto 12403 volte)

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Offline Animus

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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #45 il: Aprile 28, 2012, 16:42:36 pm »
La discussione non ha ancora superato la prima fase, quella delle definizioni. Aspetta.

Sì, vabbè, e alla fase della maturità intellettuale quando ci arriviamo, tra due secoli?
 :hmm:
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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #46 il: Aprile 28, 2012, 16:51:00 pm »
Sì, vabbè, e alla fase della maturità intellettuale quando ci arriviamo, tra due secoli?
 :hmm:


Se A parla e B non capisce bene, di chi è la colpa?

1) di A dato che non si sa spiegare
2) di B, dato che non è perspicace
3) non è importante chi ha o meno colpa, siamo diversi, quindi lontani, ci si parla per avvicinarsi.

La maturità intellettuale che cos'è? Pensarla come te?

Offline Animus

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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #47 il: Aprile 28, 2012, 17:05:30 pm »
Se A parla e B non capisce bene, di chi è la colpa?

1) di A dato che non si sa spiegare
2) di B, dato che non è perspicace
3) non è importante chi ha o meno colpa, siamo diversi, quindi lontani, ci si parla per avvicinarsi.

La maturità intellettuale che cos'è? Pensarla come te?

wittgenstein diceva che se un leone potesse parlare, noi non lo capiremmo comunque. http://wittgensteinforum.wordpress.com/2007/06/13/wittgenstein-if-a-lion-could-speak-we-could-not-understand-him-pi-p223/

Ma non c'è mica bisogno di andare così lontano, ogni discussione è piena di persone che ciarlano, e non si capiscono.
Non è una questiona di capire le definizioni, ma di capire i "muri" che stanno nel cervello dell'altro.
(questa è maturità intellettuale)

Ma chi la vuole fare una cosa del genere, a chi interessa? A me no. (ecco perchè le mie discussione, quelle che mi stanno a cuore, sono ... soliloqui  :D)
Magari può interessare ad uno studioso di psicanalisi con qualche grave turba masochistica.

Perché pensate che al mondo ci siano così tanti conflitti (intese anche come ragioni conflittive), perché il mondo va male, è sempre andato male, e speriamo, sempre sarà così?
Ma perché è molto più facile andare in disaccordo "col prossimo nostro", che andarci d'accordo.
Elementare.....
 
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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #48 il: Aprile 28, 2012, 17:58:09 pm »
Perché pensate che al mondo ci siano così tanti conflitti (intese anche come ragioni conflittive), perché il mondo va male, è sempre andato male, e speriamo, sempre sarà così?
Ma perché è molto più facile andare in disaccordo "col prossimo nostro", che andarci d'accordo.
Elementare.....

perchè l'essere umano non è fatto per essere in accordo, è il segreto dell'evoluzione. se fosse per quello il mondo andrebbe benissimo, non male. maturita intellettuale è la capacita di accettare e gestire questi conflitti.

Offline Red-

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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #49 il: Aprile 28, 2012, 22:24:54 pm »
Red, mi fai un esempio di verità soggettiva?
Una verità soggettiva è quella che si basa solo sull'opinione personale, senza tenere conto di quanto si conosce in materia, nonchè delle probabilità. E' un'affermazione che può essere confutata secondo logica e probabilità. Si potrebbero fare diversi esempi, ma sarebbero quasi tutti poco intuitivi e piuttosto ostici.

Ad esempio "Dio esiste" e "Dio non esiste" sono entrambe affermazioni gratuite e soggettive: in realtà non abbiamo prove nè nell'uno nè nell'altro senso.
Ma non è così complicato riconoscere una verità soggettiva: basta fare un piccolo sforzo, ritornare coi piedi per terra e riflettere su quel che quell'affermazione dice, molto semplicemente.

Se il tale tizio scrive che per lui non esiste un nesso tra relativismo e sofismi, costui esprime una verità soggettiva smentita alla grande dalle probabilità, perchè da secoli su tutte le enciclopedie e tutti i libri tale nesso viene precisato. Se costui afferma ugualmente quella stessa cosa, non è che egli abbia per forza torto, beninteso, ma io chiederei solo (cortesemente) di motivare e spiegare. Non mi sembra di chiedere la luna, peraltro.
Relativismo è affermare una cosa smentita dalle probabilità.

Perchè "dalle probabilità"?  Perchè è possibile che quell'affermazione sia giusta, ma appare molto improbabile. E siccome su qualcosa mi devo pur basare per portare avanti la mia esistenza (le mie decisioni, etc) allora mi baso sulle probabilità. E queste mi dicono che molto-molto probabilmente hanno più ragione tutte le enciclopedie (nonchè tutti i dizionari, i testi di filosofia, i filosofi, e chi più ne ha più ne metta) che non il tale tizio.

Questo per me significa avere dei "punti fermi",  per quanto non inamovibili, senza voler con questo prestar fede ai dogmi.
Io però, chiedo venia, ma mi pare di avere spiegato queste cose nei miei primi post.
----------------

Ma vorrei fare io una domanda:
se esiste solo la verità soggettiva, cosa rispondiamo alla femminista che afferma che uomini e donne sono uguali, diversi solo per la parte fisica? Se tale verità è la sola che esiste, lei ha ragione. Punto. Fine del discorso...


« Ultima modifica: Aprile 28, 2012, 23:05:20 pm da Red- »
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #50 il: Aprile 28, 2012, 23:10:39 pm »
Molto in sintesi, per me:
-E' molto in voga, oggigiorno, portare avanti verità soggettive non supportate nè dalle conoscenze attuali, nè dalle probabilità.
-Tali presunte verità spesso appaiono vere solo perchè sostenute dalla dialettica, ovvero si fa ricorso a sofismi di vario tipo.
-Saper riconoscere tali verità non supportate da logica e probabilità, ci rende più difficilmente manipolabili e ci fa vivere meglio.
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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #51 il: Aprile 28, 2012, 23:37:54 pm »
Ma vorrei fare io una domanda:
se esiste solo la verità soggettiva, cosa rispondiamo alla femminista che afferma che uomini e donne sono uguali, diversi solo per la parte fisica? Se tale verità è la sola che esiste, lei ha ragione. Punto. Fine del discorso...
se esiste solo la verita soggettiva ovviamente gli si risponde con la nostra verita soggettiva: uomini e donne sono diversi. dunque anche noi abbiamo ragione.punto. sarebbe sufficiente che gli uomini si togliessero il bavaglio e parlassero.
ma non esiste solo la verita soggettiva fortunatamente.
cè contesto e contesto, in questo contesto esistono diversi modi per dimostrare che non sono uguali. poi sono d'accordissimo con te che la dialettica permette alle femministe di negare i dati (ad esempio, qualunque prova si porti a sostegno della diversita è impossibile impedire che le femministe bollino queste prove come "cultura").

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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #52 il: Aprile 29, 2012, 12:00:06 pm »
Il problema è che la verità è in parte oggettiva e in parte soggettiva.
Mi spiego.
La verità è un concetto umano, una costruzione della nostra mente e qui è soggettiva, ma questa costruzione si fonda su dati oggettivi, dati di fatto, fenomenici o come vogliamo chiamarli.
L'uomo percepisce la realtà, la terra, il sole, il cielo, le stelle, la luna e via dicendo e si pone domande su cosa siano, da dove vengano dove vadano, perché sono fatte così.
Da qui la costruzione di vari modelli teorici per spiegare le cose reali (modello tolemaico, modello copernichiano, modello di Tycho Brahe, ecc.).

Una teoria è vera quando riesce a spiegare tutti quei fenomeni che rientrano nel suo campo di spiegazione. E' falsa quando qualcosa le sfugge.

La verità è un modello di realtà che riesce a cogliere i fenomeni del reale in una spiegazione coerente e a sua volta verificata (e non falsificata) da osservazioni e sperimentazioni di fenomeni reali e da analisi introspettive (se si parla di verità in senso ampio si devono ricomprendere anche i "fenomeni" spirituali).

Il relativismo è quell'atteggiamento che fa rientrare la componente oggettiva della verità nell'ambito del soggettivo (falsificazione soggettivistica)
L'assolutismo è quell'atteggiamento che fa rientrare gli elementi soggettivi (costruzione teorica) della verità nell'ambito dell'oggettivo (falsificazione oggettivistica).

Scusate se da questa esposizione ho omesso i "mi pare" e "secondo me" che sarebbero un mero segno di umiltà da misero mortale qual sono, ma ho notato che c'è in giro un pizzico di malafede e disonestà intellettuale che fa si che certe quisquilie vengano enfatizzate e usate come argomentazioni contro quanto dico glissando sul resto del mio ragionamento.

E se non è disonoestà intellettuale questa, ditemi voi cos'è. :)

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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #53 il: Aprile 29, 2012, 12:45:56 pm »
Il termine "falsificazione oggettivistica" a rigor di logica è un ossimoro, quindi c'è qualcosa che non torna. Anche per questi motivi non mi appassiona la filosofia occidentale. Ma andiamo oltre.


...Il problema di fondo è che una filosofia è in grado di formare una mentalità, quindi esisterà la mentalità tendenzialmente relativista e quella tendenzialmente "assolutista" (bruttissimo termine, ma pare non ne esitano altri).

Nel primo caso si dà scarsa o nulla importanza all'oggettività ed alla concretezza (es. il neofemminismo) senza nemmeno cercare alcuna verità nè alcun approdo logico; nel secondo si cercherà invece una verità oggettiva, per quanto solo probabilistica, verità da assungere a "punto fermo".

Il relativista sguazza un pò alla deriva in un mare mosso: ora qua, ora là, tanto è uguale.
L'assolutista sta aggrappato ai suoi paletti e magari si sposta solo se ne riconosce altri ancora più sicuri e fermi (ovvero più ragionevoli e probabilmente veri).

Il relativista è facile preda di chi lo sa manipolare, l'assolutista è una preda più difficile.
Dato per buono che anche l'assolutista non sia nè sprovveduto nè cieco fanatico e nè stupido, probabilmente la mentalità che "più rende", ovvero quella che procura maggiori ventaggi e minori pericoli all'individuo, è quella dell'assolutista.




« Ultima modifica: Aprile 29, 2012, 13:12:22 pm da Red- »
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #54 il: Aprile 29, 2012, 13:07:20 pm »
Il termine "falsificazione oggettivistica" a rigor di logica è un ossimoro, quindi c'è qualcosa che non torna. Anche per questi motivi non mi appassiona la filosofia occidentale.

Falsificare vuol dire far passare qualcosa per ciò che non è.
Falsificazione oggettivistica vuol dire far passare per oggettivo ciò che non lo è.


Ah, altre due cosette:

Citazione
...Il problema di fondo è che una filosofia è in grado di formare una mentalità, quindi esisterà la mentalità tendenzialmente relativista e quella tendenzialmente "assolutista" (bruttissimo termine, ma pare non ne esitano altri).

Nel primo caso si dà scarsa o nulla importanza all'oggettività ed alla concretezza (es. il neofemminismo) senza nemmeno cercare alcuna verità nè alcun approdo logico; nel secondo si cercherà invece una verità oggettiva, per quanto solo probabilistica, verità da assungere a "punto fermo".

Il relativista sguazza un pò alla deriva in un mare mosso: ora qua, ora là, tanto è uguale.
L'assolutista sta aggrappato ai suoi paletti e magari si sposta solo se ne riconosce altri ancora più sicuri e fermi.

Il relativista è facile preda di chi lo sa manipolare, l'assolutista è una preda più difficile.
Dato per buono che anche l'assolutista non sia nè sprovveduto nè cieco fanatico e nè stupido, probabilmente la mentalità che "più rende", ovvero quella che procura maggiori ventaggi e minori pericoli all'individuo, è quella dell'assolutista.

Ciò che dici ha la sua logica ma pecca esso stesso di "relativismo" proprio in virtù di ciò che qui affermi:

Molto in sintesi, per me:
-E' molto in voga, oggigiorno, portare avanti verità soggettive non supportate nè dalle conoscenze attuali, nè dalle probabilità.
-Tali presunte verità spesso appaiono vere solo perchè sostenute dalla dialettica, ovvero si fa ricorso a sofismi di vario tipo.
-Saper riconoscere tali verità non supportate da logica e probabilità, ci rende più difficilmente manipolabili e ci fa vivere meglio.

A loro volta queste "tesi" sono tue soggettive. Cioé, voglio dire: da dove le hai prese? Su quali basi oggettive si fondano? Tue osservazioni personali? :)
Ma del resto senza osservazioni personali, soggettive o "relativistiche" o come vogliamo chiamarle, non si potrebbe discutere su nulla.

Se poi aggiungiamo il fatto che dici di non intendertene di filosofia "occidentale" ma poi esponi tesi su relativismo e compagnia bella... la cosa stona un pochino.


Mi, infine, permetto un'ultima osservazioncina da scassaminchia qual sono:

Premetto che non sono un gran conoscitore della filosofia occidentale, potrei forse essere più ferrato su quella orientale, in particolare sul Taoismo

Il taoismo non è filosofia è religione. E' ovvio che una religione fa le sue debite e rispettosissime speculazioni filosofiche, ma la filosofia come branca di speculazione autonoma è ben altra cosa.
Mi lascia sempre perplesso questo cosutme di identificare la filosofia "orientale" con quelle che in realtà sono le religioni orientali, tipo il buddismo, l'induismo, il taoismo...

Ripeto: esistono religioni e scuole filosofiche orientali e occidentali ma la filosofia è filosofia, punto. Non esiste una filosofia "orientale" e una filosofia "occidentale"!

Aspetto qualche altro appunto terminologico su qualche particolare (insignificante) di questo mio post. :)

Offline Red-

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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #55 il: Aprile 29, 2012, 13:49:23 pm »
Caro Giubizza, non mi interessa fare polemica con te, e non vorrei che il presente 3D finisse in caciara.
Io non concordo con le tue considerazioni e nè soprattutto con il modo che hai di esporle, ma per me hai tutto il diritto di farlo, comunque sia. E poi non nego che a volte sei divertente, non ti considero un nemico, caso mai uno che la vede diversamente su alcune cose. (si, non nego che io chiuderei te nella scatola di Schrödinger, anzichè il gatto :D ma solo per scherzo  :lol:)

Il problema caso mai è che se ti rivolgi a me direttamente, poi mi corre l'obbligo di risponderti e di correggerti, per cui perdo anche molto tempo.
Vedi -detto senza intenzioni polemiche ma come semplice constatazione- tu sei un ottimo esempio di relativista. Per te la verità oggettiva è un dettaglio poco importante, ti interessa in primis (perchè evidentemente lo ritieni fondamentale) affermare una tua verità soggettiva.

Citazione
Il taoismo non è filosofia è religione.
-Il taoismo non è una religione, si legga la trilogia classica taoista e ci si toglierà ogni dubbio. Diversi secoli dopo la comparsa del taoismo, un tale di cui non ricordo il nome (lo posso trovare), ma che venne detto "il maestro celeste", pensò di creare una religione dalla filosofia e dai simboli taoisti. Così ad es. i maestri classici divennero "santi" e studiò tutta una teologia basata sulla filosofia. La cd religione taoista è una versione popolare della filosofia. Due cose molto diverse.

Citazione
A loro volta queste "tesi" sono tue soggettive. Cioé, voglio dire: da dove le hai prese? Su quali basi oggettive si fondano? Tue osservazioni personali?
Mi baso su quanto leggo e su quanto osservo. La tastiera davanti  a me esiste, non è un parere soggettivo. No !??
Vedi se sui giornali o sui media si critica mai il relativismo, o se ci sono invece sempre lodi sperticate e difesa ad oltranza. Chi critica il relativismo di solito appartiene in qualche modo alla Chiesa o ad una sua diramazione. Questo significa che nella filosofia atea regna il "pensiero unico" relativista.
Potrebbe essere errata la mia osservazione, ma allora mi si deve motivare il perchè è errata. Non basta dire che lo è.

Citazione
dici di non intendertene di filosofia "occidentale" ma poi esponi tesi su relativismo e compagnia bella... la cosa stona un pochino.
Confermo che non sono un grande conoscitore della filosofia occidentale, non ho difficoltà ad ammetterlo; questo però non significa che ne sia completamente all'oscuro. Penso peraltro che conoscere in tutti i suoi dettagli la filosofia occidentale sia cosa pressochè impossibile, perchè penso sia frammentata sino all'inverosimile. Cmq non sono certo un prof di filosofia.
Se io trovassi qui qualcuno che vuol dicuterne con logica e conoscenza maggiori delle mie, io starò ad ascoltare in rispettoso silenzio e cercherò di imparare. Imparare mi piace, specie se è a costo zero.
Ovvio che mi riservo il diritto di critica e di moderazione ove non si rispettasse l'interlocutore.
« Ultima modifica: Aprile 29, 2012, 14:05:05 pm da Red- »
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Re: Due parole su Filosofia, Relativismo, femminismo.
« Risposta #56 il: Aprile 29, 2012, 14:16:15 pm »
Caro Giubizza, non mi interessa fare polemica con te, e non vorrei che il presente 3D finisse in caciara.

Non puoi assumere toni polemici e poi asserire di non voler far polemica. La cosa è contradditoria. E io che sono un bieco occidentale filo-occidentalista rispetto pedissequamente il dogmatico principio di non contraddizione della "filosofia occidentale". :lol:


Citazione
Il problema caso mai è che se ti rivolgi a me direttamente, poi mi corre l'obbligo di risponderti e di corregerti, per cui perdo anche molto tempo.

Oh, figurati! Per me è sempre un onore essere corretto da un maestro come te! :D


Citazione
Vedi -detto senza intenzioni polemiche ma come semplice constatazione- tu sei un ottimo esempio di relativista. Per te la verità oggettiva è un dettaglio poco importante, ti interessa in primis (perchè evidentemente lo ritieni fondamentale) affermare una tua verità soggettiva.

Da cosa lo deduci non so. Ma avrei un'ideuzza in proposito...


Citazione
-Il taoismo non è una religione

Allora sarà pure una scuola filosofica, ciò non toglie che la filosofia è filosofia, in oriente come in occidente, al nord come al sud.


Citazione
si legga la trilogia classica taoista e ci si toglierà ogni dubbio. Diversi secoli dopo la comparsa del taoismo, un tale di cui non ricordo il nome (lo posso trovare) ma che venne detto il maestro celeste", pensò di creare una religione dalla filosifa e dai simboli taoisti. Così ad es. i maestri classici divennero "santi" e studiò tutta una teologia basata sulla filosofia. La cd religione taoista è una versione popolare della filosofia. Due cose molto diverse.

Interessante. :)


Citazione
Mi baso su quanto leggo e su quanto osservo.

Ma vedi, anche gli altri si basano su quanto leggono e osservano. Però, chissà per quale arcano motivo, ciò che osservi tu è oggettivo, ciò che osservano gli altri, se contraddice ciò che osservi tu, allora è soggettivo e... relativistico. :hmm:


Citazione
La tastiera davanti  a me esiste, non è un parere soggettivo. No !??

Ma si legge dal monitor, mica dalla tastiera! :hmm:

[spoiler] :lol: :lol: :lol: :lol: [/spoiler]


Citazione
Vedi se sui giornali o sui media si critica mai il realtivismo, o se ci sono invece sempre lodi sperticate e difesa ad oltranza. Chi critica il relativismo di solito appartiene in qualche modo alla Chiesa o ad una sua diramazione. Questo significa che nella filosofia atea regna il pensiero unico relativista.

Probabile. Come è probabile che tu abbia ragione sul fatto che essere "assolutisti" rende meno esposti a certe mode ideologiche.
Il problema sta nel porsi la domanda se per caso quelli che tu definisci "paletti logici" non sono altro che mere convinzioni personali magari sbagliate.
Io credo che il punto stia nell'avere uno spirito critico e auto-critico. Con questo spirito (auto)critico si può riflettere su parecchie cose e metterle anche in discussione senza essere preda di mode ideologiche imposte dall'esterno.


Citazione
Potrebbe essere errata la mia osservazione, ma allora mi si deve motivare il perchè è errata.

Non basta dire che lo è.

Forse dovresti essere tu a motivare perché è giusta, non credi?

Cioé, non capisco perché se un tizio qualunque espone una sua tesi, una sua osservazione un suo modo di vedere le cose che contraddice quanto asserisci tu deve argomentare e dimostrare che le cose stanno come dice lui mentre se invece sei tu a esporre tue tesi, tuoi pensieri, tuoi modi di vedere le cose, tue osservazioni e quant'altro deve essere chi non condivide quanto dici a dimostrare che hai torto.

E' un bel grattacapo questo. :hmm:


Citazione
Io non concordo con le tue considerazioni e nè soprattutto con il modo che hai di esporle, ma per me hai tutto il diritto di farlo, comunque sia. E poi non nego che a volte sei divertente, non ti considero un nemico, caso mai uno che la vede diversamente su alcune cose. (si, non nego che io chiuderei te nella scatola di Schrödinger :D ma solo per scherzo  :lol:)

Red, parliamoci chiaro. Tu non mi sopporti perché, a torto o a ragione, mi ricolleghi al fatto che la QM si è allargata e si è arricchita di nuovi punti di vista e nuovi approcci alla questione.
Fino a sei-sette anni fa tu gestivi il piccolo forum di Uomini3000 che altro non era che un luogo virtuale in cui si pubblicavano le tesi del movimento tremilista sulla diversità di genere, sui libri e sugli articoli che trattavano dell'argomento e cose del genere.
Tutto questo è finito perché sono venuti nuovi apporti, visioni più eterogenee e se tu eri un ottimo admin di quel piccolo contesto non sei più stato idoneo al nuovo contesto.
In quel piccolo contesto omogeneo ti sentivi a tuo agio. In questo nuovo contesto più ampio ed eterogeneo ti senti a disagio. E lo dimostra anche il fatto che hai dato le tue dimissioni da admin. Non hai neanche voluto fare il moderatore.
Da qui il passaggio dal nuovo al vecchio forum. Da qui la tua continua polemica su un vero o presunto relativismo filosofico. Da qui la tua acredine nei miei confronti forse perché mi vedi, a torto o a ragione non so, come una specie di "apripista" tra il vecchio e il nuovo contesto. Acredine spesso mascherata con del bon ton, ma che trapela comunque.

Non dico ciò per biasimarti, tutto ciò può anche essere abbastanza comprensibile. Ma vorrei farti rendere conto che questa tua fissazione contro sto benedetto relativismo somiglia a quei pallini fissi che spesso molti di noi assumono nella propria mente. Così Animus col cristianesimo, Guit con la tecnocrazia, Rino con la diversità di genere, Marchi col mercato e il capitalismo e via dicendo.
Probabilmente pure io avrò i miei pallini fissi, per carità. Non mi ritengo affatto migliore di altri né immune da certe debolezze. Però davvero mi sono stancato di questa vacua etichetta di "relativista" che mi affibbi gratuitamente.
La cosa a lungo andare diventa monotona e stanca. Sarebbe pure ora di cambiare un po' repertorio. :)
« Ultima modifica: Aprile 30, 2012, 15:04:42 pm da Giubizza »

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« Risposta #57 il: Aprile 29, 2012, 14:43:26 pm »
Il relativista sguazza un pò alla deriva in un mare mosso: ora qua, ora là, tanto è uguale.
L'assolutista sta aggrappato ai suoi paletti e magari si sposta solo se ne riconosce altri ancora più sicuri e fermi (ovvero più ragionevoli e probabilmente veri).

Il relativista è facile preda di chi lo sa manipolare, l'assolutista è una preda più difficile.
Dato per buono che anche l'assolutista non sia nè sprovveduto nè cieco fanatico e nè stupido, probabilmente la mentalità che "più rende", ovvero quella che procura maggiori ventaggi e minori pericoli all'individuo, è quella dell'assolutista.

Detto in altre parole, il non-relativista (visto che "assolutista" non ti piace) non cambia idea.
Legato alla tradizione come un monolito di granito.
 ;)
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« Risposta #59 il: Aprile 29, 2012, 18:37:06 pm »
continuo a non capire questa cosa del relativismo (che dovrebbe avere il suo contrario nell assolutismo). una persona ragionevole dovrebbe riconoscere entrambe le posizioni, dovrebbe ricocoscere che esistono verita soggettive ed altre oggettive. quello che tu red, descrivi come relativista in realta è un estremista relativista, mentre quello che tu descrivi come assolutista invece invece è una persona ragionevole, non un estremista. in questo modo si sposta l'inerzia della discussione nella direzione da te voluta.
un kamikaze che si fa esplodere perchè ha come "punto fermo" il paradiso per i giusti. è un assolutista o un relativista secondo te? se è un assolutista (crede di avere la verita oggettiva) dovresti riconsiderare il tuo concetto che l'assolutismo porta piu vantaggi personali del relativismo.
se è un relativista la questione invece porta diversi quesiti:
1)questo kamikaze ha fatto un gesto estremo, comè possibile che un relativista (il relativista, non in malafede come le femminste che porti ad esempio di relativismo, riconosce che la sua è un verita soggettiva, dunque tendenzialmente la difende ma non la impone) arrivi a fare un gesto del genere rifiutando le verita assolute?
2) se qualsiasi fanatismo viene ricondotto da te al relativismo, e non all'assolutismo, che cos'è per te un assolutista?
a questo punto sono io che ti fraintendo forse, non è che tu intendi con relativista uno che crede nei dogmi assoluti e con assolutista una persona razionale che prima di credere in Dio lo vuole vedere, vuole avere dati concreti?