Autore Topic: Il corteo delle "vedove della crisi"  (Letto 2962 volte)

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #1 il: Maggio 04, 2012, 20:51:44 pm »
io provo disgusto vedendo come anche di fronte alla morte di tanti uomini riescano a parlare solamente del dolore (comprensibile eh) delle loro compagne ecc mettendole sul solito piedistallo...cioè ma chi è morto vale meno di un cazzo solo perchè appartiene al genere maschile?

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #2 il: Maggio 04, 2012, 22:43:01 pm »
Non solo. C' è anche l'insinuazione, inespressa, ma evidente a chiunque abbia un pò di fiuto che il
"coraggio" delle vedove bianche viene contrapposto alla "vigliaccheria" dei loro uomini che hanno
disertato il campo di battaglia della vita suicidandosi. Invece le loro mogli "reagiscono" e non si
suicidano. Si dimenticano però che c'è una bella differenza tra essere un imprenditore che vive in
un paese di merda con un sistema fiscale e amministrativo marcio e corrotto ed essere la moglie di
un imprenditore che non deve affrontare giorno dopo giorno tutte queste difficoltà. Anzi ne viene
esentata finchè ciò è possibile.

Offline Peter Bark

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #3 il: Maggio 04, 2012, 23:09:07 pm »
è chiaro che sia quello il concetto che vogliono far passare,ed è proprio disgustoso il fatto che arrivino a speculare anche sulle tragedie per portare avanti la loro campagna di odio e scherno verso gli uomini.

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #4 il: Maggio 05, 2012, 00:30:01 am »
è chiaro che sia quello il concetto che vogliono far passare,ed è proprio disgustoso il fatto che arrivino a speculare anche sulle tragedie per portare avanti la loro campagna di odio e scherno verso gli uomini.

Appunto. Come diceva l'ottimo Barnart, con l'espressione "patetica crisi d'identità" si riesce anche
a passare sulle morti per suicidio dei maschi e continuare e far continuare il processo demolitore e
denigratore del maschile fino all'azzeramento totale del valore degli uomini (vero obiettivo della
propaganda femminista). Una volta azzerato il loro valore, ogni esproprio e ogni ingiustizia ai loro
danni diventa culturalmente e giuridicamente possibile e dovuta.

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #6 il: Maggio 06, 2012, 13:09:35 pm »
io provo disgusto vedendo come anche di fronte alla morte di tanti uomini riescano a parlare solamente del dolore (comprensibile eh) delle loro compagne ecc mettendole sul solito piedistallo...cioè ma chi è morto vale meno di un cazzo solo perchè appartiene al genere maschile?


Mah, io non ci vedo questo. Vedo invece una manifestazione in memoria di uomini vittime della crisi. E per giunta fatta dalle loro mogli. Una volta era impensabile.
Non vediamo sempre male dappertutto.
Più che altro bisognerebbe chiedersi come mai sono stati i mariti a uccidersi e non le mogli. E qui si potrebbe cavalcare l'onda e portare in luce la condizione maschile fatta di doveri, rischi, responsabilità...


http://cosimotomaselli.blogspot.it/2012/05/perche-la-disperazione-degli.html#more

Cosimo, sono d'accordo con te sul fatto che un imprenditore debba assumersi i rschi e fare il suo mestiere coi soldi propri e non con quelli dello stato, ma qui si parla dei soldi che lo stato ti sottrae non di quelli che lo stato ti dà. E una pressione fiscale elevata non favorisce certo l'iniziativa privata.

Trovo poi del tutto fuori luogo l'analoga battuta sui contribuenti. Essere contribuente non è una scelta, lo si è per il semplice fatto di campare.

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #7 il: Maggio 06, 2012, 13:55:06 pm »
Cosimo, sono d'accordo con te sul fatto che un imprenditore debba assumersi i rschi e fare il suo mestiere coi soldi propri e non con quelli dello stato, ma qui si parla dei soldi che lo stato ti sottrae non di quelli che lo stato ti dà. E una pressione fiscale elevata non favorisce certo l'iniziativa privata.

Trovo poi del tutto fuori luogo l'analoga battuta sui contribuenti. Essere contribuente non è una scelta, lo si è per il semplice fatto di campare.

 :hmm:

forse non hai letto il seguito ...?
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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #8 il: Maggio 06, 2012, 14:14:38 pm »
Mah, io non ci vedo questo. Vedo invece una manifestazione in memoria di uomini vittime della crisi. E per giunta fatta dalle loro mogli. Una volta era impensabile.
Non vediamo sempre male dappertutto.
Più che altro bisognerebbe chiedersi come mai sono stati i mariti a uccidersi e non le mogli. E qui si potrebbe cavalcare l'onda e portare in luce la condizione maschile fatta di doveri, rischi, responsabilità...


non è cosi.la manifestazione è stata organizzata per solidarizzare con le compagne delle vittime,non con le vittime.
Si è mai visto prima d'ora un corteo di donne manifestare per le morti bianche? No...la solidarietà delle donne verso gli uomini è quasi inesistente,quella delle donne verso altre donne esiste ma è abbastanza ambigua,si crea solo quando ci sono in ballo questioni sociali che gl'interessano,nei rapporti interpersonali tra di loro credo sia meno di zero.
Infatti chi ha organizzato la manifestazione non ha messo in evidenza il fatto che le morti bianche ci sono perché gli uomini sono costretti a lavorare,da sempre,in codizioni di totale insicurezza,si solo è preoccupata di far presente il futuro presumibilmente poco roseo che dovranno affrontare queste neo vedove.Nobile intento se non fosse che ci si è serviti della morte di uomini per denunciare un problema che riguarda esclusivamente le donne.

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #9 il: Maggio 06, 2012, 14:18:05 pm »
:hmm:

forse non hai letto il seguito ...?

Si, col seguito sono abbastanza d'accordo. Ma ci tenevo a fare qualche precisazione su questi due punti.



non è cosi.la manifestazione è stata organizzata per solidarizzare con le compagne delle vittime,non con le vittime.
Si è mai visto prima d'ora un corteo di donne manifestare per le morti bianche? No...la solidarietà delle donne verso gli uomini è quasi inesistente,quella delle donne verso altre donne esiste ma è abbastanza ambigua,si crea solo quando ci sono in ballo questioni sociali che gl'interessano,nei rapporti interpersonali tra di loro credo sia meno di zero.
Infatti chi ha organizzato la manifestazione non ha messo in evidenza il fatto che le morti bianche ci sono perché gli uomini sono costretti a lavorare,da sempre,in codizioni di totale insicurezza,si solo è preoccupata di far presente il futuro presumibilmente poco roseo che dovranno affrontare queste neo vedove.Nobile intento se non fosse che ci si è serviti della morte di uomini per denunciare un problema che riguarda esclusivamente le donne.

Boh, io negli articoli ho letto:" Manifestazione in memoria degli imprenditori suicidati per la crisi". Le mogli intervistate hanno accusato lo stato di aver strozzato i mariti. Cioé tutta sta solidarietà con le mogli delle vittime e tutto sta propaganda del "coraggio femminile" io non ce l'ho vista davvero.

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #10 il: Maggio 06, 2012, 14:51:55 pm »
Si, col seguito sono abbastanza d'accordo. Ma ci tenevo a fare qualche precisazione su questi due punti.


i punti precedenti servivano per porre il problema: nel senso, in quanto contribuenti non è che ci lamentiamo perchè ci tocca contribuire  :cool:
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Offline Giulia

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #11 il: Maggio 06, 2012, 15:28:39 pm »
   

Cosimo, sono d'accordo con te sul fatto che un imprenditore debba assumersi i rschi e fare il suo mestiere coi soldi propri e non con quelli dello stato, ma qui si parla dei soldi che lo stato ti sottrae non di quelli che lo stato ti dà. E una pressione fiscale elevata non favorisce certo l'iniziativa privata.
 
Trovo poi del tutto fuori luogo l'analoga battuta sui contribuenti. Essere contribuente non è una scelta, lo si è per il semplice fatto di campare.

Tra questi vi sono imprenditori che hanno vinto la sfida e il rischio messo in conto da oltre 40 anni. Di sprovveduti e di improvvisati non mi sembra ve ne siano. Dall'altra parte vi è uno stato  che cambia le regole per esistere a discapito della società, che deve tipo 80 miliardi ai lavoratori e gli manda la cartella di equitalia per debiti di mille euro.
Il suicidio è un gesto estremo  di padri di famiglia, di lavoratori e imprenditori, che determina  il segnale che la corda troppo tesa si sta spezzando. Uno stato beffardo che si prende gioco di chi appunto ha rischiato sulla propria pelle, senza chiedere nulla a nessuno.
Il patto tra stato e uomini di buona volontà è oramai rotto. Il suicidio è il dolore di un peso troppo grande soffocato nel silenzio.
 

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #12 il: Maggio 06, 2012, 15:33:11 pm »
Boh, io negli articoli ho letto:" Manifestazione in memoria degli imprenditori suicidati per la crisi". Le mogli intervistate hanno accusato lo stato di aver strozzato i mariti. Cioé tutta sta solidarietà con le mogli delle vittime e tutto sta propaganda del "coraggio femminile" io non ce l'ho vista davvero.
Son daccordo.
Le vedove sono sempre tali, sia quelle sposate con operai che muoiono per mancata sicurezza e rischi sul posto del lavoro e queste degli imprenditori.

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #13 il: Maggio 06, 2012, 15:39:29 pm »
i punti precedenti servivano per porre il problema: nel senso, in quanto contribuenti non è che ci lamentiamo perchè ci tocca contribuire  :cool:
Lo stato deve contribuire tipo una novantina di miliardi.
http://www.ilquadernoazzurro.info/2012/05/lo-stato-debitore-non-paga-e-manda.html

Offline cancellatow

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Re: Il corteo delle "vedove della crisi"
« Risposta #14 il: Maggio 06, 2012, 17:56:48 pm »
Lo stato deve contribuire tipo una novantina di miliardi.
http://www.ilquadernoazzurro.info/2012/05/lo-stato-debitore-non-paga-e-manda.html


Ci vorrebbe che Equitalia la potessero usare anche i privati, pure verso lo stato.