Recensione libro
I perplessi sposi - Gian Ettore Gassani - ed. Aliberti - € 16.00
Questo libro recentemente uscito è stato scritto da un famoso avvocato matrimonialista e tratta
dell'ormai annosa questione della crisi del matrimonio.
Matrimonio che in passato garantiva la stabilità dell'invidiata ( all'estero ) istituzione della famiglia
italiana. Oggi la crisi è evidente e non si vede via di uscita.
Con stile brioso e leggero , l'Autore tratta tutti gli aspetti di questo problema e da questo punto di
vista, il libro risulta esauriente.
Però... c'è un però.
Ritengo che il giudizio di cui sopra sia valido se rapportato alla “ questione paterna “ ( padri
separati, ecc ).
Se invece si inquadra, come io credo sia giusto, la questione paterna ( q.p. ) all'interno della
questione maschile ( q.m. ), allora la sensazione forte è che “ la maionese sia impazzita “.
Questa distinzione è fondamentale :
si può vedere la crisi della paternità come a se stante ( insieme dei problemi che riguardano la
paternità ).
Oppure , al contrario, includere la q.p. All'interno della q.m. ( q.p sottinsieme della q.m ).
Ecco, il libro non sfiora, se non marginalmente, la q.m. , e questo porta a un senso di
incompiutezza.
C'è una diagnosi del problema, ma la mancanza di una eziologia ( le cause ) fa si che manchi
completamente la prognosi ( cioè cosa avverrà ) e una eventuale terapia.
Gli spunti non mancano :
l'Autore ammette la crisi e la scarsissima qualità del sistema giudiziario italiano.
Un a separazione viene pronunciata dal Giudice in 27 min. ( media ), senza istruttoria.
Non esiste prevedibilità dei provvedimenti giurisdizionali
Ognuno dei 165 tribunali adotta un proprio tipo di processo e di orientamento sul calcolo degli
assegni di mantenimento, sull'applicazione concreta dell'affido condiviso.
In Italia esistono 3 giudici diversi che si occupano del diritto di famiglia :
giudice ordinario ( per gli sposati )
tribunale per i minorenni ( figli naturali, adozioni, ecc. )
giudice tutelare ( beni dei minori, ecc )
Viene pure analizzato l'aspetto “ business “ di matrimonio e separazione : notai e commercialisti
spingono per entrare nel lucroso affare.
Il matrimonio italiano NON è considerato un contratto, a differenza di ciò che accade in quasi tutto
il mondo. Chi si sposa deve accettare le regole dello Stato.
Gassani riconosce che scientificamente e ideologicamente è stata mandata in rottamazione la figura
del padre e collega il mammismo e la debolezza dei giovani di oggi con l'assenza del padre.
Inoltre, se sposa completamente le assurdità sulla violenza sulle donne , Gassani ammette che
del femminicidio si parla moltissimo tutti i giorni, mentre molto stranamente gli infanticidi e
figlicidi passano sotto silenzio..
Gassani ammette la non applicazione dell'affido condiviso, mentre invece ha un alcune cadute :
1- non farebbe gran differenza sapere che i suoi figli non lo sono biologicamente.
2 – le donne hanno più coraggio è una verità storica
3 – le donne ricche e potenti sposano sovente uomini con salario molto più basso ( e più giovani )
Inoltre, a quanto pare, la Cassazione riesce a dare la casa alla moglie anche se è in comodato d'uso.
Quindi, una casa che i genitori del maschio prestano al figlio, finisce alla moglie del figlio,
vanificando una vita di sacrifici.
Questa immancabile rapina della casa, degli alimenti/mantenimenti, NON viene mai messa in
discussione.
Insomma , gassani vorrebbe salvare il matrimonio che pure lui stesso descrive come una trappola.
Ecco perchè “ la maionese è impazzita “ e le tesi dell' avvocato non quagliano.