Autore Topic: Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri  (Letto 22957 volte)

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Offline skorpion72

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Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« il: Maggio 07, 2012, 21:30:44 pm »
Nonostante le bavolesbofemministacce sostengono che l'unica missione dell'uomo è quella di stuprare e violentare le donne, ci sono moltissimi uomini che si prestano per salvare la vita agli altri, spesso rischiando la propria, e non di rado, perdendola. Perché questa manica di idiote invece di sparare stupidaggini a vanvera non fanno qualcosa di analogo?

Questi sono solo alcuni esempi...

"Ho rischiato la vita nel dirupo ma la mia angoscia è che non sia servito" Il medico eroe racconta la morte del boscaiolo sotto l'albero

Italia: le storie degli eroi del maltempo 2011

«Alla ricerca dell'eroe che mi ha salvato la vita» Emanuela, 49 anni, è crollata a terra all’improvviso mentre saliva gli scalini di Santa Maria Novella. Uno sconosciuto l'ha salvato e la famiglia lo cerca per ringraziarlo

Bimbo salvato dal bagnino-eroe "Voglio abbracciarlo"

Marcel Gleffe, l'eroe di Utoya che ha salvato la vita a 30 ragazzi

«Grazie al vigilante, eroe che ci ha salvato la vita»
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline Red-

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #1 il: Maggio 07, 2012, 22:28:06 pm »
Citazione
Nonostante le bavolesbofemministacce sostengono che l'unica missione dell'uomo è quella di stuprare e violentare le donne, ci sono moltissimi uomini che si prestano per salvare la vita agli altri, spesso rischiando la propria, e non di rado, perdendola.

E' palese che è così, basti pensare ai vigili del fuoco, ai militari, al soccorso alpino, eccetera, eccetera. L'elenco è lungo.
E' il punto da cui partono costoro -quando dicono che l'uomo uccide, violenta, etc- che è sballato. E' un modo per turlupinare le coscienze, per ingannare le menti.

In una nazione di persone intelligenti si dovrebbe dire la semplice verità, cioè che la stragrande maggioranza degli uomini è normale e per bene, che non stupra, che non violenta, che non uccide.
Poi ci sono degli episodi, ovvero una ridottissima percentuale di uomini che per motivi diversi uccide, violenta e stupra.
..E da qui bisognerebbe partire per i ragionamenti successivi, cioè ad es. capire quali sono quei motivi di cui sopra, e vedere un pò se è possibile risolvere qualcosa.

Tutto questo ovviamente non avviene. Tutti colpevoli, quindi non serve cercare spiegazioni nè motivi, l'unica spiegazione è che siamo tutti dei criminali.
Poichè nn siamo una nazione normale, ma una nazione che deve per forza sottostare a certi condizionamenti, (ad es. bisogna fare pochi figli, bisogna essere in lotta tra noi, bisogna trovare lungo), allora per questo ci dicono che siamo tutti criminali, e noi ce ne convinciamo, perchè basta sentirsi ripetere molte volte la stessa cosa, per poi considerarla vera.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline skorpion72

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #2 il: Maggio 08, 2012, 08:50:01 am »
Sai, però, qual'è il punto? E' che ricordare semplicemente militari, pompieri, etc. rischia di essere solo un formalismo sbrigativo, mentre quando qualcuno stupra o uccide, questo viene ricordato e sottolineato, alla fine abbiamo sulla bilancia da una parte tutti quelli che hanno violentato e stuprato, dall'altra solo "un" esempio veloce.

Ecco perché io ho iniziato a fare una raccolta, così cominciamo a riempire per bene l'altro piatto della bilancia
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Offline COSMOS1

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #3 il: Maggio 08, 2012, 09:22:13 am »
Ecco perché io ho iniziato a fare una raccolta, così cominciamo a riempire per bene l'altro piatto della bilancia

ottimo
vale tanto più quanto più saprai darle continuità e regolarità
Dio cè
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Offline cancellatow

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #4 il: Maggio 08, 2012, 10:06:28 am »
Nonostante le bavolesbofemministacce sostengono che l'unica missione dell'uomo è quella di stuprare e violentare le donne, ci sono moltissimi uomini che si prestano per salvare la vita agli altri, spesso rischiando la propria, e non di rado, perdendola. Perché questa manica di idiote invece di sparare stupidaggini a vanvera non fanno qualcosa di analogo?


Iniziativa ottima, ma se speri che ne tengano conto le femministe caschi male.
Pompieri, poliziotti militari, dovere loro sono pagati
Eroismo? manie di protagonismo
Forse più che elencarli come gesti di eroismo bisognerebbe metterli come gesti come gesti di altruismo non richiesto, quindi da non fare +

Offline Red-

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #5 il: Maggio 08, 2012, 21:35:14 pm »
Citazione
... come gesti di altruismo non richiesto, quindi da non fare +
E infatti è il cd "dono maschile" a volte unito alla cavalleria; entrambi cose che, a mio personalissimo avviso, andrebbero sospese quando non sono più apprezzate.
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Offline renato.dg

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #6 il: Maggio 08, 2012, 23:30:13 pm »
perchè non ne sono capaci.la donna pensa a sestessa e a parte la super eccezione dei figli e dei nipoti non salva la vita a nessun altro arischio della propria  nenche al proprio fratello neanche al proprio padre .Questa è la realtà e la verità.
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Offline skorpion72

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #7 il: Maggio 12, 2012, 10:18:49 am »
perchè non ne sono capaci.la donna pensa a sestessa e a parte la super eccezione dei figli e dei nipoti non salva la vita a nessun altro
Non è vero, salvano anche cani, gatti e lupi, mica puoi pretendere che salvino anche le persone.

Lupo salvato da morte certa mangia dalle mani della donna che lo sta curando.

Storia di una donna che ha salvato 23mila animali

Lady Dog: la donna che ha salvato 900 cani

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Offline skorpion72

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #9 il: Maggio 12, 2012, 12:39:02 pm »
Il fatto è che quando gli uomini fanno del bene hanno fatto metà del loro "dovere", quando invece fanno del male...


Offline skorpion72

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #11 il: Ottobre 17, 2012, 08:51:57 am »
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/16-ottobre-2012/salva-tre-figli-poi-muore-annegato-2112284003219.shtml

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Salva i tre figli e poi muore annegato
La vittima è un 42enne svizzero:i bambini erano in difficoltà nelle acque agitate di Rimigliano, sopra Piombino

LIVORNO - Un 42enne di origine svizzera è morto questo pomeriggio, a seguito probabilmente di annegamento, dopo che, secondo una prima ricostruzione, aveva appena soccorso tre dei suoi cinque figli in difficoltà mentre facevano il bagno nel mare agitato a Rimigliano, in provincia di Livorno. L'allarme è scattato alle 14.42. Sul posto è intervenuta un'ambulanza della Misericordia di San Vincenzo mentre un'altra è arrivata da Piombino con medico a bordo. L'uomo, nonostante gli sforzi dei soccorritori, che hanno tentato di rianimarlo anche con il defibrillatore, non ce l'ha fatta e al medico non è rimasto altro che constatare il decesso.

TRE FIGLI FACEVANO IL BAGNO - Spossato dopo essere riuscito a trarre in salvo i suoi tre figli, di 9, 11 e 14 anni, in difficoltà nel mare agitato, non ce l'ha fatta a tornare a riva. La moglie, 37 anni, allora si è tuffata a sua volta e, insieme a un passante, lo ha riportato sulla spiaggia ma poi, tutti i tentativi di salvare l'uomo si sono rivelati inutili. È quanto ricostruito al momento sulla tragedia avvenuta sulla spiaggia, libera e praticamente deserta, del parco di Rimigliano, nel comune di San Vincenzo, dove è morto annegato uno svizzero di 42 anni, di professione allevatore, in vacanza in Toscana da qualche giorno con la sua famiglia. La salma è stata poi trasferita nella camera mortuaria del cimitero di San Vincenzo: non sarebbe stata disposta l'autopsia. Oltre ai sanitari che hanno cercato di rianimare l'uomo, usando anche il defibrillatore, sulla spiaggia di Rimigliano sono intervenuti i carabinieri e la polizia municipale di San Vincenzo. Nella zona c'era il sole ma il mare era molto agitato, con forti correnti che potrebbero aver creato anche delle buche, mettendo in difficoltà i figli dell'uomo.

Questo è quello che fanno tanti uomini, mentre una bella fetta di "gentil" sesso, quandio glielo fai notare, ti ridono in faccia in maniera sarcastica ("see vabbeh, ma falla finita, ma che salvate la vita voi maschietti!!!")
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Offline skorpion72

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #12 il: Ottobre 20, 2012, 12:46:23 pm »
Questo è di un po' di anni fa

http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/12/Lite_per_gelosia_uccide_fratello_co_0_9810123645.shtml

Mattinata di terrore per due quartieri romani: la resa dopo un' ora e mezzo di assedio. La vittima, 24 anni, era intervenuto per difendere la sorella incinta di due mesi

Lite per gelosia, uccide il fratello della fidanzata

L' assassino ventenne, ancora armato, si e' poi barricato in casa di una famiglia: " Lui e' mio amico, se muore devo ammazzarmi "

Mattinata di terrore per due quartieri romani: la resa dopo un'ora e mezzo di assedio. La vittima, 24 anni, era intervenuto per difendere la sorella incinta di due mesi Lite per gelosia, uccide il fratello della fidanzata L'assassino ventenne, ancora armato, si e' poi barricato in casa di una famiglia: "Lui e' mio amico, se muore devo ammazzarmi"

ROMA - Il pugilato era sempre stata una passione e soltanto da qualche anno era diventato un lavoro, ma i suoi pugni ieri non potevano bastare contro la follia di una pistola puntata dritta al cuore: Fabio Losacco e' morto senza avere il tempo di uscire dall'ascensore. Aveva 24 anni, piccoli precedenti penali e nel cassetto il sogno di diventare un campione: chissa' cosa scriveranno sopra la sua lapide. Sopra i verbali di polizia ieri hanno scritto che Fabio e' morto per il colpo di una calibro 7.65 sparato da Stefano Corsico, un ragazzo di vent'anni che era fidanzato con sua sorella Emanuela, e che ha sparato perche' tormentato dalla gelosia verso quella ragazza tanto carina che aveva messo incinta e chissa' se la voleva sposare. + successo a Tor Sapienza, un quartiere che a Roma e' tra le periferie piu' turbolente, alle nove e quaranta di una mattina di domenica che era cominciata con la Messa di mamma Maura nella chiesa di San Cirillo, ma forse bisognerebbe dire che era cominciata nella notte che Stefano aveva passato chissa' come per arrivare alle otto e mezza a bussare disperato in casa di Emanuela. I ragazzi del palazzo dove Emanuela abitava soltanto con mamma Maura sono pronti a giurare che Stefano era imbottito di cocaina e questo sarebbe almeno un motivo per capire come mai questo ragazzo di vent'anni abbia tirato fuori una pistola e sparato senza lasciare il tempo di reagire. Quando Fabio Losacco e' morto, suo padre aveva appena finito di parcheggiare la macchina: erano corsi insieme dal Tufello, padre e fratello, alla telefonata che Emanuela aveva fatto per chiedere aiuto contro quel ragazzo esagitato che continuava a gridarle epiteti e frasi volgari. Quando e' arrivato dalla casa dove viveva soltanto con il padre separato dalla madre, Fabio Losacco non immaginava che Stefano avesse in mano una pistola e si e' infilato deciso dentro quell'ascensore che sarebbe diventato la sua tomba. Stefano ha sparato e poi e' corso subito via sul suo motorino nero che in pochi ricordano tra i ragazzi del condomino perche' - assicurano - Stefano non era uno della zona, ma ogni tanto passava di li'. Fabio non e' morto subito: Emanuele, un amico d'infanzia del piano di sopra, ha fatto in tempo a vederlo ancora vivo. Raccontera' poi: "Fabio era riverso sul pavimento del pianerottolo in una pozza di sangue. Respirava ancora, ma quando ho visto il sangue uscirgli dalla bocca ho capito che era spacciato: sono stati istanti infiniti che non dimentichero' mai. Poco dopo e' arrivata la polizia, mezz'ora dopo l'ambulanza e soltanto ancora dopo e' tornata la mamma dalla messa". Fabio era gia' morto. E Stefano era gia' arrivato una periferia piu' in la', al Tiburtino, in sella al suo motorino e in preda a un panico che gli aveva fatto perdere il senso dell'orientamento. Ha parcheggiato il motorino e ha cominciato a gridare: "Mi vogliono uccidere". Poi si e' infilato dentro un palazzo in via Schubert numero 13 e ha suonato alla casa di Umberto e Giuseppina Tracanelli: "Sono Stefano", ha detto soltanto. La porta si e' aperta sopra i suoi occhi sgranati di terrore. Giuseppina pensava che fosse un amico di suo figlio: si e' ritrovata in casa un ragazzo disperato che minacciava il suicidio e stringeva tra le mani una pistola. Raccontera' Umberto, macellaio: " + corso nella nostra camera da letto dove io stavo dormendo, ci ha fatto uscire poi si e' chiuso dentro. Non ci ha minacciato, non voleva farci del male, era soltanto molto spaventato e chiedeva aiuto". Stefano e' rimasto chiuso in quella camera da letto per un'ora e mezza, il telefono cellullare attaccato all'orecchio e in linea diretta con la polizia: "Ho sparato a un amico", ripeteva nella cornetta. Dall'altra parte del filo una poliziotta cercava di convincerlo che non era successo niente: non volevano che sapesse che Fabio in realta' era morto. "Che cosa e' successo a Fabio? Se e' morto lui mi ammazzo anche io, per me e' come un fratello - diceva Stefano -. Mi e' partito un colpo, ma l'ho preso di striscio. Ditemi cosa s'e' fatto. Se l'ho ucciso passo dalla ragione al torto e non mi resta che ammazzarmi". Prima ha chiesto di vedere la madre, poi il suo amico piu' caro, Marco. "Portateli qui, ho bisogno di vederli. + meglio se viene Marco cosi' gli do' la pistola e mi costituisco". La donna, Dorotea Panazzone, e Marco vengono rintracciati e portati dal ragazzo. La polizia ha anche staccato la corrente nel condominio di via Schubert: non volevano correre il rischio che Stefano venisse a sapere della morte di Fabio dalla tv o dalla radio. Ci sono riusciti: a tirare fuori Stefano vivo da quella casa. Fabio Losacco e' invece uscito dalla sua dentro una busta di plastica bianca.

IL FILM DELLA TRAGEDIA
L'ARRIVO Ore 8.30: Stefano Corsico arriva in casa di Emanuela Losacco, che telefona al fratello Fabio e al padre
COLPO AL CUORE Ore 9.40: il ragazzo spara un colpo di pistola al cuore di Fabio Losacco, poi scappa a bordo di un motorino nero
LA MINACCIA Ore 10.15: Corsico entra in casa Tracanelli e minaccia di uccidersi
LA RESA Ore 11.45: il ragazzo, dopo aver chiesto di vedere sua madre e l'amico Marco, si arrende alla polizia
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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #13 il: Ottobre 20, 2012, 13:33:08 pm »





 MICA solo ultimamente!!! Anche nei Secoli passati!!!!!
 Nel 1815, all'età di 8 anni, Garibaldi salvò dall'annegamento una lavandaia caduta nell'acqua.


 




 

Offline skorpion72

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Re:Uomini che rischiano/perdono la vita per salvare gli altri
« Risposta #14 il: Ottobre 29, 2012, 14:05:12 pm »
http://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2012/10/29/794023-aggressione-viadeipini-pieve-emanuele-giuseppe-galdiero-madre-figlia.shtml

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Mamma e figlioletta aggredite, le salva ex consigliere coraggio

Il 26enne è stato gambizzato ma se la caverà. Ha sventato il rapimento della bambina da parte di un malintenzionato

Pieve Emanuele, 29 ottobre 2012 — Ha protetto la figlioletta di una badante dal rapimento ed è stato gambizzato. L’ex consigliere del Pdl Giuseppe Galdiero, 26 anni, è ferito ma se la caverà. È successo tutto ieri pomeriggio alle 14, in via dei Pini. Margarita Yackeline Ortiz Quero, ecuadoregna, 40 anni, e la sua bimba di 4 anni, stavano rientrando a casa ieri pomeriggio verso le 14 per pranzare quando un uomo le ha aggredite. Pochi metri prima del portone del palazzo, oltre al quale sarebbero state salve. L’accaduto fa paura anche perchè è avvenuto in pieno giorno nel cuore di Pieve Emanuele, in via dei Pini, dove abitano 8mila persone e dove risiede anche il giovane eroe che ha salvato mamma e figlia.

«Avevo la sensazione di essere seguita e ho accelerato il passo per arrivare prima a casa - spiega la donna - ma quell’uomo era già arrivato al mio fianco e ha estratto una pistola. La mia preoccupazione principale è stata per la bambina, ho sentito che voleva portarmela via. Mi strattonava e io pensavo solo che non dovevo lasciare la mano della piccola. Poi ho visto l’ombra di quel ragazzo in lontananza che veniva verso di noi e ho urlato chiedendo aiuto. Ho avuto molta paura ma ora tutto è passato e anche mia figlia non ha realizzato cosa stesse accadendo, non si è accorta quasi di nulla perchè fortunatamente è durato tutto poco».

«Negli ultimi mesi si sono verificate due gravi aggressioni, la prima ai danni di un giovane che si era perso in auto in una zona periferica ed è stato aggredito da un uomo che le avevo ferito con un coltello e gettato in una roggia – spiega il sindaco Paolo Festa —. Il giovane era stato salvato da un profugo ospite del residence Ripamonti. Oggi abbiamo vissuto questo grave episodio in pieno giorno ai danni di una mamma e della sua bimba nella quale un pievese è intervenuto per difendere le vittime ed è rimasto ferito. Due episodi sui quali la gente non ha chiuso chi occhi ma anzi è intervenuta per difendere le vittime. A parte questo segnale positivo è evidente che la situazione è da monitorare e per questo incontrerò il Prefetto. La cosa grave è chi ha agito non ha esitato a sparare».

Il primo cittadino ha sentito Giuseppe Galdiero al telefono, per sincerasi del suo stato di salute. Ieri pomeriggio molti residenti di via dei Pini arrabbiati per quanto accaduto hanno perlustrato la città a caccia dell’aggressore. La paura che l’aguzzino potesse aver tentato di sequestrare la piccola si è diffusa in tutto il quartiere. Un problema che richiama l’attenzione sulla questione sicurezza.
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