Autore Topic: Storie di vita quotidiana di uomini  (Letto 33290 volte)

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #90 il: Maggio 24, 2012, 14:06:05 pm »
Altra piccola storia:

quando avevo circa 16 anni nel gruppo c'era una tipa abbastanza smaliziata (e anche niente male), la quale spesso alzava le mani, (forse per cazzeggiare o forse un po' meno). Se facevi battute su di lei, se le facevi qualche scherzo, se le girava così etc. ed eri fortunato te la cavavi con uno schiaffone, altrimenti te ne rifilava una collezione, confidando anche su due aspetti:

1 - mica reagirai con una donna? che figura ci fai? e che uomo sei?

2 - il mio fidanzato (un tipo non del tutto raccomandabile) se reagisci potrebbe "non gradire"

tutto questo faceva parte della quotidianità, una sera poi c'era un ragazzo piuttosto timido, come sempre accade nei gruppi, ed il classico bulletto che nulla aveva di meglio da fare che tirargli una sassata in testa, di lì a poco anche la tipa gliene ha tirata una e quando il malcapitato si è girato verso di lei ha fatto l'aria della finta dispiaciuta.

cioè? spiegami meglio la "finta dispiaciuta".
gli ha tirato un sasso e ha fatto finta di non averlo colpito apposta, con lui, ma facendo capire agli altri che invece si, l'aveva fatto apposta?
comunque non mi stupisce per nulla, le donne sono maestre nell'accanirsi con il piu debole caratterialmente. non tutte le donne, ma questa fattispecie è tipica femminile. un certo tipo di bullismo maschile, è il sacrificio offerto in dono a sua crudelta.

Offline skorpion72

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #91 il: Maggio 24, 2012, 19:47:53 pm »
cioè? spiegami meglio la "finta dispiaciuta".
gli ha tirato un sasso e ha fatto finta di non averlo colpito apposta, con lui, ma facendo capire agli altri che invece si, l'aveva fatto apposta?

Beh, più o meno è così, con lui si è portata le mani alla bocca come per dire "Oddio, scusa!", ma si capiva perfettamente che non è stata una cosa del tutto involontaria
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline Ryu

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #92 il: Maggio 26, 2012, 14:29:23 pm »
Leggendo gli interventi precedenti ho notato un sostanziale squilibrio ideologico quando si parla di violenza fisica e quando si parla di violenza psicologica. Nell'immaginario collettivo si fa sempre l'esempio se uno ti dice "stronzo" che fai gli "spacchi il naso", o similari. È ovvio che è un esempio squilibrato. Secondo me ciò deriva, in parte giustamente, dal fatto che veniamo da un periodo storico in cui fino all' "atroieri" c'è stato un volume di violenza allucinante e ancora si sta reagendo.
Ok tutto questo nella realtà quotidiana NON avviene così frequentemente, già ci sono parecchi freni inibitori per cui un individuo sa benesissimo che se perde il controllo la pagherà cara.
Mentre non è inusuale che nel quotidiano una persona ti insulti oppure che lo faccia secondo metodi "politically correct" cioè che con parole normali fa passare un dato messaggio.
Vorrei fare un esempio contrario allo stronzo-naso spaccato visto che sicuramente il numero di insulti supera di gran lunga quello dei nasi spaccati, che è più grave che una persona ti dia una pizza senza ferirti oppure che insulti tuo figlio handiccapato? Che è più grave che una persona ti sferri una pizza oppure che dica che tua madre che è morta era una vecchia baldracca? Ora se mi dite che secondo la vostra scala di valori è peggio sempre la pizza alzo le mani e me ne vado...
Un fatto mi sembra innegabile che al giorno d'oggi la violenza fisica segue sempre quella psicologica, è innegabile!!
E basta comparazioni perché sono sbagliate entrambe! Quindi basta frasi tipo "sì ok ti ha insultato ora che vuoi fare, spaccargli la faccia?" perché in questo modo si condanna l'una e si tace sull'altra e questo incentiva sempre più gente a trovare dei metodi dialettici per fare un lavoro "pulito" senza subire alcuna ripercussione... È come quando uno/a (vedere inizio topic) sta facendo qualcosa che ti sta dando fastidio, le/gli dici di smettere e ti risponde "sennò che mi fai?"... Ecco sennò un cazzo! Stiamo in uno stato di diritto? Bene, nessuno deve molestare "tanto dopo che mi fa..."
Una volta per tutte che si condanni sia l'una sia l'altra, le leggi già ci sono quello che manca è una mentalità per la quale ci si scandalizza quando avviene quella fisica, non ci si scandalizza quando avviene quella "invisibile" e psicologica, basta!
E poi basta con le comparazioni
Odio il femminismo perché amo le donne

Offline Peter Bark

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #93 il: Maggio 26, 2012, 15:04:38 pm »
Il fatto è che ci si scandalizza pure per la violenza psicologica,ma esiste solo se è rivolta alle donne.
Quella di una femmina verso l'uomo non esiste,e questo loro lo sanno,ed è l'arma più congeniale che possono usare per far del male ad un uomo,visto i limiti che la propria natura gli impone.Riescono ad uccidere altre donne,ottantenni,a calci e pugni,oppure a prendere a schiaffoni un bambino,ma sanno che non é conveniente l'uso delle mani se devono sfogare la propria cattiveria su un uomo.
Si condannino pure le violenze di un uomo su una donna,ma si analizzasse per dio,una buona volta,la meschinità della violenza femminile verso soggetti veramente deboli ed indifesi. 

Offline beta

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #94 il: Maggio 26, 2012, 16:13:00 pm »
Leggendo gli interventi precedenti ho notato un sostanziale squilibrio ideologico quando si parla di violenza fisica e quando si parla di violenza psicologica. Nell'immaginario collettivo si fa sempre l'esempio se uno ti dice "stronzo" che fai gli "spacchi il naso", o similari. È ovvio che è un esempio squilibrato. Secondo me ciò deriva, in parte giustamente, dal fatto che veniamo da un periodo storico in cui fino all' "atroieri" c'è stato un volume di violenza allucinante e ancora si sta reagendo.
Ok tutto questo nella realtà quotidiana NON avviene così frequentemente, già ci sono parecchi freni inibitori per cui un individuo sa benesissimo che se perde il controllo la pagherà cara.
Mentre non è inusuale che nel quotidiano una persona ti insulti oppure che lo faccia secondo metodi "politically correct" cioè che con parole normali fa passare un dato messaggio.
Vorrei fare un esempio contrario allo stronzo-naso spaccato visto che sicuramente il numero di insulti supera di gran lunga quello dei nasi spaccati, che è più grave che una persona ti dia una pizza senza ferirti oppure che insulti tuo figlio handiccapato? Che è più grave che una persona ti sferri una pizza oppure che dica che tua madre che è morta era una vecchia baldracca? Ora se mi dite che secondo la vostra scala di valori è peggio sempre la pizza alzo le mani e me ne vado...
Un fatto mi sembra innegabile che al giorno d'oggi la violenza fisica segue sempre quella psicologica, è innegabile!!
E basta comparazioni perché sono sbagliate entrambe! Quindi basta frasi tipo "sì ok ti ha insultato ora che vuoi fare, spaccargli la faccia?" perché in questo modo si condanna l'una e si tace sull'altra e questo incentiva sempre più gente a trovare dei metodi dialettici per fare un lavoro "pulito" senza subire alcuna ripercussione... È come quando uno/a (vedere inizio topic) sta facendo qualcosa che ti sta dando fastidio, le/gli dici di smettere e ti risponde "sennò che mi fai?"... Ecco sennò un cazzo! Stiamo in uno stato di diritto? Bene, nessuno deve molestare "tanto dopo che mi fa..."
Una volta per tutte che si condanni sia l'una sia l'altra, le leggi già ci sono quello che manca è una mentalità per la quale ci si scandalizza quando avviene quella fisica, non ci si scandalizza quando avviene quella "invisibile" e psicologica, basta!
E poi basta con le comparazioni

straquoto

Offline skorpion72

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #95 il: Maggio 26, 2012, 18:36:09 pm »
A reag' ma quand'è che mi raccontate anche voi un po' di storie di vita quotidiana?
E riempiamolo 'sto piatto della bilancia!
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline skorpion72

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #96 il: Maggio 27, 2012, 10:08:07 am »
Tempo fa stavo sull'autobus e c'era una ragazzina con il tipo atteggiamento alla "non mi rompete le palle io faccio quello che cazzo mi pare", sempre al telefono dove parla quasi sempre lei a voce alta, linguaggio sul quale lascio perdere, il bello è che aveva appoggiato le scarpe sulla parte superiore del sedile, praticamente sulla testa di un signore che le stava seduto davanti.

Tutto questo per lei era una cosa normalissima
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline Giulia

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #97 il: Maggio 27, 2012, 11:25:38 am »
A reag' ma quand'è che mi raccontate anche voi un po' di storie di vita quotidiana?
E riempiamolo 'sto piatto della bilancia!
Proprio ieri ho assistito in un bar ad una scena classica: un uomo adulto e smaliziato prendersi gioco di un ragazzo timido e ingenuo.
No, non è finita a cazzotti.

Offline skorpion72

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #98 il: Maggio 27, 2012, 13:14:42 pm »
Proprio ieri ho assistito in un bar ad una scena classica: un uomo adulto e smaliziato prendersi gioco di un ragazzo timido e ingenuo.
No, non è finita a cazzotti.

Mi sfugge questo slancio di ironia
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline TheDarkSider

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #99 il: Maggio 27, 2012, 13:42:20 pm »
A reag' ma quand'è che mi raccontate anche voi un po' di storie di vita quotidiana?
E riempiamolo 'sto piatto della bilancia!
Io ho la lingua piuttosto biforcuta, quindi è difficile che resti a subire episodi di bullismo femminile, però qualcuno è capitato anche a me.

In particolare, avendo io un aspetto con caratteristiche marcatamente mediterranee ( bassa statura, ecc. ) sono stato oggetto di episodi di razzismo da parte di gruppi di ragazze sconosciute sui mezzi pubblici di Londra e di Praga. A Londra ero sulla metro con un mio amico basso e molto "italiano" pure lui, e un gruppo di ragazze ha cominiciato a dirci parole che capivano solo loro e a sghignazzare rumorosamente. Le parole erano storpiature di parole italiane come "mafia", "padrino", ecc. sicuramente udite in qualche gangster movie americano.
A Praga invece ero da solo su un autobus, quando due ragazze hanno cominciato anche lì a dirmi parole che non capivo e a sghignazzare platealmente per il mio aspetto.
In entrami i casi la scena è stata di breve durata perché dopo pochi minuti sono sceso dal mezzo.

Gli episodi in sé non sono niente di che, ma quello che è significativo è il fatto che durante i miei soggiorni all'estero mai gruppi di ragazzi si sono permessi di dileggiarmii per il mio aspetto o la mia provenienza, mentre questo mi è capitato da parte di gruppi di ragazze.

Morale della storia: non c'è razzista più razzista di una ragazza nei confronti di un ragazzo che giudica brutto  o diverso in qualche modo.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Ryu

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #100 il: Giugno 03, 2012, 01:27:24 am »
Ecco una storia concreta:

Quante volte è capitato di essere rimproverati prima di aver fatto qualcosa che non avete fatto?

La mia ragazza si fa i film tipo troppo spesso capita che pensa che mi comporterei in un determinato modo ma poi questo non avviene... Allora via a tutto quell'insieme di comportamenti tipo rimproveri preventivi, parole sparate a raffica, accuse continue. Ma la lista potrebbe continuare ancora se si inseriscono i tacchi sbattuti, le urla, il continuo lagnarsi ecc. Il fatto è che tutte queste cose sono violenze e se lasciate correre portano a tarparti le ali col conseguente risultato di diventare degli automo che non piacciono nemmeno più a lei. Dunque è una faccenda seria ma c'è una soluzione...ogni tentativo va stroncato sul nascere!

Ha avuto la malsana idea per un attacco di gelosia di farmi una piazzata, e piazzata è la parola giusta visto che stavamo ballando in mezzo a tutti. Ah naturalmente queste cose vengono fatte davanti a tutti perché (dovrebbero) lascia(no) il segno.. Il fine è sempre il controllo.

Io ho risolto così: dicendole che tutto quell'insieme di comportamenti come urla, negazione continua, sceneggiate davanti a tutti,il voler far sentire l'altro in colpa, ogni situazione che ti mette addosso stress è l'equivalente femminile per fare violenza. D'altronde è come far capire lo stalking! prima dell'entrata in vigore della legge se tu provavi a dire alla gente che seguire qualcuno sotto casa sarebbe stato reato, ti scoppiavano a ridere in faccia! :lol: allora che si fa???? Si prende una bella parola inglese stalking suona bene, poi si mandano in cella 100 martiri così si educa la popolazione, così automaticamente gli altri recepiscono il messaggio, ciò che fino al giorno prima si erano rifiutati di capire. Senza scordare che per dare credibilità al tutto ci deve essere una parte, seppur minima, di colpevoli dell'altra parte a garanzia della "imparzialità" della norma.
Ho continuato dicendo che se ci fosse un equivalente "hai rotto er cazzo" è troppo italiota per essere avvincente magari un bel balls breaking gli avrebbe dato i contorni dell'intellettuale, poi avresti fatto lo stesso di cui al capoverso prima e daje oggi, daje domani avrebbero capito. È come i sovrani del medioevo che facevano ammazzare die disgraziati in piazza così che gli altri avrebbero ubidito.

Poi le ho detto che i cinesi avevano quel detto..quando tua moglie rientra a casa dalle uno schiaffo, tu non lo sai perché, ma lei sì.. E adesso invece è diventato quando tuo marito torna a casa rimproveralo urlando, tu non lo sai perché ma lui sì! La soluzione è che se tu ti lamenti, stressi, soffochi o qualsiasi altra cosa similare preventivamente e poi l'evento si verifica io ho già pagato avendomi sorbito il lotigio, se invece non si verifica io sparisco! In questo modo condivide con me i rischi e non ha incentivo a stressare a priori della serie "tanto se va bene posso dire l'avevo detto, ma se va male non c'è nessuna conseguenza"

In conclusione le ho detto ma io non ti sto facendo questo discorso per recriminare, anche perché è inutile se dall'altra parte non c'è la volontà di recepire... Poi le ho fatto un esempio ho preso il cellulare touch screen e le ho detto lo vedi il pallino della luminosità? Sta al centro... Questo è come la nostra storia se tu lo tiri di là io poi lo ritiro di qua, è come un pendolo e se sta al centro è solo perché chi è più forte sceglie questa opzione per quieto vivere.

Poi sono sparito veramente, perché gli errori si pagano, sempre, anche quelli in buona fede! Morale della favola adesso è uno zombie, dopo tante lacrime... Dice che non lo fa più e che sa che succede se ci riprova ma non vuole più provare certe cose quindi non lo fa!
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Offline skorpion72

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #101 il: Giugno 03, 2012, 06:58:49 am »
Ha avuto la malsana idea per un attacco di gelosia di farmi una piazzata, e piazzata è la parola giusta visto che stavamo ballando in mezzo a tutti. Ah naturalmente queste cose vengono fatte davanti a tutti perché (dovrebbero) lascia(no) il segno.. Il fine è sempre il controllo.

Spesso le fanno anche sul posto dove lavori

Io ho risolto così: dicendole che tutto quell'insieme di comportamenti come urla, negazione continua, sceneggiate davanti a tutti,il voler far sentire l'altro in colpa, ogni situazione che ti mette addosso stress è l'equivalente femminile per fare violenza.

Molta gente pensa che basta che non alzi le mani hai diritto a fare qualunque cosa, altre, oltre a questo pensano che se certe cose le fai tu è "violenza psicologica", "residui del patriarcato che vuole sottomettere la libertà delle donne" etc., mentre se lo fa lei "è una che si fa rispettare" e tu "uno che non ha le palle"
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Offline Giulia

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #102 il: Giugno 03, 2012, 13:07:51 pm »
Mi sfugge questo slancio di ironia
non ce n'era, è solo ciò che è successo.

Offline Giulia

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #103 il: Giugno 03, 2012, 13:11:13 pm »
Ecco una storia concreta:

Quante volte è capitato di essere rimproverati prima di aver fatto qualcosa che non avete fatto?

La mia ragazza si fa i film tipo troppo spesso capita che pensa che mi comporterei in un determinato modo ma poi questo non avviene... Allora via a tutto quell'insieme di comportamenti tipo rimproveri preventivi, parole sparate a raffica, accuse continue.
Lo fa anche il mio ragazzo. Qui l'ironia invece è un ottimo strumento, c'è gente che è fatta così.

Offline ilmarmocchio

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Re: Storie di vita quotidiana di uomini
« Risposta #104 il: Giugno 03, 2012, 13:57:15 pm »
Secondo me bisogna imparare a non offrire queste seconde chance alle persone. Non credo che la tipa abbia imparato, è solo rimasta favorevolmente impressionata per motivi ancestrali.
Lei non è cambiato con tutti, ma solo con te.

scusa , ma lo visto adesso.
Si , può essere come dici. C'è una cosa che ho capito delle donne.
Non vogliono la violenza, ma se un uomo non tiene loro testa, sopratutto in caso di attacco fisico, l'uomo se lo mettono sotto ipiedi.
La mia compagna di classe sentì la forza dello schiaffo :
la sentì dentro. E in fondo, le piacque.
Se non avessi reagito, sarei stato un pagliaccio.
per sempre