In rilievo > Osservatorio sulla Misandria e sul Male-bashing
Storie di vita quotidiana di uomini
beta:
--- Citazione da: skorpion72 - Maggio 24, 2012, 12:30:02 pm ---Altra piccola storia:
quando avevo circa 16 anni nel gruppo c'era una tipa abbastanza smaliziata (e anche niente male), la quale spesso alzava le mani, (forse per cazzeggiare o forse un po' meno). Se facevi battute su di lei, se le facevi qualche scherzo, se le girava così etc. ed eri fortunato te la cavavi con uno schiaffone, altrimenti te ne rifilava una collezione, confidando anche su due aspetti:
1 - mica reagirai con una donna? che figura ci fai? e che uomo sei?
2 - il mio fidanzato (un tipo non del tutto raccomandabile) se reagisci potrebbe "non gradire"
tutto questo faceva parte della quotidianità, una sera poi c'era un ragazzo piuttosto timido, come sempre accade nei gruppi, ed il classico bulletto che nulla aveva di meglio da fare che tirargli una sassata in testa, di lì a poco anche la tipa gliene ha tirata una e quando il malcapitato si è girato verso di lei ha fatto l'aria della finta dispiaciuta.
--- Termina citazione ---
cioè? spiegami meglio la "finta dispiaciuta".
gli ha tirato un sasso e ha fatto finta di non averlo colpito apposta, con lui, ma facendo capire agli altri che invece si, l'aveva fatto apposta?
comunque non mi stupisce per nulla, le donne sono maestre nell'accanirsi con il piu debole caratterialmente. non tutte le donne, ma questa fattispecie è tipica femminile. un certo tipo di bullismo maschile, è il sacrificio offerto in dono a sua crudelta.
skorpion72:
--- Citazione da: beta - Maggio 24, 2012, 14:06:05 pm ---cioè? spiegami meglio la "finta dispiaciuta".
gli ha tirato un sasso e ha fatto finta di non averlo colpito apposta, con lui, ma facendo capire agli altri che invece si, l'aveva fatto apposta?
--- Termina citazione ---
Beh, più o meno è così, con lui si è portata le mani alla bocca come per dire "Oddio, scusa!", ma si capiva perfettamente che non è stata una cosa del tutto involontaria
Ryu:
Leggendo gli interventi precedenti ho notato un sostanziale squilibrio ideologico quando si parla di violenza fisica e quando si parla di violenza psicologica. Nell'immaginario collettivo si fa sempre l'esempio se uno ti dice "stronzo" che fai gli "spacchi il naso", o similari. È ovvio che è un esempio squilibrato. Secondo me ciò deriva, in parte giustamente, dal fatto che veniamo da un periodo storico in cui fino all' "atroieri" c'è stato un volume di violenza allucinante e ancora si sta reagendo.
Ok tutto questo nella realtà quotidiana NON avviene così frequentemente, già ci sono parecchi freni inibitori per cui un individuo sa benesissimo che se perde il controllo la pagherà cara.
Mentre non è inusuale che nel quotidiano una persona ti insulti oppure che lo faccia secondo metodi "politically correct" cioè che con parole normali fa passare un dato messaggio.
Vorrei fare un esempio contrario allo stronzo-naso spaccato visto che sicuramente il numero di insulti supera di gran lunga quello dei nasi spaccati, che è più grave che una persona ti dia una pizza senza ferirti oppure che insulti tuo figlio handiccapato? Che è più grave che una persona ti sferri una pizza oppure che dica che tua madre che è morta era una vecchia baldracca? Ora se mi dite che secondo la vostra scala di valori è peggio sempre la pizza alzo le mani e me ne vado...
Un fatto mi sembra innegabile che al giorno d'oggi la violenza fisica segue sempre quella psicologica, è innegabile!!
E basta comparazioni perché sono sbagliate entrambe! Quindi basta frasi tipo "sì ok ti ha insultato ora che vuoi fare, spaccargli la faccia?" perché in questo modo si condanna l'una e si tace sull'altra e questo incentiva sempre più gente a trovare dei metodi dialettici per fare un lavoro "pulito" senza subire alcuna ripercussione... È come quando uno/a (vedere inizio topic) sta facendo qualcosa che ti sta dando fastidio, le/gli dici di smettere e ti risponde "sennò che mi fai?"... Ecco sennò un cazzo! Stiamo in uno stato di diritto? Bene, nessuno deve molestare "tanto dopo che mi fa..."
Una volta per tutte che si condanni sia l'una sia l'altra, le leggi già ci sono quello che manca è una mentalità per la quale ci si scandalizza quando avviene quella fisica, non ci si scandalizza quando avviene quella "invisibile" e psicologica, basta!
E poi basta con le comparazioni
Peter Bark:
Il fatto è che ci si scandalizza pure per la violenza psicologica,ma esiste solo se è rivolta alle donne.
Quella di una femmina verso l'uomo non esiste,e questo loro lo sanno,ed è l'arma più congeniale che possono usare per far del male ad un uomo,visto i limiti che la propria natura gli impone.Riescono ad uccidere altre donne,ottantenni,a calci e pugni,oppure a prendere a schiaffoni un bambino,ma sanno che non é conveniente l'uso delle mani se devono sfogare la propria cattiveria su un uomo.
Si condannino pure le violenze di un uomo su una donna,ma si analizzasse per dio,una buona volta,la meschinità della violenza femminile verso soggetti veramente deboli ed indifesi.
beta:
--- Citazione da: Ryu - Maggio 26, 2012, 14:29:23 pm ---Leggendo gli interventi precedenti ho notato un sostanziale squilibrio ideologico quando si parla di violenza fisica e quando si parla di violenza psicologica. Nell'immaginario collettivo si fa sempre l'esempio se uno ti dice "stronzo" che fai gli "spacchi il naso", o similari. È ovvio che è un esempio squilibrato. Secondo me ciò deriva, in parte giustamente, dal fatto che veniamo da un periodo storico in cui fino all' "atroieri" c'è stato un volume di violenza allucinante e ancora si sta reagendo.
Ok tutto questo nella realtà quotidiana NON avviene così frequentemente, già ci sono parecchi freni inibitori per cui un individuo sa benesissimo che se perde il controllo la pagherà cara.
Mentre non è inusuale che nel quotidiano una persona ti insulti oppure che lo faccia secondo metodi "politically correct" cioè che con parole normali fa passare un dato messaggio.
Vorrei fare un esempio contrario allo stronzo-naso spaccato visto che sicuramente il numero di insulti supera di gran lunga quello dei nasi spaccati, che è più grave che una persona ti dia una pizza senza ferirti oppure che insulti tuo figlio handiccapato? Che è più grave che una persona ti sferri una pizza oppure che dica che tua madre che è morta era una vecchia baldracca? Ora se mi dite che secondo la vostra scala di valori è peggio sempre la pizza alzo le mani e me ne vado...
Un fatto mi sembra innegabile che al giorno d'oggi la violenza fisica segue sempre quella psicologica, è innegabile!!
E basta comparazioni perché sono sbagliate entrambe! Quindi basta frasi tipo "sì ok ti ha insultato ora che vuoi fare, spaccargli la faccia?" perché in questo modo si condanna l'una e si tace sull'altra e questo incentiva sempre più gente a trovare dei metodi dialettici per fare un lavoro "pulito" senza subire alcuna ripercussione... È come quando uno/a (vedere inizio topic) sta facendo qualcosa che ti sta dando fastidio, le/gli dici di smettere e ti risponde "sennò che mi fai?"... Ecco sennò un cazzo! Stiamo in uno stato di diritto? Bene, nessuno deve molestare "tanto dopo che mi fa..."
Una volta per tutte che si condanni sia l'una sia l'altra, le leggi già ci sono quello che manca è una mentalità per la quale ci si scandalizza quando avviene quella fisica, non ci si scandalizza quando avviene quella "invisibile" e psicologica, basta!
E poi basta con le comparazioni
--- Termina citazione ---
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