però... il 2 articolo è addirittura comico :
" La violenza è proprio questo: annullare lo spazio dell’altro riempiendolo di me, delle mie evacuazioni. Posso evacuare con un gesto o anche con una parola il punto è che non sto parlando, sto evacuando sull’altro e lo sto annullando e inglobando."
andare in bagno è stupro ? e da quando ?
" “Per questa ragione Lacan distingueva i modi del godimento sessuale maschile e femminile. Mentre il primo è centrato sull’ avere, sulla misura, sul controllo, sul principio di prestazione, sull’ appropriazione dell’ oggetto, sulla sua moltiplicazione seriale, sull’ “idiozia del fallo”, quello femminile appare senza misura, irriducibile ad un organo, molteplice, invisibile, infinito, non sottomesso all’ ingombro fallico. In questo senso il godimento femminile sarebbe radicalmente “etero” ”
mai lette più scemenze condensate in così poco spazio
" Non dubito che per un uomo la donna sia una potenza ingovernabile ma… non è tale in quanto donna… è tale in quanto altr@.
Per un gay il proprio compagno (o cmq il proprio amore) non è meno indomabile di una donna per un uomo o per un’altra donna o un transessuale o chiunque altro. Cambiano certamente alcuni dettagli ma in sostanza è l’alterità che spaventa e questo ce lo descrivono bene Hegel e Sartre da punti di vista diversi.
No, questo altro per antonomasia è donna perché il Sé è maschio (etero, occidentale, borghese…?)"
non dubito che l'uso protratto di sostanze psicoattive alteri irreparabilmente le capacità cognitive
una curiosità : per una donn@ , l'uomo è altro o Sè ( maschile, femminile, neutro ) , ? E' domabile dalla donn@ , o è più domabile un trans ? E se l'uomo è altro da Sè, ma anche Sè ( borghese , imperialista, neocolonialista ), può teoricamente, all'interno di un paradigma neo lacaniano, avvicinarsi e d evacuare nel pieno rispetto di una condizione ontologica ( aver portato con se la carta igienic@) ?
e tale evacuazione può intendersi come intollerabile violenza del sè della donn@, pur nella generale comprensione dell'idiozi@
dell'intestino ? o deve piuttosto intendersi nell'accezione post enterocolitica della scuola brandeburghese che fa capo a Edson Arantes do Nascimiento ?